martedì 31 marzo 2009

Approccio strategico




Il mondo del lavoro è una giungla? I problemi sono milioni di milioni che al confronto le stelle di negroni si possono andare a nascondere? Ebbene, bisogna avere una strategia, chiara, univoca, ineccepibile. Ecco quella che ho trovato e che ho fatto mia. Un Vangelo.


Spero sia utile anche a voi, e mi raccomando, va applicata in maniera pedissequa!


lunedì 30 marzo 2009

Camilla parole sante

Ci sono delle ragazze che mi piacciono molto, tra tutte Victoria Cabello e Camilla Rasnovich, la quale ha dichiarato in un'intervista: "oggi sai cosa faccio se vengo aggredita? Mi sposto. Come il samurai, che usa la forza dell'avversario per farlo cadere. Tu ti muovi e lui cade. E quando è a terra, semplicemente gli fai sentire che tu sei ancora in piedi, senza nemmeno bisogno di sottolineare la tua vittoria".
Brava Camilla, non sai come sono d'accordo.

A mia volta, quando vengo ferita, mi sottraggo, mi chiudo a riccio, evaporo. Tento di evitare la lotta, nonostante io sembri una aggressiva ma in realtà non lo sono. Non attacco mai per prima, al limite tento di difendermi, ma quando vengo ferita nella buona fede allora svanisco, puff!

E come dice sempre Camilla: "credo che la migliore guerra vinta sia quella mai combattuta". Cam, vuoi essere mia amica?

Preghiamo


domenica 29 marzo 2009

Nuovi trend: la favola dell'angioletto pociollo...


Pociollo è la parola del mese, o forse dell'anno. La Gommosa è Pociolla, i gatti sono Pociolli, il mio amico Franco è Pociollo, i canoni incontrati per la strada sono Pociolli...

come sia venuta fuori questa parola è un mistero. E' nata, ed è rimasta.

E poi è nata la favola, quella dell'angioletto pociollo, una favola sempre diversa, un tormentone con cui assillo la Gommosa che in realtà si diverte un casino. Ieri sera, mentre la addormentavo le ho raccontato la nostra giornata in giro per bomboniere e abiti da comunione declinata in senso di angioletti pociolli, è finita che si è sbellicata dalle risate e non aveva più sonno, il che è strano se è vero che pochi minuti prima stava per addormentarsi sull'insalata (ma forse era una scusa per non lavarsi i denti). Stamattina di nuovo, appena sveglia mi ha chiesto: 'me la racconti?' Figurati, appena sveglia!!! Che Pociolla!!!

Il principe azzurro? Non pervenuto


Ivana Raffa nell'oroscopo di oggi che leggo su Google avverte come la mia vita sentimentale sia molto frizzante. Che faccio? Mi rotolo per terra dalle risate o faccio la signora e non le do' soddisfazione??? La mia vita sentimentale è una sorta di deserto confuso. Piaccio a persone che non mi stimolano, ho corteggiatori erratici che non hanno capito come loro siano gli uomini che inseguono e io sono la donna, che, tradizionalmente, fugge e si fa inseguire divertendosi non poco. Con buona pace di Ivana Raffa oggi sto con la mia Papuffola Pociolla, facciamo i compiti, ordiniamo stupidaggini su Vistaprint, scriviamo bigliettini di buona fortuna. Il principe azzurro da queste parti non si è visto, ma per favore, stupitemi!!!

sabato 28 marzo 2009

Buon Compleanno Botulino!


Ha fatto 20 anni dalla sua prima approvazione per uso clinico, ma è diventato davvero famoso nel 2004 quando è stato approvato anche in Italia per il trattamento delle rughe glabellari e comunque quelle del terzo superiore del viso, il che comprende anche fronte e zampe di galline. Per quanto... il vero miracolo del botulino è quello di essere un sostituto del lifting soft, perchè nelle mani giuste alza delicatamente le sopracciglia, apre l'occhio e lo sguardo, offre un aspetto riposato. E se il chirurgo plastico (o dermatologo o medico estetico per lo più), che abbiano fatto un adeguato training per imparare ad usarlo, per caso inietta quel po' di più che eleva troppo, una goccia nel muscolo antagonista e il gioco è fatto, tutto torna a posto. E' questa la vera novità emersa dalla celebrazione per i 20 anni del botulino, tossina di tipo A nota con il nome di Vistabex per uso estetico e Botox per uso clinico. Reversibile sia nei suoi effetti, che durano dai 3 ai 6 mesi, economico rispetto ad un intervento, non invasivo, indolore. Capita infatti che io sia afflitta dalla pessima abitudine di corrucciare la fronte, il che, insieme a qualche annetto sulle spalle, mi ha fatto guadagnare due bei segni profondi in mezzo agli occhi. Le benedette rughe glabellari. E che il Vistabex, le tre volte che l'ho fatto, non di più solo per mancanza di tempo, mi abbia dato un'aria fresca e riposata molto gradevole. Lieve ma evidente agli occhi delle amiche che non facevano che ripetermi: come stai bene...
L'unica vera volpe che mi ha tanata è stata la Zia Ida che avrebbe potuto citare anche il numero del flacone tanto è scaltra, la quale ha ammesso che il farmaco è una meraviglia di per sè, ma che è stato iniettato con grande equilibrio. (E ti credo, queste cose si fanno con il migliore chirurgo di Roma, meglio ancora se primario di un qualche reparto di chirurgia plastica ricostruttiva ospedaliero). Un soffio di primavera sul viso, nessun rischio di allergie, una bellezza. E soprattutto uno di quei casi di serendipity, quel mix tra il caso e l'intuizione che hanno creato prodigi scientifici come la penicillina, il litio e, udite udite, il Viagra.
Un'unica avvertenza: potete essere d'accordo o contrari, ma se decidete che la cosa vi interessa solo due regole: accertatevi che la persona che ve lo inietta sia un medico specialista e che ciò che vi inietta sia proprio l'unica molecola attualmente in commercio e il medico serio dovrebbe darvi il foglietto illustrativo firmato e datato. Niente roba cinese, romena, tailandese, coreana, nulla di nulla. E se costa poco... scappate più in fretta che potete.

Il corpo addomesticato


Mattina, ore 8 e qualcosa. In bagno, la doccia con lo scrub per eliminare le cellule morte e rendere la pelle più ricettiva ai trattamenti successivi, una bella crema idratante, ad esempio, di quelle profumate. Uno spuzzo di deodorante, quello che idrata le ascelle, così avrai delle ascelle bellissime e morbide, che non avevo mai considerato la loro importanza seduttiva, credevo bastasse non facessero cattivo odore. E soprattutto fossero perfettamente depilate. Già, sono una maniaca dell'ascella perfettamente glabra. Ode alla ceretta abbasso il rasoio che lascia sempre qualche pelo visibile, orrore. Ascella di modella, credo che alle modelle i peli non crescano proprio per un fatto genetico. Una passata di Silkepil sulle gambe, il miglior amico delle ragazze sempre in giro come me, la terza invenzione più importante dell'umanità dopo la ruota e il black berry. Due colpi con la pinzetta per le sopracciglia, che possono fare disastri o miracoli, dipende. Un paio di etti di crema da giorno e bada che sia con un buon fattore di protrezione che proprio in primavera rischio di trasformarmi in un dalmata. Fondotinta e tutto il resto che si sa. Insomma, per piacere e per piacerci abbiamo trovato necessario addomesticare il corpo, via il superfluo, i peli che rendono maschili, la ruvidità. La donna deve assoggettarsi ad una serie di pratiche lunghe e talora non troppo divertenti, ma che ci fanno sentire bene, pulite e a posto. Anche se non abbiamo un appuntamento romantico, ma chissà mai. E così, senza un pelo che sembriamo emule del film Gattaca, quasi cancellate nella nostra identità genetica, simili a manichini, con una goccia di botulino nella fronte e un po' di acido jaluronico negli zigomi, modellate da quintali di crema anticellulite messa a tarda notte, nel mondo ce ne andiamo. In fondo felici e soddisfatte di essere così civilizzate. Una riflessione: l'uomo che ci amerà ricorderà il nostro profumo firmato, il nostro Bulgari al the rosso o l'ultimo Gucci uomo. Ferormoni cancellati, potrà ricordarci anche tra le braccia di una qualsiasi altra donna, che sia liscia e profumata allo stesso modo. Cosa resterà?

Gli amici


Gli amici non si giudicano. Si accettano, e basta. Si consolano, se serve. Gli si sta vicino, quando ne hanno bisogno. Per il mio amico del cuore non ho risposte. Posso solo sedermi accanto a lui e aspettare che passi la tempesta. Non ho ricette. Non ho parole per alleviare la sua preoccupazione. Non ho nulla da fare se non esserci. Qualsiasi cosa accada, perchè così ha fatto lui per me. Perchè ha ascoltato i miei dubbi, mi ha consigliata, mi ha mostrato la direzione. Io ho fatto e faccio molto meno, ma solo non lo lascio perchè gli amici veri si vedono quando le cose non sono limpide e splendenti, quando sei e ti senti male in arnese. Tutti quelli che invece ci sono nei momenti belli nella crisi, nel dolore, nella divisione si dileguano. Io ne so qualcosa. Anche se salvi loro la vita, se li accogli nella tua casa per mesi, se permetti loro di avere di nuovo fiducia nella vita. Per alcuni questo non conta nulla e quando sei tu ad aver bisogno ti voltano le spalle. Io no.

venerdì 20 marzo 2009

Le colpe dei genitori


Quanto dovrò sopportare ancora? Quanto dovrò pagare? Io lo avevo detto, ma figurati se mi ha ascoltata, presuntuosa, anche. Non bastava tutto quello che è accaduto a gennaio 2008, non bastava no. L'avevo implorata di non mettermi più in situazioni simili. Eppure eccoci qui, da capo a dodici. L'egoismo è miope. Fai qualcosa oggi e te ne freghi su chi ne pagherà le conseguenze. Il 'te l'avevo detto' non ha alcun sapore, anzi è forse amaro. Hai buttato via i miei progetti, ostacoli la mia strada verso la serenità. Sei una fonte, inesauribile di problemi. Ho voglia di abbandonarti al tuo destino. Di ripagarti della stessa moneta di egoismo. Tu, esisti solo tu. Stavolta hai davvero esagerato e non sono sicura che avrò voglia di aiutarti.

Fate qualcosa


Ci sono cose fastidiose, ma nulla che possa eguagliare una gatta in calore che miagola incessantemente per una settimana con un lamento straziante continuo e imperterrito. Il mese prossimo la sterilizzo, con buona pace dei miei nervi. C'è un limite a tutto.

Miaooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo

Ho voglia di crederci


Un nuovo studio dell'Università di Santa Barbara in California ha provato che, contrariamente alle convinzioni diffuse, l'amore romantico può durare tutta la vita e può portare a rapporti più felici e sani. I ricercatori hanno esaminato 25 studi contenenti la relazione di 6.070 persone che hanno avuto rapporti di coppia sia a breve che lungo termine per sapere se l'amore romantico potesse essere associato a più soddisfazione. Per far ciò, i rapporti di coppia sono stati catalogati in romantico, passionale (romantico con ossessione) o amore-amicizia e classificati come rapporti a lungo o breve termine. In tutto sono stati analizzati rapporti a breve durata tra i giovani che hanno avuto rapporti di durata inferiore ai quattro anni; rapporti a medio termine e a lungo termine in coppie più mature conviventi o sposate da almeno dieci anni. I ricercatori hanno così scoperto che coloro che hanno segnalato di aver avuto un grande amore romantico sono più soddisfatti sia nei rapporti a breve che lungo termine. Quelli che hanno avuto rapporti di amicizia-amore si sono detti moderatamente soddisfatti e quelli che hanno avuto un amore passionale hanno dichiarato di essere soddisfatti solo per i rapporti a breve termine. In linea generale, tutti quelli che si sono dichiarati soddisfatti del loro rapporto di coppia e che hanno detto di essere felici e con una maggiore autostima, sono quelli che hanno un rapporto di amore romantico da lungo tempo. Uno dei fattori chiave è che il fatto di avere un compagno che è 'qui per te' rende il rapporto migliore e promuove i sentimenti d'amore, sottolineano i ricercatori. C'è una grande confusione in merito alle differenze tra amore romantico e amore passionale, tengono a precisare i ricercatori, infatti "molte persone credono che l'amore romantico sia la stessa cosa dell'amore passionale" ha dichiarato la dottoressa Bianca P. Cevedo a capo dello studio. Che aggiunge "ma non lo è. L'amore romantico ha la stessa intensità, impegno e chimica sessuale dell'amore passionale meno la componente ossessiva che caratterizza quest'ultimo. L'amore passionale o ossessivo include sentimenti di incertezza e di angoscia. Questo tipo di amore porta a rapporti sì intensi, ma brevi". I risultati dello studio sono riportati nel numero di marzo della Rassegna di Psicologia generale, pubblicato dalla American Psychological Association.(Luigi Mondo e Stefania Del Principe su La Stampa)


Vuoi mettere? Una ricerca scientifica mi dice e mi dimostra che l'amore può durare per sempre. he esiste la possibilità di incontrare una persona che non se ne andrà o che non ti diventerà insopportabile dopo alcuni anni. Che meraviglia! Ho davvero voglia di crederci. Quindi, ora mi concentro.

giovedì 19 marzo 2009

Sarà la primavera


che brilla d'intorno e per li campi esulta ma vedo un fiorire di iniziative. Ieri la mia amica Brigida mi ha proposto una cenetta nella sua casa nuova e abbiamo preso accordi per un the a casa e una cena fuori così nessuno si stanca a sfornellare. Oggi anche la mia amica Chiara ha avuto la stessa idea: che ne dici se ci vediamo? E una vita che non dò una cena. Stasera poi apre le danze Linette: cena a casa sua, in 5 perchè io sono sempre quella single e me ne approfitto, facendo gli occhi da cucciolo abbandonato e prendendo coccole da tutti. Insomma, è evidente che l'aria si fa più leggera, così come i vestiti e si ha più voglia di godersi la città che oggi vista da Trinità dei Monti dove ho pranzato, era più bella che mai. Io per ora resisto alla tentazione, ma tanto sono molto impegnata a decidere cosa mi metterò :)

La frase del giorno

Canta che ti telepass

mercoledì 18 marzo 2009

Delizioso...

Non solo è lilla, che già basterebbe a farlo entrare di diritto nel mio cuore. Non solo è tuttotempestato di cuoricini che aiuta sempre. Ma, appena lo attacchi alla sua brava USB, il nuovo, piccolo topo di casa, si illumina, se non di immenso, di un bel po'. Bellissimo, delizioso, ha messo in ombra il multicolor, ma per poco. Ho deciso una strategia: lilla i giorni dispari, colorato quelli pari. Par condicio e non se ne parli più. E la domenica? Tutti a nanna, pc spento, aria aperta. Solo chi mi vuole davvero bene poteva avere un simile pensiero. Lo adoro, lo coccolo e perdo un sacco di tempo a rimirarlo. La mia produttività è già calata, ma è così carino....

Siamo messi molto male

Sono single yeahhhhh sono single yeahhhh di un diverso colore il mio cuore ogni giorno dipingoSono single yeahhhhh sono single yeahhhh esco tutte le sere però sono un buon casalingosono single sono un cane buonissimo ma se mi stuzzichi ringhio non mi lego a nessuno però poi qualcuno lo stringoi miei amici sposati ce l’hanno con me e non sono contenti di me perchè perchè perchè perchè sono ancoraperchè sono ancora single single voglio un amore sincero e duraturoper questo sono single single voglio un colpo di fulmine si voglio un colpo di fulmine si voglio un colpo di fumine si...

Queste le prime strofe dell'ultimo singolo di Povia, quello che io definisco un vero furbacchione. Se questo è lo stato della canzone italiana vuol dire che veramente siamo alla frutta. Una canzone cretina, fatta apposta, voluta, con un motivo altrettanto idiota. Eppure il buon Povia appare in tutte le trasmissioni tv: da Italia in diretta dove ammette i suoi trascorsi di droga e alcol, sino a Porta a Porta dove ci propina il miracolo della sua guarigione dall'omosessualità!!! La qualità in questo paese non paga. Lui zompetta, si fa la coda, dispensa saggezza a due lire. Io cambio canale, accendo l'ipod e mi immergo in Lucio Dalla, perplessa.

martedì 17 marzo 2009

La novità....

no, non è la sigaretta, tranquilli, non ho ancora deciso di cominciare a fumare, che pure mi piacerebbe. E' che alla veneranda età di 39 anni ho messo per la prima volta uno smalto scuro, viola cupo ma brilluccicoso. Chi lo avrebbe mai detto? E' anche piuttosto sexy. Lo indosso insieme a camicia bianca e pantaloni neri. Chic.

Dolcezze

Golosissimo il contenitore a forma di frappè o muffin di ceramica di Flamigni. Comprato oggi d'impulso troneggia ora sulla mia scrivania. Prossima destinazione d'uso: punti della spillatrice e amenità simili. Sono la regina del superfluo. Le cretinate mi fanno impazzire, sono le mie piccole coccole, il mio mondo di zucchero filato. Mi circondo di oggetti deliziosi. Prediligo un regalino per la casa a un indumento per me, tanto vesto solo di nero, sai che allegria. Quando hai comprato il quarto golfino nero o grigio, che hai risolto? Quindi vesto come un becchino ma poi la mia casetta è un tripudio di dolci soprammobili, tazzine, teiere, cuori, soprattutto cuori. E poi fiori a profusione perchè senza fiori non posso vivere, così come non potrei senza la musica, la Gommosa, gli amici. Alcuni dei quali mi devono perdonare: Max e Nico, ad esempio, che sono stati a Roma ma io non sono salita a fare due chiacchere. Perdono, sono una schifezza ma è un periodo che sono piuttosto presa e la sera crollo, anzi svengo. Mi spiace molto trascurare gli amici ma le energie non mi bastano per tutto quello che vorrei e in questo periodo è tornata la tachicardia che mi mette KO. Come posso farmi perdonare? Accetto suggerimenti :)

Buon Compleanno Mamma!!!


diciassettemarzoduemilanove......
Quanti sono non si può dire. Non me lo perdoneresti mai. Hai sempre avuto il tabù dell'età. Non si dice e non si chiede. Va bene così. Ti ho fatto una telefonata deludente perchè ero un po' presa dal lavoro e un po' tesa. E' sempre tutto difficile, io sono difficile.
Che dire di te? Che adoro le presine e i guanti da forno che mi fai, che le tue mani sono gioielli, che sei migliorata negli ultimi anni, che mi fai disperare ma ti amo tanto, che comunque sia sei la mia mamma e io tua figlia. Cosa non facile, non sempre. Destino ingrato delle figlie femmine? Mah, non lo so davvero. Quello che so è che siamo assolutamente diverse, io il sole, tu la luna. Ma che comunque abbiamo trovato un nostro equilibrio, traballante ma va bene lo stesso. Come direbbe il testo di una canzone: ti amo e poi ti odio e poi ti odio e poi ti amo... Eppure nonostante ciò siamo arrivate sino a qui, con qualche livido, qualche ferita, forse inevitabile in un rapporto che dura da 39 anni.
Buon compleanno Mamma!

Non è facile...


Ci vuole un certo talento per lavorare in gruppo, una elasticità che io ho veramente in scarsa misura. Il problema è che spesso ho le idee piuttosto chiare. Invece negli ultimi giorni ho a che fare con persone che non le hanno affatto e che mi fanno cambiare direzione ogni tre minuti. 'Questo si può dire' era ieri, oggi 'no, non si può', poi nessuno da un'indicazione precisa allora mi arrangio, mi affido, ma poi, no, non va bene, cambiamo rotta. Va tutto bene, ma mancano 9 giorni all'evento e non abbiamo uno straccio in mano.

Capisco tutto ma non necessariamente condivido. Non ho la verità rivelata, per carità, ma credo che le cose vadano semplificate in alcuni casi, non incasinate. E quindi, scusate se uso il post per le mie riflessioni, ho deciso di mantenere un atteggiamento più distaccato. Insomma, non posso combattere una battaglia al giorno. Anche se il mio perfezionismo me lo imporrebbe. Credo di stare imparando molte cose sulle persone e anche sul modo di prenderle. Un corso accelerato di diplomazia quando ci sono molti soggetti coinvolti. Preferisco ascoltare e dire 'ok', va bene. Semplificare. Snellire. Non è un fatto personale, non è un fatto personale, non è un fatto personale...(ripetere 100 volte).

domenica 15 marzo 2009

On request

Mamma, per favore, me la fai la cornice appendi appunti? Si, con le mie iniziali, si con la cornice color tortora che ormai tra me e mia sorella non si parla d'altro che di questo benedetto tortora e tu ancora non hai capito esattamente cosa sia: tra l'ecru e il marroncino, si, ma con una punta di rosa che nemmeno il colorimetro...vabbè, che te frega, tu comincia a prendere le misure che al resto ci penso io.

Coco c'est moi...

La Signora Chanel sarebbe orgogliosa di me che non solo le indosso, le camelie, ma sono riuscita a coltivarle e a farle fiorire sul mio microterrazzino. Le fanno compagnie le numerose aromatiche donate dalla mamma-bis che è tornata a Bari e mi ha lasciato semi da curare e piante che mi accompagneranno nei prossimi anni. Bisogna donare qualcosa di vivo, è bello e fa bene all'anima. La mia camelia è di un rosa che intenerisce e sta sbocciando in tutto il suo splendore nonostante le cure grossolane. Un tocco di delicato profumo che si spande nell'aria e mi da il benvenuto quando torno a casa. Tra pochissime settimane potremo pranzare fuori, la primavera è sempre un miracolo e una gioia. Sboccia tutto e anche io.

Contro la violenza


In una delle piazze più importanti di Torino hanno allestito centinaia di queste sagome di donna, nel buio della sera ancora più inquietanti e suggestive. Su ogni sagoma una storia di violenza, di abuso. Le sagome bianche sono di donne sopravvissute, le viola di donne che non sono più tra noi, uccise da mariti o compagni, violentate da sconosciuti. Se passi in questa piazza non puoi non pensare, non puoi non fermarti a riflettere e a leggere le loro storie. Il silenzio le ucciderebbe due volte. La campagna è stata voluta dal 1522, numero antiviolenza. Un'idea semplice ma di grandissimo impatto emotivo.

L'imitatrice

E' noto che nel momento in cui ti imitano, ti fanno la parodia, è segno che sei famoso. E anche io nel mio piccolo, ho l'imitatrice. Sono il suo soggetto preferito. La Gommosa è fantastica e coglie ogni mio piccolo vezzo. Stasera si è vestita da me per sei volte: la tenuta da conferenza stampa, da cocktail, da passeggiata in centro, da impermeabile nuovo, con un perfetto insieme di scarpe, accessori e gioielli. Mi osserva, mi studia e soprattutto mi somiglia e mi fa tanto ridere. E' uno spasso essere imitati....da una professionista poi.. quindi stasera ho deciso di premiare tanta inveniva con una cena trasgressiva: pizza e birra. La birra è per me, si intende :)

venerdì 13 marzo 2009

Ucci ucci cavallucci


Lo sai che lo so che loleggi sempre il blog quindi se ancora mezza volta ti trovi a pensare che i cavalli sono commestibili ti metto a scrivere su un quaderno trecento volte la frase:

'i cavalli non si mangiano'.


Ci siamo capiti!

Puoi mangiare polli, galline, tacchini, porcetti, salsicce, wurster, manzi, vitelli e vitelloni, girelli, frattaglie, oche, conigli e quel che ti pare, anche canguri ma nulla che nitrisca. Non chiedo mica molto :) Ah, comunque non si mangiano nemmeno i cervi, così, stasera mi gira così. Per carità, non è che le mucche sono meno meritevoli di rispetto, per carità, io non mangio nemmeno quelle ma sui cavalli vige un tabù assoluto e quel bestione che mi legge lo sa. Ti voglio tanto bene!

Le braccia di Michelle


per non parlare di quelle della Mason.

Ma andiamo per ordine: vado in agenzia e la nostra addetta stampa mi chiede che tipo di allenamento faccia per avere delle braccia così scolpite. Alla risposta: 'nulla' per poco non cade svenuta incredula. Le spiego che sono molto dinamica mentalmente ma pigrissima fisicamente, un bradipo anziano e catalettico.

Pochi giorni dopo esplode il caso Michelle. La signora Obama infatti, immortalata in un little black dress ha sfoggiato braccia toniche e un fisico scolpito. Dalla palestra, dicono. Non capisco tutto il clamore per due braccia ma comunque comunico in agenzia la notizia.


E quindi la posto anche qui, nel caso fregasse un alcunchè a qualcuno. Il vero caso sembra sia io che le ho scolpite sul...materasso.


La first lady e le ore in palestra
Michelle Obama (Reuters)WASHINGTON - Il sorriso è splendido, il volto e la posa comunicano sicurezza, il semplice abito nero di Michael Kors esalta la sua figura. Ma sono soprattutto le lunghe braccia nude e palestrate a catturare l'attenzione nella prima foto ufficiale di Michelle Obama come first lady, appena diffusa, scattata nella Blue Room della Casa Bianca (guarda la foto). LE BRACCIA NUDE - Le braccia super tornite di Michelle sono già diventate un caso nazionale. E sempre più spesso gli istruttori in palestra si sentono chiedere dalle signore come ottenere le 'braccia Obamà. «È nato un effetto Michelle Obama: donne di ogni età hanno tratto ispirazione dalla first lady per cercare di migliorare la loro salute e la loro forma fisica - ha dichiarato il trainer Rylan Duggan - Il ragionamento è che se una donna così occupata come Michelle, a 44 anni e con due figlie, riesce a trovare il tempo per mantenersi in forma allora c'è speranza per tutte». Le braccia scoperte sono già diventate l'elemento caratteristico dello 'stile Michelle', insieme alla preferenza per gli stilisti americani. La first lady ha sempre scelto abiti senza maniche per le recenti copertine su Vogue e su People e per le sue apparizioni agli eventi alla Casa Bianca. LE CRITICHE - E le lunghe braccia nude e toniche della first lady spiccavano nella sua recente apparizione al Congresso per il primo discorso del marito sullo Stato dell' Unione. Una scelta che ha suscitato qualche critica per questa esibizione di pelle nuda in una occasione dove quasi tutte le donne indossavano abiti più tradizionali. «Siamo a febbraio. Andare senza maniche in temperatura sottozero, sia detto con rispetto, è puro esibizionismo», ha osservato acidamente una columnist. Michelle Obama ha raccontato di alzarsi ogni giorno alle 5.30 del mattino per una sessione di ginnastica, nella palestra della Casa Bianca, insieme al marito. La first lady ha detto di avere un regime minimo di almeno tre allenamenti da 90 minuti ciascuno alla settimana. Gli istruttori delle palestre ammoniscono: per avere braccia toniche come quelle di Michelle occorre un duro lavoro. Per eliminare il grasso alle braccia bisogna prima lavorare su altre parti del corpo. Ed i risultati non sono immediati. Occorrono settimane e settimane di esercizi specifici per ottenere le già famose 'braccia Michelle'.

(Fonte: Corriere)

Merita...


L' Erbaluce di Caluso passito è un vino DOC la cui produzione, consentita nelle province di Torino, Biella, e Vercelli, si svolge particolarmente sulle colline intorno a Caluso, centro del Canavese in Provincia di Torino.

L'ho assaggiato al Cambio ed è stata una esperienza interessante, mantre ormai gli amici mi chiamano per segnalarmi ristoranti ovunque: Le Banque a Milano, l'Eataly a Torino. Tutti che mi mandano suggerimenti giacché sanno che in questo periodo sono in giro spesso e dovrò pur mangiare. In realtà poi il fatto che mi portino e si prendano cura di me è la parte migliore dei miei viaggi di lavoro. Mi sfiancano ma poi mi nutrono e in maniera eccelsa come potete vedere.

Ai post l'ardua sentenza :)

giovedì 12 marzo 2009

Entropia


Come ha detto Rachida Dati: 'ho una vita sentimentale complicata'.

Mi associo.

La chirurgia più intima


Ringiovanire la vagina. Ecco come Tecniche che rendono possibili interventi mirati. Dall'acido ialuronico al bisturi. Ne parlano gli esperti. Ma anche operazioni per gli uominidi Letizia Magnani
Nuova è bella. Dopo aver stirato le zampe di gallina, cambiato colore ai capelli e magari fatto qualche iniezione al viso, è ora di pensare alla vagina. Il must della medicina estetica non è più il ringiovanimento a tutti i costi, qualcosa del tipo "La morte ti fa bella", film celebre degli anni Novanta, nel quale si rinunciava alla vita pur di apparire bellissime in eterno (salvo poi doversi pennellare glutei e seno con trielina e vernice giorno dopo giorno). Oggi si punta, semmai, a rallentare l'invecchiamento, sul viso, certo, ma anche in parti più intime. Questo è emerso nel corso del XIII Congresso internazionale del Sies, la Società italiana di medicina e chirurgia estetica, che si è svolto a Bologna nei giorni scorsi e che ha dedicato una intera giornata alla ginecologia estetica.

(Fonte: La Repubblica - inserto Salute)


Sinceramente non mi stupisco più di nulla. Una conoscente che fa l'estetista mi confessò che le sue clienti si facevano tingere anche nelle parti intime. Ora, a parte casi reali di malformazioni anatomiche, non ne vedo proprio l'esigenza. I maschietti, si sa, amano la naturalità. Le vagine di plastica ce le hanno già le bambole gonfiabili.

lunedì 9 marzo 2009

Siamo a... cavallo.

Prima lezione di equitazione della Gommosa, il suo regalo promesso e ora mantenuto. Che strano vederla montare con il mio cap, i miei stivali. Una piccola me. Tanta paura e altrettanto coraggio perchè lei è così: la fifa la morde ma prova comunque. Il coraggio non è non avere paura. Piccola, su quell'enorme cavallo grigio, Orlando. E attenta alle indicazioni della sua istruttrice, Sara. La mia piccola minuscola meravogliosa amazzone in erba.

domenica 8 marzo 2009

La frase di oggi

A volte l'uomo inciampa nella verita, ma, nella maggior parte dei casi, si rialza e continua per la sua strada come se niente fosse.
(W. Churchill)

sabato 7 marzo 2009

La truppa


Arrivano dalla Valle d'Aosta e hanno rischiato di finire nelle manine di una treenne che se ne era innamorata. Come la capisco, ora ditemi se non sono una delizia, pelose e tenere. Le ho messe nel bicchiere per rimirarle ogni minuto e sono tenere e morbidose come l'animo gentile di chi me le ha regalate. Una è finita in camera di Puffy, era inevitabile d'altronde. Come potevamo pretendere che resistesse a cotanta delizia?

Sapessi come è strano, cenare a Milano


Adoro andare a Milano. Mi aspettano alla stazione, mi spupazzano e soprattutto mi chiedono: 'cosa hai voglia di mangiare?'. L'altra volta era il riso al salto che adoro, la seconda è stata la volta della cotoletta, l'orecchia di elefante. Entrambe le volte al Ristorante Al Binario che adoro, sale di atmosfera, caminetti, luci soffuse, antipasti deliziosi e buona cucina lombarda. La terza volta sempre orecchia (il mio AD, io pizza margherita) in un luogo che non saprei nemmeno trovare dopo che ci hanno cacciati da quattro ristoranti e dopo che avevo preso un ettolitro di pioggia e addio piega coi rolli.

Insomma, io alla cucina lombarda mi sto affezionando un po' ma la cosa che mi piace di più è il fatto di seguire, trotterellare tipo cagnolino contento, di non decidere, non scegliere, farmi portare. Bello, lo adoro. Quando si torna a Milano????

L'attacco...




Ha l'attacco, dopo le asciugamani, i cuscinetti, le guide per la tavola, siori e siore venghino che è il momento delle presine e dei guanti da forno. Un delirio di idee, stoffine, trallallero e che fatica fare una presina dal nulla. Comunque ecco due dei primi risultati. Grazie mamma, la cucina non è mai stata così bella.

Chi parte...

Al terzo piano si prepara il trasloco, al secondo sono andati via proprio il 5 che io non c'ero. Va così, ognuno torna alle sue origini. Io non mi muovo che le mie origini sono qui. Mi lasciano accessori, ricordi, portafortuna. AnnaMaria ha lasciato per ricordo un sole in ferro battuto circondato da campanelle scaccia guai che abiterà il mio mini terrazzino. Max ha devoluto alla casa questa poltrona che è stata dipinta di bianco per adattarla allo stile shabby provenzale del primo piano. Sono arrivate in cantina librerie e scaffaliere di ogni foggia e colore, un comò da portare a Villa Papiso e rendere magicamente un prato di violette e altre piccole cose. Una casa fatta di doni di amici, di gente che passa e lascia qui tanti ricordi. Il più prezioso: l'amicizia e il profumo di fave e cicorie che come lo fa la mia mamma in seconda, beh, non lo fa nessuno.

CioccolaTO












Fiera del Cioccolato in una delle belle piazze di Torino quella ai piedi della Gran Madre. Ci sono stata con Bea e la sua famiglia, una truppa di sei persone, una coccinella di peluche e un barboncino allegro. Eravamo tutti stupidi delle forme, i sapori, i profumi. Di tutto di più. A me hanno divertito i mattonicini lego, gli attrezzi di cacao identici a quelli di metallo arruggiito, i grissini e le olive, tutti, rigorosamente, di cacao. Edo ha detto che non ne vuole più sentire per una settimana, Lavi aveva i baffi marroni, Zac avrebbe voluto assaggiare e io sono tornata con una busta ricolma di ogni leccornia per la Gommosa.

Ristorante del Cambio - gallery
















Ristorante del Cambio




Il salotto nel salotto. Ci entri e ti sembra di cadere dritto dritto alla fine del '700. La sensazione che il tempo si sia fermato e la voglia di indossare un abito lungo. C'è voluta la 'raccomandazione' di un'amica molto VIP ma siamo stati trattati quasi come Camillo Benso, il miglior cliente che abbiano mai avuto. Alla fine della cena, lo chef in persona è venuto a chiederci se avessimo gradito la cena e mi è stato donato il volume celebrativo del ristorante, completamente rilegato in raso rosso. Sono stata proprio bene, una serata perfetta, di chiacchere garbate e intime. Dove abbiamo mangiato divinamente bene, io una tartare di manzo frassona e un risotto al cardo gobbo (di Nizza Monferrato, off course) e barolo. E poi un assaggio di baccalà accompagnato da una polentina delicata, la creme brule minuscola e deliziosa, il vino che non ricordo nemmeno cosa fosse ma aveva una etichetta affascinante. E il pane, fatto dal loro pasticcere, una focacetta al sale grosso servita con il burro, e il pane alle noci e uvetta insieme a quello al cacao fondente. Che dire? Nulla. Perfetto, grazie Bea, tesoro dei miei tesori che hai condito il mio breve soggiorno con una montagna di cacao e violette candite tra i cui petali spuntano minuscole caramelle alla mimosa. Per me e Puffy, ti sei raccomandato, per timore che potessi abbuffarmi di caramelle come una bimba.





Gli Ospiti Illustri al Cambio
L'Albo d'Oro del Ristorante del Cambio
Una città, una piazza e tanta storia della Torino di ieri e di oggi. Al centro, fulcro di un’alchimia di ricordi, personaggi, ricevimenti ed alta gastronomia, il Ristorante del Cambio.
Uno dei primi a dedicargli un pensiero fu Giacomo Casanova che nel 1760, nel suo diario, allude ad un “tal Conte di Saint Gles, conosciuto al Caffé del Cambio”. Ai suoi tavolini in marmo si intessevano affari e convivi d’amore. Fu qui che, nel 1851, l’esule russo Aleksandr Herzen si ricongiunse con la moglie Natalia, sposata anni prima e rifugiatasi a Nizza. Poi vennero gli anni di Cavour e del Risorgimento, i frequenti passaggi di Nietzsche, le visite ufficiali di statisti del mondo intero, dei grandi nomi della lirica e della musica classica, di Premi Nobel e bei nomi del jet set. Passaggi che hanno lasciato ricordi indelebili: un segno, una firma, una rima, una caricatura…. custoditi gelosamente in quell’Albo d’Oro dove ancora tante sono le pagine bianche. Tutte da scrivere.
Solo per citarne alcuni: Sean Connery, Luciano Pavarotti, Gabriele Salvatores, Sergio Leone, Carla Bruni, Laura Bush, Carlo Azeglio Ciampi, Infanta di Spagna, Harvey Keitel, Zubin Metha, Jean Todt, Helmut Newton, Miuccia Prada, Marcello Mastroianni, Federico Zeri, Renato Dulbecco,Giorgio Napolitano, Alberto di Monaco, Luciano De Crescenzo, Giorgio Forattini, Mstilav Restropovich, Igor Mann, Serge di Jugoslavia, Amy Stewart, Fernandel, Margherita di savoia, Giovanni e Marella Agnelli, Michele Pirncipe di grecia, Marina Principessa di Grecia ed Alexandra di Grecia, Helmut Kohl, Luca Cordero di Montezemolo, Henry Kissinger, Oriana Fallaci, Jean Reno,....e ora, anche la Mason.

L'appuntamento



Mercoledì 18 Marzo Les Zouzettes presentano Cuisine Coquine quinto
appuntamento con Cahiers des Femmes. Il tema della serata sarà l’inscindibile
legame tra cibo e eros, con la partecipazione straordinaria di Alessandro
Borghese, l’affascinante chef protagonista di originali programmi tv (Chef per
un giorno, L’ost, Cortesie per gli ospiti e Cuoco e gentiluomo).
L’approccio al cibo è rivelatore
anche del rapporto con il sesso?
Le donne subiscono il fascino
dell’uomo che cucina? La libido
viene solleticata da alcuni cibi
particolari? Giocare con il cibo
crea intimità e può risvegliare
desideri sopiti? Questo è quanto
ci proponiamo di scoprire con
l’aiuto del nostro raffinato chef e
della piscoterapeuta Barbara
Florenzano.
Un workshop esperenziale dedicato al gusto del piacere il cui obiettivo è
dimostrare che l’erotismo e il cibo non possono essere separati perché
elementi complementari dello stesso piacere, capaci entrambi di offrire estasi
ed eccitazione. Alessandro Borghese metterà in scena la sua abilità culinaria
per dare vita ad una serata speciale in cui l’erotismo verrà declinato secondo i
cinque sensi. Le partecipanti potranno non soltanto gustare, ma anche
guardare, ascoltare, annusare e toccare cibi, sapori e colori facendosi
trasportare dall’immaginazione e dalla fantasia.
Luci soffuse, tappeti e cuscini creeranno l’atmosfera giusta, il tutto sempre in
bilico tra gioco e conoscenza, con l’ironia e il gusto che caratterizzano le serate
targate Zouzettes.
Dato il successo delle Zouzettes da questa serata in poi per partecipare
occorre acquistare la prevendita entro e non oltre il giorno 14 marzo.
Il costo del workshop è di 30 euro. La serata inizia alle 20. I posti
disponibili sono 40!
info@zouzou.it
06 6892176

lunedì 2 marzo 2009

Sorry

E' mattina e per la prima volta da due mesi non ci siamo sentiti. Va così, sei arrabbiato. Posso capirlo ma non posso farci nulla. Ho provato a cercare una posizione in questa situazione ma non ci riesco. Sto scomoda. Tu vuoi qualcosa che io non ti posso dare. Mi è scappata la frase sbagliata, non dovrebbe mai sfuggire. Me ne dispiace ma quando stai tanto bene può succedere come quando stai tanto male ti scappa un 'ti odio'. Mi sento come questo gatto. Ma no in malafede no. Vogliamo l'uno dall'altra cose diverse e questo ci mette in una situazione incolmabile di squilibrio. So che se ti dicessi 'mi dispiace' non servirebbe a nulla, però mi dispiace davvero.

domenica 1 marzo 2009

Quelli che si lamentano

Faccio fatica a sopportare quelli che si lamentano. E sono tanti. Se uno ha quell'attitudine è un disastro perchè qualcosa di cui lamentarsi lo trova sempre. Può avere quello che vuole, guarderà sempre e solo a quello che gli manca. Ergo, non sarà mai contento.
Sono quelli in pena perchè il contratto è in scadenza e appena glielo rinnovano hanno da ridire perchè si, lavorano di nuovo, ma lo stipendio è basso. Quelli che non hanno figli e quando ce li hanno poi, però, devono rinunciare al prestigio e alla carriera. Quelli che hanno un lavoro prestigioso ma che non hanno più una vita, fanno orari pesanti, il che è il prezzo del successo, e quando la cosa finisce invece di godersi la vita si lamentano perchè prima avevano più prestigio e più soldi. Quelli che vorrebbero stare di più coi figli ma quando ci stanno smaniano perchè non fanno la stessa carriera. Quelli che non sanno quello che vogliono e sono la maggioranza. Quelle che non hanno un uomo e quando ce l'hanno lo criticano e lo vorrebbero diverso. Quelle che non sanno stare da sole per cui il marito è uno stronzo ma lasciarlo non converrebbe e poi vuoi mettere la comodità economica? Quelli che hanno due lavori e due stipendi e invece di ringraziare il cielo si lamentano. Quelli che di lavorare avrebbero bisogno ma nessun lavoro va bene. Quelli che dicono che non sono stati fortunati ma non hanno fatto nulla per aiutare la fortuna ed hanno atteso tutta la vita che la pera cadesse dall'albero salvo poi dire: 'ma è marciaaaa'. Quelli che si lamentano di essere soli ma non fanno nulla per fare amicizia, che non vogliono capire che costruire rapporti è una vera e propria attività e anche faticosa. Quelli, e sono la maggioranza, che 'si stava meglio quando si stava peggio' e infine quelli che sputano nel piatto in cui mangiano e sono i più insopportabili. Quelli che avevano dei sogni e non hanno avuto il coraggio di realizzarli perchè un sogno può fare molta paura.
A tutti questi voglio trasmettere una immagine. Ora di pranzo, via Teulada. Un monaco vestito di bianco ha un cartello al collo. C'è scritto:
HO TUTTO, HO DIO.
Ora, magari in Dio non ci credete, ma se avete anche solo un affetto vero, anche solo un amico, anche solo un genitore, avete già tutto.