martedì 26 ottobre 2010

Ogni promessa è...




Lo avevo promesso ed ecco qui la segnalazione dello stand più carino della Fiera Hobby Show che si è tenuta a Roma. Sweet Company è un gruppo di ragazze operose dalle mani preziose che lavorano col ferltro e molto altro. Da loro Grace mi ha regalato un puntaspilli a forma di tortina che faccio fatica a non addentare ogni volta che mi capita a tiro. Inoltre le ragazze sono gentilissime e simpatiche, cosa che non guasta affatto: quante volte persone scostanti e musone mi fanno passare la voglia di comprare...
Se volete conoscerle ecco la loro email: sweetcompany.creation@gmail.com
Purtroppo ho perso l'indirizzo del sito web, sono una pasticciona :(


Inutile...mammaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa


Lo so, è quanto di più inutile possa esistere, ma pensate che io possa vivere senza un oggetto del genere. Mammaaaaa, c'è rogna per te!

Postaaaaaaaaaaaaaa


Venti minuti di attesa alla Posta, 14,33 euro di diritti doganali, un'impiegata un po' imbranata e poi la scatola chiusa e via a prendere a scuola la Pociolla che pensava ci fossimo dimenticate di lei. Abbiamo aperto la scatola in macchina e per poco non mi incollavo ad un albero per contemplare la meraviglia del mio acquisto arrivato dagli USA. Spille con ortensie di feltro dai colori perfetti, la fattura deliziosa, una coccola tutta per me, per rallegrare i miei look severi con un pizzico di malizia e dolcezza. Magnifiche, la foto non rende giustizia (devo ammettere che la fotocamera del BB 8520 è scarsina ed era molto meglio quella dell'8310 che aveva anche il flash). Comunque, è arrivato e ora attendo altri pacchettini giacchè sono in una fase di shopping compulsivo su internet. Nei negozi infatti ci sono sempre le stesse cose e pochissimo artigianato davvero creativo. La Rete e appositi siti è la risposta economica alla ricerca di accessori particolari.
Grazie Petit Calla, per il tuo magnifico lavoro.

Merenda d'autunno

Cosa ci sia dentro proprio non so, ha usato la teglia dei muffin e i 'cosi' sono lievitato così perfetti che sembrano finti, la cosa straordinaria però è che sono stati cotti 'a vapore', segreti della mia fantasiosa Tata che nei dolci è imbattibile e si diletta spesso e volentieri. Appena ci sono due banane che sembrano rendere l'anima, le acchiappa e in men che non si dica ecco un odorino che si diffonde per tutto il corridoio sino alle nostre stanze.
Mmmmmmmmm

giovedì 21 ottobre 2010


Comincio da una immagine

Mi piace iniziare da una foto e come un cappello, sotto, raccoglierci i pensieri. La mattina non è facile metterli tutti in fila come bravi soldatini, chi scappa da una parte, chi si nasconde dietro un mobile. Cosa voglio? Cosa devo fare? Come? Chi c'è prima? Dove sto andando? Stamattina la mia irrequietezza è dovuta all'immobilità, stato impossibile per un qualsiasi Sagittario. E invece la vita mi rema contro e mi costringe a stare immobile e sembra beffarsi di me. Io so che ne sa di più, che devo essere capace di lasciarmi accompagnare e abbandonare un po' di controllo, ma da alcune cose dipende la libertà, la stabilità del futuro, la possibilità di prendere decisioni altre, di cambiare rotta. E allora? Accetto - malvolentieri - ma per farlo ho bisogno di fissare lo sguardo su qualcosa che mi fa sentire a casa e allora questa foto è perfetta per questo momento che non finisce mai.

lunedì 18 ottobre 2010

Eccelibro: Guarda ancora


Come sa bene chi legge, sia pure occasionalmente,questo blog, non sono una che ha molto tempo per la narrativa, ma in alcuni momenti ho voglia di evadere. Mi sono fidata di una recensione su un giornale ed ho acquistato Guarda Ancora di Lisa Scottoline. Si tratta di un thriller che fa tremare i polsi a chi ha figli perchè mette in dubbio una maternità, inoltre la protagonista è una giornalista dal piglio dell'investigatore, il tutto condito dall'amore materno e dal suo potente istinto. La trama non la svelo perchè non voglio togliervi nemmeno un pizzico di piacere della lettura, dico solo che Lisa Scottoline crea una tensione crescente e ti fa cadere in tranelli molto intelligenti. Le mie ipotesi si sono rivelate del tutto infondate e questo ha reso ancora più interessante e appasionante la lettura. Il libro è ricco di tensione e di colpi di scena, è bel scritto, scorre, 'funziona' e alla fine mi sono anche commossa. Un buon libro quindi che tiene incollati alle pagine in maniera arguta e intelligente.

La vera eleganza é... a Milano











Via Montenapoleone, verrebbe da dire, e dove sennò? Certo e Montenapoleone sia, ma non le vetrine splendenti dei grandi marchi che hanno dimenticato l'alta moda, ma in fondo ad un cortile interno, inspettato, piccolo ma intimo. E' il laboratorio di cappelli Gallia e Peter di Laura Marelli, erede e stilista a sua volta. Mariuccia Gallia ha detto: 'E' ora che le signore si convincano che non esiste alcuna eleganza senza il cappello' quelli che si vedono sono pochi e sportivi. Meglio, molto meglio, quelli che hanno fatto sognare me e un gruppo di giornaliste in visita che hanno ammirato copricapi perfetti per cerimonie ma anche per un passaggio all'ippodromo. Ma anche coppole di pelle tagliata al laser e cappucci semplici ma rivestiti di morbidissimo cachemer e poi piume e, siiii, pelliccia. Un tourbillon di modelli e poi, vicino un laboratorio minuscolo dove campeggiano le forme e la paglia che viene modellata a mano e stirata con minuscoli ferri da stiro antichi che si scaldano su un fornello.




Gallia e Peter è la più antica casa di moda per cappelli di Milano, un luogo magico dove un mestiere diventa simile a un'arte e riesce ad essere antico e attualissimo.




Ogni cappello viene creato ad hoc per la cliente, spesso una emozionatissima e raffinata sposa che vuole perfezionare il suo giorno più bello con una creazione esclusiva.




Laura Marelli non solo è una perfetta padrona di casa ma si occupa anche dell'insegnamento e della divulgazione della modisteria accogliendo stagisti che vogliano imparare il mestiere e raccogliendo cappelli vintage che servono ad allestire mostre inaspettate.




Il suo dono? Una camelia di stoffa cucita a mano per caiscuna di noi, da legare al polso, al collo o ad una borsa. A bientot.




Gallia e Peter lascia la sua sede storica e approderà nelle prossime settimane a Via della Moscova, 60 http://www.galliaepeter.it/

venerdì 15 ottobre 2010

Ho voglia di infierire


Ma a che servirebbe? Se alcune cose non le ha capite a trent'anni o a quaranta le capirebbe adesso? Si è mai posta il problema di quello che sarebbe stato utile per me? Si è mai chiesta COME darmi una mano? Ma no, io ero forte e brava e determinata, avrei fatto tutto da sola. Infatti, sempre e comunque a testa bassa a tirare un carro enorme, ma io non mi arrendo. Ho avuto il cognome (ci ho messo 5 anni) e ora percorro la strada della doppia cittadinanza. Ieri guardando i moduli mi sono resa conto di quanto sarà difficile e di quanto lei abbia agito male. Ha cancellato mio padre scegliendo anche per me, allontanandomi dalle mie origini e dalla mia cultura che sto faticosamente recuperando. Lui non c'è più e io lavoro per riprendere quello che è mio e la rabbia lievita dentro di me. Vorrei infierire ma tanto lei non impara da nulla, anzi, sarebbe una ulteriore occasione per commiserarsi. E allora tengo tutto il dolore dentro, lo coltivo, lo innaffio perchè anche dal dolore crescerà un fiore bellissimo. E la cittadinanza? La avrò a qualsiasi costo, perchè rivoglio tutto quello che mi è stato tolto per una decisione arbitraria.

giovedì 14 ottobre 2010

Non mi interessa


Sono una fedele, abitudinaria, selettiva e apparentemente snob. Mi piace avere pochi rapporti selezionati, pochi amici ai quali mi svelo completamente (per quanto nonostante la mia espansività nasconda una grande riservatezza dei miei pensieri più intimi). Quindi, tutto quello che è occasionale, anche nell'amicizia, non mi interessa. Non mi interessa chi non sento il desiderio di chiamare spesso, chi non sento la spinta di vedere, persone con le quali non ho nessuna fantasia di passare il tempo. Alcune di esse, infatti, parlano molto ma non dicono nulla e io mi annoio. Voglio, nella mia vita, poco ma di grande qualità. E nei rapporti umani sono estremamente esigente anche perchè sono stata ferita e delusa. Ci sono persone che se vado a Milano cerco anche per passarci solo un'ora perchè mi ispirano, mi arricchiscono, mi rallegrano, mi vogliono bene, sono solidali: Marisa, Franco, pochissimi altri. Ho poco tempo e non mi va di spenderlo 'tanto per', con le mie amiche faccio shopping mentre parliamo dei nostri desideri più profondi, prendiamo the che hanno il sapore della solidarietà, ricamo e faccio la maglia perchè è quello che ogni tanto devono fare le donne, ritagliarsi uno spazio intimo, faccio crostate perchè ci vuole di sporcarsi le mani per creare qualcosa che abbia come ingrediente l'amore. Le mie amicizie migliori quando non ci vediamo mi mancano come mia figlia e come un fidanzato. Mi manca di non vedere spesso Paola, ma ora sta traslocando, sono felice di andare al supermercato biologico con Gabri con la quale non sempre sono in accordo ma che stimo umanamente e professionalmente per i suoi talenti. Il resto? Rapporti inutili, tempo sprecato, a me, sorry, non mi interessa.

Navigare a vista

Non so perchè ma le vite sprecate mi hanno sempre fatto rabbia. Mi fa rabbia chi ha trascorso anni vivacchiando, senza volere nulla di più e nulla di meglio, accettando passivamente. Accettando qualcosa che non amavano e standoci però dentro trent'anni salvo lamentarsi di quanto odiassero quel lavoro o quella situazione ma senza fare nulla per cambiare la situazione. Anni così, senza obiettivi, senza progetti, vivendo alla giornata. Sono passati in questo modo più di settant'anni e io non capisco e provo rabbia perchè si può sempre fare qualcosa e accettare passivamente non è adattarsi come dicono i neurobiologi. Senza cercare la gioia, senza cercare di afferrare qualcosa di migliore, senza cercare di crescere umanamente e professionalmente. Non riesco a capire e ad accettare, io sono diversa. La situazione non mi va bene? Non mi calza più? La cambio, cerco altro o almeno mi guardo intorno. La situazione è sfavorevole, aspetto, ma mi organizzo per spiccare il volo. Ditemi vi prego, perchè una persona si affaccia alla finestra e attende settant'anni a guardare la propria vita e a dire, in fondo, non è niente di che. Che dolore.

venerdì 8 ottobre 2010

Amo l'ape




lunedì 4 ottobre 2010

Conserva della neve, con pioggia







Due week end fa la Pociolla ha acconsentito ad accompagnarmi alla mostra mercato di Villa Borghese La Conserva della Neve. Abbiamo apprezzato le tende in stoffa in stile orientale, le magnifiche conservatorie dell'Officina dei Giardini (http://www.lofficinadeigiardini.it/) , le rose, i cappelli fatti a mano e le sculture di ferro francesi a forma di animaletti della campagna. Anche la Pociolla si è piuttosto divertita se non fosse che alla fine ci ha colto un temporale improvviso. Allora ci siamo rintanate sotto ad un fitto cipresso, ammirato le zucche ornamentali, e poi...di corsa a casa per non prendere un raffreddore.

Una bella estate.. per non parlare dell'autunno







E' che tu ci sei ed erano anni che non avevo un'amica così, una da poter considerare una sorella. C'è la Ida ma è a Milano e non è che ci possiamo vedere sempre. E invece tu sei stata il pretesto ideale per tirare il fiato e se faccio la pasta e ceci ci sei per assaggiarla e anche le patate al forno erano molto gustose e il pitone mannaro ha spazzolato il fagottone di mele e marmellata. Perchè sei la mia amica ma la complice di mia figlia e se non ti vedo per più di cinque giorni mi viene male e comincio a soffrire. E quando ieri ci siamo fatte due conti...'ma da quanto tempo ci frequentiamo?' ci è sembrato impossibile che fosse così poco perchè è come se facessimo coppia fissa da sempre, spiaggiate o in forma. Io per te e tu per me. Ma a questo punto non me lo ricordo se te l'ho detto di recente, ma ti voglio un mondo di bene :)