martedì 29 marzo 2011

Proteggere i maschi dall'infezione da HPV, necessario.


Premessa, il Papillomavirus umano è un virus moto diffuso la cui diffusione è massima tra i giovani, l'utilizzo del preservativo non è sufficiente a limitare il contagio che avviene non solo con la penetrazione completa, alcuni ceppi di questo visrus sono 'oncogenici' ossia capaci di indurre tumori. Infine, ma non meno importante, i giovani maschi sonodisinformati e non conoscono il proprio corpo. Risultato: circa il 70% della popolazione sessualmente attiva entra in contatto con il virus almeno una volta nella vita. In natura esistono oltre 200 tipi d aillomavirus, dei uali 40 risiedono preferibilmente nelle mucose, nel cavo orale, nell'ano e negli pparati gnitali di maschi e femmine. Di questi, 15 sono stati catogati ad alto richio oncogeno, in particolare l'HPV 16 e l'HPV 18 che da soli, sono responsabili del 70% dei tumori all'utero, alla vagina e all vulva.

Da un paio d'anni è disponibile un vaccino indicato per le donne dai 12 ai 45 anni che le protgge dal contagio, dai relativi disturbi e dal rischio di cancro. Ci si è però resi conto che così rimaneva scoperta l'alta metà del cielo, anche meno consapevole del proprio corpo e della propria salute sessuale. Se a questo poi aggiungiamo la precocità dei rapporti e la promisquità dei partner si configura un rischio sanitaio emergente.

Per questa ragione le principali società scientifiche (Società Italiana di Andrologia, Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità e Società Italiana di Urologia) si sono unite per redigere un documento di Consenso che raccomanda di vaccinare anche i maschi dai 12 anni, predisporre un accesso economicamente agevolato al vaccino e sensibilizzare i maschi sulle patologie dell'apparato sessuale spesso correlate proprio all'infezione. I condilomi ad esempio sono un disturbo curabile che spesso viene sottovautato. Insomma, insegnare ai giovani maschi ad esaminare il pene, osservarsi, riferire disturbi, bruciori, lesioni sospette. Quello che gli uomini non sanno è che l'infzie da HPV è la principale causa di cancro dell'ani, del pene, ma anche della bocca, testa e collo, patologie particolarmente grvi e spesso letali. Occorre quindi un nuovo approccio all'educazione andrologica, che nella mente dei ragazzi è 'roba da anziani', mentre i dati dicno che il 73% degli italiani con una età media di 33% sviluppa una patologia da condilomi.

La soluzione? Il vaccino quadrivalente indicato per i maschi dai9 ai 15 anni. Un atto di responsabilità che ivito tutti i genitori a prender in considerazione

lunedì 28 marzo 2011

Ridateci il senso di colpa


Posto che le donne tradite che sanno di esserlo e che tacciono, accettando la cosa sono sempre esistita, mi sorprende che dalle pagine del Corriere di parli del 'quadrangolo' come modello relazionale che funziona. Ricorda tanto la coppia aperta, dove tutti facevano l'amore e non la guerra con tutti, ma che non ha poi funzionato così bene perchè l'essere umano è possessivo e vuole l'esclusiva sessuale. Non siamo mica gorilla. E comunque, le corna reciproche non sono la soluzione, giacchè se diamo come assodto che la relazione di coppia sia anche un equilibrio di potere c'è sempre uno dei due che pensa 'io posso e tu no'. Esemplare esempio è il caso riferitomi di una lei che tradisce per mesi il padre dei suoi figli e che con l'amante è insaziabile, salvo poi sapere che il marito a sua volta la cornifica e quindi diventare una suora di clausura con lo stesso amante che non sa più che fare e la scarica alla prima occasione. Dolore? Macchè, al massimo orgoglio e da parte delle donne nessuna pietà perchè se tradisci tuo marito con uno che è anche lui sposato ti si chiede solo una cosa e se smetti di fornire la prestazione, via e avanti un'altra che ci mette più impegno e dedizione. Mia cara cosa pensi che l'altro voglia da te? Parlare?

Ci si sposa meno, dicono, il matrimonio è in crisi. Ma vaaa???????? Certo che ogni tanto giornalisti e sociologi fanno davvero delle scoperte interessanti, peccato che siano tardive e quindi fotografino una realtà che nel frattempo è diventata nota e quindi obsoleta. Lei deliziosa trentenne, lui meno delizioso, viene beccato a fare sesso con una collega in maniera coordinata e continuativa che l'abito bianco di lei non aveva nemmeno fatto in tempo a stropicciarsi. Lei lo butta fuori di casa e tre anni dopo è felicemente (per ora) incinta di un'altro anche se non ha nessuna intenzione di farsi mettere la fede al dito, con quello che le è costato divorziare in termini emotivi ed economici. E poi quelli che festeggiano la crisi svangata con il quarto e il quinto figlio che, nemmeno nato, deve garantire un altro paio d'anni di unione. D'altro canto se sei impegnato con un neonato hai meno tempo di interrogarti su come sia la tua vita di coppia. Figli-scotch. Insomma stavamo meglio quando stavamo peggio, quando non c'erano i siti di incontri dove l'80% delle persone è impegnata ma si guarda intorno, quando le occasioni erano meno e la punizione non valeva la candela. Quando...avevamo più rispetto di noi stessi. Ma si sa, io sono un tipino vecchio stampo, e quindi non faccio davvero testo.

venerdì 25 marzo 2011

La bellezza annoia: i nuovi sex symbol sono brutti

La diffusione e la democratizzazione della bellezza sta mostrando un effetto collaterale: l'assuefazione, anzi, la noia. Se la bellezza era ammirata per la sua eccezionalità, ora che è alla portata di tutti si è, anche essa, inflazionata. Sembra quindi che rispetto alla bellezza costruita a colpi (ripetuti) di bisturi, venga preferita la naturalezza. E la novità è l'apprezzamento di caratteristiche non proprio estetiche ma profonde. Al tg di ieri sera Vasco Rossi affermava cn sorpresa di essersi scoperto un sex symbol a quasi sessant'anni, quello nella foto è il giocatore di rugby francese Sebastien Chabal, chiamato affettuosamente 'l'orco', mentre si gode gli effetti del fascino l'immaciscibil Gerard Depardieu. Ho sempre sostenuto che la corsa di massa alla chirurgia plastica e alla medicina estetica sarebbe stato un fenomeno transitorio e avrebbe poi avuto un trend più normale e me lo conferma la nonchalance con cui Kate Moss porta a spasso la sua cellulite, Antonio Cassano non ha mai pensato di farsi un laser e la cantante e ora conduttrice Arisa punt sulla simpatia piuttosto che sulla bellezza. Finalmente ci possiamo rilassare...

mercoledì 23 marzo 2011

Facciamo dogging?

Attenzione ad un invito di questo genere perchè se qualcuno ve lo chiede non vuole affatto portare il cane a spasso insieme a voi. Nonostante la parola possa suggerirlo il 'dogging' è una pratica sessuale e consiste nell'incontro tra sconosciuti che si accordano per avere rapporti sessuali, occasionali, all'aperto. Esistono veri e propri siti che permettono agli amanti di questo genere di pratica di incontrarsi, scambiarsi qualche informazione (poche) sulle caratteristiche fisiche e poi darsi apuntamento in un bosco, nei pressi di una spiaggia, in un parcheggio. Come se non bastasse altri 'utenti' possono assistere all'amplesso.
La pratica arriva dal Regno Unito e registra un discreto numero di appassionati. Esibizionisti, persone in cerca di emozioni forti, semplici curiosi di assistere ad un rapporto live tra sconosciuti e con l'ebbrezza che solo il rischio di essere scoperti e arrestati può donare. La questione infatti è che si rischia l'arresto per 'atti osceni' anzi, si richierebbe in Italia perchè nella più liberale Inghilterra non è un reato purchè il tutto coinvolga adulti consenzienti. Il voyeur inoltre può avvicinarsi sino a partecipare, a patto che la coppia, già formata o nata alla bisogna, accetti la cosa. I Britannici sono piuttosto aperti, ma questo tipo di trasgressione aumenta esponenzialmnte il rischio di contrarre malattie sessuali se non l'HIV, del quale non si parla più ma che continua a contagiare le persone. Più che morale quindi, il problema è di salute pubblica. Personalmente non sarei così contenta di fare una passeggiata in un parco e trovare una coppia che fa sesso, per chi ha bisogno di arsi vedere esistono locali appositi. Da osservatrice comunque registro il fenomeno...e passo avanti.

Sindrome dei 35

Sindrome o fenomeno sociologico, l'orologio biologico scatta al compimento dei fatidici 35 anni, quelli in cui hai già ottenuto qualche risultato e ti domandi se la vita sia davvero tutta lì, nella carriera. Realizzazione, autonomia, m rimane uno spazio di insoddisfazione e ci si chiede cosa manchi. E' presto detto, un bambino, manca il futuro, la prospettiva di essere geneticamente eterni o almeno sino alla generazione successiva. La mancanza di benessere, sensazione subdola, si fa strada anche se la donna non ha un marito o un compagno e altresì se non ha intenzione di costruirla. La necessità è quella di un erede e la presenza di un maschio è puramente strumentale, biologica. La sindrome non prevede la presenza di un compagno, bensì di un compagno presente giusto per la durata del concepimento. La presenza di un uomo infatti è carica di rischi e complicazioni che non tutte hanno voglia di affrontare e alla fine crescere un bambino da sole può, paradossalmente, essere più semplice. Le donne hanno più dei maschi la percezione che qualsiasi rapporto sia 'a tempo' e tentano una riduzione dei danni collaterali. Un fenomeno che lo psichiatra Vittorino Andreoli nel suo ultimo saggio dedicato al rapporto psicologico che abbiamo con il denaro, descrive come un fenomeno in crescita. Nessun giudizio da parte mia anche se ritengo che un bambino abbia bisogno di una seconda figura di riferimento per la sua crescita. Il libro: Il denaro in testa - Rizzoli - 2011

lunedì 21 marzo 2011

La guerra che non si vede...

Quella che si sta svolgendo in Libia è la prima guerra fantasma, ossia c'è ma non si vede. Le riprese televisive sono scarsissime, non ci sono troupe americane, i corrispondenti italiani sono spesso collegati dagli alberghi. Non si vedono gli aerei, non si sentono rumori od esplosioni. E' una guerra di parole, raccontata, come prima dell'avvento della tv e in quanto tale, non ci siamo abituati. E' come se non esistesse e diventa reale solo quando i barconi di libici approdano sulle coste italiane. Si dice che quello che non si vede, nella società schizofrenica dell'informazione che si ciba di immagini, non esista. Il 'percepito' quindi è molto rarefatto nella nostra coscienza, nonostante i talk e gli approfondimenti giornalistici tentino di segnare il passo con una miriade di esperti. Uno strano esperimento di mass media senza tv, ne parleranno a tv Talk? Nel frattempo, la nostra vita scorre come se nulla fosse, non vediamo nulla quindi non ci vediamo in guerra, non ci sentiamo coinvolti e per i politici è più facile convincerci che a noi la cosa non riguarda nonostante lo spiegamento di forze messo a disposizione dall'Alleanza Occidentale.

sabato 19 marzo 2011

Passione portaerei...

Ho una nuova passione, del tipo sagittariano. In realtà stanno emergendo con prepotenza i miei bisogni militari repressi. Comunque, sto maturando l'insana idea di trascorrereun periodo su una portaerei come osservatore. Una sorta di Grande Fratello Army. La cosa che mi attrae e provare cosa significhi una vita fatta di ritmi molto semplici e serrati, unicamente di lavoro e riposo. E poi vivere in un isolamento molto particolare, su un oggetto che si muove. Credo che il gene di mio nonno e di mio zio Enrico stiano premendo alle porte della mia coscienza. Peccato che sia troppo tardi per arruolarsi. Il gene in divisa è lì che pretende di essere ascoltato.

Non si può sparare a due indiani contemporaneamente: della vita degli altri


Le persone spesso mi raccontano la loro vita, altre volte me la confidano, ulteriori ci passano come superficialmente ma è evidente che vogliono farmene sapere tratti salienti. La ragione è che parlo molto ma che so anche ascoltare. Sostanzialmente, mi sto rendendo conto che alcune persone hanno una vita molto 'disordinata' nonostante abbiamo trenta, quaranta, cinquanta anni. In 24 ore non ci possono stare duecento cose e più la tua vita è piena e complessa più aumenta il rischio di commettere degli errori.
Quindi, bisogna fare delle scelte, selezionare, semplificare. E' il mio mantra degli ultimi anni. Non pretendo di avere la verità rivelata ma per me è stato un salto di qualità. Ci sono delle priorità: famiglia e figli in primis, non lasciare mai i problemi sospesi perchè quasi mai si risolvono da soli, infine, tenere alta l'attenzione sugli obiettivi, quarto, se necessario, saper aspettare che le cose maturino perchè non sempre sono pronte quando serve a noi. Su questi principi costruisco la mia esistenza e facendo una piccola analisi alla vita di alcune persone che conosco vedo che tagliare qualch ramo secco farebbe molto bene. Ci sono momenti in cui è necessario occuparsi di qualcosa, mettere la testa bassa e pedalare. Non ci possono essere distrazioni, specialmente in questo momento storico. Personalmente in questo regime rigoroso e dai tratti vagamente militari mi trovo estremamente bene. Non che mi manchino le rogne, per carità, ma me ne occupo col giusto distacco. Ma siccome non mi sono stati chiesti consigli tengo tali riflessioni per me.

venerdì 18 marzo 2011

Nuove diete USA: magri con l'ormone della gravidanza

Alimentarsi con 500 calorie al giorno senza patire la fame e senza essere nervosi? Si può, o almeno così dicono i miei connazionali americani che da un po' di tempo hanno inventato un nuovo modo per perdere peso. Senza fame e senza soffrire la compliance è massima. Basta iniettarsi ogni mattina una dose di ormone della gravidanza e il gioco è fatto. Dicono. Peccato che iniettare un ormone di quel genere in un organismo sano sia pratica non priva di rischi, specialmente a livello cardiaco e che tale pratica sia sconsigliata da molti specialisti. La tentazione però è tanta e i medici si sono attrezzati, per mille euro al mese forniscono le fiale di ormone, le siringhe e un breve corso per iniettarselo. L'ormone dovrebbe metabolizzare il grasso in eccesso mentre è meno chiaro e più controverso il fatto che elimini il senso di fame. 500 calorie al giorno infatti sono davvero poche se si pensa che un uomo adulto ne assume in media 2800 e una donna 2300. La prescrizione dell hCG è consentita solo nelle terapie per l'infertilità e questo uso quindi è off label, il che significa che l'azienda produttrice non lo autorizza e che viene somministrato sotto la diretta responsabilità del medico. Per quanto tempo sia possibile sottoporsi alla terapia non è noto, probabilmente sino a che non si raggiunga il peso desiderato. E anche meno noti sono i rischi per la salute oltre al fatto che il peso perduto possa essere recuperato velocemente alla sospensione della terapia. Come se non bastasse molti acquistano l'ormone su internet, pratica quanto mai sconsigliata. Cosa non si fa per perdere peso.