lunedì 19 novembre 2007

Anche Heidi invecchia...


...ma le caprette mi fanno 'ciao'...


Sara' che ho abitato in montagna per due anni della mia vita quando ero molto piccola, ma a me Heidi e' sempre piaciuta... lo trovo un cartone tenero.

Heidi compie 30 anni. A gennaio si festeggia il trentennale del cartone animato giapponese, messo in onda da Raiuno per la prima volta in Italia nel '78, attualmente ancora trasmesso (da Italia 1 ogni giorno alle 16.50 con il 20% di share) e da qualche anno diventato anche un dvd. Con il successo e con gli anni Heidi si è trasformata in una sorta di testimonial della vita sana a contatto con la natura. Un cult, insomma.
Il cartoon nasce dai disegni del grande maestro dell'animazione Isao Takahata, che si ispirò al personaggio letterario creato dalla scrittrice svizzera Johanna Spiry (1880). Gli splendidi paesaggi alpini che fanno da cornice alle avventure di Heidi e Peter furono affidati al talento del giovane Hayao Miyazaki nello staff della Toei, divenuto poi uno dei piu' celebri registi giapponesi, tra l'altro premio Oscar per La città incantata e Leone d'oro a Venezia per la carriera. Tecnicamente Heidi è un Shojo, il primo trasmesso in Italia: cartone animato giapponese per un pubblico specificamente femminile.

Esistono Shojo manga (fumetti per ragazze), Shojo anime (cartoon per ragazze) con i sottogeneri sportivi (Mila e Shiro) e majocco (il filone delle maghette). L'ultimo Shojo in ordine di tempo è Ai, per ragazze e omosessuali (Sailormoon secondo i critici piu' accorti). Heidi fu realizzato dalla tedesca Taurus Film con i giapponesi Zuiyo Enterprise e Toei animation a partire dal 1974.
La storia è nota: Hiedi, una bambina svizzera del paesino di Mayenfeld, rimasta orfana, viene affidata dalla zia Dete all'età di cinque anni al nonno che abitava solitario in una baita di montagna poichè aveva trovato un lavoro a Francoforte. Durante il cammino che la porterà alla baita del nonno, Heidi conosce il pastorello Peter e fa amicizia con le sue caprette, insieme si sfideranno in una gara di velocitaà fra i verdi prati. Arrivati alla baita Heidi conosce il nonno, molto taciturno e scontroso. Ben presto i due si affezionano. Heidi trascorre notti intere a guardare il cielo stellato dal suo letto di paglia, con accanto Nebbia, il gigantesco San Bernardo. Di Peter diventa amica inseparabile. Ma a rovinare questa vita idilliaca penserà la zia Dete, che la porta via dal nonno per mandarla a studiare a Francoforte per fare la dama di compagnia a Clara, una ricca bambina sulla sedia a rotelle che poi diventerà la sua migliore amica. Oltre alle tristezze della vita di città, Heidi però dovrà fare i conti con una severissima istitutrice: la signora Rottenmeier.

2 commenti:

Giulianissima ha detto...

Chi non ha auto una Rottenmeier come insegnante? Io, quando mia madre mi sgrida, la sfotto dicendo che sembra la Rottenmeier: povera mamma...non è severa per niente, anzi, sono più severa io con lei!!!

Gallinavecchia ha detto...

Heidi è stata una delle prime serie di cartoni animati della mia vita e anche se non sono un'appassionata delle serie giapponesi, Heidi la ricordo comunque con affetto. E che emozione rivedere adesso alcuni episodi che la tv sta riproponendo.. in compagnia di mia figlia :-)