venerdì 24 dicembre 2010

Buon Natale cari amici




E' stata una cena piacevolissima, praticamente perfetta, un po' faticosa per la cura dei dettagli, ma il risultato mi ha ripagata di tutto, il clima era piacevole e rilassato, praticamente familiare e poi c'era Faccia di Tolla nella sua 'versione social-promozionale' che devo dire gli riesce davvero bene. Frank era bellissimo, anche se quando glielo dico minimizza con quel lieve imbarazzo che me lo rende ancora più caro, Betta era in gran forma, i coniugi si sono divertiti anche se Antonio ha fregato la borsetta di zia Ale e tutti abbiamo malignato su cosa faccia dopo il lavoro.
Champagne e vino erano ottimi e l'arrosto alle castagne, postato anche su FB è venuto una meraviglia. Confesso, non mi serve nemmeno un lucano, va bene così.


mercoledì 22 dicembre 2010

Felice e triste al tempo stesso




Vacci a capire qualcosa, eppure il Natale mi provoca queste emozioni schizofreniche: felice perchè è tutto più bello, addobbato, luminoso, c'è aria di festa e abbiamo più voglia di farci le coccole, triste perchè è proprio in questo momento che realizzo ciò che mi manca. Non cerco l'amore della vita, che se non esiste poi rischi di stare anni a cercare qualcosa che non c'è. Ma quando scende la sera e ci si rifugia sotto la copertina (quella viola che mi ha regalato la Zia Ale), sento la mancanza di un compagno, di un affetto, di un abbraccio.


giovedì 9 dicembre 2010

Caro Papà

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venerdì 3 dicembre 2010

Confessione...

Faccio fatica, confesso e spero che nessuna delle persone con cui lavoro legga il blog e conosca la sua esistenza. Perchè faccio fatica, perchè ho la testa altrove, perchè non vedo l'ora siano le 18 di stasera quando aprirò il capitolo 'cesto della merenda del viaggio' e chiuderò la valigia. Pochissimi giorni ma di totale relax, la Pociolla ribattezzata Der Potziollen, i CD di Natale masterizzati per la macchina, i maglioni, le sciarpe e le collane di lana che andranno poi sul sito Etsy. Periodo intenso, progetti vari ed eventuali perchè non bisogna mai farsi trovare impreparati. Idee più o meno percorribili. Ma questi pochi giorni saranno solo per noi tre, la strana coppia di fatto, fatta da tre ragazze tutte Hello Kitty e Ipod. E quindi, in attesa di chiudermi nel bagno turco alle erbe, scusate, ma non mi va proprio di fare cose serie.

martedì 30 novembre 2010

Pronti ai posti...




Allora, cominciamo col dire che il periodo di Natale è quello che preferisco in assoluto: adoro le lucine, i pacchetti, il freddo, la neve, le sciarpe di cachemere, andare a fare i regali e come tutti i piaceri faccio in modo che duri più a lungo possibile. Il che significa che ho già cominciato a fare i regali e incartarli. Sono anche a buon punto dopo una sortita da Feltrinelli di ieri sera.

E sono ...beh, non lo dico

In realtà non è importante quanti siano ma come sono stati vissuti. Devo dire che non percepisco alcuna differenza e che il passaggio da un numero con lo zero in fondo a uno con un 1 che sancisce l'inizio di un nuovo decennio non è poi così terribile. Ho festeggiato con le amiche e le loro bambine, tutte femmine, che mi hanno riempita di coccole e regali, c'erano i palloncini rosa e lilla, il servizio da the migliore, gli infusi più raffinati e nella stanza si è sparso un aroma di liquerizia, zenzero e the rosso e biscottini al cioccolato. Mi hanno fatto regali bellissimi, ovviamente viola tra cui la mitica e desidearata da anni, Lampe Bergere di cui sono immediatamente diventata dipendente, anche se consuma olio come un incrociatore.
Il Presidente ha confezionato con le sue mani d'oro una mimosa e mi ha donato una libellula d'argento, animale che mi rappresenta perfettamente, e poi una penna lilla, una sciarpa viola, bracciali oro e argento per le prossime serate di festa, cinture di pelle con grandi fiori, cosine di Hello Kitty per il mio lato da quattordicenne. Un compleanno bellissimo, grazie di cuore amiche mie.

lunedì 22 novembre 2010

Quel sottile piacere del lamento


Donne, animaletti sociali, molto più dei maschietti ma la deriva è sempre in agguato e quella che sopporto poco è la tendenza a lamentarsi, sempre e comunque, quando non proprio aumentare artatamente la situazione, spesso adducendo problemi cardiaci. Desiderio di attirare l'attenzione? Desiderio di essere compatite? Con me non attacca, mi scoccio. Per i problemi reali ci sono ma abbiamo tutti una vita complicata, specialmente noi donne sempre alle prese con la spesa, le faccende, i figli che hanno un'agenda degna di un capo di Stato. Un po' di onestà intellettuale, chi ha troppe cose da fare si fermi, non ce lo ordina mica il medico....

E se non avete soldi perchè non c'è lavoro non spendete in cose futili e se c'è troppo lavoro non lamentatevi perchè c'è chi non ce l'ha, e se siete stanche da morire non c'è bisogno di fare tardi la sera. Per le lamentele fini a se stesse, scusate, ma non ho tempo. Chiamatemi per problemi reali, grazie .

lunedì 15 novembre 2010

Domanda


Che cavolo significa? Aprirmi una porta per sbattermela di nuovo in faccia? Non capisco, ti eri già vendicato. Di quante volte hai bisogno? Per un attimo credevo che potessimo essere di nuovo amici, ma ora mi rendo conto che sono io a doverti inseguire e non ce la faccio. In realtà anche così mi hai permesso di capire qualcosa e di abbandonare una certa idea che mi ero fatta e che mi assillava e non mi dava pace.

La differenza tra noi è che le tue ferite d'infanzia non sono ancora rimarginate, mentre le mie sono ormai cicatrici dure e rigide, scorza, protezione. Su quella parte del cuore non puoi farmi male, ti vedo infierire, apprezzo il tuo sforzo ma non sento nulla. Chi è stato abbandonato all'inizio impara presto a guardare oltre, chi viene torturato si rifugia nella propria mente e mentre sanguina immagina pascoli sereni e brughiere di erica amaranto. Finalmente so chi sei, ma come sempre non volevo basarmi su una sensazione, volevo la verità e quale che sia ora sono soddisfatta. Non fa male amore, nulla fa più male.

Posto...


Posto che non ho la presunzione di capire i tuoi motivi, mi chiedo comunque alle volte che cosa hai in serbo per me. Non che tu abbia riservato un buon inizio alla mia storia, come se fossi stato distratto da altre cose, più significative per l'umanità, tipo lo sbarco sulla Luna. E poi certo che ora che siamo circa 6 miliardi la faccenda si è complicata e dare i resti a tutti è diventato più complesso. Comunque, giacchè non ho scelto io di venire al mondo si poteva concedere di più. Oggi, quaranta e spicci anni dopo siamo ancora qui a pagare gli errori dei miei brillanti genitori, uno che se ne è lavato elegantemente le mani e l'altra su cui sorvolo.

Dunque nel conto qualcosa è mancato sin dall'inizio e indovina un po', è proprio quello che volevo, e che voglio ancora. Alle volte poi penso che tu per me non hai previsto il calore di una famiglia e quella originaria che mi hai dato non mi ha dato abbastanza istruzioni e strumenti. E allora ringrazio per quello che ho ma non posso fare a meno di pensare che proprio io quella famiglia, serena e unita la meritavo. E la merito ancora. Mi chiedo perchè uno che in terra non ha mosso un dito non possa ora, da Lassù, metterci un pizzico di buona volontà. Poi oggi un amico mi accarezza sulla testa e io sprofondo nella più desolata malinconia. Ora, se ci sei, batti un colpo.

venerdì 5 novembre 2010

L'abito per il compleanno, comprato sull'Ape


Ho già scritto di lei, ma non posso non bissare. Oggi ho incontrato l'Ape Monada a Via Flaminia Vecchia e lei mi ha riconosciuta subito e salutata con calore. In questo mondo di gente sgarbata noto queste persone belle e lei lo è, dentro e fuori. Lei e la sua apetta lilla che mi ha conquistato sin dal proprio momento. Tra l'altro ha gusto e propone sempre abiti molto interessanti, cose mai viste in giro. Ero già stata conquistata dai camicioni in seta a stampa provenzale dai sobri colori ma oggi ho ceduto e ho praticamente strappato di mano ad una signora un abito di pizzo nero foderato di morbidissimo jersey carne, un capo sexy e sbarazzino che cercavo da tempo. Nemmeno l'ho provato perchè ero sicura che quel vestito era per me. Infatti. Lo metterò per il giorno del compleanno della Pociolla (manca poco, pochissimo) per portarla fuori con le amichette, forse a pattinare e poi una caccia al tesoro per i regali, si divertirà. Io sarò ineccepibile, fiera e tronfia come un tacchino. All'abito mia bella signora bionda, abbinerò l'esclusivo collarino in pelle e stoffa donato dalla antica cappelleria Gallia e Peter. Vedrà, ne parleranno. E già sto pensando che anche quello in pizzo grigio mi piaceva un bel po'.

Dimenticavo: per le lettrici romane l'Ape Monada sarà presente all'Hotel Duke il 4 e 5 dicembre con tutti i suoi abiti. Io vado con una delegazione di amiche assatanate di shopping. E voi? Che state a fare lì a casa?

S'impone


Una seria analisi di tutti i lavoretti da fare entro Natale: mettere in fila i gomitoli di lana, nuovi e vecchi, tutti belli ordinati per sfumatura, archiviare i nuovi schemi salvati in una apposita cartellina su desktop e poi imbracciare ago e filo, nonostante l'unghia spezzata malamente. Non c'è tempo, è tardi, è tardissimo, e io mi sento già il coniglio di Alice, quello con la sveglia al collo. Quest'anno alle persone che amo davvero voglio regalare qualcosa fatto con le mie mani e il mio tempo. Quindi bando alle ciance, un salutino a tutti ma questo we è così.

Dov'è il mio posto

Il mio posto, lo so, è dove posso osservare da lontano, le oche che fanno la guardia al giardino, come queste, di un bellissimo dipinto di Cheri Hollenberg, che mi ha conquistata al primo sguardo. Potrei anche sentire in lontananza un nitrito e i cani che abbaiano, neanche a dirlo, un setter inglese o irlandese. I gatti mi guarderebbero acciambellati dalla poltrona, poco lontani dal caminetto, mentre io scrivo e riscrivo le pagine dei miei libri. Prima o poi vorrei tornare tra le braccia rassicuranti, forti e rigorose della scienza. Dov'è il mio posto.

L'intuito del'ape

E si che avevo sentito bene nell'aria, come un'ape sensibile, che l'intuito ce l'ho anche io. Io che mi sono sbattuta per andare incontro alle esigenze di tutti. Non so bene cosa prevedevi per me, ma era evidente che cercavi un piano B anche tu. Non voglio trarre conclusioni, ma i tuoi piani sono andati all'aria e io comunque mi guardo intorno. Avresti tradito la mia fedeltà per 500 euro? E' possibile. Di certo avrei preferito maggiore chiarezza. Comunque, visto che i tuoi piani sono saltati miseramente non cercherò un chiarimento, ma tengo conto, eccome, del fatto che tutti sapevano tranne me. Ma siccome non voglio fare polemiche e alla fine ho capito che per te è solo una questione di spiccioli, guardo avanti. Non mi mancano i progetti. E' solo che in questo momento non voglio azzardare e mettere a repentaglio la stabilità della mia famiglia. Farò i miei passi quando i tempi saranno maturi. E matureranno, lo so. Certo, avrei voglia di chiederti un chiarimento, ma lascerò perdere. Sto diventando saggia, lentamente.

giovedì 4 novembre 2010

Lui ne vuole tre!


Una deliziosa femminuccia, e ora un'altra. Bellissimo, fosse per me anche quattro, tutte femmine, mi sarebbe piaciuto. Eppure quando si parla di lei, dalla sua bocca esce solo: 'lui ne vuole tre' e ora che è in arrivo una femmina: 'lui vuole il maschio'. E tu, cara, vuoi qualcosa? Tu esisti? Il vostro è un progetto condiviso? Mi mette in grande imbarazzo anche sentirle certe frasi perchè in una famiglia mi attendo di sentire frasi che cominciano con 'noi vogliamo'. Tutto il resto mi suona stonato e mi mette una pena infinita.

Ci vorrebbe un amico

E' vero che le cose non vissute sono sempre idealizzate e stai lì a sognare e immaginare che sarebbero state magnifiche anche se le premesse non erano poi così brillanti. Fatto sta che sto facendo un tentativo di verifica e prometto che se va in vacca non ci rimarrò male. Voglio capire e dare le giuste dimensioni alla persona che ho tenuto nel cuore per tre anni, nei secoli fedele come un Carabiniere. Nel cuore ma non come amante o marito, ma come un amico che in questo momento costellato di femmine ci vorrebbe davvero. Per avere un punto di vista diverso. Allora io, adesso, ho lottato per questo, mi sono messa in gioco, ho rischiato un ennesimo rifiuto, ma donna sono e non posso inseguire la sua amicizia per sempre. Ognuno ha il suo passato, i suoi pensieri. Ci siamo chiariti, ognuno ha fatto ammenda dei suoi errori. Se son rose....

martedì 26 ottobre 2010

Ogni promessa è...




Lo avevo promesso ed ecco qui la segnalazione dello stand più carino della Fiera Hobby Show che si è tenuta a Roma. Sweet Company è un gruppo di ragazze operose dalle mani preziose che lavorano col ferltro e molto altro. Da loro Grace mi ha regalato un puntaspilli a forma di tortina che faccio fatica a non addentare ogni volta che mi capita a tiro. Inoltre le ragazze sono gentilissime e simpatiche, cosa che non guasta affatto: quante volte persone scostanti e musone mi fanno passare la voglia di comprare...
Se volete conoscerle ecco la loro email: sweetcompany.creation@gmail.com
Purtroppo ho perso l'indirizzo del sito web, sono una pasticciona :(


Inutile...mammaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa


Lo so, è quanto di più inutile possa esistere, ma pensate che io possa vivere senza un oggetto del genere. Mammaaaaa, c'è rogna per te!

Postaaaaaaaaaaaaaa


Venti minuti di attesa alla Posta, 14,33 euro di diritti doganali, un'impiegata un po' imbranata e poi la scatola chiusa e via a prendere a scuola la Pociolla che pensava ci fossimo dimenticate di lei. Abbiamo aperto la scatola in macchina e per poco non mi incollavo ad un albero per contemplare la meraviglia del mio acquisto arrivato dagli USA. Spille con ortensie di feltro dai colori perfetti, la fattura deliziosa, una coccola tutta per me, per rallegrare i miei look severi con un pizzico di malizia e dolcezza. Magnifiche, la foto non rende giustizia (devo ammettere che la fotocamera del BB 8520 è scarsina ed era molto meglio quella dell'8310 che aveva anche il flash). Comunque, è arrivato e ora attendo altri pacchettini giacchè sono in una fase di shopping compulsivo su internet. Nei negozi infatti ci sono sempre le stesse cose e pochissimo artigianato davvero creativo. La Rete e appositi siti è la risposta economica alla ricerca di accessori particolari.
Grazie Petit Calla, per il tuo magnifico lavoro.

Merenda d'autunno

Cosa ci sia dentro proprio non so, ha usato la teglia dei muffin e i 'cosi' sono lievitato così perfetti che sembrano finti, la cosa straordinaria però è che sono stati cotti 'a vapore', segreti della mia fantasiosa Tata che nei dolci è imbattibile e si diletta spesso e volentieri. Appena ci sono due banane che sembrano rendere l'anima, le acchiappa e in men che non si dica ecco un odorino che si diffonde per tutto il corridoio sino alle nostre stanze.
Mmmmmmmmm

giovedì 21 ottobre 2010


Comincio da una immagine

Mi piace iniziare da una foto e come un cappello, sotto, raccoglierci i pensieri. La mattina non è facile metterli tutti in fila come bravi soldatini, chi scappa da una parte, chi si nasconde dietro un mobile. Cosa voglio? Cosa devo fare? Come? Chi c'è prima? Dove sto andando? Stamattina la mia irrequietezza è dovuta all'immobilità, stato impossibile per un qualsiasi Sagittario. E invece la vita mi rema contro e mi costringe a stare immobile e sembra beffarsi di me. Io so che ne sa di più, che devo essere capace di lasciarmi accompagnare e abbandonare un po' di controllo, ma da alcune cose dipende la libertà, la stabilità del futuro, la possibilità di prendere decisioni altre, di cambiare rotta. E allora? Accetto - malvolentieri - ma per farlo ho bisogno di fissare lo sguardo su qualcosa che mi fa sentire a casa e allora questa foto è perfetta per questo momento che non finisce mai.

lunedì 18 ottobre 2010

Eccelibro: Guarda ancora


Come sa bene chi legge, sia pure occasionalmente,questo blog, non sono una che ha molto tempo per la narrativa, ma in alcuni momenti ho voglia di evadere. Mi sono fidata di una recensione su un giornale ed ho acquistato Guarda Ancora di Lisa Scottoline. Si tratta di un thriller che fa tremare i polsi a chi ha figli perchè mette in dubbio una maternità, inoltre la protagonista è una giornalista dal piglio dell'investigatore, il tutto condito dall'amore materno e dal suo potente istinto. La trama non la svelo perchè non voglio togliervi nemmeno un pizzico di piacere della lettura, dico solo che Lisa Scottoline crea una tensione crescente e ti fa cadere in tranelli molto intelligenti. Le mie ipotesi si sono rivelate del tutto infondate e questo ha reso ancora più interessante e appasionante la lettura. Il libro è ricco di tensione e di colpi di scena, è bel scritto, scorre, 'funziona' e alla fine mi sono anche commossa. Un buon libro quindi che tiene incollati alle pagine in maniera arguta e intelligente.

La vera eleganza é... a Milano











Via Montenapoleone, verrebbe da dire, e dove sennò? Certo e Montenapoleone sia, ma non le vetrine splendenti dei grandi marchi che hanno dimenticato l'alta moda, ma in fondo ad un cortile interno, inspettato, piccolo ma intimo. E' il laboratorio di cappelli Gallia e Peter di Laura Marelli, erede e stilista a sua volta. Mariuccia Gallia ha detto: 'E' ora che le signore si convincano che non esiste alcuna eleganza senza il cappello' quelli che si vedono sono pochi e sportivi. Meglio, molto meglio, quelli che hanno fatto sognare me e un gruppo di giornaliste in visita che hanno ammirato copricapi perfetti per cerimonie ma anche per un passaggio all'ippodromo. Ma anche coppole di pelle tagliata al laser e cappucci semplici ma rivestiti di morbidissimo cachemer e poi piume e, siiii, pelliccia. Un tourbillon di modelli e poi, vicino un laboratorio minuscolo dove campeggiano le forme e la paglia che viene modellata a mano e stirata con minuscoli ferri da stiro antichi che si scaldano su un fornello.




Gallia e Peter è la più antica casa di moda per cappelli di Milano, un luogo magico dove un mestiere diventa simile a un'arte e riesce ad essere antico e attualissimo.




Ogni cappello viene creato ad hoc per la cliente, spesso una emozionatissima e raffinata sposa che vuole perfezionare il suo giorno più bello con una creazione esclusiva.




Laura Marelli non solo è una perfetta padrona di casa ma si occupa anche dell'insegnamento e della divulgazione della modisteria accogliendo stagisti che vogliano imparare il mestiere e raccogliendo cappelli vintage che servono ad allestire mostre inaspettate.




Il suo dono? Una camelia di stoffa cucita a mano per caiscuna di noi, da legare al polso, al collo o ad una borsa. A bientot.




Gallia e Peter lascia la sua sede storica e approderà nelle prossime settimane a Via della Moscova, 60 http://www.galliaepeter.it/

venerdì 15 ottobre 2010

Ho voglia di infierire


Ma a che servirebbe? Se alcune cose non le ha capite a trent'anni o a quaranta le capirebbe adesso? Si è mai posta il problema di quello che sarebbe stato utile per me? Si è mai chiesta COME darmi una mano? Ma no, io ero forte e brava e determinata, avrei fatto tutto da sola. Infatti, sempre e comunque a testa bassa a tirare un carro enorme, ma io non mi arrendo. Ho avuto il cognome (ci ho messo 5 anni) e ora percorro la strada della doppia cittadinanza. Ieri guardando i moduli mi sono resa conto di quanto sarà difficile e di quanto lei abbia agito male. Ha cancellato mio padre scegliendo anche per me, allontanandomi dalle mie origini e dalla mia cultura che sto faticosamente recuperando. Lui non c'è più e io lavoro per riprendere quello che è mio e la rabbia lievita dentro di me. Vorrei infierire ma tanto lei non impara da nulla, anzi, sarebbe una ulteriore occasione per commiserarsi. E allora tengo tutto il dolore dentro, lo coltivo, lo innaffio perchè anche dal dolore crescerà un fiore bellissimo. E la cittadinanza? La avrò a qualsiasi costo, perchè rivoglio tutto quello che mi è stato tolto per una decisione arbitraria.

giovedì 14 ottobre 2010

Non mi interessa


Sono una fedele, abitudinaria, selettiva e apparentemente snob. Mi piace avere pochi rapporti selezionati, pochi amici ai quali mi svelo completamente (per quanto nonostante la mia espansività nasconda una grande riservatezza dei miei pensieri più intimi). Quindi, tutto quello che è occasionale, anche nell'amicizia, non mi interessa. Non mi interessa chi non sento il desiderio di chiamare spesso, chi non sento la spinta di vedere, persone con le quali non ho nessuna fantasia di passare il tempo. Alcune di esse, infatti, parlano molto ma non dicono nulla e io mi annoio. Voglio, nella mia vita, poco ma di grande qualità. E nei rapporti umani sono estremamente esigente anche perchè sono stata ferita e delusa. Ci sono persone che se vado a Milano cerco anche per passarci solo un'ora perchè mi ispirano, mi arricchiscono, mi rallegrano, mi vogliono bene, sono solidali: Marisa, Franco, pochissimi altri. Ho poco tempo e non mi va di spenderlo 'tanto per', con le mie amiche faccio shopping mentre parliamo dei nostri desideri più profondi, prendiamo the che hanno il sapore della solidarietà, ricamo e faccio la maglia perchè è quello che ogni tanto devono fare le donne, ritagliarsi uno spazio intimo, faccio crostate perchè ci vuole di sporcarsi le mani per creare qualcosa che abbia come ingrediente l'amore. Le mie amicizie migliori quando non ci vediamo mi mancano come mia figlia e come un fidanzato. Mi manca di non vedere spesso Paola, ma ora sta traslocando, sono felice di andare al supermercato biologico con Gabri con la quale non sempre sono in accordo ma che stimo umanamente e professionalmente per i suoi talenti. Il resto? Rapporti inutili, tempo sprecato, a me, sorry, non mi interessa.

Navigare a vista

Non so perchè ma le vite sprecate mi hanno sempre fatto rabbia. Mi fa rabbia chi ha trascorso anni vivacchiando, senza volere nulla di più e nulla di meglio, accettando passivamente. Accettando qualcosa che non amavano e standoci però dentro trent'anni salvo lamentarsi di quanto odiassero quel lavoro o quella situazione ma senza fare nulla per cambiare la situazione. Anni così, senza obiettivi, senza progetti, vivendo alla giornata. Sono passati in questo modo più di settant'anni e io non capisco e provo rabbia perchè si può sempre fare qualcosa e accettare passivamente non è adattarsi come dicono i neurobiologi. Senza cercare la gioia, senza cercare di afferrare qualcosa di migliore, senza cercare di crescere umanamente e professionalmente. Non riesco a capire e ad accettare, io sono diversa. La situazione non mi va bene? Non mi calza più? La cambio, cerco altro o almeno mi guardo intorno. La situazione è sfavorevole, aspetto, ma mi organizzo per spiccare il volo. Ditemi vi prego, perchè una persona si affaccia alla finestra e attende settant'anni a guardare la propria vita e a dire, in fondo, non è niente di che. Che dolore.

venerdì 8 ottobre 2010

Amo l'ape




lunedì 4 ottobre 2010

Conserva della neve, con pioggia







Due week end fa la Pociolla ha acconsentito ad accompagnarmi alla mostra mercato di Villa Borghese La Conserva della Neve. Abbiamo apprezzato le tende in stoffa in stile orientale, le magnifiche conservatorie dell'Officina dei Giardini (http://www.lofficinadeigiardini.it/) , le rose, i cappelli fatti a mano e le sculture di ferro francesi a forma di animaletti della campagna. Anche la Pociolla si è piuttosto divertita se non fosse che alla fine ci ha colto un temporale improvviso. Allora ci siamo rintanate sotto ad un fitto cipresso, ammirato le zucche ornamentali, e poi...di corsa a casa per non prendere un raffreddore.

Una bella estate.. per non parlare dell'autunno







E' che tu ci sei ed erano anni che non avevo un'amica così, una da poter considerare una sorella. C'è la Ida ma è a Milano e non è che ci possiamo vedere sempre. E invece tu sei stata il pretesto ideale per tirare il fiato e se faccio la pasta e ceci ci sei per assaggiarla e anche le patate al forno erano molto gustose e il pitone mannaro ha spazzolato il fagottone di mele e marmellata. Perchè sei la mia amica ma la complice di mia figlia e se non ti vedo per più di cinque giorni mi viene male e comincio a soffrire. E quando ieri ci siamo fatte due conti...'ma da quanto tempo ci frequentiamo?' ci è sembrato impossibile che fosse così poco perchè è come se facessimo coppia fissa da sempre, spiaggiate o in forma. Io per te e tu per me. Ma a questo punto non me lo ricordo se te l'ho detto di recente, ma ti voglio un mondo di bene :)

sabato 25 settembre 2010

Tu


Dicono che il web abbia una memoria infinita e io voglio lasciare scolpite queste parole perchè non ci sei e mi manchi come l'aria. Ed è colpa mia perchè sono stata ad aver proposto a tuo padre di tenerti anche stanotte e me ne sono pentita due minuti dopo. Il tempo con te e per te e l'unico che valga la pena di ricordare e raccontare e quindi con tre gatti sul letto e un silenzio e irreale l'unica cosa che sento è un senso di incompletezza. La casa è così vuota senza le tue risate cristalline che mi sembra aver traslocato, mi sembra che non ci siano più mobili. I gatti sono tristi e si accovacciano silenti sul lettone accanto a me, Sagomina non ha alcun entusiasmo per fare agguati, anche Ollie sembra sedato. Attendiamo che le ore passino e che tu torni facendo tremare i vetri con il tuo ciaoooooooooo che è un raggio di sole nelle mie giornate. Forse sono esagerata e appiccicosa, forse dovrei trattenermi ed essere ragionevole, ma il cordone ombelicale emotivo che mi lega a te è saldo. Hai cominciato la prima media e il tuo cervello sta cominciando a creare una rete di neuroni che grida: autonomia. Non te ne voglio togliere neanche un po', non ti terrò legata a me per forza, mai. Se vorrai allontanarti ti seguirò con lo sguardo e mi accerterò che nulla ti accada. E quando vorrai tornare avrò sempre sempre le braccia aperte e il sorriso sulle labbra. Oggi non mi basta il sole nel cielo ed ho rinunciato a correre a prenderti perchè anche lui, tuo padre, ha voglia e diritto di godere della tua meravigliosa compagnia. Ma vuoi sapere la verità? Tratterrò il respiro sino a domattina quando potrò venire a prenderti e tuffarmi in quel lago verde smeraldo che sono i tuoi occhi e non ti sgriderò se non ti sarai lavata il muso perchè non vorrò rovinare il momento di perfezione che accompagna il momento in cui ti rivedo. Sono come quei cani che ti fanno un mucchio di feste anche se sei stata via dieci minuti perchè la tua presenza è il mio regalo e ogni giorno è Natale. Ti amo da morire. Mamma

lunedì 6 settembre 2010

Happy Ippo











E come ogni settembre degno di questo nome si è celebrato il compleanno del buon amico Ippo che ci ha accolti ancora una volta, dato da mangiare e fatti sentire a casa. Grazie dell'ospitalità :)