Posto che non ho la presunzione di capire i tuoi motivi, mi chiedo comunque alle volte che cosa hai in serbo per me. Non che tu abbia riservato un buon inizio alla mia storia, come se fossi stato distratto da altre cose, più significative per l'umanità, tipo lo sbarco sulla Luna. E poi certo che ora che siamo circa 6 miliardi la faccenda si è complicata e dare i resti a tutti è diventato più complesso. Comunque, giacchè non ho scelto io di venire al mondo si poteva concedere di più. Oggi, quaranta e spicci anni dopo siamo ancora qui a pagare gli errori dei miei brillanti genitori, uno che se ne è lavato elegantemente le mani e l'altra su cui sorvolo.
Dunque nel conto qualcosa è mancato sin dall'inizio e indovina un po', è proprio quello che volevo, e che voglio ancora. Alle volte poi penso che tu per me non hai previsto il calore di una famiglia e quella originaria che mi hai dato non mi ha dato abbastanza istruzioni e strumenti. E allora ringrazio per quello che ho ma non posso fare a meno di pensare che proprio io quella famiglia, serena e unita la meritavo. E la merito ancora. Mi chiedo perchè uno che in terra non ha mosso un dito non possa ora, da Lassù, metterci un pizzico di buona volontà. Poi oggi un amico mi accarezza sulla testa e io sprofondo nella più desolata malinconia. Ora, se ci sei, batti un colpo.
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