Cosa si nasconde dietro la bellezza eterna è il sottotitolo di questo interessante libro scritto dalla giornalista americana del New York Times Alex Kuczynski che non solo ha indagato i retroscena del mercato della chirurgia plastica ed estetica ma ha provato su di sè i trattamenti, in maniera così scrupolosa da entrare quasi in una sorta di dipendenza. Certo la realtà italiana è lievemente diversa, ma il libro è estremamente intressante perchè è vissuto e così diventa quasi una inchiesta che non vuole denunciare ma sottolineare. Che "'per essere belli bisogna soffrire" è unamassima che già aveva pronunciato de La Rochefocauld il quale però forse non aveva immaginato che qualcuna ci avrebbe lasciato le penne.
Personamente ritengo che la chirurgia plastica non sia nè buona nè cattiva in assoluto che dipenda espressamente dall'uso che se ne fa. Lo dico mentre la mia faccia ha subito proprio ieri un intervento di laser che cancellerà le cicatrici dell'acne e della varicella e darà il benservito a qualche rughetta indesiderata. E quindi voglio essere coerente e dire: si a filler e botulino, si alla rinoplastica, si alla lipo, si al seno se non lo avete. No alle ragazzine che si fanno il seno a 18 anni poi si condannano ad altri tre interventi nel corso della vita del tipo: sostituisci, diminuisci, aumenta. No alla mortificazione del corpo, no al marito chirurgo che trasforma la moglie, no alla 54enne che dopo 50 inteventi, ripeto 50, dimostra 25 anni e non vuole invecchiare. E' macanza di senso della misura, eccesso che i miei colleghi giornalisti non dovrebbero portare all'attenzione del pubblico perchè rischia di diventare la norma. Si ad una educazione psicologica che non si basi sono sull'aspetto esteriore ma che coltivi altri valori. Quando mia madre a 60 anni mi disse: 'che ne dici se mi rifaccio il seno?' per poco non caddi dalla sedia. Non per puritanesimo, per carità. Ho decine di amiche che si sono rifatte qualcosa e ora sono più belle e sicure di sè, ma non sono diventate delle caricature come troppe donne che si incontrano al supermercato e che asomigliano, con tutto il rispetto, a quei trans che devono accentuare i caratteri femminili per smorzare quelli virili. La chirurgia plastica non cura l'anima, non ti rende una persona migliore, ti può solo far stare meglio, un po', ma se tuo marito ha deciso di lasciarti per un'altra non saranno due tette nuove quarta misura a trattenerlo.
La bella e la bestia
Elliot editore
2009
ISBN 978 88 6192 032 3
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