MILANO - Una malattia grave in famiglia mette seriamente alla prova la solidità di una coppia: tante difficoltà pratiche e psicologiche finiscono per minare in modo irrecuperabile il rapporto, mandando in frantumi l’intimità sessuale e sentimentale. Le probabilità di separazione o di divorzio, però, sono sette volte superiori nel caso che sia la moglie ad ammalarsi. I motivi? Spesso, dopo esserle stato vicino durante il periodo delle cure, il marito la abbandona. Ma accade anche che a fare le valigie sia lei, perchè combattere il cancro rende le donne più forti e consapevoli delle proprie capacità.
LO STUDIO – In uno studio pubblicato sulla rivista Cancer ricercatori del Seattle Cancer Care Alliance hanno analizzato le statistiche dei casi di divorzio di 515 pazienti colpiti da varie forme di tumore al cervello e da sclerosi multipla, seguiti per un arco temporale di cinque anni, dal 2001 al 2006. I risultati hanno confermato quanto era già emerso dai pochi studi sul tema svolti in passato: circa il 12 per cento delle coppie va incontro a divorzio o separazione se uno dei due coniugi sviluppa il cancro. Ma ben il 21 per cento delle coppie tende a separarsi quando ad ammalarsi è lei, mentre soltanto il 3 per cento dei matrimoni s’infrange se è l’uomo ad essere colpito dalla malattia. La rottura è più frequente nelle coppie giovani (quelle con una storia insieme più breve o formate da persone di giovane età), mentre i coniugi anziani o sposati da lungo tempo sembrano reggere meglio l’impatto. Un fatto, comunque, risulta evidente: la separazione influisce negativamente sia sulla qualità di vita residua dei malati che sulle terapie. I pazienti soli, infatti, hanno più probabilità di venire ricoverati in ospedale e minori chance di partecipare a sperimentazioni o di sottoporsi a diversi cicli di trattamenti.
Il resto su http://www.corriere.it/salute/sportello_cancro/10_luglio_05/tumori-divorzio-inchiesta_6799bb12-8395-11df-aec8-00144f02aabe.shtml
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