Le pacifiche renne, associate alla figura di Babbo Natale sono altrettanto birichine e si cibano di Amanita Muscaria, un fungo velenoso dagli effetti allucinogeni che provoca comportamenti bizzarri: sembra infatti che vaghino nei boschi credendo di volare (anche se capire cosa creda una renna mi sembra impresa ardua). I cavalli invece sballano quando mangiano erbe che contengono una molecola chiamata 'swainsonina' che provoca disordini neurologici e che se assunta in quantità provoca confusione mentale e profonda letargia.
Anche i mammiferi di piccola taglia non si fanno mancare l'abitudine ad un cicchetto rilassante: pipistrelli, toporagni e ptilocerchi della Malesia sono ghiotti di frutta molto matura piena zeppa di alcol che deriva dalla naturale fermentazione dello zucchero, ma ne sono talmente assuefatti che riescono a camminare e volare dritti mentre i cercopitechi dei Caraibi sono diventati alcolisti e per cercare il rum di cui sono golosi non esitano ad assaltare i bar creando il panico tra i turisti e gli avventori. E per finire anche la piccola Drosophila il moscerino della frutta amato dai biologi è una 'cattiva ragazza': abituata a vivere nella frutta fermentata si è abituata a procurarsi uno stato di ebbrezza in cui assume comportamenti sessuali eccessivi e promisqui. Così come i delfini inseguono i pesci palla perché nella loro scia rilasciano una sostanza eccitante. Sul perché gli animali assumano sostanze psicoattive le ipotesi sono differenti: c'è chi sostiene che il cervello sia predisposto a queste sostanze perchè ne possiede i recettori e chi dice che gli effetti siano secondari ad altre funzioni di queste sostanze come l'essere antimicrobiche o purganti. Nel frattempo 'cin cin'.