domenica 24 febbraio 2008

E dopo le spese...le tasse

No, Sesto Potere non sta diventando come il blog di Beppe Grillo, ma ogni tanto girano anche a me e mi pare giusto portare alla vostra attenzione quello che è già sotto gli occhi di tutti. Non ne possiamo più, eppure, nulla cambia. E tra un po', 300 milioni di euro buttati per tornare tutti alle urne e Dio non voglia che sia una giornata di sole perchè altrimenti....tutti al mare o in campagna a magnà le spuntature e se la giocano i soliti 4.

Ecco un articolo illuminante su Repubblica. Io medito, e voi?

Ogni italiano paga all’anno quasi 6.750 euro di tasse. Il dato viene dagli Artigiani di Mestre. Che non si limitano a calcolare il prelievo fiscale sui contribuenti. Ma lo rapportano alla spesa che ricevono dallo Stato. In cambio di quei 6.750 euro di tasse (in realtà, sono 6.747) i cittadini italiani ricevono 7.210 euro di spesa sociale, sottoforma di spesa sanitaria, istruzione e prestazioni sociali. Vale a dire che, al netto delle spese per interessi, il saldo positivo per i contribuenti italiani è di 463 euro. Il problema, ancora una volta, è il confronto internazionale. I tedeschi, per esempio, pagano pro capite 6.026 euro di tasse all’anno. Cioè, versano 721 euro in meno degli italiani. In compenso, ricevono dallo Stato - sempre secondo i calcoli degli Artigiani di Mestre - 8.800 euro sottoforma di spesa sociale. Con un saldo positivo a loro favore di 2.774 euro.
Non è finita. I francesi, a differenza dei tedeschi non pagano meno tasse rispetto agli italiani. Anzi. Il fisco di Parigi chiede ai cittadini d’Oltralpe 7.490 euro all’anno, cioè 743 euro in più di quanto ne paghiamo noi all’erario. In cambio, però, ricevono - sottoforma di servizi e spesa sociale - 9.868 euro. Vale a dire, hanno un saldo attivo con lo Stato di 2.378 euro. Piccolo particolare. Fino a due anni fa, sia la Germania, sia la Francia, sia l’Italia erano i grandi Paesi «osservati speciali» della Commissione europea per l’alto deficit.
In due anni, la Germania è riuscita - attraverso interventi strutturali - a ridurre entro margini di salvaguardia il disavanzo; e, comunque, ben al di sotto del 3% sia nel 2007, sia nel 2008. Soprattutto grazie alle riforme strutturali e ad un aumento della produttività, la Germania sembra reggere meglio dell’Italia l’impatto con la crisi internazionale. Tant’è che sia la Commissione europea sia il Fondo monetario hanno ridotto la crescita tedesca di quest’anno all’1,6%, dal 2,2% previsto in autunno. Vale a dire, hanno tagliato le stime di 0,6 punti di pil. Per l’Italia il taglio è stato di 0,8 punti di pil: dall’1,5 allo 0,7%. La Francia, al contrario della Germania, non ha i conti in regola con Bruxelles; ma è certa di poter strappare il rinvio di un anno del pareggio di Bilancio (la Commissione lo chiede per il 2010, Parigi e Roma rilanciano per il 2011). In cambio, chiede minore rigore sul rispetto di un principio base del Patto di stabilità. Il patto prevede che ogni Stato di Eurolandia riduca di mezzo punto all’anno il deficit strutturale. Parigi non rispetta questa velocità, ma nel frattempo ha introdotto importanti riforme strutturali della spesa; a partire dalle pensioni del pubblico impiego.

(FONTE:La Repubblica)

Campagna elettorale, la vita è cara....

La spesa è più cara dal primo mese successivo all'ingresso dell'Euro, possibile che ce ne siamo accorti solo ora? Ah, è vero, siamo sotto elezioni, e quindi tutti a riconoscere che siamo vessati, che non ce la facciamo più ad arrivare a fine mese. Salvo poi che tutto torni al silenzio appena votato il nuovo governo che di calmierare i prezzi se ne è fregato sin dall'inizio perchè guai a toccare gli interessi delle varie lobby, commecianti o tassisti che siano. A questi ultimi a Roma è stato concesso di applicare una sovrattassa se partono dalla Stazione Termini: due euro a corsa che si sommano ai 2,80 già esistenti. Non solo a Veltroni gli hanno bloccato la città per due giorni e impedito di introdurre nuove licenze, ma hanno avuto anche il premio. Interrogo amici e conoscenti, nessuno vuole andare a votare, e anche a me sta passando la voglia.....

ROMA - La spesa quotidiana è sempre più cara: tra il 2002 e il 2007 gli aumenti di prezzi e tariffe sono costati ad ogni famiglia più di mille euro all'anno, 7.635 euro in tutto. Sono i calcoli delle associazioni dei consumatori che chiedono "senza tentennamenti, norme che ridiano potere d'acquisto a chi vive di reddito fisso". Secondo Adusbef e Federconsumatori, negli ultimi sei anni "diciotto milioni di famiglie italiane hanno subito una "rapina" di 137,4 miliardi di euro in tutti i settori della vita produttiva", dai generi di largo consumo a quelli di prima necessità, dai servizi bancari a quelli assicurativi, dalla benzina al gas, dai trasporti pubblici alle tariffe ferroviarie. Il 2002 è stato l'anno più pesante, quello del passaggio alla moneta unica, con rincari per 1.870 euro a famiglia, sostengono da tempo le associazioni. Ora anche i nuovi calcoli dell'Istat, che ha registrato un aumento del 4,8% per i prezzi dei prodotti "ad alta frequenza di acquisto", fanno partire dal 2002 l'impennata dei beni acquistati tutti i giorni. Per questo i consumatori sono tornati alla carica e dopo lo sciopero della spesa degli


anni passati sono pronti a scendere di nuovo in piazza. Il Codacons ha minacciato di manifestare contro gli aumenti della benzina che su alcune autostrade è arrivata a prezzi molto più alti di quelli consigliati dalle compagnie: 1,435 euro al litro, oltre 30 centesimi in più rispetto al "prezzo di listino". L'Adusbef manifesterà il 5 aprile davanti alla sede della Banca d'Italia e anche la Federconsumatori sta pensando a "un'iniziativa pubblica per chiedere interventi immediati contro il caro-vita", dice il presidente Rosario Trefiletti. La prima occasione utile potrebbe essere il 15 marzo, la giornata europea del consumatore: l'Adiconsum sta organizzando per quella data una manifestazione davanti a un centro commerciale per chiedere a tutti gli schieramenti che si impegnino ad aumentare il potere d'acquisto dei lavoratori dipendenti e dei pensionati.

Sono proprio gli anziani e le coppie con più figli, quelli che soffrono di più a causa dell'inflazione sugli acquisti quotidiani, perché destinano agli alimentari il 22% della spesa. Ma se i prezzi crescono molto, le famiglie comprano di meno. Lo dimostrano i dati sui consumi agroalimentari, diminuiti nel 2007 dell'1,3%. Un calo che si fa sentire anche nelle tasche dei commercianti che però respingono le accuse di aumenti ingiustificati: siamo in un contesto di stagnazione dei consumi e i dati del ministero dello Sviluppo economico ci dicono che diminuisce il numero dei piccoli fruttivendoli, dei piccoli negozi di elettrodomestici e dei venditori di pane e cereali, spiega Mariano Bella, responsabile del centro studi di Confcommercio: "In 10 anni ci sono state 900 mila chiusure: non si può affermare che i commercianti aumentano i prezzi". Per rilanciare i consumi, secondo Bella, serve una riduzione strutturale della pressione fiscale per tutti, non solo in chiave di redistribuzione e la modernizzazione delle infrastrutture. Anche Maurizio Beretta, direttore generale di Confindustria, chiede riforme coraggiose contro i rincari: per avere prezzi più bassi, dice Beretta, serve "un sistema più moderno, incentrato su liberalizzazione, privatizzazione e concorrenza".

(Articolo: La Repubblica)

Saga pubblicitaria...Mikado


Altro delirio di stupidità pubblicitaria è lo spot (anzi, GLI spot) della Mikado, quello intitolato 'giostra', in cui due dipendenti di un'azienda (da licenziare al momento), si sfidano in un corridoio ad una giostra medievale immaginaria con un biscotto Mikado in bocca.
Non commento oltre perchè credo di aver detto tutto.
Per non parlare degli altri spot... dei quali potete deliziarvi sul sito dell'azienda.
E' evidente che il settore è carente di idee...

Renault...che brutto spot!

Continua la saga della critica pubblicitaria...oggi parliamo dello spot della nuova Citroen. Il fatto che non ricordi nemmeno quale modello sia è indicativo.
Lo slogan è 'segno esteriore di ricchezza interiore' e ora, come diceva mia nonna, buon'anima, vengo e mi spiego:
Ecco il contesto: speed date, ossia incontri tra single di pochi minuti.
Il primo dice: 'ho trent'anni' ma ne dimostra 45...
Il secondo è un cretino che illustra tutti i possedimenti di papà, ville, jacht e cavalli da corsa
Il terzo è se possibile, ancora peggio, brutto come la fame (ma che ha, un parrucchino?) ed esordisce con un: 'non lavo i piatti...' e lei rimane delusa, salvo illuminarsi quando lui afferma tutto orgoglioso: 'ma li asciugo'.
Dopo questo segno tangibile di valore del lui, decidono di uscire insieme e scoprono, di avere la stessa auto. Parte lo slogan: 'segno esteriore di ricchezza interiore'.
ORA IO VORREI SAPERE CHE RICCHEZZA INTERIORE HA UNO CHE ASCIUGA I PIATTI....
Sono imbufalita su come i pubblicitari credono che noi siamo cretini ma soprattutto sul fatto che guadagnano uno stipendio per ideare queste cretinate.....
Per favore.....

sabato 23 febbraio 2008

Igiene al supermercato...no grazie








Roma - Supermercato GS - Via Alesia

La commessa al banco del pane mi serve da tre settimane a mani nude e così tutti gli altri, tra cui un energumeno che prima di mettermi i panini nella busta pensa bene di toccarsi il naso raffreddato. Stessa cosa con i salumi e gli affettati, tutto a mani nude. Si, prendono le fettine con le pinze ma toccano il pezzo intero a mani nude.

Esasperata, ieri chiedo di indossare i guanti, la commessa mi guarda seccata 'e che palle questa, mo' pure i guanti' e li va a prendere da un mobile lontano, segno che non li usano di abiutudine.

Poi, assurdità totale, si leva il guanto e mi dà il prosciutto. Come? A mani nude ovviamente!

Non ne posso più e parlo con il direttore del supermercato, il quale, con aria di sopportazione mi spiega che mica è un obbligo di legge...

Infatti dovrebbe esserlo per evitare le numerose contaminazioni e infezioni alimentari.

Che faccio, gli mando una squadretta di NAS?

E gentilmente, mi dite se sono pazza io o se anche voi ci fate caso?

Insomma, nei vostri supermercati come vi servono?

Ora faccio un servizio e lo mando a Striscia o alle Iene, così magari trovo lavoro...chi mi presta la telecamera?

E vi prego di notare lo slogan:GS, so cosa voglio. Infatti, voglio più IGIENE!!!!!!!!!!!!!!!!!

venerdì 22 febbraio 2008

Non faccio abbastanza: consigli?


Ho da molti anni il desiderio di fare di più, di fare qualcosa per chi è meno fortunato di me. Mandare del denaro, si, ma non mi basta. Ho adottato bambini e cani a distanza, ma vorrei esserci. Per ora l'età della Gommosa non mi consente di andare via per qualche mese a rendermi utile e quindi ho preso una decisione, che vi dirò prossimamente. Insomma, l'idea è di formarmi per essere utile, di avere una preparazione e una competenza che mi permetta di essere davvero utile.

Ma ho per voi una sollecitazione, cosa possiamo fare 'nel nostro piccolo', ogni giorno? Cosa possiamo dare agli altri, a quelli sfortunati? Vorrei dei suggerimenti. Grazie.

Una associazione per quelli che non hanno più il viso


Changing Faces è nata nel 1992 in Gran Bretagna per iniziativa di James Partridge, sfigurato da ustioni gravissime quando aveva solo diciotto anni. Lo scopo dell' organizzazione è di garantire sostegno psicologico rompendo l' isolamento di chi è costretto a nascondere il proprio viso. La posizione di Changing Faces nei confronti del trapianto di faccia è, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, critica. Fa paura la massiccia terapia anti-rigetto e sembra anche inquietante indossare le sembianze di un' altra persona. Ma si teme anche l' ambizione di chirurghi spregiudicati in cerca di record.
Per informazioni l'associazione ha un sito web:
http://www.changingfaces.org.uk/
In un'epoca in cui l'aspetto esteriore è di primaria importanza, immaginate cosa debbano soffrire le persone rimaste sfigurate da una malattia o un incidente.
Sapere per essere sensibili.

giovedì 21 febbraio 2008

Finalmente qualcuno che ne ha il coraggio


'ARNABOLDI TI MANDA A QUEL PAESE'

Plausi e applausi a quelli della campagna pubblicitaria di Arnaboldi per lo slogan ironico e audace. Ogni tanto ci vuole coraggio per proporre un 'pay off' di questo tipo, ma se fatto con tatto ed eleganza risulta vincente.
Arnaboldi è una ditta alimentare specializzata nelle ricette etniche straniere e in questo periodo ha lanciato una serie di buste liofilizzate di risotti esotici, giapponese, cantonese, indiano e messicano credo.
A parte l'ottima qualità (io uso le alghe di Arnaboldi quando faccio il sushi in casa e anche il loro wasabi), la campagna pubblicitaria è geniale. Bravi.

Göttsche firma la nuova campagna pubblicitaria Arnaboldi, in onda da domenica 11 marzo su La7. Tre gli spot da 10” all’insegna dell’ironia e divertimento. Protagoniste sono le confezioni di alcune specialità: Riso alla Cantonese, Paella alla Valenciana e Pizzoccheri alla Valtellinese. Ogni busta Arnaboldi, animata in 3D, si muove intorno al rispettivo piatto. Il pay off recita ‘Arnaboldi ti manda a quel Paese’. Direzione creativa Michele Göttsche, art Federica Adiamoli, copy Giuseppe Pavone. Casa di produzione Kite Film per la regia di Raffaello Iacomelli.
Chi mi trova la locandina?????

Chi lo ha visto?


Si torna a parlare del celeberrimo «punto G», l'area della vagina che sarebbe fondamentale per l'orgasmo femminile. Il professor Emmanuele Jannini Docente di Sessuologia Medica, dell'università de L'Aquila, lo ha «fotografato» in un gruppo di donne individuandolo in un piccolo ispessimento della parete che divide la vagina dall'uretra. Le donne che hanno questo particolare anatomico sarebbero quindi quelle che possono avere il cosiddetto «orgasmo vaginale». Jannini ha osservato questa piccola area su un campione di donne attraverso un semplice strumento di uso routinario nella diagnostica ginecologica, l'ecografia transvaginale. Il suo studio è stato pubblicato su una delle riviste mondiali più prestigiose nel campo della sessuologia, il Journal of Sexual Medicine.


(Fonte: Corriere)

Il professor Jannini ha selezionato un gruppo di donne capaci di avere un orgasmo vaginale, mentre è noto che alcune lo hanno solo stimolando il clitoride e altre, le più sfortunate, non lo hanno per nulle e altre ancora, li hanno tutti e due. Faccio questa precisazione a favore dei maschietti che del funzionamento delle donne non sanno sempre tutto. E quindi, repetita juvant ;)

L'accappatoio...rosa



Mi aggiro per una casa tutta bianca vestita con un accapatoio rosa per non devastare i miei abiti. Ho in testa un cappelletto fatto col giornale, i guanti per non rovinare le unghie e la mascherina perchè sono arcistufa di mangiare polvere e intonaco. La porta di ingresso è venuta uno spettacolo, un capolavoro di artigianato. La vecchia vernice è stata tolta con carta vetrata ed olio di gomito, una ricetta collaudata e poi due strati di impregnante, applicato con amore. Dalla porta di ingresso si intuisce quello che ci aspetta e deve essere degna di tanto interno.


Tutti aspettano di vedere il risultato di tanta fatica, la Gommosa prima di tutti che ha prenotato un posto in prima fila venerdi quando andrò a dare una pulita. Il bagno è quasi finito e così la deliziosa cucina in muratura. Il tema della casetta della mi' mamma è.....la lavanda. L'ho fatta come piaceva a me, me ne sono fregata che lei ama il giallo e l'arancio, l'ho fatta tutta lilla. Ma per vedere le foto, beh, dovrete aspettare un altro po'.


Oggi sono anche di faccende burocratiche quindi devo lasciarvi.


Certo che il rosa acceso mi dona proprio....

Prendete nota... lavori

Dalla classifica dei lavori più pagati naturalmente bisogna togliere i grandi ereditieri, perché se sei il proprietario di Coca Cola o di Fiat il tuo problema non è più lo stipendio (te lo assegni da te), ma le tasse (e lo yacht): comunque hai dei problemi che tutti ti invidiano.
Dalla classifica vanno anche tolti i campioni ossia sono i migliori nel lavoro che fanno.
Se è vero che Al Pacino guadagna una barca di soldi, in media un attore fa la fame, così come un giocatore di calcio. Togliamo quindi anche cantanti e musicisti famosi e scopriremo che nel mondo chi guadagna di più è il consigliere di una società ed è seguito da un medico (specialmente se chirurgo) e da un broker, ossia da uno che media fra chi vende e chi compra azioni, materie prime o qualunque altra cosa.
Le fonti sono due: una britannica (il Government's Office for National Statistics) e l'altra americana (Forbes).
L'Istat inglese rende noti anche i valori assoluti degli stipendi, mentre Forbes, poiché considera i vari tipi di medici, ne mette 8 fra i primi dieci posti.
Ovviamente si tratta di stime medie sullo stipendio della categoria per cui se siete un medico e guadagnate di meno dovete considerare che quel calcolo conta anche chi guadagna molto più di voi.

Voi siete uno di quelli che decidono cosa deve fare la società, che votano insieme ai colleghi l'entità del proprio stipendio ma anche che devono rispondere del futuro di centinaia e a volte di migliaia di dipendenti.
L'amministratore di un'azienda guadagna in media circa 250 mila euro l'anno. Si tratta di una cifra che dipende dalla grandezza della società e che comunque non considera i vari vantaggi connessi al potere e al fatto che spesso, soprattutto in Italia, si è amministratori di più società contemporaneamente e magari anche proprietari di qualcuna di esse.
Poi si può discutere sulla differenza fra amministratori che quei soldi non hanno neanche il tempo di spenderli e amministratori che passano il pomeriggio in palestra mentre i loro portaborse e sgobbini portano avanti la baracca: ma questo è un altro discorso.
In genere per accedere a un posto come questo serve almeno una laurea e magari un MBA, ossia un master in business administration che costa tanto ma apre molte porte. Giacca e cravatta sono d'obbligo.

Un medico in media guadagna in un paese occidentale quasi 118 mila euro l'anno.
Non è uno scherzo e d'altra parte è meglio che non pensi ai soldi (si spera) mentre fa un'operazione al cervello o al cuore.
In media un chirurgo guadagna molto più di un pediatra e di certo alla fine per arrivare a questo traguardo si deve studiare tanto.
Poi però s'incassa un bel malloppo, tanto che nella classifica dei posti meglio pagati di Forbes, che assegna un posto diverso a ogni tipo diverso di medico, i vari dottori occupano ben otto dei dieci posti disponibili.

domenica 17 febbraio 2008

E il sito ti pulisce...la reputazione


Società a pagamento possono mettere in secondo piano nei motori di ricerca le notizie cattive o denigratorie
LONDRA - Volete ripulire la vostra reputazione sul web? Qualche migliaio di sterline e il gioco è fatto. Basta, infatti, affidarsi a società come le londinesi “Tiger Two” e “Distilled” o la californiana “Reputation Defender” per far scomparire articoli negativi e foto compromettenti quantomeno dalle prime pagine dei motori di ricerca stile Google. Gli «spazzini della rete» provvedono, infatti, a creare link positivi del cliente che vanno a sovrapporsi agli attacchi di solito volgari che la persona in questione si vede piovere addosso non appena digita il proprio nome sulla stringa di ricerca. Le voci che vengono mostrate sono generalmente classificate in base al numero degli altri siti che forniscono i link e, ovviamente, i rimandi negativi tendono ad attrarre molto di più.
RIFARSI UNA REPUTAZIONE - Nei casi più gravi, fra l’altro, si tratta di abusi che vanno ben oltre le semplici maldicenze, perché toccano argomenti estremamente delicati, oltre che penalmente rilevanti. Da qui, la necessità di confinarli nelle ultime pagine dei risultati, dando maggiore spazio alle note positive.


(Fonte: Corriere.it)

martedì 12 febbraio 2008

La biblioteca digitale


Una larga parte dell’immenso patrimonio culturale disseminato tra archivi, abbazie, accademie e congregazioni di tutto il paese è ora consultabile on line
Tutti gli archivi storici e le opere che avreste voluto consultare, senza spostarvi da casa. È l'idea che sta prendendo forma grazie al progetto di digitalizzazione del nostro patrimonio culturale nazionale. In linea con analoghi progetti europei ed extraeuropei, la Biblioteca Digitale Italiana è stata presentata nel dicembre scorso presso l’Accademia nazionale dei Lincei, a Roma. D'ora in poi, grazie al lavoro coordinato dal comitato guida della biblioteca, anche in Italia sarà possibile accedere a molti archivi (fisicamente sparsi per tutto il Bel Paese) direttamente dal computer di casa. Molte iniziative sono state appena avviate, ma diversi manoscritti e opere sono già in rete.
Il mastodontico lavoro portato avanti dal 2001 al 2007 ha visto raccolti più di 50mila documenti, esattamente nove milioni e 35mila immagini, che spaziano in tre differenti aree tematiche: musicale, storico-letteraria e scientifica.


(Fonte: Galileo)

I segreti del camaleonte


Te lo dico con un colore
Il piccolo rettile avrebbe acquisito la capacità di cambiare colore per comunicare con altri individui e non per mimetizzarsi nell’ambiente. Uno studio su Plos Biology
Non per nascondersi ma per farsi guardare. Per questo si sarebbe evoluta la sorprendente capacità dei camaleonti di cambiare colore in pochi millisecondi. È quanto ipotizza uno studio australiano, pubblicato su PLoS Biology, che ha preso in considerazione diverse specie di camaleonti e le loro relazioni filogenetiche, mettendo in discussione le attuali teorie evolutive. Finora infatti si riteneva che possibilità di questi rettili di cambiare colore fosse nata dalla necessità di mimetizzarsi per sfuggire ai predatori.
È noto che i mutamenti di colore, dovuti alla presenza di cellule specializzate che si trovano sotto la pelle trasparente, sono utilizzati non solo per confondersi con l’ambiente, ma anche per esprimere “stati emotivi”, come la paura o l'aggressività nei confronti di altri individui prima e durante i combattimenti. E il fattore che, a un certo punto della loro evoluzione, avrebbe determinato l’insorgere della sorprendente capacità, sarebbe proprio la necessità di comunicare con individui della stessa specie. Per arrivare a questa conclusione, due zoologi dell'Università di Melbourne hanno comparato il comportamento di specie diverse nella stessa “circostanza”. Ponendo negli stessi habitat due maschi, uno di fronte all'altro, è stato possibile osservare e confrontare le modalità di variazione del colore tra le specie, e metterle in relazione con il comportamento, con il mimetismo e con le relazioni evolutive interspecifiche.
Secondo Devi Stuart-Fox and Adnan Moussalli, le variazioni cromatiche sono fortemente associate ai segnali diretti ad altri camaleonti, mentre le variazioni dell'habitat non sembrano essere affatto predittive dei cambiamenti di colore, cosa che ci si aspetterebbe se il meccanismo si fosse evoluto per rispondere a questa esigenza. Gli autori ritengono che il fenomeno si sia invece sviluppato per la comunicazione nei rituali di corteggiamento o nella competizione fra individui della stessa specie. (s.s.)

Filogenesi: un articolo su Galileo

La dieta fa la differenza
La diversa espressione di alcuni geni negli esseri umani e negli scimpanzé potrebbe dipendere solo dall'alimentazione
Certo non c’era bisogno di uno studio scientifico per affermare che esseri umani e primati si nutrono in maniera diversa, si sa che noi umani mangiamo molta più carne e grasso rispetto alle scimmie e si sa anche che consumiamo il cibo in maniera diversa, lo cuciniamo. In realtà, l’originalità del lavoro condotto dai ricercatori dell’Istituto Max Planck per l’Antropologia Evoluzionistica di Lipsia, in Germania, si basa sulla dimostrazione che le abitudini alimentari hanno giocato un ruolo chiave nell’evoluzione genetica dell’uomo.
Gli esperimenti, descritti su Plos One sono stati condotti su topolini di laboratorio a cui sono state applicate rigide diete per la durata di due settimane. I ricercatori hanno utilizzato tre diversi regimi alimentari: uno basato sulla tipica alimentazione degli scimpanzé - frutta e verdura cruda – e altri due basati sulle abitudini alimentari umane, un pasto che ricorda la mensa sul posto di lavoro e un altro stile “menu di McDonald”. Oltre ad aver osservato un prevedibile aumento di peso negli animali nutriti esclusivamente ad “hamburger e patatine”, gli autori dello studio hanno scoperto che le differenze tra l’alimentazione umana e quella dei primati si rispecchiano su una diversa espressione di migliaia di geni nel fegato. L'organo, cioè, sintetizza proteine diverse a seconda della dieta. Anche qui niente di nuovo, se non fosse per la considerazione che una parte significativa di queste proteine sono state utilizzati per misurare la distanza genetica tra gli esseri umani e gli scimpanzé nei passati studi filogenetici. Questo significa che alcune di queste differenze tra le due specie potrebbero essere causate semplicemente dalla dieta. Un’ipotesi supportata anche dalle analisi delle sequenze geniche che hanno mostrato come i geni collegati al tipo di dieta sembrano essersi evoluti più rapidamente di altri. (f.c.)

Un capolavoro, una poesia, ne ho bisogno...

domenica 10 febbraio 2008

San Valentino


Per quest'anno, solo per quest'anno, non potremmo far finta che non sia successo, che non ci sia, sul calendario, che l'immancabile invasione di cuoricini passi sotto silenzio? Sono single quest'anno e quindi pensare al San Valentino mi deprime profondamente.
Io sono da sempre una grande appassionata dei Peanuts, non so perchè, ma mi assomigliano, insomma, mi sento come quando Charlie Brown si domanda sconsolato se qualcuno quest'anno, gli regalerà una Valentina (ossia un bigliettino in cui qualcuno ti dichiara il suo affetto). E io mi sento nello stesso modo perchè mi piacerebbe tanto, perchè sono una inguaribile romantica bisbetica. Perchè sto bene senza ma ogni tanto mi manca l'altra metà della mela. Insomma, lo possiamo cancellare? O mi devo mettere sotto a un metro di piumino ed uscirne solo il giorno 15?

FATE qualcOSA...


Regalatemelo...ROSA!!!!!!!

sabato 9 febbraio 2008

Pensiero positivo

Chiedimi se sono felice...


Era il titolo di un film , mi pare, ma io in questi giorni me lo sto chiedendo e la risposta è si, nonostante tutto. Nonostante i calcinacci, il lavoro perduto, nonostante l'irrequietezza, l'incertezza nel futuro, nonostante tutto anche oggi splende il sole, mia figlia mia ha svegliata con le coccole e dice che sono la mamma migliore del mondo. Ho accanto una persona che mi sta salvando da una rogna allucinante. Nonostante tutto, tutto potrà solo migliorare e sarà un successo e ringrazio Dio di tutto quello che ho e della forza d'animo che ha distribuito nel mio cuore a piene mani.

La discarica che ci aleggia sulla testa


Lo spazio non è un oceano immenso di pace, armonia e gloriosa tranquillità. Non più, almeno. E' un «campo di battaglia sottoposto a un crescente fuoco di artiglieria». Ovvero, un infinito deposito di rottami pericolosissimi, un immondezzaio nel vuoto, una Napoli in assenza di gravità. Sulle nostre teste, nelle orbite del pianeta, viaggiano ad altissima velocità 100 mila oggetti grandi almeno un centimetro, inanimati e potenzialmente letali, perlopiù metallici, spesso radioattivi. Sono relitti, frammenti, vecchi serbatoi, bulloni; c'è persino una macchina fotografica perduta dagli astronauti della Gemini 10 nel '66. Minacciano la nostra vita, perchè possono cadere in ogni instante, ma anche le missioni scientifiche, perché il rischio di scontri e incidenti è sempre più elevato. La situazione è grave. Al punto che «un giorno potremmo negare l'accesso alla dimensione orbitale della nostra volta».


(Fonte: La Stampa.it)


venerdì 8 febbraio 2008

La batteria del cellulare si ricarica camminando

Il dispositivo utilizza l'energia prodotta dai movimenti del corpo umano per alimentare congegni elettronici
Il dispositivo applicato alla gamba
Oramai nelle tasche, negli zaini o nelle borsette di chiunque è presente almeno un gadget tecnologico portatile. E che sia un cellulare, un palmare o un lettore Mp3, il problema di tutti è sempre lo stesso: la durata delle batterie. Se non si ha quella di scorta, se ci si è dimenticati di portare con sé il caricabatteria – o non si ha a disposizione una presa cui attaccarlo – è assai probabile che prima o poi, nell'arco della giornata, il prezioso dispositivo si spenga, lasciando il proprietario senza intrattenimento mobile o possibilità di comunicare. A meno che non si disponga di una "dinamo bionica", come quella messa a punto da un team di scienziati americani e canadesi.

(Fonte: Corriere.it)


mercoledì 6 febbraio 2008

Piano piano s'è fatta Roma...








Lo dice sempre Leo. E io attendo con ansia la posa della prima mattonella. Perchè quel gesto, la posa della prima pietra, ha il valore simbolico della costruzione dopo giorni di demolizione. E siccome a me, anche concettualmente, demolire non piace, son qui che attendo che il mio staff multietnico mi dica: 'l'uomo del monte ha detto si'. Pensa che emozione.

E' strano ma mi sembra di stare nel pieno di una puntata di Extreme Makeover Home Edition, solo che loro sono in 5 a progettare e 50 a costruire e noi in 5 quando va bene, di cui uno inutile che non capisce quello che gli dici e due che si fanno il mazzo. Poi c'è il mio capo cantiere, un mito assoluto anche se spende come una casalinga frustrata.


Mi piacerebbe tanto...

Ma in genere, quando ho i soldi non ho il tempo e quando ho tempo...non ho soldi.
In questo periodo, poi, non ho nè soldi nè tempo. Evviva.






Una triste realtà...


E' molto difficile far felice il proprio marito; e' piu' facile far felice il marito di un'altra.

Zsa Zsa Gabor


martedì 5 febbraio 2008

Ristrutturazione...psicologica


Siam professionisti, non c'è che dire, artisti nel complicarsi la vita. Si era partiti da una sistematina rigorosamente in economia, si è arrivati a rifare tutto il pavimento e a mettere i controsoffitti coi faretti. Leo ha vinto la guerra della cucina in muratura, io quella della doccia in muratura ma con una bella finestrella in vetroceramica. Il bagno? Mattonelle bianche e intonaco lilla, come ti sbagli? E il lavabo? In muratura anche quello, ci poggerò sopra una magnifica orchidea e saponette profumate. Il mio regalo alla mia mamma scapestrata e incosciente che dice ' non me lo merito'. Forse no, ma è l'occasione per dimostrarle che le voglio bene e per ricambiare tutto quello che in 38 anni ha fatto per me.

In altre circistanze sarebbe anche divertente, parquet: bianco o testa di moro? E le piastrelle lilla? I tozzetti sale e pepe, i jolly e il cartongesso e poi la doccia, col saliscendi ma l'idromassaggio, no, i lavori sono in rigorosa economia, non te lo ricordi? E io ho quasi finito le energie e non vedo la luce alla fine del tunnel, ma almeno viaggio in Volvo 850 (grazie Avvocato) e anche lì faccio qualche lavoretto: attacco un pezzo di tappezzeria, sistemo un tergicristallo, spruzzo il Febreeze ovunque e poi una bella lavata non gliela leva nessuno e magari anche un fiocchetto lilla e un po' di lavanda lasciata nel posacenere, a memoria del mio passaggio. Voglio lasciare il segno, ma ora fatemi andare, che alla fine dei lavori parlerò pure...albanese.