Ma i gatti, quando si specchiano, si riconoscono oppure credono che ci sia un altro gatto?
mercoledì 26 novembre 2008
Auguri Zia Dani!!!
Io ho una sorella vera in California che non vuole avere rapporti con me, e una sorella 'di cuore' a Reggio Emilia che nasce da una pancia diversa ma non importa. Oggi è il compleanno di MIA SORELLA, quella vera, quella che fa le vocine, che ha il blog spinoso, che è di granito fuori e di panna dentro. Quella che quando parte ha le lacrime agli occhi e si vergogna, quella che la prima volta che l'ho incontrata ho pensato 'che stronza' e dopo averla conosciuta invece l'ho amata alla follia. Quella che ti cede anche la mamma, che si confida o forse no, che ti fa ridere sino alle lacrime. Quella che ho un solo regalo da farle ora perchè siamo lontane ed è questo, un post tutto per lei. Auguri mia cara immensa SORELLA.
Sto tirando come una matta. Devo arrivare al 5 dicembre viva. Poi tutto il resto sarà una discesa sulla neve. Natale? Saperlo cosa succederà. Mi occuperò del caro panettone? Delle quotazioni del pandoro? Della crisi dell'uva passa? Ma soprattutto: riuscirò a riunire la famiglia a Villa Papiso? So invece benissimo cosa farò dal 1° gennaio al 7 almeno: mi rifugio in campagna a riposare. E per recuperare le forze per lo sprint natalizio un solo desiderio: mezza giornata di coccole, massaggi e cromoterapia al Villa Borghese Institute. Un pomeriggio tutto aromi e olii essenziali. Ho bisogno di prendermi cura di me stessa, di ritagliare qualche momento di recupero in questa vita frenetica. Dovrei fare come quelli che viaggiano molto che hanno una beauty farm in ogni città. All'NH hotel di Torino ci sarà una palestra? E che faccio, mi metto i pantaloni della tuta per il viaggio? Oppure ci vado direttamente in pigiama? In tutto questo mi sono praticamente dimenticata che venerdi è il mio compleanno.
Luciano Cisi, la mostra
martedì 25 novembre 2008
Ma che vita è?
Che giorno è? Che ora è? Capita, quando ti alzi alle 4.45 dopo una cena in cui il Pinot nero era troppo buono e le sfogliatelle piccolissime e calde, che l'indomani tu faccia davvero una fatoca zozza ad alzarti. Capita però che il senso del dovere sia più forte di tutto e che tu ti faccia coraggio. Capita però che a quest'ora del pomeriggio tu non abbia combinato ancora nulla e che sia più rinco che altro. Capita che poi ti chiami la segretaria e ti dica, dottoressa, può passare? E che ti sembri una buona scusa per eludere una parte delle tue responsabilità. Quindi acchiappo la Gommosa e vado a Cola di Rienzo, e poi chissà, magari ci scappano un paio di jeans. Il dovere lo rimandiamo solo di un po', a stasera, in diretta dal +mino. Però adesso scusate, vado a spasso con la mia bambina.
Micio
Chi trova un amico, trova un tesoro. E chi trova un Micio? No, non un gatto come questo qui sopra, ma un Micio, che se hai la moto che non parte ti viene a prendere a casa e poi ti aiuta a spingerla e ti sostiene quando il meccanico pronuncia la parola centoventidueeuro per una batteria per la moto che saranno centocinquantaespicci tra mano d'opera e candela. E poi gli fai il the, con tanto limone, ma il Biochetasi, poi gliel'ho dato? Non me lo ricordo e infine, soli a casa, mentre chiunque sano di mente penserebbe ad un amplesso selvaggio sul fratino del 1600, noi entriamo di soppiatto in camera della Gommosa e facciamo una partita all'ultimo sangue a tennis. E che sparlino pure, e che immaginino chissà cosa, che facciano galoppare la fantasia. Perchè quanto sei Micio, lo so solo io.
lunedì 24 novembre 2008
L'artista
E' stato un attacco in un pomeriggio un po' lento in cui avevo bisogno di una distrazione. La compilation di ritratti sulla lavagna della stanza di Micio & Co. ha avuto un certo successo: quelli che non erano stati disegnati perchè assenti in quel momento, sono venuti a protestare e quindi li ho aggiunti successivamente. Dopo questo esperimento azzardato (giacchè non so assolutamente disegnare) ho deciso di farlo a richiesta, on demand, insomma, chi vuole il ritratto sgancia due euro. I soci Aiga solo un euro e 50, è una covenzione.
domenica 23 novembre 2008
Domenica
Se volete pensare a me oggi sono il gatto di destra, quello che sbadiglia. Nun me va de fa niente, anzi gnente. Sono già provata: stamattina ho già fatto la spesa, portato l'Avvocato in aeroporto, tornata a casa, preparato pranzo. Poi letto giornali e oziato di fronte a tv. Ora sono le 16.02 e quindi si è già fatta una certa, ma ho deciso di andare a leggere un po' di Galimberti. Altro che il buon proposito di stamane, formulato di fronte al caffellatte fumante: mi lego alla sedia, avevo detto.
Ora sono più per un compromesso: mi lego al cuscino e non se ne parli più.
A mia discolpa: ieri festa della bambine e una riunione alle 10.30 di sabato. In genere giro come una trottola, ma se si è riposato Dio quando faceva il mondo, io non posso????
Affari miei.
E' arrivato il "pacco"!
Me lo sono portato in giro tutto il giorno e non sapendo bene cosa contenesse sono arrivata alla sera annusandolo e girandoci intorno. Alla sera la Gommosa insisteva per aprirlo ma io volevo godermi quella sensazione di desiderio ancora un po'. Sai quella sensazione di sospensione, di fiato per aria. Di quello che hai passato tutto l'anno a bramare e poi arriva ed è così bello che aspetti ancora un po'. Ho imparato a desiderare le cose. Non mi piace avere tutto e subito. Quando desideri tanto una cosa è un po' stressante e un po' bello insieme. E allora mi sentivo come su Rai Uno, con la differenza che io avevo già vinto e lo sapevo.
Grazie mille, anzi diecimila, anzi un milione. Che bella che è!
E' già un gran Compleanno perchè ci sei tu. Ma insomma, anche con lei, come la volevo, è ancora meglio. E infatti ce la siamo portati subito a cena perchè una cosa così bella non poteva stare in casa un minuto di più e per una volta dentro di me mi sono concessa di pensare "io ce l'ho, e tu no, pappappero".
Magritte a Milano, chi mi ospita una notte? Con Gommosa
Cerco ospitalità una notte a Milano per visitare la mostra di Magritte Il Mistero Della Matura, in calendario a Palazzo Reale dal 22 novembre al 29 marzo.
Chi mi invita? Arriviamo il sabato mattina e ce ne andiamo la domenica. Ma la zia Ida ci deve portare al mercatino e con Andrè andiamo a Corso Como. E poi the all'Hotel Bulgari che Puffy è curiosissima. Allora???? Prenoto?
EQUUS (caballus)
Avrei voluto mostrarvi almeno qualcuna della magnifiche foto di TimFlach, ma non sono riuscita a prelevarle giacchè ha fatto tutto il sito in Flash e anche la Mason ha i suoi limiti. E allora segnalo il libro dove i miei amati cavalli sono stati fotografati in pose e inquadrature assolutamente inconsuete e magnifiche. C'è la testa di un angloarabo grigio con la criniera pettinata a treccine che la vorrei due metri per due in camera da letto. Le venderà, le sue foto?
L'editore è l'agenzia Contrasto. Un nome, una garanzia.
venerdì 21 novembre 2008
Omicidio suicidio: 5 vittime
SUICIDA UCCIDE CARI PER NON LASCIARLI SOLI (ANSA) - ROMA, 21 NOV - Un suicidio allargato dettatoprobabilmente dalla depressione o da schizofrenia: vede cosi' lastrage avvenuta a San Felice Extra (Verona) il presidente dellaSocieta' Italiana di Psichiatria forense, Giancarlo Nivoli. ''Molte stragi familiari - spiega l'esperto - sono casi disuicidio allargato: prima di uccidersi a causa, molto spesso, diuna depressione dovuta a rovesci di tipo emotivo o finanziario,una persona uccide i suoi cari''. Apparentemente, prosegueNivoli, ''non sembra esserci un movente ne' alcuna ragione delgesto, ma chi ha tentato azioni di questo tipo ed e'sopravvissuto ha spiegato il proprio comportamento dicendo chenon voleva lasciare da soli i suoi familiari''. Il caso tipico, prosegue lo psichiatra forense, e' quellodella madre depressa che uccide figli e poi si uccide, nellaconvinzione che agendo in questo modo possa portare i figli conse' e salvarli da un mondo nel quale e' brutto vivere. Inpratica, e' convinta di uccidere i figli per proteggerli. Unaltro caso e' il suicidio allargato ''altruistico'': casi tipicisono quelli nei quali un uomo uccide la compagna malata per nonfarla piu' soffrire e quindi si uccide perche' non ha piu'motivo di vivere. All'origine di questi comportamenti ci sono disturbidepressivi piu' o meno manifesti, o perfino cosi' taciuti enascosti che nessuno li ha mai sospettati. Dopo la depressione,la seconda causa piu' frequente e' la schizofrenia, spessoaccompagnata da idee deliranti: chi ne soffre si senteperseguitato da tutti e percio' uccide le persone piu' care e siuccide per fare in modo che nessuno debba piu' soffrire perche'perseguitato.
Riporto questa agenzia perche' si tratta di una analisi corretta e realistica. Purtroppo notizie cosi' non ve vorremmo mai scrivere. Fanno male. Gli psichiatri dicono che in tempo di crisi o di guerra i suicidi tendono a diminuire perche' di fronte ad una minaccia si accentua l'istinto di sopravvivenza, ma io temo che in questa crisi che ormai si puo' percepire anche girando per la citta', avremo altri morti. Siamo stati abituati a troppo e ora qualcuno dovra' rinunciare a tutto. Coraggio.
Riporto questa agenzia perche' si tratta di una analisi corretta e realistica. Purtroppo notizie cosi' non ve vorremmo mai scrivere. Fanno male. Gli psichiatri dicono che in tempo di crisi o di guerra i suicidi tendono a diminuire perche' di fronte ad una minaccia si accentua l'istinto di sopravvivenza, ma io temo che in questa crisi che ormai si puo' percepire anche girando per la citta', avremo altri morti. Siamo stati abituati a troppo e ora qualcuno dovra' rinunciare a tutto. Coraggio.
giovedì 20 novembre 2008
Incontro violenza sulle donne
«Occorre […] procedere con cautela nella valutazione intellettuale, per esaminare una serie di categorie usurate e chiarificare di conseguenza il fenomeno [della violenza sulle donne], nel tentativo di offrirne spiegazioni esenti da pregiudizi. Sostenere, per esempio, che, a differenza dell'uomo, la donna (specie se "materna") e' per essenza non violenta, e' uno di questi bei pregiudizi, che viene comodo a parecchi "grandi" filosofi, a diverse femministe, ad alcune gerarchie religiose. Eppure, quale mai sarebbe quest'essenza della donna, e con quali strumenti la dovremmo indagare? Quelli normativi della filosofia, quelli sacri della religione, quelli descrittivi delle scienze? D'altronde, la teoria dell' "uomo cacciatore" puo'
avere un
fondamento religioso, piuttosto che scientifico: e' ovvio in "Man the Hunted.
Primates, Predators and Human Evolution", il bel volume di Donna Hart e Robert Sussman, [...] che riporta ulteriori conferme e getta maggiori dubbi su quelle concezioni che fanno di ogni uomo un essere naturalmente aggressivo.
Dobbiamo
allora fare un grande affidamento su antropologia, biologia, sociologia, statistica per decifrare cio' che e' naturale e cio' che non lo e', cio' che e'
sessuale e cio' che non lo e'; mentre la buona filosofia puo'
aiutarci a vedere
quanto di biologico e culturale racchiudano i concetti di sesso e genere, quale validita' abbiamo rispettivamente i due concetti, quanta solidita' si dia nei (senz'altro semplicistici) dualismi "femmine versus maschi" e "donne versus uomini". Per di piu', la collaborazione tra scienze e filosofia e'
capace di
mettere in luce gli elementi metaforici racchiusi nella violenza e nella sessualita', cosi' come quei loro contenuti di dominio, supremazia, oppressione, palesi in pratiche che purtroppo esitiamo a condannare in quanto appartenenti a certe "abitudini", "culture", "tradizioni"».
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Giornata internazionale contro la violenza sulle donne Tavola rotonda
martedi' 25 novembre - ore 17.30
Auditorium Palazzo Rosso - Via Garibaldi - Genova
interviene
Annamaria Cancellieri, Prefetto di Genova
con
Mercedes Bo, Anna Canepa, Valeria Maione, Margherita Rubino, Benedetta Spadolini, Nicla Vassallo
coordina
Nando Dalla Chiesa
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mercoledì 19 novembre 2008
La carica dei... 37
E tutti e 37 cercano casa. Non chiedetemi ne' perche', ne' percome. Giro solo l'appello che io non posso raccogliere anche se sono uno piu' carino dell'altro. Se volete un cucciolo, prima che passino tutta la vita in gabbia, chiamatemi che vi do' il numero. Il mio preferito? Quello della quarta foto che ho gia' chiamato Naso Pezzato.
La roncola
Capita che io abbia tutti impegnati 'in altra conversazione' e quindi sarebbe meglio 'riprovare piu' tardi' e invece mi ostino e i risultati si vedono.
Stamattina sono andata a comprare le MUFFOLE, ossia quei 'cosi' che mi mettono sulle manopole della moto e tu ci infili le mani dentro e non ti devi piu' preoccupare di metterti i guanti. Pago e il commerciante mi spiega che e' necessario smontare le manopole, cosa che evidentemente dubita io possa fare. Sono una donna, d'altro canto, cosa pretendete?
E allora io, in piena folgorazione esclamo: ' si lo so, ci vuole la roncola' e lui: 'signo', facciamo la BRUCOLA e non se ne parli piu''.
Che dire? Sono io, al naturale, so' come il tonno....
Stamattina sono andata a comprare le MUFFOLE, ossia quei 'cosi' che mi mettono sulle manopole della moto e tu ci infili le mani dentro e non ti devi piu' preoccupare di metterti i guanti. Pago e il commerciante mi spiega che e' necessario smontare le manopole, cosa che evidentemente dubita io possa fare. Sono una donna, d'altro canto, cosa pretendete?
E allora io, in piena folgorazione esclamo: ' si lo so, ci vuole la roncola' e lui: 'signo', facciamo la BRUCOLA e non se ne parli piu''.
Che dire? Sono io, al naturale, so' come il tonno....
La nonna e gli sms, il libro
Aspetto con ansia la versione italiana del libro Teach Your Granny to Text & Other Ways ti Change the World (insegna a tua nonna a inviare sms e altri modi per cambiare il mondo) concepito proprio da bambini che hanno partecipato ad un concorso per suggerire azioni quotidiane socialmente utili. Maggiori informazioni sul sito http://www.wearewhatwedo.org/
Per 6.6 sterline lo potete trovare anche su Amazon (http://www.amazon.com/)
Kyoto: il trucco e' gratis...
Quello di Kyoto e' un negozio non negozio, di questi nuovi concept store o temporary, insomma quella nuova frontiera del commercio che non vende prodotti ma li fa desiderare. Insomma, il Club C e' l'eden della bellezza, un salone rosa e profumato dove le signore e signorine possono provare, testare, annusare e assaggiate in tutta liberta'. Qui ci si puo' truccare senza sentirsi osservate in tralice. Tutto si prova e nulla si vende, e a richiesta ci si puo' far truccare da professionisti che sono li' apposta e senza obbligo di acquisto. Il nuovo trend e' stato chiamato Tryverting, pubblicita' di prodotti senza spot. Lo special store si trova nei pressi della Ikejiri Station (direzione Shibuia), ma esiste un sito: www.club-c.net.
La VERA wish list
Ok, ho deciso, postero' la mia VERA e sincera e altrettanto sfacciata lista di desideri per il mio compleanno. Quelli che mi sogno da sempre.
Allora vediamo, facciamo un esercizio di fantasia, tanto sognare non costa nulla.
Nota bene: i desideri non sono necessariamente in ordine di importanza....
1. Collana di Mimi' con roselline (bianche o nere) perle e ametiste. Quella lunga che puo' fare anche tre giri!!! Si compra anche in una gioiellerioa all'interno dell'aeroporto di Catania. Quelle roselline mi fanno impazzire e ho sempre desiderato qualcosa di Mimi'.
2. Omega speedmaster, anche usato, anche versione anni 70-80. Versione classica, maschile al punto giusto.
3. Ancora un orologio, ma qui esagero: Cartier Tank americain, rettangolare, in oro bianco. Si commenta da solo.
4. Catenina con farfalle e brillanti vista da Celluprica, gioielleria in Piazza della Balduina. Prezzo onesto ma non ricordo onestamente, comunque oltre 1.000...
5. Una borsa di Louis Vuitton a scelta tra le seguenti perche' non sono decisa su quale mi piace di piu' comunue: neverless full versione grande, Alma epi nera o cassis, bauletto in pelle epi rigorosamente nero. Ometto l'alma vernis violetta perche' costa 1340 euro e mi rendo conto che non e' il momento storico per spendere una simile cifra....
6. La gia' citata Greta Garbo di Montblanc alla quale preferisco una borsa, la uso di piu' e costa (incredibile) di meno e poi di penne ne ho d'avanzo.
La villa a Positano la chiedo per Natale ;)
Allora vediamo, facciamo un esercizio di fantasia, tanto sognare non costa nulla.
Nota bene: i desideri non sono necessariamente in ordine di importanza....
1. Collana di Mimi' con roselline (bianche o nere) perle e ametiste. Quella lunga che puo' fare anche tre giri!!! Si compra anche in una gioiellerioa all'interno dell'aeroporto di Catania. Quelle roselline mi fanno impazzire e ho sempre desiderato qualcosa di Mimi'.
2. Omega speedmaster, anche usato, anche versione anni 70-80. Versione classica, maschile al punto giusto.
3. Ancora un orologio, ma qui esagero: Cartier Tank americain, rettangolare, in oro bianco. Si commenta da solo.
4. Catenina con farfalle e brillanti vista da Celluprica, gioielleria in Piazza della Balduina. Prezzo onesto ma non ricordo onestamente, comunque oltre 1.000...
5. Una borsa di Louis Vuitton a scelta tra le seguenti perche' non sono decisa su quale mi piace di piu' comunue: neverless full versione grande, Alma epi nera o cassis, bauletto in pelle epi rigorosamente nero. Ometto l'alma vernis violetta perche' costa 1340 euro e mi rendo conto che non e' il momento storico per spendere una simile cifra....
6. La gia' citata Greta Garbo di Montblanc alla quale preferisco una borsa, la uso di piu' e costa (incredibile) di meno e poi di penne ne ho d'avanzo.
La villa a Positano la chiedo per Natale ;)
Mi sono persa Scafari
Ieri Scalfari ha parlato all'Auditorium e ha tenuto una lezione di storia di giornalismo. Me ne sono completamente dimenticata. E' andata cosi'. La realta' e' che non riesco a fare tutto quello che vorrei. La serie di "lezioni" comunque continua. Vedremo se la prossima volta riesco ad andarci. Chi viene con me?
Vie del lusso, New York la piu' cara
Sara', ma vuoi mettere lo shopping in Fifth Ave durante il ponte dell'Immacolata???
L'articolo e' del TG Com
Top ten, via Montenapoleone è quarta
E' sempre la Fifth Avenue di New York la via per lo shopping più costosa al mondo. Nei palazzi che la circondano, nel cuore della Grande Mela, affittare un metro quadrato costa 17.044 euro l'anno. Per il terzo anno consecutivo il podio delle location del lusso più care al mondo va alla rinomata via newyorkese, secondo l'edizione 2008 di "Main street across the world", la ricerca sui canoni di locazione nelle vie del lusso realizzata da Cushman & Wakefield, la maggiore società privata di servizi per il mercato degli immobili commerciali.
Nella classifica la nostra via Montenapoleone guadagna un posto, salendo dalla quinta alla quarta posizione, con i suoi 6.700 euro di canone all'anno per ogni metro quadrato. Più care della via del Quadrilatero milanese, oltre a quella newyorkese, ci sono soltanto la Causeway Bay di Hong Kong (12.161 euro) e gli Champs Elysées di Parigi (7.732). Dopo di noi figura invece la Grafton Street a Dublino (5.621 euro), seguita da New Bond Street di Londra ((5.520) , da Ginza a Tokyo (5.413), Bahnhofstrasse di Zurigo (4.972), Queen Street Mall e Pitt Street Mall in Australia (3.773), Gangnam Station di Seul (3.606). La top ten resta dunque sostanzialmente immutata, fatta eccezione per l'uscita di Atene, sostituita in decima posizione da Seul. Per la prima volta compare Giakarta, alla 42esima posizione. Mentre la città che ha "scalato" più posizioni in classifica è Istanbul, che dalla trentaduesima posizione è salita a quota 24 con i suoi 1.756 euro al metro quadrato di Abdi Ipecki. Secondo i dati dell'indagine, affittare 93 metri quadrati nella zona più prestigiosa della Fifth Avenue costa circa 2 milioni di dollari e mezzo l'anno, mentre a Hong Kong e Parigi bastano 2 milioni circa. John Strachan, responsabile Retail di C&W a livello globale, così ha commentato i risultati della ricerca: "La domanda di spazi di primo livello nelle vie del lusso di tutto il mondo, che si rivelano spesso insufficienti, è guidata da molteplici fattori. Per quanto riguarda i retailer del settore lusso e a lungo termine, una presenza nelle vie più prestigiose è essenziale per il posizionemento del brand, e a volte non si tiene neppure conto di quanto un negozio possa effettivamente essere profittevole. Questo profilarsi del brand in un’alta sfera aiuta però a guidare le entrate attraverso altri canali, quali internet e le vendite di prodotti come profumi e accessori, che sono commercializzati in modo molto più massiccio".L'alta posizione dell'Italia in classifica testimonia che, nonostante la crisi economica, il settore regge, tanto che i canoni di affitto di location di primo livello nel nostro Paese sono aumentati dell'11%, il massimo di tutta l'Europa occidentale (in Germania la crescita si è fermata al 6,7%). In via Montenapoleone oggi affittare 100 metri quadrati costa 670mila euro l'anno, l'11,7% in più rispetto al 2007. Nella top ten delle location europee, oltre a via Montenapoleone, compaiono via Condotti a Roma (6.200 euro al metro quadrato), via della Spiga a Milano (4.700) e ancora corso Vittorio Emanuele, sempre a Milano (4.500).
Top ten, via Montenapoleone è quarta
E' sempre la Fifth Avenue di New York la via per lo shopping più costosa al mondo. Nei palazzi che la circondano, nel cuore della Grande Mela, affittare un metro quadrato costa 17.044 euro l'anno. Per il terzo anno consecutivo il podio delle location del lusso più care al mondo va alla rinomata via newyorkese, secondo l'edizione 2008 di "Main street across the world", la ricerca sui canoni di locazione nelle vie del lusso realizzata da Cushman & Wakefield, la maggiore società privata di servizi per il mercato degli immobili commerciali.
Nella classifica la nostra via Montenapoleone guadagna un posto, salendo dalla quinta alla quarta posizione, con i suoi 6.700 euro di canone all'anno per ogni metro quadrato. Più care della via del Quadrilatero milanese, oltre a quella newyorkese, ci sono soltanto la Causeway Bay di Hong Kong (12.161 euro) e gli Champs Elysées di Parigi (7.732). Dopo di noi figura invece la Grafton Street a Dublino (5.621 euro), seguita da New Bond Street di Londra ((5.520) , da Ginza a Tokyo (5.413), Bahnhofstrasse di Zurigo (4.972), Queen Street Mall e Pitt Street Mall in Australia (3.773), Gangnam Station di Seul (3.606). La top ten resta dunque sostanzialmente immutata, fatta eccezione per l'uscita di Atene, sostituita in decima posizione da Seul. Per la prima volta compare Giakarta, alla 42esima posizione. Mentre la città che ha "scalato" più posizioni in classifica è Istanbul, che dalla trentaduesima posizione è salita a quota 24 con i suoi 1.756 euro al metro quadrato di Abdi Ipecki. Secondo i dati dell'indagine, affittare 93 metri quadrati nella zona più prestigiosa della Fifth Avenue costa circa 2 milioni di dollari e mezzo l'anno, mentre a Hong Kong e Parigi bastano 2 milioni circa. John Strachan, responsabile Retail di C&W a livello globale, così ha commentato i risultati della ricerca: "La domanda di spazi di primo livello nelle vie del lusso di tutto il mondo, che si rivelano spesso insufficienti, è guidata da molteplici fattori. Per quanto riguarda i retailer del settore lusso e a lungo termine, una presenza nelle vie più prestigiose è essenziale per il posizionemento del brand, e a volte non si tiene neppure conto di quanto un negozio possa effettivamente essere profittevole. Questo profilarsi del brand in un’alta sfera aiuta però a guidare le entrate attraverso altri canali, quali internet e le vendite di prodotti come profumi e accessori, che sono commercializzati in modo molto più massiccio".L'alta posizione dell'Italia in classifica testimonia che, nonostante la crisi economica, il settore regge, tanto che i canoni di affitto di location di primo livello nel nostro Paese sono aumentati dell'11%, il massimo di tutta l'Europa occidentale (in Germania la crescita si è fermata al 6,7%). In via Montenapoleone oggi affittare 100 metri quadrati costa 670mila euro l'anno, l'11,7% in più rispetto al 2007. Nella top ten delle location europee, oltre a via Montenapoleone, compaiono via Condotti a Roma (6.200 euro al metro quadrato), via della Spiga a Milano (4.700) e ancora corso Vittorio Emanuele, sempre a Milano (4.500).
mercoledì 12 novembre 2008
Il gigolò da 7 milioni di euro.
Pronto a tutto, da vero innamorato. Come ha fatto credere a Susanna Ursula Klatten Quandt, azionista di riferimento dell'industria automobilistica Bmw: "Mi ha detto che voleva un rapporto fisso con me", ha raccontato la Klatten ai giudici: "Mi ha dato anche un ultimatum: avrei dovuto dire a mio marito che lo avrei lasciato per stare insieme a lui". Pressato dalle spasimanti nei saloni degli alberghi: "L'ho conosciuto al Lanserhof a Lans nei pressi di Innsbruck", ha raccontato Monika Sandler, pure lei ricchissima vittima del truffatore-play boy. "Era sempre molto affascinante", ha confermato Marie Luise Hiendl, innamorata anch'essa e puntualmente fotografata in pose intime con lo scopo di spillare denaro. Ecco come viene raccontato Helg Sgarbi dalle sue spasimanti. Donne che si sono invaghite di lui al punto da elargirgli enormi somme di denaro: sette milioni di euro solo da Lady Bmw. Un playboy bravissimo ad incantare mature cinquantenni raccontando storie strappalacrime che stanno gettando scompiglio nelle cronache tedesche, messe sottosopra soprattutto dalle rivelazioni sul rapporto tra Sgarbi e la ricchissima Klatten che, oltre a controllare la Bmw, con i suoi 13 miliardi di patrimonio personale risulta essere secondo "Forbes" la quinta donna più ricca d'Europa.
L'utero in affitto, perchè no?
Una donna di 56 anni ha partorito tre bambine concepite e messe al mondo in nome e per conto della figlia. Nel darle alla luce all'ospedale di Cleveland, in Ohio, è diventata contemporaneamente mamma e nonna. Pur essendo un po' avanti con l'età, Jaci Dalenberg aveva deciso di aiutare la figlia Kim, che non era in grado di portare avanti la gravidanza. In accordo con i medici ha accettato che le venissero impiantati nell'utero gli embrioni della figlia concepiti in vitro. La gravidanza è andata a buon fine: la nonna-mamma ha partorito (con taglio cesareo) tre gemelline, due delle quali omozigote.
Fonte: Repubblica.it
Io non sono contraria anche se si tratta di un intervento estremo, ma ho sempre pensato che si tratti di una forma di generosità e di amore assoluti. E voi, cosa ne pensate?
La castità forzata vale 50mila euro
Un giudice spezzino ha riconosciuto 50mila euro di risarcimento danni per «castità forzata» a una donna di 55 anni costretta a rinunciare al sesso, negli ultimi 8 anni, a causa dell’impotenza sessuale del marito, provocata da un grave incidente stradale.
La sentenza le ha riconosciuto il diritto «ad avere rapporti col proprio partner», fra i diritti inviolabili previsti dalla stessa Costituzione, che riconosce la famiglia come società naturale fondata dal matrimonio.
L’uomo, investito da una moto mentre procedeva in bicicletta sui tornanti cittadini, aveva subito vari traumi, era poi caduto in depressione e aveva iniziato a soffrire di impotenza.
C’è stata una transazione fra il responsabile e la vittima, come avviene di norma, ma la moglie dell’uomo si è spinta oltre: ha chiesto il risarcimento all’assicurazione del proprietario della moto, lamentando il digiuno sessuale derivato dall’incidente. L’avvocato Stefania Federici ha sostenuto il danno esistenziale, oltre a quello morale e biologico. E ha ottenuto ragione.
Il giudice, Fabrizio Pelosi, ha valutato l’età della donna al momento del fatto (47 anni), quella del marito (56) e i 27 anni di vita sessuale serena che avevano avuto, dal 1973 sino al momento dell’incidente; pertanto, ha quantificato il danno in 50mila euro, che rivalutati con gli interessi legali arriveranno a 80mila.
(Fonte: il secolo XIX)
La sentenza le ha riconosciuto il diritto «ad avere rapporti col proprio partner», fra i diritti inviolabili previsti dalla stessa Costituzione, che riconosce la famiglia come società naturale fondata dal matrimonio.
L’uomo, investito da una moto mentre procedeva in bicicletta sui tornanti cittadini, aveva subito vari traumi, era poi caduto in depressione e aveva iniziato a soffrire di impotenza.
C’è stata una transazione fra il responsabile e la vittima, come avviene di norma, ma la moglie dell’uomo si è spinta oltre: ha chiesto il risarcimento all’assicurazione del proprietario della moto, lamentando il digiuno sessuale derivato dall’incidente. L’avvocato Stefania Federici ha sostenuto il danno esistenziale, oltre a quello morale e biologico. E ha ottenuto ragione.
Il giudice, Fabrizio Pelosi, ha valutato l’età della donna al momento del fatto (47 anni), quella del marito (56) e i 27 anni di vita sessuale serena che avevano avuto, dal 1973 sino al momento dell’incidente; pertanto, ha quantificato il danno in 50mila euro, che rivalutati con gli interessi legali arriveranno a 80mila.
(Fonte: il secolo XIX)
martedì 11 novembre 2008
lunedì 10 novembre 2008
In caso di terremoto l'emergenza è il wc
Da un rapporto del Central Disaster Prevention Council
Secondo gli esperti giapponesi carta igienica e toilette sarebbero il problema principale in una grande città
Una fila di wc portatili (Afp) - Se la città di Tokyo fosse colpita da un terremoto catastrofico in un qualsiasi giorno lavorativo (quindi quando la città è popolata anche dai pendolari che vi si recano per lavoro) l'emergenza primaria non riguarderebbe la mancanza di cibo, acqua o abiti, bensì l'assenza di servizi igienici.
SCARSA ATTENZIONE - Secondo un rapporto del Comitato giapponese per la prevenzione delle catastrofi (Central Disaster Prevention Council), la questione è decisamente sottovalutata dal Governo. Le autorità prestano attenzione ad altri fattori quando studiano i piani di emergenza, e invece dovrebbero attivarsi e prendere provvedimenti al fine di prevenire il panico che un'emergenza toilette potrebbe suscitare tra la popolazione. Si pensi per esempio che la carta igienica si esaurirebbe nell'arco di 24 ore.
ESPERIENZA E RIMEDI – Come spiegato da un rappresentante delle istituzioni locali, Masaya Takahashi, i superstiti del terremoto del 1995 a Kobe ricordano che il problema principale era per l'appunto quello di trovare un bagno. «Certo è previsto che scuole, distributori di benzina e alcuni altri locali pubblici vengano dotati di toilette proprio per far fronte a una simile eventualità, ma servono provvedimenti ben più consistenti», ha detto Takahashi. Secondo le stime, infatti, oltre 800 mila persone avrebbero difficoltà a trovare un wc nella capitale se una catastrofe si verificasse. Ed è per questo che i rappresentanti del Comitato hanno lanciato l'allarme invitando sia i residenti sia i pendolari a prepararsi a tale evenienza, per esempio portando sempre con sé dei fazzolettini di carta e dei sacchetti di plastica da utilizzare come toilette di emergenza.
Fonte: Corriere.it
Secondo gli esperti giapponesi carta igienica e toilette sarebbero il problema principale in una grande città
Una fila di wc portatili (Afp) - Se la città di Tokyo fosse colpita da un terremoto catastrofico in un qualsiasi giorno lavorativo (quindi quando la città è popolata anche dai pendolari che vi si recano per lavoro) l'emergenza primaria non riguarderebbe la mancanza di cibo, acqua o abiti, bensì l'assenza di servizi igienici.
SCARSA ATTENZIONE - Secondo un rapporto del Comitato giapponese per la prevenzione delle catastrofi (Central Disaster Prevention Council), la questione è decisamente sottovalutata dal Governo. Le autorità prestano attenzione ad altri fattori quando studiano i piani di emergenza, e invece dovrebbero attivarsi e prendere provvedimenti al fine di prevenire il panico che un'emergenza toilette potrebbe suscitare tra la popolazione. Si pensi per esempio che la carta igienica si esaurirebbe nell'arco di 24 ore.
ESPERIENZA E RIMEDI – Come spiegato da un rappresentante delle istituzioni locali, Masaya Takahashi, i superstiti del terremoto del 1995 a Kobe ricordano che il problema principale era per l'appunto quello di trovare un bagno. «Certo è previsto che scuole, distributori di benzina e alcuni altri locali pubblici vengano dotati di toilette proprio per far fronte a una simile eventualità, ma servono provvedimenti ben più consistenti», ha detto Takahashi. Secondo le stime, infatti, oltre 800 mila persone avrebbero difficoltà a trovare un wc nella capitale se una catastrofe si verificasse. Ed è per questo che i rappresentanti del Comitato hanno lanciato l'allarme invitando sia i residenti sia i pendolari a prepararsi a tale evenienza, per esempio portando sempre con sé dei fazzolettini di carta e dei sacchetti di plastica da utilizzare come toilette di emergenza.
Fonte: Corriere.it
mercoledì 5 novembre 2008
Ha vinto!
Chiamate Brunettaaa.....
(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 5 NOV - Ha atteso 35 anni prima di ricevere il primo conferimento di supplenza temporanea di collaboratrice scolastica.L'episodio e' accaduto a Reggio Calabria e la protagonista - scrive oggi la 'Gazzetta del Sud' - e' una donna di 70 anni. Nel 1973 la donna presento' domanda e il mese scorso si e' vista recapitare una lettera con la quale le si affidava una supplenza temporanea. Dopo un giorno e mezzo di servizio, le e' stato detto che per l'eta' doveva tornarsene a casa.
lunedì 3 novembre 2008
Ma io dormo una favola comunque
Fare sesso fa bene alla salute. Ormai la scienza ha certificato quello che il buon senso popolare ha sempre saputo. Così come ora ha sottoscritto un altro luogo comune: una buona dose di sesso prima di addormentarsi regala sogni d'oro e notti tranquille. Altro che camomilla e tranquillanti, secondo gli esperti tedeschi di medicina del sonno della German Sleep Society (Dgsm), riuniti a Kassel, in Germania, per la loro convention annuale, fare all'amore è l'unica attività che impegna il fisico ma che al contempo lo distende e aiuta a scivolare senza problemi fra le braccia di Morfeo. Gli specialisti a congresso confermano le virtù benefiche di un sonno sano sulla salute dell'intero organismo, e bacchettano senza mezzi termini i 'forzati della veglia': dormire poco non è certo un vanto, avvertono i medici. Per assicurarsi notti ristoratrici, gli esperti della Dgsm promuovono stili di vita positivi, come dieta sana ed esercizio fisico costante. Ma attenzione: niente attività sportive serali: "Determinano il rilascio di ormoni stimolanti", spiegano gli esperti, che mantengono il corpo attivo e il cervello sveglio, complicando e ritardando l'addormentamento. Fa eccezione il sesso. Inoltre dormire bene previene molte malattie, ribadiscono gli specialisti, preoccupati per l'abitudine sempre più diffusa di 'risparmiare' sul sonno. Complici i ritmi frenetici della vita moderna - ricordano - nel mondo industrializzato il tempo dedicato ai sogni si è ridotto progressivamente di un'ora e mezza. Tanto che un tedesco medio dorme oggi circa 7 ore. Anche se il fabbisogno di sonno è soggettivo e non esiste una formula ideale, ammettono gli specialisti.
La moda di ridurre al minimo le ore di sonno viene da lontano. "Quattro ore di sonno per gli uomini, 5 per le donne e 6 per gli idioti", era la ricetta di Napoleone Bonaparte. Oppure c'è la regola del tre di Berlusconi: "Dormo tre ore, poi ho ancora energia per fare l'amore per altre tre", ha detto di recente il premier ospite di una discoteca milanese. Ma gli esperti ammoniscono: "Chi cerca di impressionare gli altri dormendo 'quanto basta' si muove su un terreno molto pericoloso". Che siano le 8 ore 'prescritte' dalla saggezza popolare, oppure le 9 ore o forse più predicate da attrici e modelle che fanno della buonanotte una cura di bellezza, "ognuno ha bisogno di dormire - assicurano i medici della Dgsm - E non esiste alcuna prova che certe persone riescano ad 'allenare' il proprio organismo abituandolo nel tempo a farsi bastare il minino sonno indispensabile", precisano gli scienziati. Se inizialmente si pensava che il sonno disturbato fosse causato da alcune condizioni patologiche, aggiungono, oggi il rapporto causa-effetto si è invertito ed è stato dimostrato che alcune malattie sono scatenate proprio dall'insonnia cronica. "Problemi cardiaci o cardiocircolatori", per esempio, "possono precipitare nei pazienti che dormono male per un lungo periodo". Si è stabilita inoltre una significativa correlazione fra disturbi del sonno e patologie come demenza o Parkinson.
(Fonte: Repubblica.it)
La moda di ridurre al minimo le ore di sonno viene da lontano. "Quattro ore di sonno per gli uomini, 5 per le donne e 6 per gli idioti", era la ricetta di Napoleone Bonaparte. Oppure c'è la regola del tre di Berlusconi: "Dormo tre ore, poi ho ancora energia per fare l'amore per altre tre", ha detto di recente il premier ospite di una discoteca milanese. Ma gli esperti ammoniscono: "Chi cerca di impressionare gli altri dormendo 'quanto basta' si muove su un terreno molto pericoloso". Che siano le 8 ore 'prescritte' dalla saggezza popolare, oppure le 9 ore o forse più predicate da attrici e modelle che fanno della buonanotte una cura di bellezza, "ognuno ha bisogno di dormire - assicurano i medici della Dgsm - E non esiste alcuna prova che certe persone riescano ad 'allenare' il proprio organismo abituandolo nel tempo a farsi bastare il minino sonno indispensabile", precisano gli scienziati. Se inizialmente si pensava che il sonno disturbato fosse causato da alcune condizioni patologiche, aggiungono, oggi il rapporto causa-effetto si è invertito ed è stato dimostrato che alcune malattie sono scatenate proprio dall'insonnia cronica. "Problemi cardiaci o cardiocircolatori", per esempio, "possono precipitare nei pazienti che dormono male per un lungo periodo". Si è stabilita inoltre una significativa correlazione fra disturbi del sonno e patologie come demenza o Parkinson.
(Fonte: Repubblica.it)
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