Da un rapporto del Central Disaster Prevention Council
Secondo gli esperti giapponesi carta igienica e toilette sarebbero il problema principale in una grande città
Una fila di wc portatili (Afp) - Se la città di Tokyo fosse colpita da un terremoto catastrofico in un qualsiasi giorno lavorativo (quindi quando la città è popolata anche dai pendolari che vi si recano per lavoro) l'emergenza primaria non riguarderebbe la mancanza di cibo, acqua o abiti, bensì l'assenza di servizi igienici.
SCARSA ATTENZIONE - Secondo un rapporto del Comitato giapponese per la prevenzione delle catastrofi (Central Disaster Prevention Council), la questione è decisamente sottovalutata dal Governo. Le autorità prestano attenzione ad altri fattori quando studiano i piani di emergenza, e invece dovrebbero attivarsi e prendere provvedimenti al fine di prevenire il panico che un'emergenza toilette potrebbe suscitare tra la popolazione. Si pensi per esempio che la carta igienica si esaurirebbe nell'arco di 24 ore.
ESPERIENZA E RIMEDI – Come spiegato da un rappresentante delle istituzioni locali, Masaya Takahashi, i superstiti del terremoto del 1995 a Kobe ricordano che il problema principale era per l'appunto quello di trovare un bagno. «Certo è previsto che scuole, distributori di benzina e alcuni altri locali pubblici vengano dotati di toilette proprio per far fronte a una simile eventualità, ma servono provvedimenti ben più consistenti», ha detto Takahashi. Secondo le stime, infatti, oltre 800 mila persone avrebbero difficoltà a trovare un wc nella capitale se una catastrofe si verificasse. Ed è per questo che i rappresentanti del Comitato hanno lanciato l'allarme invitando sia i residenti sia i pendolari a prepararsi a tale evenienza, per esempio portando sempre con sé dei fazzolettini di carta e dei sacchetti di plastica da utilizzare come toilette di emergenza.
Fonte: Corriere.it
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