venerdì 20 marzo 2009

Le colpe dei genitori


Quanto dovrò sopportare ancora? Quanto dovrò pagare? Io lo avevo detto, ma figurati se mi ha ascoltata, presuntuosa, anche. Non bastava tutto quello che è accaduto a gennaio 2008, non bastava no. L'avevo implorata di non mettermi più in situazioni simili. Eppure eccoci qui, da capo a dodici. L'egoismo è miope. Fai qualcosa oggi e te ne freghi su chi ne pagherà le conseguenze. Il 'te l'avevo detto' non ha alcun sapore, anzi è forse amaro. Hai buttato via i miei progetti, ostacoli la mia strada verso la serenità. Sei una fonte, inesauribile di problemi. Ho voglia di abbandonarti al tuo destino. Di ripagarti della stessa moneta di egoismo. Tu, esisti solo tu. Stavolta hai davvero esagerato e non sono sicura che avrò voglia di aiutarti.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Un'ora segnata dal destino batte nel cielo del nostro blog favorito. L'ora delle decisioni irrevocabili. La dichiarazione di guerra è già stata consegnata agli ambasciatori di Gran Bretagna e di Francia....

Giulianissima ha detto...

Sai qual'è una delle cose che più dolorosamente marcano il passaggio dalla vita di bambino a quella di adulto? La consapevolezza che i genitori non sono infallibili, nè eterni né tantomeno giusti. Quando litigo furiosamente con mia madre, con cui ho un rapporto conflittuale, mi fermo e mi dico: fra qualche anno non l'avrò più accanto a me e sarà terribile. Devo aver pazienza.
Ma avere pazienza non vuol dire concederle tutto, perchè se le permettessi di comportarsi come vuole ignorando i miei bisogni e il rispetto per me, la tratterei da sciocca quale NOn è. Deve capire quando sbaglia e prendersi le sue responsabilità.