Ci vuole un certo talento per lavorare in gruppo, una elasticità che io ho veramente in scarsa misura. Il problema è che spesso ho le idee piuttosto chiare. Invece negli ultimi giorni ho a che fare con persone che non le hanno affatto e che mi fanno cambiare direzione ogni tre minuti. 'Questo si può dire' era ieri, oggi 'no, non si può', poi nessuno da un'indicazione precisa allora mi arrangio, mi affido, ma poi, no, non va bene, cambiamo rotta. Va tutto bene, ma mancano 9 giorni all'evento e non abbiamo uno straccio in mano.
Capisco tutto ma non necessariamente condivido. Non ho la verità rivelata, per carità, ma credo che le cose vadano semplificate in alcuni casi, non incasinate. E quindi, scusate se uso il post per le mie riflessioni, ho deciso di mantenere un atteggiamento più distaccato. Insomma, non posso combattere una battaglia al giorno. Anche se il mio perfezionismo me lo imporrebbe. Credo di stare imparando molte cose sulle persone e anche sul modo di prenderle. Un corso accelerato di diplomazia quando ci sono molti soggetti coinvolti. Preferisco ascoltare e dire 'ok', va bene. Semplificare. Snellire. Non è un fatto personale, non è un fatto personale, non è un fatto personale...(ripetere 100 volte).
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