L'avvocato Saitta di sabato si trasforma in un razzomissile della cucina e ieri mi ha dato la tanto desiderata 'lezione di crostata'. Quella fatta per il the era così buona che volevo assolutamente conoscere i misteri di una torta solo apparentemente così facile. La verità è che la crostata è ad altissimo rischio di errore e non mi sarei mai fidata di provare solo con la guida di una ricetta. Andava fatto un vero e proprio tutorial ed ecco che nonostante 38 di febbre mi sono presentata puntuale e piena di voglia di imparare.
Ne abbiamo fatta una per una per poi sottoporla all'assaggio delle amiche.
Insomma, ecco come ci siamo regolate:
250 gr. di farina + 80 gr. di zucchero in un montarozzino
si ggiungono i tuorli di due uova (adoro separare i tuorli dalle chiare) e si comincia a mischiare con l'aiuto di una forchetta
infine si aggiungono 160 grammi di burro e il segreto sta tutto qui perchè va messo a pezzetti che poi si scioglieranno mentre impasti col calore delle mani. Più hai le mani grandi e calde meglio viene la faccenda. Io, aiutata dalla febbre dopo un quarto d'ora avevo già un panetto compatto mentre il povero avveocato faceva una fatica bestia. Ma siccome non si lascia scoraggiare facilmente, mi ha rapidamente inseguita e raggiunta.
Poi si allarga la pasta sul fondo di una teglia imburrata e coperta di farina, si picchiettano i bordi con una forchetta e si stende un sottile strato di marmellata (meglio se non industriale). Nel frattempo abbiamo acceso e fatto scaldare il forno a 180°. Poi abbiamo ripiegato i bordi della crostata e con la pasta avanzata abbiamo fatto io stelle e lei cuori.
Via nel forno sino a che non diventa dorata il che può accadere in venti minuti come in mezz'ora. A quel punto, stimolate le narici da profumini di tal siffatta a tutti in casa era venuta in casa una fame da lupi tanto che io mi sono pappata le crocchette avanzate dal mio nipote preferito.
E poi???? Mica è finita qui....
Le foto le posterò nei prossimi giorni....
Ma seguite le avventure delle amiche dell'avvocato :)
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