sabato 6 ottobre 2007

Una mattina a Positano


Pubblico con piacere questo contributo del mio amico Massimo Capodanno, il famoso fotografo dell'agenzia Ansa e autore del blog www.positanomylife.blogspot.com che vi invito a visitare numerosi...


Questa mattina mi sono svegliato più tardi del solito.
" Non tengo genio..." a scendere dal letto e fare " qualcosa ".
Nico ha aperto la finestra, fuori c'è foschia, era foschia, il sole è coperto. Nocelle non si vede, segno di malo tiempo, e nelle parti alte di Montepertuso si alzano sottili fili di fumo, qualcuno brucia foglie e rami secchi. Sembra di essere dentro uno di quei fumetti western dove gli indiani Navajos fanno i segnali di fumo alla vista dell' intruso viso pallido. Ma percepisco anche un sottile profumo che sale dal giardino. Non capisco, così, " mi soso ", mi alzo dal letto e mi affaccio.
Sorpresa delle sorprese. L'arbustello di Datura che mi ha regalato mia cugina Carla l'anno scorso è tutto fiorito. Scendo a fotografarlo per ricordo. A soli tre metri il suo profumo ti stordisce.
Incuriosito dalla datura vado a sbirciare su Google.
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera: è un genere di piante della famiglia delle Solanaceae, originario dell'Asia e dell'America. Il nome deriva dalla parola sanscrita Dathura, comprende specie erbacee annuali, perenni, arbustive, e più raramente arboree, piante caratteristiche dei climi temperati, hanno una fioritura ricca con corolle grandi tubolari colorate di bianco candido, crema o violetto dal profumo intenso e persistente, altezza da 1 a 3 m.
Le Datura vengono coltivate come piante ornamentali nei giardini delle zone a clima mite, per macchie isolate e per aiuole, le specie arbustive; per fascie fiorite le specie annuali; con clima invernale rigido si preferisce la coltivazione in vaso; alcune specie velenose vengono utilizzate come piante medicinali. La datura teme il gelo e il ristagno idrico.

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