martedì 29 gennaio 2008

La gatta...da pelare




Eccola qui, la sottoscritta. Non ci avevo fatto caso che Leo mi avesse definita una 'gatta da pelare' ma quando mi ha definita così un altro amico ieri, beh, mi ha sorpresa. Si, lo so, sono complicata, difficile da gestire e non amo essere accarezzata contro pelo. Ho una certa tendenza al controllo, sono precisa, esigente, talvolta rigida. Insomma una vera rogna. Ci vogliono persona speciali, che mi sappiano prendere dal lato giusto e allora, sono un miele. Ma se mi pesti un piedino e lo fai apposta, ecco che ti do' una tortorata con un bastone nodoso alla Fred Flinston negli 'Antenati'.


Ma dopo la perplessità di sentirmi definire una 'gatta' è arrivata anche la frase: 'non è difficile adorarti'... e allora, si, va bene anche essere un po' gatta. Prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr (fusa)



Testosterone


Forse è difficile da capire una donna che trova straordinariamente bella un'altra donna, ma forse nel mio cervello bacato è andato a finire un filo di testosterone di troppo. Ciononostante voglio spiegare la mia venerazione per le curve di Victoria Silvstedt. E' bella e vistosa, abbastanza diversa dal mio stile classico. E' meglio che stia zitta perchè è caciarona e anche volgarotta. Ma quando tace e si mette in posa debitamente illuminata dai fari di un fotografo, beh, è una dea fatta e finita e se fossi un uomo mi incanterei per ore di fronte a tanta meraviglia. Si, corretta dal chirurgo, ma vuoi mettere? Victoria è eccessiva in tutto, è il prototipo della californiana, svedese, la valchiria e a mio parere a letto con un uomo spesso viene delusa dalle defaillance del partner di turno. Si sa, tutto quel ben di Dio può inibire... Ma è una gioia per gli occhi, anche se non ha un briciolo della classe di Grace Kelly, è un coacervo di estrogeni e a me, che sono piaciute sempre le bionde esplosive, beh, mi è davvero simpatica.







lunedì 28 gennaio 2008

Te-lo-avevo-detto

Quattro semplici parole. Ce le ho in gola. Non voglio pronunciarle. Mi tratterrò e sarò così nobile da non dire 'te lo avevo detto'. Da non dire 'come si fa a vivere senza mai tenere conto delle conseguenze?' , a urlare 'ma come si faaaaa? A mettersi in un guaio simile senza pensare mai che se la tegola barcolla prima o poi ti cadrà in testa?' Come si fa? Come 'cazzo' si fa? Scusate, ma mi è scappato. Ogni santo giorno della vita la sera prima di dormire una preghiera, un ringraziamento, qualche piccola richiesta e poi l'analisi brutale di ciò che può succedere se... se offendiamo una persona cara, se ci lasciamo andare all'impulsività o se trascuriamo le cose importanti. E quindi 'io lo avevo detto', non perchè io sia un genio, solo perchè sono dotata di buon senso. Cazzo.

domenica 27 gennaio 2008

Cambio sesso.





Ma no, non è il titolo del nuovo programma della Endemol, e nemmeno il buon proposito del 2008, tranquilli, mi tengo tutte le mie cosine al posto giusto. E' la storia, dolcissima, delle 'papuffole' Brigitte e Sofia, figlie di Carota a Gigetto che sono stati con noi a Natale. Due pesti deliziose che, come potete vedere dalle foto, hanno fatto anche un giretto in mongolfiera.

Insomma, Sofia come la Loren, cicciotta e vajassa, caciarona e dispersiva, Brigitte come la Bardot, più chic e compassata, magra e longilinea, con quell'aplomb francese che può dare anche sui nervi.

Ce le siamo spupazzate per un sacco di giorni salvo poi, neanche fosse Pasqua, avere la 'sopresa' e veder spuntare le...palline. Ma non quelle di Natale, quelle che ci hanno fatto capire che sono due 'papuffoli'. Cose che succedono nelle migliori famiglie e anche nella nostra che non è poi così normale. Ah, dimenticavo, Sofia è diventato Ruben e Brigitte, beh, non lo sappiamo....



Finiti


Sono belli che finiti. Se li sono pappati tutti e meno male che il marzapane 'stucca'. Erano così belli che non ho potuto fare a meno di fotografarli e postarli. Me li sono incollati da Palermo e sono finiti così, gustati. Ne rimane solo il ricordo, come di tutto quello che ha avuto a che fare con quel viaggio. Ma dolcissimo però. Non rinnego nulla!

Suggestioni di bellezza


Domenica mattina. Un po' di pace, un po' di musica, un grazie ripetuto mentalmente per l'angelo che ieri mi ha aiutata nell'infinito trasloco di mia madre. Una preghiera per il futuro, una recensione sulla storia dell'estinzione, la revisione di un articolo sul fotovoltaico.

Lascio perdere di pensare al personale, alle mie personali delusioni. 'Gli uomini sono come i cani, possono fare molte cose, ma non possono parlare', mi ha detto un uomo. Ma la cosa non mi suona, sarebbe come alleggerirsi la coscienza, e invece credo che l'homo sapiens sapiens possa pretendere di più da se stesso. Insomma, va bene non avere aspettative eccessive, ma una telefonata, beh, non ci vuole mica una laurea in ingegneria aerospaziale per capire che se hai passato la serata con una signora, e l'hai fissata tutta la sera, e lei si è accoccolata sul divano e tu le hai baciato la fronte, beh, che l'indomani lei si aspetti una telefonata anche solo per dire 'come stai?' è un fatto di educazione.

Fatto salvo questo concetto base passo all'immagine qui sopra, che la bellezza mi consola sempre e Dio protegga il pubblicitario che ha realizzato la campagna pubblicitaria di Natale di Tiffany, che di bellezza ne elargisce a profusione.

Tra poco vado a dare un'occhiata alle piastrelle, consapevole che mi hanno messo accanto un angioletto coi capelli rossi. God save the queen, e anche me :)

mercoledì 23 gennaio 2008

Nomination


Svelti, svelti, spolverate, tirate a lucido gli argenti, scegliete le tovaglie migliori, tiriamo fuori i lini e le sete, sbattiamo ben bene i tappeti, quelli rossi, of course...

Tutto deve essere perfetto, avremo visite, tante visite, tutti guarderanno, scruteranno, faranno analisi e critiche, qualcuno passerà il ditino sul borso dei quadri, altri alzeranno il bordo del tappeto, e invece no, tutto sarà impeccabile, nemmeno uno sbuffetto di polvere ci sfuggirà.

La nomination è una cosa importante e l'importante è esserci.

Non vogliamo vincere, ma vogliamo mostrarci, come una bella gallina gonfia e tronfia che si crede un pavone, ma va bene lo stesso. Spariamo tutte le cartucce, scegliamo l'abito più bello e se è sexy, meglio ancora, ergiamoci sui tacchi che 'altezza è mezza bellezza', compriamo quei gommini per le vesciche che noi casalinghe al tacco 10 non è che siamo proprio avvezze.

Tutto questo starnazzare può stancare? L'avanti e indietro sul tappeto rosso cardinale può stremare? Non importa, signore, un simile avento non capita tutti i giorni. Capelli raccolti, con qualche ciocca che sfugge per non sembrare troppo laccati, rigidi e provinciali.

Facciamo finta di esserci abituate, che le vesciche, anche quelle del cuore, si curano con acqua e sale e poi tutto passa....

Tempo di traslochi







Non so per quale strana congiuntura strana ma tutte le persone dei blog che frequento stanno traslocando: Cannella, Gallina e altri, chi cambia casa, chi cambia Stato, chi cambia vita. Insomma, il virus ha contagiato anche la sottoscritta e si sa che quando il morbo ti colpisce non sei felice perchè stai una 'chiavica'.


A me il trasloco, nemmeno mio, mi ha sorpresa d'improvviso, insomma la classica tegola che ti cade proprio dove fa più male e mentre ero tutta intenta a cercare un nuovo lavoro mi sono trovata catapultata, mio malgrado, nel magico mondo degli scatoloni e delle ristrutturazioni.


Ho cominciato da un giorno e comincio ad avere un inizio di orticaria, ma si sa, quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare!!!


Ah, vorrei ringraziare tutti quelli che comunque hanno dimostrato solidarietà e offerto aiuto a vario titolo: l'Avvocato che ha offerto una Volvo station wagon, Davide che ha offerto sostegno morale, Maicol che non sa che fare, ma lo farebbe volentieri. Grazie a tutti.

lunedì 21 gennaio 2008

Mo' si spiega tutto








LONDRA, 21 GEN - Vi sentite oggi particolarmente depressi? E' comprensibile: e' il giorno piu' triste dell'anno.Secondo gli psicologi, il terzo lunedi' di gennaio e' 'Blue Monday', giorno in cui la tristezza imperversa. Per gli studiosi dell'Universita' di Cardiff dipende da un concorso di fattori: tempo grigio e freddo, la monotonia che segue un periodo festivo, i debiti per avere spesso troppo a dicembre. La soluzione c'e': bisogna focalizzarsi sulle cose positive.
(Ansa)


So' due giorni che piango per futili motivi, ho le lacrime in tasca come si dice. Tutto mi emoziona, mi commuove, mi turba e mi ferisce. Ma almeno ora so il perchè. Da domani, l'energia tornerà in me e anche tutto l'ottimismo che era stato spazzato via da una ventata di sindrome premestruale. Roba da donne, ma cavoli per gli uomini che mi hanno razzolato intorno, poveretti, sono stata una lagna cosmica. Ma è già passato, no?


Gone to the wind


E come disse Rossella O'hara:

Perchè disperarsi per oggi?

Se è domani che scade il mutuo???

domenica 20 gennaio 2008

Ragione, stagione o per sempre?


Non è mia, l'ho ricevuta da Ele, ma mi è sembrata molto vera e quindi ho deciso di pubblicarla.


Buona lettura.


RAGIONE, STAGIONE O PER SEMPRE? ALCUNE PERSONE ENTRANO NELLA TUA VITA PER UNA RAGIONE,
ALTRE PER UNA STAGIONE ED ALTRE PER SEMPRE...


Quando qualcuno entra nella tua vita per una RAGIONE,
di solito lo fa per venire incontro a un bisogno che tu hai espresso.


Arriva per assisterti nel superare una difficoltà, per portarti guida e sostegno,
per aiutarti fisicamente, emotivamente o spiritualmente.


Può sembrarti mandato da Dio e magari lo è.C'è per la semplice ragione che tu hai bisogno che ci sia!


Poi, senza che tu ti comporti male nei suoi confronti, oppure nel momento meno opportuno
questa persona dirà o farà qualcosa che porterà il vostro rapporto a una fine.
Può morire.Può andarsene. Può costringerti col suo comportamento a prenderti una pausa, a ragionare su te stesso, magari serve ad aprirti gli occhi.


Quello che dobbiamo capire è che il nostro bisogno è stato soddisfatto, il nostro desiderio è stato realizzato, il suo lavoro è finito. La preghiera che avevi rivolto è stata esaudita ed ora è tempo di guardare avanti.



Alcune persone entrano nella tua vita per una STAGIONE, perché è arrivato il tuo
turno di condividere, crescere o imparare. Ti fanno vivere un'esperienza di pace, oppure semplicemente ti fanno credere.Possono insegnarti qualcosa che non hai mai fatto.
Di solito ti regalano un'incredibile gioia.Ma solo per una stagione!


Chi entra nella tua vita PER SEMPRE lo fa per insegnarti cose che contribuiscono a darti
una solida base emotiva. Il tuo lavoro è di accettare la lezione, amare questa persona e mettere ciò che hai imparato al servizio di tutte le altre relazioni e gli ambiti della tua vita. Si dice che l'amore è cieco, ma l'amicizia è chiaroveggente!

Piccole conduttrici crescono





Sotto la mia scrivania, con cuscini e coperte, è stato costruito uno studio radiofonico. Si trasmette, con tanto di microfono e casse, la trasmissione 'A che ora ho detto di si?' un talk show radiofonico condotto dalla Gommosa che si è perfettamente calata nella parte della conduttrice. Il seme è stato gettato e la gemmetta, ora che l'aria della primavera si spande nell'aria, è emersa.
Il titolo della trasmissione è tratto dalla frase che ho detto quando lei mi ha chiesto: 'Faccio lo studio sotto la scrivania'.
Non c'è dubbio, c'è del genio....
Ora abbiamo messo un brano musicale e ora, mi tocca una intervista.
Tre, due, uno, siamo in onda!!

La frase da ricordare


Il computer non nasconde, ruba.

La serata perfetta




Ingredienti della serata perfetta:


Un amico che si invita da solo


Una montagna di sushi


Un film davvero delizioso e tenero che ti riconcilia


Il tutto a casa, senza bisogno di mettersi in tiro, con un cardigan morbido, le ballerine e la copertina di cachemire, viola, actually


Mi rendo sempre più conto che per una serata perfetta non è poi necessario sbattersi tanto, cercare soluzioni strane. La perfezione, se la sai creare, è a portata di mano.


Il tutto, sempre, su Lux Life, il mio canale satellitare personale.

giovedì 17 gennaio 2008

Multitasking


Trecento cose da fare e quindi ci vuole una scrivania sgombra, metafora del cervello. Fare spazio alle idee, mettere in ordine i pensieri, archiviare per un attimo le preoccupazioni, trovare le risorse per stare vicina alle persone che ami e allo stesso tempo prendersi cura di sè, che questo tempo mefitico non aiuta l'umore.

Chiedere aiuto, e darne e allo stesso tempo risolvere i doveri di ogni giorno. La vita ci chiede di essere presenti, a noi stessi e agli altri e quindi mentre penso all'articolo scritto con Elsa, metto su l'acqua del the.

Brutte notizie da metabolizzare, impicci veri da risolvere. Tenere duro, ce la dobbiamo fare. E' come un puzzle complicato, ma la zia Dani dice sempre di cominciare dai bordi che poi all'interno tutto si sistema e prende la sua forma. Non c'è puzzle che noi donne non possiamo completare anche se alle volte è faticoso.

Oggi devo dare coraggio agli altri, ce la faremo, tutto si sistemerà. Collaboriamo. D'altra parte è la vita che abbiamo voluto ed è intensa e splendida anche quando pesa come un macigno. Auguratemi buona fortuna.

martedì 15 gennaio 2008

Due di picche

L'accusa è pesante ma completamente sballata. 'Usi gli uomini come rossetti...'. Peccato che il mio interlocutore non mi conosca affatto bene e che nonostante abbia letto la maggior parte del blog, non si sia fatto un'idea di come sono. Non fosse altro perchè al mio rossetto, il New Chic n° 16 di Pupa sono legata in maniera indissolubile da almeno cinque anni e perchè uso sempre lo stesso, ognuno dei quali mi dura in media nove dieci mesi. Il paragone è quindi sbagliato. Io sono una persona spontanea e tendo a dire quello che penso, quando lo penso. Però sono anche umana e cambio idea, o meglio quando non provo più qualcosa non la provo e basta. Credo che quando si incontra qualcuno sia necessario conoscersi bene, aspettare, ci si può anche lasciare andare alle emozioni e confidarle all'altro, ma sulle promesse, beh, sono molto cauta. Non mi piace deludere le persone, non mi piace ferire nè essere ferita. Il due di picche può capitare a tutti. Io ne ho preso uno che è durato tre anni. Sono stata innamorata aspettando che succedesse qualcosa e che lui si accorgesse di me. Dopo aver fatto pace col cervello ho deciso di guardare altrove, ma lui rimane una persona straordinaria anche se non mi ha amata e non ha gratificato il mio ego. Tutto qui. Ah, e non ho intenzione di cambiare nè colore nè marca di rossetto per molto tempo, sai, io mi affeziono....

La rivincita dei cretini


La stupidità è di tutti: contagiosa, inguaribile, ma in qualche caso è utile
Martedí 15.01.2008 15:30


"Due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, ma riguardo all’universo ho ancora dei dubbi”. Così Albert Einstein definiva un problema tanto antico quanto irrisolto. L’uomo porta in sé la stupidità da sempre, il primo fu proprio Adamo, che per un frutto perse il paradiso. Ma cosa si intende per stupidità? Di certo non l’opposto di intelligenza, poiché anche gli intelligenti possono compiere azioni da stupidi senza accorgersene o ammetterlo a se stessi. Una definizione ci arriva dallo storico ed economista Carlo Cipolla: una persona stupida è quella che causa un danno a un’altra persona o a un gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé, o addirittura subendo una perdita. “La nostra vita è punteggiata da perdite economiche, di tempo o di energie” dichiara lo studioso a Focus e aggiunge: “E la causa sono le improbabili azioni di qualche assurda creatura, che nei momenti più impensabili ci provoca danni, per di più non guadagnandoci nulla in cambio". Proprio a questa forza irrazionale e imprevedibileFocus - il mensile Gruner+Jahr/Mondadori diretto da Sandro Boeri - ha deciso di dedicare nel nuovo numero un’indagine per scoprirne le origini, intervistando studiosi che hanno condotto ricerche a riguardo. Inoltre, per conoscere il proprio grado di stupidità, a termine dell’inchiesta, Focus propone un test di autovalutazione, per comprendere e prevenire i propri errori.

Anche se non sono completamente daccordo, ammetto che non essere particolarmente intelligenti o profondi può facilitare, e molto, l'esistenza, rendere liberi da masturbazioni mentali di ogni genere, rendere tutto un po' più rosa e molto più lieve. E infine: stupido è chi lo stupido fa.

E io non sono daccordo!!!


E' arrivato il via libera negli Usa alla pecora Dolly a tavola con la decisione della Food and Drug Administration (Fda) di dichiarare sicura e priva di rischi la carne di animali clonati destinata al commercio alimentare. Ma per la forte opposizione dei cittadini - fa notare Coldiretti - le industrie alimentari non sono interessate. Il rapporto finale statunitense di 968 pagine arriva a pochi giorni dall'avvio in Europa della consultazione pubblica dell'Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa) su un progetto di parere preliminare palesemente schierato sulle posizioni americane.

L'autorizzazione della Food and Drug Administration (Fda) - riferisce la Coldiretti - prevede la libera circolazione degli alimenti frutto delle clonazioni come carne, latte e formaggi provenienti da animali come bovini, maiali e capre che non dovranno essere distinti dagli altri con etichette particolari. Si tratta di una decisione che non mancherà di avere ripercussioni in Europa dove è atteso il parere del Gruppo europeo sull'Etica mentre l'Efsa dovrà concludere la consultazione il 25 febbraio per arrivare alla pubblicazione di un parere definitivo a maggio per rispondere alla Commissione europea che nell'aprile 2007 'ha chiesto di valutare sotto il profilo scientifico la sicurezza alimentare e al Gruppo europeo sull'etica di aggiornare il loro parere sulla tecnica della clonazione che si prepara a uscire dai confini della semplice ricerca'.
'Siamo pronti ad una forte mobilitazione per impedire che arrivi sulle tavole una allucinante realtà di cui né le imprese, né i consumatori europei avvertono certamente il bisogno' ha dichiarato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che 'la commercializzazione di carne, latte e formaggi proveniente da animali clonati è un rischio inaccettabile che oltre ad un problema di scelta consapevole da parte dei consumatori pone evidenti perplessità di natura etica che occorre affrontare prima che sia troppo tardi'. La clonazione riguarda infatti già molti animali da allevamento e, tra l'altro, è stata annunciata recentemente la clonazione 'stabile' di un maiale per quattro generazioni dal genetista giapponese Hiroshi Nagashima dell'Universita' Meiji di Tokyo, mentre sperimentazioni sono state effettuate anche in Italia con il toro Galileo, la cavalla Prometea e anche un muflone selvatico.

Se è destino....


non c'è nulla da fare.

Ecco la prova!


Ventimiglia, 12 gen. - Tragica fine per un giovane lavoratore frontaliero di 35 anni, Antonino Pangallo, abitante a Ventimiglia, morto questo pomeriggio sull'autostrada dei fiori, nelle vicinanze del casello di Spotorno, nell'incidente dell'ambulanza della Croce Azzurra di Vallecrosia che lo stava trasportando d'urgenza al centro sanitario di Genova per un trapianto di fegato. Stando ai primi accertamenti della polizia stradale di Imperia che indaga sull'accaduto, sembra che l'uomo sia stato sbalzato fuori dalla lettiga. Feriti, ma in modo piu' lieve, i volontari della pubblica assistenza. A distanza di poche ore, nel tardo pomeriggio, un altro paziente e' partito di corsa in direzione di Genova, per un altro trapianto. Questa volta il trasbordo e' avvenuto in elicottero. All'origine dell'incidente, sicuramente devono aver contribuito le condizioni dell'asfalto reso viscido dalla pioggia. (AGI) .

Quando uno si autoinvita...


Può essere seccante, ma se lo fa come Lu, che ti fa anche il cartellone pubblicitario, beh, non gli puoi proprio dire di no. Lui è quello con le pantofole di pelo rosa (non comment), c'è pure Grace Anatomy (così chiama mia figlia) e sulla parete campeggia anche la 'sua' Paris Hilton. Insomma ci sono tutti gli ingredienti per una serata promettente, cosa che è stata. E strano a dirsi ma ho digerito anche il MacDonald....

Il congresso fa schifo?

Capita che il Congresso sia una noia, che il relatore sia una noia, che i parecipanti siano...una noia. In questi casi è inutile resistere, meglio abbandonare l'impresa da subito ed evitare di perdere tempo. Capita anche che il congresso si svolga esattamente di fronte alle Scuderie del Quirinale dove si sta svolgendo la mostra sulla Pop Art che volevamo già visitare. Capita anche che non si abbia nulla da fare (in quanto zie disoccupate, almeno per il momento). Capita altresì che il cellulare su cui dovrebbe chiamare Claudio Cappon per darci un nuovo lavoro taccia in maniera vagamente inquietante e quindi prendi l'arte e mettila da parte. Una full immersion nella pop art degli anni 50 e 60, in stili, collage e tecniche che non sempre abbiamo compreso perfettamente. Tanti loghi, Esso e Coca Cola, riveduti e corretti, il ritratto a colori di Marilyn fatto da Andy Wharol, i fumetti di Roy Lichtesytein, mi sarei aspettata anche un po' di Keith Haring ma non c'era.
Tra tutte le opere esposte ho scelto questa. Un pannello dal titolo Saffa. Dove l'oggetto quotidiano, apparentemente banale, diventa opera del suo tempo. Delizioso, ma ora basta, i tacchi alti mi hanno fatto venire mal di piedi....







Occhiali

Me li volevo comprare quando conducevo, ora non conduco più ed ho perso anche l'occasione di averli gratuitamente da una ditta che mi avrebbe sponsorizzato. Certo che mi sono persa qualcosa di bello. Che faccio, guardo se li hanno messi a saldo?

Corteggiamento....


Continua....

sabato 12 gennaio 2008

Sicily:lesson one


Allora, ecco una breve quanto intensa lezione di siciliano:

ADDUMA: ACCENDI

ASTUTA: SPEGNI

TRASIRE: ENTRARE

SCIARRIARE: LITIGARE

SCIARRA PA A' CUTRA: LITIGARE PER LA DOTE (COPERTA)

MIIIIIIIII: PAROLACCIA CHE SI RIFERISCE ALL'ORGANO SESSUALE MASCHILE

MI dicono altresì che esiste uno straordinario vocabolario siciliano-italiano, costava 4 euro su una bancarella di Palermo, e ora, come faccio senza?

Chi non lavora...


... non mangia arance e limoni, cachi o melagrane. E' la legge della campagna e della terra. Vuoi mangiare o anche solo assaggiare? Fatica, anzi, travagghia.... E quindi eccomi qui nella versione 'country', dopo aver controllato il raccolto e assaggiato unì'oliva acerba che mi ha lasciato la lingua amara per un'oretta. Come contadina sono piuttosto inesperta, ma il cane, ne vogliamo parlare? Lui si che ha l'aria di essere a proprio agio.

Teatro Massimo




Il Politeama, si, bello, ma il vero gioiello di Palermo è il Teatro Massimo dove erano musicisti i miei zii, i fratelli di mio nonno. E quindi mi ha fatto particolarmente piacere andare a visitarlo e tentare di immaginare l'atmosfera di una Prima, di un concerto, le mise di gala, le signore ingioiellate, la Palermo bene che si mostra. Un bellissimo tappeto di fiori celebrava il nuovo anno appena arrivato e ho quindi posato per un augurio che vi raggiunga tutti.

Pane ca' meusa










Pane cà meusa...significa 'pane con la milza', una vera delizia che mia nonna cucinava su richiesta insistente mia e di mia madre. Nonostante abitasse a Roma dal 1944 mia nonna ha sempre continuato a cucinare tutte le specialità siciliane, in maniera magistrale, tra l'altro. E quindi quando sono arrivata a Palermo il mio accompagnatore mi ha fatto un grande regalo portandomi al porto nel posto più antico dove mangiare questa delizia assoluta.
Non era la stessa, ma le assomigliava abbastanza, tanto da rievocare i miei più teneri ricordi di quando mia nonna era in forma splendente e volteggiava in cucina come un folletto.
La milza andava ordinata qualche giorno prima, bollita e poi spellata con infinita pazienza e infine, condita di burro e parmigiano ed adagiata in un bel panino mollicoso e rigorosamente caldo.
Quella di Palermo era un po' più unta, ma insomma, non si può pretendere. In questo locale fanno solo questo ed è uno dei motivi del loro successo. Squadra che vince non si cambia, vale anche per le ricette. E ora, sono pronta per prepararla a casa. Chi vuole fare una esperienza gastronomica, si prenoti per tempo.....
Grazie John.

venerdì 11 gennaio 2008

Quando non ci si arrende al lutto...








Ansa - Gio 10 Gen - 19.23
(ANSA) - LONDRA, 10 GEN - La credenza popolare vuole cane e gatto nemici per la pelle, ma certo non e' il caso di Oscar e Arthur. I due erano talmente legati che Oscar, pastore del Lancashire di 18 mesi, non ha potuto accettare la morte del suo compagno d'avventure, cosi' lo ha disseppellito. 'Dato che Arthur era un bel gattone -ha detto il proprietario degli animali- Oscar deve aver dato fondo a tutte le sue forze per trascinarlo dal giardino alla cuccia
passando attraverso la gattaiola solitamente usata dal felino per entrare e uscire dalla villa, che si trova a Wigan, nei pressi di Manchester. ''Quando era cucciolo'', ha detto poi Mavis, la moglie di Robert, ''Oscar non riusciva a salire sul divano e Arthur lo aiutava sempre''. Cameratismo da divano che evidentemente ha dato luogo ad una solida amicizia. Ora Arthur e' stato seppellito in un luogo sicuro e Oscar ha un nuovo compagno di giochi, un cucciolo chiamato Limpet.

giovedì 10 gennaio 2008

Sicily










Maiali fluorescenti


Reuters - Mer 9 Gen - 13.51


PECHINO (Reuters) - In Cina un maiale femmina verde fluorescente ha partorito due porcellini con le sue stesse caratteristiche dopo essersi accoppiata con un esemplare normale. Lo hanno reso noto i media cinesi.

La madre è una dei tre maiali verdi fluorescenti generati con successo da un team di ricerca nel dicembre 2006, dopo che erano state iniettato proteine verde fluorescente negli embrioni.
"Le bocche, le zampe e le lingue dei due porcellini emettono luce verde sotto raggi ultravioletti, il che indica che la tecnologia per generare maiali transgenici col trasferimento di cellule nucleari è pronta", ha detto Liu Zhonghua, professore della Northeast Agricultural University di Harbin, capitale della provincia Heilongjiang.
La madre ha partorito in totale 11 cuccioli, ma solo due presentano le caratteristica.
"Questa tecnologia promette di generare maiali transgenici eccellenti e anche di allevare maiali speciali per fornire organi per i trapianti umani in futuro", ha spiegato Liu.

mercoledì 9 gennaio 2008

Quelli che dicono: ' goditeli finchè sei in tempo'


Esiste nel patrimonio del mito greco un personaggio del tutto singolare, Cassandra, profetessa "ispirata", figlia del re di Troia Priamo. Aveva ricevuto, secondo la leggenda più diffusa , il dono profetico da Apollo che, innamorato di lei, aveva promesso di insegnarle ad indovinare il futuro se solo si fosse concessa. Ma la donna, una volta istruita, si sottrasse al dio, che la punì sputandole in bocca e ritirandole non il dono della profezia bensì quello della persuasione. Cassandra dunque per essersi sottratta al volere divino fu condannata ad essere indovina ispirata ma mai ascoltata.

Ora, se c'è una cosa che a me manda particolarmente in BESTIA sono le CASSANDRE, ossia tutte quelle persone che ti avvisano di un futuro, meglio se fosco e denso di oscuri presagi. Uno dei più in voga è quello relativo al futuro dei figli e colpisce tutti quelli che hanno avuto figli con adolescenze infami e turbolente. A questo genere di persone piace immaginare, per una forma di sottile invidia inconscia, che anche i tuoi, di figli, avranno lo stesso destino, che se ne andranno, che saranno dispotici, arroganti e maleducati, e se tutto va bene, anche ingrati.

A nulla valgono le argomentazioni logiche sul fatto che i bambini e i ragazzi non sono tutti uguali, che l'educazione e l'esperienza contano, che buone basi fanno miracoli, insomma, non è mica detto. E invece le Cassandre sono lì a profetizzare il peggio, cosa per me inaccettabile il che dimostra solo una cosa, che proprio quell'atteggiamento ostile, negativo e misantropo ha fatto dei loro figli persone ostili e ribelli. Che probabilmente hanno fatto le stesse minacce e previsioni a loro, senza permettere che i figli sviluppassero fiducia nel prossimo e nel futuro.

Quindi alla larga da tutti quelli che dicono: 'goditi i figli finchè sei in tempo' perchè questa frase vuol dire solo una cosa: 'goditeli sino a che rispondono alle tue aspettative, sino a che ti gratificano cercandoti, sino a che sono dipendenti da te perchè la loro autonomia ti farà perdere un ruolo e non potrai più controllarli'.

Io di persone così ne conosco un bel po'.

Guarda caso quelli che hanno figli sereni, equilibrati, con i quali sono stati presenti, ai quali hanno dato limiti ma anche concessioni, quelli che hanno figli educati, che vanno a bene a scuola e non insultano i genitori, una frase del genere non te la diranno mai. Perchè questi genitori sono pronti ad accogliere con amore e pazienza e senza sentirsi messi in discussione, anche i piccoli grandi squilibri dell'adolescenza, un periodo straordinario in cui tutto il cervello subisce una vera e propria riorganizzazione, non sempre senza qualche conseguenza nel comportamento.

Il prossimo che mi dice una frase del genere, quindi, lo faccio letteralmente volare. Non manda in bestia anche te, Diamante?



Sicily



Non c'è nulla da fare. La Sicilia è la casa dei miei avi e la porto nel cuore. Il terreno coltivato ad aranci (gli alberi), le arance mangiate sul posto, le mani appiccicose, la bocca ridondante del gradevole sapore asprigno. Non si staccano dalla pianta, mi dicono, si tagliano con le forbici ma io ne rubo qualcuna da terra, peccato sprecare tanta bellezza. Quelle senza picciolo non si possono vendere, ma a me non importa. Le bucce sul terreno lasciano una scia come quella di Pollicino ma non seguitemi, non venitemi a prendere, qui è già primavera....

Bollettino sanitario

Dio è morto
Marx è morto
e anche io non mi sento tanto bene!








lunedì 7 gennaio 2008

Alla C.a. di Susan Meyer, ossia ME

Prosegue il filone depressivo....La vittima è sempre un giovane che decide un atto estremo, che instillerà nella giovane e bella Susan un senso di colp eteno. Ma si sa, 'the show mus go on' e la saga di programmi in ond s LuxLIFE che hanno per oggetto la mia vita potrebbero riservare interessanti sorprese. E quindi, rimanete con noi, sempre su...Sesto Potere.
Stay with us!!!

E mi dispiace per gli altri....


Chi di voi ha mai avuto una puntata di una serie televisiva ispirata al suo personaggio, beh, provi a alzare la mano...

Nessuno, ne ero sicura.

La sottoscritta invee qualcosa di buono in vita sua deve aver fatto se un canale televisivo dedicato si è ispirato alle sue vicende personali, e in vita, per giunta.

E non è tutto, ma come in un buon thriller è bene non dare troppi elementi.

La sottoscritta comunque vi scrive dalla Sicillia dove - prego non ridere - ha contratto una influenza mondiale, una coa da buttare a terra anche un bufalo e quindi, tra un giramento di testa e uno di...palle (giacchè non riscirò a vedere un tempio nemmeno in pittura), vi scrivo...