La stupidità è di tutti: contagiosa, inguaribile, ma in qualche caso è utile
Martedí 15.01.2008 15:30
"Due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, ma riguardo all’universo ho ancora dei dubbi”. Così Albert Einstein definiva un problema tanto antico quanto irrisolto. L’uomo porta in sé la stupidità da sempre, il primo fu proprio Adamo, che per un frutto perse il paradiso. Ma cosa si intende per stupidità? Di certo non l’opposto di intelligenza, poiché anche gli intelligenti possono compiere azioni da stupidi senza accorgersene o ammetterlo a se stessi. Una definizione ci arriva dallo storico ed economista Carlo Cipolla: una persona stupida è quella che causa un danno a un’altra persona o a un gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé, o addirittura subendo una perdita. “La nostra vita è punteggiata da perdite economiche, di tempo o di energie” dichiara lo studioso a Focus e aggiunge: “E la causa sono le improbabili azioni di qualche assurda creatura, che nei momenti più impensabili ci provoca danni, per di più non guadagnandoci nulla in cambio". Proprio a questa forza irrazionale e imprevedibileFocus - il mensile Gruner+Jahr/Mondadori diretto da Sandro Boeri - ha deciso di dedicare nel nuovo numero un’indagine per scoprirne le origini, intervistando studiosi che hanno condotto ricerche a riguardo. Inoltre, per conoscere il proprio grado di stupidità, a termine dell’inchiesta, Focus propone un test di autovalutazione, per comprendere e prevenire i propri errori.
Anche se non sono completamente daccordo, ammetto che non essere particolarmente intelligenti o profondi può facilitare, e molto, l'esistenza, rendere liberi da masturbazioni mentali di ogni genere, rendere tutto un po' più rosa e molto più lieve. E infine: stupido è chi lo stupido fa.
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