Sesto Potere: Divertissement elettorali

mercoledì 9 aprile 2008

Divertissement elettorali

Stamattina leggo sul vetro posteriore di un taxi lo slogan del candidato sindaco al Comune di Roma Alemanno il seguente slogan:

'voglio una città senza traffico'

Mi è venuto mentalmente da rispondergli:

'vai a vivere a Venezia, allora'

Sui giornali di oggi ecco un'altra perla, stavolta del Cavaliere:

mercoledì 09 aprile 2008, 11:29
Berlusconi rilancia: "Ho un'idea per l'Italia: niente tasse per un mese"

buona idea, ma poi che fa, gli altri 11 mesi ce le raddoppia?

sono strana io o mi pare una campagna un po' pazzariella?

Segnalatemi gli slogan più fantasiosi, troveranno posto qui su Sesto Potere.

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PERCHE" SESTO POTERE

Anche i poteri si moltiplicano, come le intelligenze.

Disancorato dal quarto potere (la stampa) sempre più imbrigliato e ottuso, e dal quinto (la tv), prono all’introito pubblicitario e al monopolio politico, il sesto potere è tutto da definire.
C’è chi lo identifica con Internet, ok, ma il sesto potere è, a nostro parere, quello della libertà di critica, un'attività negletta. Alcuni dicono sia il potere della cazzate, giacchè esse, insieme ad ovvietà e luoghi comuni, dominano il comune pensare.

Sesto potere è il luogo dove segnalare l’inconsueto, ma anche l’assurdo, il superficiale, il banale. Ma anche dove sottolineare quello che ci indigna o ci scandalizza. E’ il luogo delle opinioni, ben accette se argomentate, un luogo politically correct dove si può esprimere ironia ed umorismo perché la vita è già abbastanza dura perché si possa prenderla sul serio.
Non siamo invece aperti e tolleranti nei confronti delle aggressioni, verbali o concettuali. Il nostro credo è l’educazione e il rispetto reciproco. Quindi se volete partecipare urlando invettive e insulti, beh, siete nel luogo sbagliato.
A tratti faremo giornalismo, a tratti osserveremo solo la società, in altri casi daremo la nostra opinione, in uno stile più anglosassone che mediterraneo.
Vogliamo solo avere una lente di ingrandimento sul mondo, sempre più globale e quindi sempre più piccolo. E se cade, noi non ci spostiamo.

"L'acqua ti bagna, u ventu ti sciuca"
“La pioggia mi bagna, il vento mi asciuga”
(detto siciliano)