Riciclare i farmaci: la via per il risparmio?
Il problema della crescita dei costi sanitari sta spingendo sempre più Stati USA a incentivare programmi che promuovono il ‘riciclaggio’ di farmaci inutilizzati presso le fasce più povere della popolazione. Lo sottolinea il settimanale Newsweek con un’inchiesta.Secondo dati forniti dalla National Conference of State Legislatures sono 33 gli Stati che hanno implementato programmi simili: alcuni accettano donazioni di farmaci (in confezioni integre, naturalmente) anche da privati cittadini, altri invece soltanto da istituzioni, strutture ospedaliere e ambulatori. Le classi di farmaci interessate? Soprattutto antibiotici, antipsicotici, statine e antidepressivi. “Ci sono milioni e milioni di dollari di farmaci inutilizzati che vanno sprecati e finiscono distrutti”, spiega Linda Johnston, direttrice dei Servizi Sociali dell’amministrazione della regione di Tulsa, Oklahoma. E il risparmio per il servizio sanitario non sta solo nel mancato acquisto di farmaci che vengono ‘riciclati’: in un Paese nel quale decine di milioni di persone ormai non hanno una copertura assicurativa – e tra loro sono numerosissimi i malati cronici – la disponibilità di farmaci garantisce la compliance e la copertura terapeutica, di fatto evitando una percentuale di ricoveri e rallentando o arrestando la progressione patologica. FonteChoi C. States ‘recycle’ meds to battle costs. Newsweek 06/04/2008.
(Fonte: Pensiero Scientifico)
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