Di Paola Emilia Cicerone
Che il cervello funzioni meglio se lo
teniamo in allenamento è noto da tempo. Oggi c’è chi propone di
allenarlo anche in palestra: si chiama Fit 4 Brain, ed è un
vero corso di ginnastica studiato con l’aiuto di un neurologo:
esercizi di equilibrio, coordinazione e manualità pensati per
potenziare le attività cerebrali. Il corso è in partenza nel
capoluogo lombardo, presso la palestra Milano Health Club, dove sarà
presentato sabato 6 aprile con un incontro aperto al pubblico (info
www.mhcmilano.it e facebook.com/MilanoHealthClub)
E chi non è a Milano o non ha voglia
di andare in palestra? Possiamo provare a “ tracciare nuove mappe
cerebrali” in modo artigianale, cominciando col rompere la routine
con piccole novità, come fare la spesa in un supermercato che non
conosciamo o cambiare strada quando torniamo dall’ufficio o da
scuola. Ci sono poi attività fisiche che richiedono coordinamento e
potenziano la nostra abilità di muoverci nello spazio: diversi studi
confermano l’efficacia delle arti marziali “dolci” come il tai
chi chuan, il “combattimento con l’ombra” di origine cinese
che lavora sull’equilibrio ed è anche un ottimo esercizio di
memoria. Ma funziona benissimo anche il ballo, dai corsi avanzati al
semplice ballo di sala: anche in questo caso dobbiamo memorizzare dei
passi, delle sequenze di movimenti, e abbinarli alla musica il
tutto in coordinamento con un partner e con le altre persone che si
muovono nella sala. Tutti esercizi che tengono in forma le nostre
connessioni cerebrali, oltre ai nostri muscoli
Forse a dare i risultati meno
soddisfacenti sono proprio i programmi informatici pensati per
stimolare l’attività mentale: nel 2010 la rivista Nature
ha pubblicato uno studio che ha coinvolto oltre 11.000 persone,
mettendo a confronto questo tipo di programmi con un esercizio non
strutturato, come cercare on line risposte a domande bizzarre. Dopo
sei settimane si è visto che chi aveva utilizzato i programmi di
potenziamento cognitivo otteneva sì punteggi più alti in questi
programmi, ma non mostrava particolari miglioramenti a livello
cognitivo - in termini di memoria e di risposta ai test clinici che
si usano per testare le capacità cognitive - rispetto ai soggetti
del gruppo di controllo che avevano semplicemente smanettato sul
computer
(www.health.harvard.edu/blog/can-computer-games-keep-your-brain-fit-201204264640)
Per ottenere i
risultati migliori, vale per la ginnastica cerebrale il consiglio
universalmente valido per l’attività fisica: fare qualcosa che
piace. E’ inutile fracassarsi la testa sulle parole crociate o sul
Sudoku se quello che amiamo davvero è giocare a carte, o iscriversi
a un corso di lingue se preferiamo l’informatica, il bricolage o il
tango. Qualunque opportunità di imparare cose nuove è un ottimo
allenamento mentale. E se si tratta di un’attività da svolgere in
compagnia - le relazioni con gli altri sono già un allenamento in
quanto tale, senza contare gli effetti positivi delle relazioni
sociali sull’umore - e facendo un po’ di attività fisica, tanto
meglio…
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