mercoledì 27 marzo 2013

Ginnastica per la mente



Di Paola Emilia Cicerone

Che il cervello funzioni meglio se lo teniamo in allenamento è noto da tempo. Oggi c’è chi propone di allenarlo anche in palestra: si chiama Fit 4 Brain, ed è un vero corso di ginnastica studiato con l’aiuto di un neurologo: esercizi di equilibrio, coordinazione e manualità pensati per potenziare le attività cerebrali. Il corso è in partenza nel capoluogo lombardo, presso la palestra Milano Health Club, dove sarà presentato sabato 6 aprile con un incontro aperto al pubblico (info www.mhcmilano.it e facebook.com/MilanoHealthClub)
E chi non è a Milano o non ha voglia di andare in palestra? Possiamo provare a “ tracciare nuove mappe cerebrali” in modo artigianale, cominciando col rompere la routine con piccole novità, come fare la spesa in un supermercato che non conosciamo o cambiare strada quando torniamo dall’ufficio o da scuola. Ci sono poi attività fisiche che richiedono coordinamento e potenziano la nostra abilità di muoverci nello spazio: diversi studi confermano l’efficacia delle arti marziali “dolci” come il tai chi chuan, il “combattimento con l’ombra” di origine cinese che lavora sull’equilibrio ed è anche un ottimo esercizio di memoria. Ma funziona benissimo anche il ballo, dai corsi avanzati al semplice ballo di sala: anche in questo caso dobbiamo memorizzare dei passi, delle sequenze di movimenti, e abbinarli alla musica il tutto in coordinamento con un partner e con le altre persone che si muovono nella sala. Tutti esercizi che tengono in forma le nostre connessioni cerebrali, oltre ai nostri muscoli
Forse a dare i risultati meno soddisfacenti sono proprio i programmi informatici pensati per stimolare l’attività mentale: nel 2010 la rivista Nature ha pubblicato uno studio che ha coinvolto oltre 11.000 persone, mettendo a confronto questo tipo di programmi con un esercizio non strutturato, come cercare on line risposte a domande bizzarre. Dopo sei settimane si è visto che chi aveva utilizzato i programmi di potenziamento cognitivo otteneva sì punteggi più alti in questi programmi, ma non mostrava particolari miglioramenti a livello cognitivo - in termini di memoria e di risposta ai test clinici che si usano per testare le capacità cognitive - rispetto ai soggetti del gruppo di controllo che avevano semplicemente smanettato sul computer (www.health.harvard.edu/blog/can-computer-games-keep-your-brain-fit-201204264640)
Per ottenere i risultati migliori, vale per la ginnastica cerebrale il consiglio universalmente valido per l’attività fisica: fare qualcosa che piace. E’ inutile fracassarsi la testa sulle parole crociate o sul Sudoku se quello che amiamo davvero è giocare a carte, o iscriversi a un corso di lingue se preferiamo l’informatica, il bricolage o il tango. Qualunque opportunità di imparare cose nuove è un ottimo allenamento mentale. E se si tratta di un’attività da svolgere in compagnia - le relazioni con gli altri sono già un allenamento in quanto tale, senza contare gli effetti positivi delle relazioni sociali sull’umore - e facendo un po’ di attività fisica, tanto meglio…
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