E' reato rinfacciare l'insoddisfazione sessuale
24-05-2008
Roma, 24 mag. Mai dire a qualcuno che e' "insoddisfatto sessualmente". Rinfacciare, infatti, questa frustrazione, dice la Cassazione, e' un reato perseguibile penalmente per una duplica ragione: perche' e' "lesivo" della reputazione dell'offeso e perche' provoca "dileggio" nei confronti della persona insoddisfatta. Applicando questo principio, la Quinta sezione penale ha convalidato la condanna per ingiuria continuata ad un 49enne fiorentino, Marco T., denunciato da un'amica, Barbara M., che in un paio di occasioni (nel novembre del 2003 e nel gennaio dell'anno successivo), in seguito ad una litigata, le aveva rinfacciato, "in maniera certamente inurbana", annota piazza Cavour, di avere frustrazioni sessuali.
Nel dettaglio, si legge nella sentenza 20612 che Marco aveva detto a Barbara: "sei insoddisfatta sessualmente perche' tuo marito non ti soddisfa, cercati un altro...". Immediata la denuncia della donna che si era sentita ferita e la condanna a mille euro di multa per ingiuria continuata nei confronti di Marco T. da parte del Tribunale di Firenze - sezione distaccata di Pontassieve - nel novembre 2006. Inutilmente l'uomo ha tentato di cancellare la multa, sostenendo tra l'altro che l'avere rinfacciato all'amica di non essere soddisfatta sotto le lenzuola poteva essere tutt'al piu' "lesivo della reputazione del marito" e non anche ingiurioso nei confronti della donna.
La Suprema Corte ha respinto il ricorso e, giudicando la questione "manifestamente infondata", ha evidenziato che "rivolgersi ad una persona rinfacciandole difetti fisici o psichici dei coniugi comporta dileggio anche per essa". L'avere rinfacciato la frustrazione sessuale, a Marco T., oltre alla multa, costera' anche una ulteriore spesa di 1580 euro, la somma da rifondere all'amica per le spese processuali sostenute in Cassazione.
(Fonte: Adnkronos)
E' evidente che il grado di litigiosita' e' aumentato a dismisura e cosi' l'aggressivita', la maleducazione. Manca e molto, il tatto, l'essere, come si diceva una volta "urbani" ossia cittadini della citta' e come tali piu' a modino di quelli delle campagne che erano considerati meno eleganti.
Oggi invece succede esattamente il contrario, in citta' la gente e' esasperata e ignorante, in campagna molto piu' accomodante, disponibile e solidale. Aggredire le persone con argomentazioni private, intime e a sfondo sessuale e' poi, a mio parere particolarmente deprecabile. Quindi sono daccordo con la sentenza e con la multa comminata al "cafone".
Nessun commento:
Posta un commento