Scusate, ma non sono daccordo.
Il marito muore in seguito alle complicanze di una appendicite e la vedova, di 42 anni, gia' madre di un figlio, ottiene da un tribunale il permesso per prelevare lo sperma. L'obiettivo e' avere un figlio. Il secondo. Il diritto di una donna ad avere una seconda possibilita' di maternita' malgrado il marito defunto. Ma in tribunale ha fatto leva sui senmtimenti: all'eta' di 42 anni si puo' e si deve avere un altro figlio. La vita deve continuare. Cosi' ha ottenuto il permesso dalla Human fertilisation and embryology authority ad esportare lo sperma del marito morto negli Stati Uniti, dove avverrà l'inseminazione.L'intervento non può essere infatti effettuato in Gran Bretagna in quanto il marito, morto nel 2007, non ha lasciato un consenso scritto.
Quindi diamo pure la vita ad un bambino che è condannato ad essere orfano. Inoltre la donna aveva già avuto un figlio dal marito, perchè un secondo? A mio parere questo non è amore ma folle egoismo. La Corte ha stabilito: la vita deve continuare. A mio parere un figlio da un marito morto è una cosa che rasenta la morbosità e la necrofilia. La vita di questa donna può continuare con un altro uomo.
Sostengo sempre il principio che se la natura non lo permette non deve essere fatto. Così come le gravidanze in età avanzata della madre. No, no e no.
2 commenti:
D'accordo si scrive con l'apostrofo.
Meno male che in rete c'è qualcuno che mi corregge l'ortografia. Errore rosso o blu? Vorrei ringraziarti, perchè non firmarsi?
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