In giorni saldi, si parla davvero molto di shopping.
Tutti sappiamo che esiste una malattia: si chiama shopping compulsivo e chi ne soffre non riesce a smettere di fare acqusiti. Ma forse non sapevate che di shopping si può persino morire. Questa storia ci arriva dalla Gran Bretagna.
Qui una donna di 77 anni e’ stata trovata morta nel suo bungalow che si trova a Stockport. E sapete di che cosa è morta? È stata sommersa dagli acquisti che aveva accumulato nel corso della sua lunghissima vita. Dopo due giorni e il lavoro di dodici poliziotti, il locale è stato sgomberato. E sotto una valanga di cose, è stato ritrovato il cadavere di Joan Cucanne.
Ogni camera del bungalow, il garage e la sua automobile erano pieni di oggetti, come 300 sciarpe tutte diverse. Molti dei quali non sono mai stati utilizzati dalla donna: «Da 16 anni, comprava tutto ciò che le capitava tra le mani, per il semplice piacere di far compere e non perché le cose le servissero realmente», questo il racconto del miglior amico della donna 77enne, morta per la sua ossessione per gli acquisti.
«Era una donna piacevole, con una forte personalità e sempre di buon umore», questo il ricordo dei suoi vicini.
Qui una donna di 77 anni e’ stata trovata morta nel suo bungalow che si trova a Stockport. E sapete di che cosa è morta? È stata sommersa dagli acquisti che aveva accumulato nel corso della sua lunghissima vita. Dopo due giorni e il lavoro di dodici poliziotti, il locale è stato sgomberato. E sotto una valanga di cose, è stato ritrovato il cadavere di Joan Cucanne.
Ogni camera del bungalow, il garage e la sua automobile erano pieni di oggetti, come 300 sciarpe tutte diverse. Molti dei quali non sono mai stati utilizzati dalla donna: «Da 16 anni, comprava tutto ciò che le capitava tra le mani, per il semplice piacere di far compere e non perché le cose le servissero realmente», questo il racconto del miglior amico della donna 77enne, morta per la sua ossessione per gli acquisti.
«Era una donna piacevole, con una forte personalità e sempre di buon umore», questo il ricordo dei suoi vicini.
(Fonte: bioblog)
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