Illich è da sempre uno dei miei autori preferiti e questo non è forse uno dei suoi testi più famosi. "Esperti di troppo" è un libro sul ruolo delle professioni che l'autore intende come prescrittrici dei bisogni. Non solo ci propongono quello che è buono o desiderabile ma ci ordinano quello che è giusto. Questo perchè noi non lo sappiamo ed Essi hanno alle spalle studi ed esperienza. Allora il medico diventa "Dottore": cede al farmacista il commercio ma tiene per sè l'autorità di prescrivere. E questa abilità si trasferisce agli altri tramite le corporazioni professionali che conferiscono al ruolo ulteriore unità e autorità. La medicina ottiene il potere di decidere quali sono i bisogni sanitari della comunità.
I nuovi professionisti tecnocrati sono monopolistici: gli avvocati sostengono di avere il diritto esclusivo di fornire assistenza legale (non so se in Italia è permesso difendersi da soli), e non puoi costruirti una casa se il progetto non lo firma un ingegnere, la psichiatria decide quello che è normale. Noi, intanto, accettiamo. Il parlamento approva leggi sulla riforma universitaria senza ascoltare gli studenti che la vivranno. Insomma, sempra che tutti sappiano ciò che è meglio per noi. Il rischio però è che il sistema produca bisogni più velocemente dei beni destinati al loro soddisfacimento.
Giudizio: complesso, ma molto interessante.
Edizioni Erickson
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