Sono una fanatica ammiratrice di Mary Roach che ho conosciuto in occasione del suo magnifico "Stecchiti" in cui spiegava tutti gli usi dei cadaveri umani possibili e immaginabili.
Giornalista scientifica per il NY Times Magazine ha un vero talento per le inchieste e le interviste non solo non le fa al telefono, ma di persona, bensì chiede spesso di vedere come le cose accadono.
Stavolta Roach ha come obiettivo di indagare le più interessanti e talora strampalate tecniche di indagine sulla sessualità umana e di rispondere ai quesiti più disparati, dall'ipotesi che si possa raggiungere l'orgasmo con la forza del pensiero, alla possibilità che un morto possa mostrare una erezione, perchè il Viagra non ha alcuna utilità nelle donne e perchè il pene umano ha questa forma. La curiosità di Roach, unita ad una scrittura brillantissima ma ineccepibile dal punto di vista scientifico, mira ad indagare l'orgasmo femminile che a causa di una conformazione anatomica più nascosta è rimasto per lungo tempo un meccanismo sconsciuto. E allora descrive come per comprendere tale mistero ci siano fior di scienziati che chiedono alle coppie di fare sesso all'interno di un tubo per la risonanza magnetica e altri che, a corto di volontari, semplicemente studino la cosa nella propria camera da letto o nell'ambulatorio con la moglie, esperimento al quale si sottopone la stessa giornalista. Roach è curiosa, tanto da andare a San Francisco per vedere sex machines improbabili e poi volare a Taiwan per raccogliere la testimonianza di un chirurgo esperto nell'allungamento del pene. E si diletta nella descrizione della storia di questa particolare branca della medicina che nell'ottocento vedeva medici annoiati prestarsi alla mastrurbazione di pazienti isteriche per motivi squisitamente clinici.
Insomma, Mary Roach ancora una volta non ha sbagliato, individuando un tema nuovo e curioso tramite il quale sorprendere i suoi lettori.
Mary Roach
Godere
Einaudi Stile Libero
2008
14,00 Euro
247 pp.
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