domenica 7 marzo 2010

Eccelibro: Mai come mia madre


Ci sono libri che si scrivo per gli altri e libri che ci sgorgano dal cuore e sono prima delle confessioni, delle riflessioni che poi sentiamo il bisogno di condividere con altri. Un principio analogo a quello dei blog in cui depositiamo pezzi di vita anche molto personali. Io stessa qui ho spesso parlato della mia nonna adorata, della mia rabbia, delle mie difficoltà e ho trovato amici e amiche che hanno condiviso la stessa esperienza e talora la frustrazione di non essere capiti.

Credo che la comprensione è in realtà ciò che maggiormente cerchiamo nel rapporto con gli altri. Capiti e accettati per come siamo. E ciò avviene con maggiore frequenza nelle donne con le loro madri. Abbiamo bisogno che ci riconoscano e accreditino come valido anche le parti diverse da noi ma poco spesso pensiamo che anche loro hanno bisogno di essere capite e accettate.

Mai come mia madre è la lettera d'amore di una scrittrice-chef di cui ho amato ogni libro perchè capace di trasformare lettere e parole in odori, sapori, rumori, profumi. Insomma, Ruth Reichl ha una penna particolarmente felice. Questo ultimo libro è qualcosa di totalmente diverso, nulla a che fare con il suo mondo di critica gastronomica dei più grandi giornali americano come il Post e il NY Times. Qui Ruth si lascia andare ai ricordi e si permette di analizzare il suo rapporto con la madre in una confessione intima e quanto mai disarmante. Lo fa nel momento in cui lei non c'è più e tra le pagine la celebra, la accoglie, la riconosce e la capisce. Capita proprio questo, spesso, un momento in cui puoi finalmente perdonare che è spesso postumo ed è il momento in cui ti concedi di fare pace. Miriam, sua madre, aveva sempre desiderato scrivere un libro ed è allora Rurth che lo fa per lei, con severità a cui sottende anche una grande tenerezza e una immensa benevolenza. Ognuna di noi deve qualcosa anche alla peggiore delle madri. Perchè anche pessime qualcosa ci insegnano, tracciano la nostra strada, ci indicano una luce anche quando loro sono ingabbiate in una esistenza infelice. Per ogni madre frustrata quindi esiste una opportunità di riscatto. Perchè lei ti dice e ti implora di non essere come lei. Anche questa, apparente, contraddizione è una immensa opportunità perchè ti permette di evitare gli errori che ha fatto lei.

Il libro è molto semplice, porta avanti solo questo concetto per poche pagine, ma è straordinariamente intenso. In fondo, è una lettera d'amore, quella che ognuna di noi vorrebbe scrivere alla propria madre e che forse un giorno scriverò anche io.
Ruth Reichl
Mai come mia madre
Ponte alle grazie
2009
pp. 107
Euro 12,00

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