lunedì 11 febbraio 2013
Il Tiffany delle agenzie di comunicazione
Ben pochi brand come il marchio di gioielleria americano hanno saputo creare una fedeltà e una 'identity' precisa: lusso, classe, stile ma allo stesso tempo accessibilità grazie alla famosa linea in argento. Un lavoro lento e preciso che ha ormai reso la marca tra le più identificabili in tutto il mondo. Cito questo caso e il titolo provocatorio per descrivere come anche tra le agenzie di comunicazione (come in tutte le professioni) dovrebbero vigere criteri di qualità. La realtà invece è diversa, molte grandi agenzie si sono buttate nel campo della salute dove hanno intravisto la possibilità di acquisire nuovi budget senza conoscere nulla della delicatezza di questo settore. Negli ultimi anni quindi non solo sono stati aperti settori 'healtcare' ma sono nate 'agenzie' che promuovono dai detersivi agli pneumatici, passando, se capita, per farmaci e malattie. Il tutto senza avere l'umiltà di studiare, approfondire, aggiornarsi, capire o dotarsi di un consulente esperto di queste tematiche. Sono stati mandati allo sbaraglio stagisti con una lista di contatti e un telefono. Gente che brandisce i comunicati come armi. C'è anche la volta però che la presunzione e l'inadeguatezza emergono in tutto il loro splendore. Il caso più recente è quello di una agenzia che ha attribuito a un suo opinion leader la qualifica di consulente della serie televisiva Grey's Anatomy invece della consulenza nella stesura del Manuale di Medicina Anatomia del Grey. Inutile dire che l'esilarante email di rettifica ha fatto il giro dei giornalisti e delle altre agenzie e poi a macchia d'olio di altri soggetti dotati di senso dell'umorismo. L'ilarità dovuta alla stoltezza della cosa non è passata affatto inosservata e il danno di immagine temo sarà deflagrante. Anche perchè c'è errore ed errore. Passi scambiare un nome di battesimo con un altro, ma questo è indice della totale mancanza di basi e di quello che c'è sul mercato. E allora anche qui vale a mio parere il principio che 'quello che costa poco, vale poco'. La qualità di chi eroga un servizio, la sua esperienza, la preparazione sono elementi che devono essere valutati. Nella mia lunga esperienza da un lato all'altro della barricata della comunicazione, ho constatato che i cosiddetti PR la maggior parte delle volte imparano a memoria due righe del comunicato e non hanno la più pallida idea di cosa stiamo blaterando. Scegliete, quindi, l'agenzia che si prepara sull'argomento e lo conosce come se fosse il Vostro direttore marketing di prodotto. Un piccolo investimento, un grande valore.
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