Far assomigliare i computer alla carta o la carta al computer? Al Massachusetts Institute of Technology (MIT) hanno scelto la seconda possibilità, realizzando i primi esemplari di carta intelligente.
Scatole che sanno esattamente quanto pesano e libri che ci ricordano a che pagina eravamo rimasti l'ultima volta che ci siamo messi a leggerli.
Sono solo alcuni esempi delle tante applicazioni che potrebbero nascere dalle tecnologie su cui stanno lavorando alcuni ricercatori del MIT, il Massachusetts Institute of Technology, negli Stati Uniti, tutte rivolte a trasformare la carta in un mezzo interattivo.
Per realizzarle stanno utilizzando cavi, sensori e microchip di computer, che vengono inseriti tra due sottili strati di carta, e che una volta uniti assieme vanno a formare dei fogli dalle proprietà molto particolari.
Le nuove scoperte sono state presentate recentemente da Marcelo Coelho, ricercatore del Media Lab del MIT (che si trova a Boston, sempre negli Stati Uniti), durante una conferenza in Austria, da titolo International Conference on Ubiquitous Computing.
Molti gruppi di ricerca nel mondo stanno lavorando sullo sviluppo di quella che viene chiamata "carta elettronica", ovvero degli schermi di computer flessibili e che assomiglino sempre più ai tradizionali pezzi di carta.
Marcelo Coelho e Patti Maes, al MIT, insieme ad alcuni colleghi della Concordia University (Montreal, Canada) stanno invece seguendo il percorso opposto.
Stanno cercando di fare sì che i fogli dabbiano proprietà che li rendano sempre più simili a un computer, inserendo componenti elettronici nella carta tradizionale (clicca qui per vedere un video di come vengono realizzati questi nuovi tipi di carta intelligente e quali possono essere le loro applicazioni).
Sebbene quello della produzione della carta sia un processo conosciuto da secoli, "solo da poco è stato possibile sviluppare realmente una tecnologia che permetta di rendere la carta interattiva e sensibile", spiega Marcelo Coelho.
Per realizzare questa carta arricchita di componenti elettroniche gli scienziati inseriscono uno strato di inchiostro conduttore (che funziona come dei cavi elettrici) tra due strati di carta assorbente molto sottili, che vengono incollati tra loro e formano in questo modo un foglio unico con al suo interno i componenti elettronici.
I fogli di carta così prodotti offrono molte proprietà interessanti. Ad esempio, una spirale di inchiostro conduttore inserita dentro un foglio può funzionare come uno speaker o un sensore tattile, come hanno dimostrato gli scienziati.
La corrente che passa attraverso le spirali dell'inchiostro conduttore fa vibrare la carta e produce suoni che possono essere utilizzati per vari scopi. Allo stesso modo la corrente che passa per le spirali può reagire al contatto ad esempio di un dito, rendendo possibile che la carta funzioni come un touch pad.
"Il vantaggio di tutte queste scoperte è che possiamo creare della carta che ha molte più proprietà, però mantiene il suo aspetto tipico", conclude Marcelo Coelho. "Le persone possono utilizzarle come se fossero veri computer, o come tradizionali pezzi di carta su cui prendere appunti...o addirittura farli in mille pezzi se non sono soddisfatti di quello che hanno scritto".
19 settembre 2007
(Fonte: Scienza 7)
Scatole che sanno esattamente quanto pesano e libri che ci ricordano a che pagina eravamo rimasti l'ultima volta che ci siamo messi a leggerli.
Sono solo alcuni esempi delle tante applicazioni che potrebbero nascere dalle tecnologie su cui stanno lavorando alcuni ricercatori del MIT, il Massachusetts Institute of Technology, negli Stati Uniti, tutte rivolte a trasformare la carta in un mezzo interattivo.
Per realizzarle stanno utilizzando cavi, sensori e microchip di computer, che vengono inseriti tra due sottili strati di carta, e che una volta uniti assieme vanno a formare dei fogli dalle proprietà molto particolari.
Le nuove scoperte sono state presentate recentemente da Marcelo Coelho, ricercatore del Media Lab del MIT (che si trova a Boston, sempre negli Stati Uniti), durante una conferenza in Austria, da titolo International Conference on Ubiquitous Computing.
Molti gruppi di ricerca nel mondo stanno lavorando sullo sviluppo di quella che viene chiamata "carta elettronica", ovvero degli schermi di computer flessibili e che assomiglino sempre più ai tradizionali pezzi di carta.
Marcelo Coelho e Patti Maes, al MIT, insieme ad alcuni colleghi della Concordia University (Montreal, Canada) stanno invece seguendo il percorso opposto.
Stanno cercando di fare sì che i fogli dabbiano proprietà che li rendano sempre più simili a un computer, inserendo componenti elettronici nella carta tradizionale (clicca qui per vedere un video di come vengono realizzati questi nuovi tipi di carta intelligente e quali possono essere le loro applicazioni).
Sebbene quello della produzione della carta sia un processo conosciuto da secoli, "solo da poco è stato possibile sviluppare realmente una tecnologia che permetta di rendere la carta interattiva e sensibile", spiega Marcelo Coelho.
Per realizzare questa carta arricchita di componenti elettroniche gli scienziati inseriscono uno strato di inchiostro conduttore (che funziona come dei cavi elettrici) tra due strati di carta assorbente molto sottili, che vengono incollati tra loro e formano in questo modo un foglio unico con al suo interno i componenti elettronici.
I fogli di carta così prodotti offrono molte proprietà interessanti. Ad esempio, una spirale di inchiostro conduttore inserita dentro un foglio può funzionare come uno speaker o un sensore tattile, come hanno dimostrato gli scienziati.
La corrente che passa attraverso le spirali dell'inchiostro conduttore fa vibrare la carta e produce suoni che possono essere utilizzati per vari scopi. Allo stesso modo la corrente che passa per le spirali può reagire al contatto ad esempio di un dito, rendendo possibile che la carta funzioni come un touch pad.
"Il vantaggio di tutte queste scoperte è che possiamo creare della carta che ha molte più proprietà, però mantiene il suo aspetto tipico", conclude Marcelo Coelho. "Le persone possono utilizzarle come se fossero veri computer, o come tradizionali pezzi di carta su cui prendere appunti...o addirittura farli in mille pezzi se non sono soddisfatti di quello che hanno scritto".
19 settembre 2007
(Fonte: Scienza 7)
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