Cos’è il boutis?
La tecnica è certamente vicina al quilting e ancor più al nostro trapunto fiorentino, secondo alcune fonti fu proprio Caterina de Medici a far conoscere alla corte francese questo tipo di lavorazioni.
Un boutis provenzale originale, fatto secondo la più antica tradizione, è realizzato in bianco su bianco, è costituito da due tele ”nobili” poste rovescio contro rovescio in modo da avere un prodotto finito a due dritti.
Seguendo il disegno prescelto, foglie, fiori, i vari simboli legati a questa antica tecnica e poi il fondo costituito per lo più da linee e volute distanti pochi cm, vengono ricamati a piccoli punti filza.
Terminato il piquage si esegue il bourrage cioè l’imbottitura. Vengono imbottite le foglie, i fiori, ecc, e naturalmente i caratteristici canaletti distanti un paio di cm, o meno, per questa fase è utilizzato un ago molto lungo tipo quello da materasso, naturalmente i punti di inizio e fine lavoro dovranno essere ben nascosti per non perdere la caratteristica dei due dritti.
Il lavoro finito è sottoposto ad una terribile prova verità!!! È osservato controluce in modo da distinguere perfettamente le zone imbottite da quelle che non lo sono, e che saranno pertanto attraversate dalla luce.Una tecnica di questo tipo è quindi sprecata per realizzazioni, come i cuscini per esempio, perché di fatto si perderebbe la caratteristica del doppio dritto. Si preferisce quindi utilizzarla per coperte, copriletti, corpetti e in tempi più recenti per bavette, portaocchiali. Una caratteristica importante è che l’imbottittura le permette di essere isolante e di proteggere dal freddo, in origine i boutis erano utilizzati proprio per ripararsi dal freddo Mistral.
E per un divertente gioco di parole un altro Mistral, ma stavolta un poeta non un vento :-)
ha dedicato a questa antica arte degli splendidi versi paragonando un boutis ad un prato dove la rugiada ha imbiancato i fiori e le foglie.
1 commento:
Da un "Cos'è...COS'E'???" sei passata a saperne più di me! Non ti sembra di esagerare un tantino??? Se poi avessi solo immaginato che sarebbe diventato la tua valle di lacrime non te lo avrei di certo regalato!!! Fanculo all'orso balengo!
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