...chi fugge, dice il detto popolare. Chi ama, risponde la saggia Barbara Alberti. Nessuno, potrebbero affermare i più cinici e così potremmo continuare a lungo, perchè ognuno avrebbe da dire la sua su questo mistero della chimica e della testa che nessuno può svelare. E' un miracolo magnifico, che ti esalta un momento e ti devasta quello dopo. Dove tutto è estremo, magia e disperazione, attrazione e innamoramento, sicurezza, spavalderia, senso di inadeguatezza. Insomma, il famoso stato di grazia, così bello ma così effimero. Specialmente oggi, nel supermarket dei sentimenti, dove tutti sono in cerca di tutti purchè sia diverso da ciò che hanno già. Insomma, personalmente sono disorientata e non riesco a capire molte cose. Cosa voglio ad esempio, se quello che ho sempre sognato è davvero quello che desidero oppure un miraggio infantile che non mi appartiene più. Ma quello che credo è che se sono capace di pormi delle domande vuol dire che Cupido non mi ha ancora tramortita con la sua padella alata, altrimenti non potrei esssere così razionale. E non vorrei esserlo per la verità, ma ormai che so che dura poco, troppo poco e poi fa un male cane e quindi tu chiamale se vuoi, emozioni, ma io prima di lasciarci le ultime pennette, beh, sto attenta. L'inverno poi è freddo, senza piumette a proteggerti. E a me, se permettete, non mi ha protetta proprio mai nessuno e comincio ad avere qualche dubbio che proprio ora, chissà perchè, spunterà come un fungo rosso a pallini bianchi il Principe Azzurro. E che diamine, non si poteva fare vivo solo un po' prima?
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