venerdì 31 ottobre 2008

Dipendenze


Maledetto il giorno che l'ho provato. Ora non ne posso piu' fare a meno.

Parlo del caffe' ghiacciato e shakerato, delizia che si prende al Ristovino, il bar dietro la redazione frequentato da mezza Rai e tutta la 7.

Pulito, ordinato, ci andiamo perche' anche i panini sono buoni e freschi ma soprattutto per lo "shakerato". Prezzo impopolare: 1,30 ma sempre meno che un tiro di coca. Ecco lo shakerato e' la coca dei popoli, che una volta si accontentava dell'oppio ma che e' diventato molto piu' esigente.

Il negozio del mese: CRI

Si chiama Cri, ed e' un minuscolo negozio di cose e oggetti di arredamento proprio come piace a me. Oggetti particolari, deliziosi, in perfetto stile shabby Mason. Un negozio piccolo e ordinato che piacerebbe anche a me dove ho comprato un copriteiera di lana e perline e una campanella a forma di violetta rovesciata. E poi una zuccheriera e la tazza dell'amicizia in una scatola che gia' quella varrebbe la pena. E poi i fiori e la zucca vestita di tutto punto. Per non parlare del fermaporta imbottito color amaranto che tanto piacerebbe a Diamante Rosa. Un posto dove tornare (dopo aver incassato, pero'). Se volete andarci e' a Roma a Via Flaminia Vecchia, dopo via Nitti, accanto alla farmacia. Il numero civico non lo ricordo ma la prossima volta che ci passo sara' mia cura. E meno male che avevo detto: basta oggetti per la casa...
La mia coerenza e' andata a puttane molto tempo fa :)

giovedì 30 ottobre 2008

La quiete dopo la tempesta


Diluvia da giorni nei momenti piu' impensati ma io la tempesta ce l'avevo dentro. Quando gli occhi mi diventano color sottobosco. Lo sguardo e' torvo, il sorriso sofferente. Il piacere perso.


Stamattina il vento ha scacciato le ultime nubi e con la Gommosa ci siamo dedicate ai preparativi della festa di Halloween: metri e metri di tulle, cartoncini neri e arancioni, zucche e mandarini, ragni di pan carre'.


Ora e' tornata la pace. Tutto sembra di nuovo possibile. Almeno tutto quello che riguarda me stessa perche' sugli altri non alcun ascendente.


La pace e' un buon preludio alla gioia e qualche fiocco di gioia, qualche fuoco d'artificio, e' un buon viatico alla serenita' tanto ambita.


Incredibile ma riesco anche a pensare ad una festa di compleanno. Il tema e' scelto ma e' ancora segreto, segretissimo e molto carino. Nelle mie corde, direi. E si, le corde c'entrano, eccome.


Ma noooo, non e' un party sadomaso, cosa andate a pensare?


E' molto, ma molto meglio.


E anche l'idea di andare a cena fuori stasera, mi sconvolge meno del solito. Chissa', magari riesco anche a staccare la spina e rilassarmi.

mercoledì 29 ottobre 2008

Ascoltami


Perchè tu non mi ascolti.

Perchè hai, credo, la presunzione di aver capito quasi tutto.

Perchè molte cose proprio non le vuoi sapere.

E invece ascoltami perchè altrimenti non saprai chi sono. Non voglio che ami l'idea che ti sei fatto di me. Voglio che ami quello che sono, con i miei limiti.

E invece sbatto sempre con un muro. E rinuncio a parlare, delle cose futili e di quelle importanti.

Le cose? Semplicemente non te le dico. Non le sai. E quindi non ti faccio entrare. Vuoi stare fuori, sullo zerbino. Più facile non fare rumore se decidi di andartene. Perchè sei sulla porta e mica hai ancora deciso se vuoi entrare. E allora la porta che era spalancata piano piano si socchiude. Arriva il freddo dell'inverno. Accosta, c'è corrente. E non guardare dentro. La porta si chiude e la visuale sempre più ridotta. Tutto il resto lo immagini solo.

Mi lasci sola dentro questa grande casa dove c'è posto anche per te.

Il problema è, che se la porta si chiude, rimani fuori, e non ti sei premurato di prendere le chiavi.

Chiamatemi Vittoria, please...


Dio protegga la mia testardaggine e la mia determinazione, perchè stanotte, dopo due mesi di calvario e innumerevoli tentativi, sono riuscita a reinstallare la scheda audio del pc cancellata per sbaglio durante un attacco di pulizie.

Non era impresa facile ma ho dimostrato a me stessa qualcosa di importante in un momento in cui la sfiducia e l'insoddisfazione sono molto alte.

Mollare? Mai. Testa bassa e provare e provare e ritentare e riprovare. Stasera mi sembrano di nuovo possibili alcune cosette.

Solo l'applicazione strenua ottiene il vero successo che nel mio caso è sinonimo di una cosa sola: fare ogni giorno un lavoro che mi piace e mi gratifica.

Pretendere, essere e dare il meglio.

Non accontentarsi.

Rischiare.

Guarda quante cose ci sono Ste, in una scheda audio di un pc. Finalmente Al Jarreau canta di nuovo e mi fa compagnia in questa notte strana ma piena di fiducia.

Coccole nel pancione? Bimbi piu' felici


I bambini ricordano quello che accadeva prima della nascita, e' questa la straordinaria teoria di un ginecologo giapponese (Akira Ikegawa) che sull'argomento ha pubblicato un libro. Ma andiamo per ordine: sembra che colori, sapori, suoni ed emozioni della madre vengano percepiti sin dalle primissime fasi della gravidanza e il pancione non e' affatto una barriera con il mondo esterno. Se il trauma della nascita viene rimosso grazie alla secrezione di ossitocina, neurotrasmettitore che agisce anche sulla memoria, non cosi' per il travaglio. Meglio quindi non urlare esageratamente per non turbare il nascituro e in alcune sale parto si predilige una luce soffusa in modo che il bambino non arrivi al mondo con stimoli troppo forti.

Importantissimo inoltre parlare con la pancia perche' il rapporto col nascituro si costruisce sin dai primi mesi di gestazione. E infatti personalmente ho trovato sempre molto tenera l'immagine di quei padri che parlano alle pance dei loro piccoli. In particolare ricordo una scena di un vecchio film di Nuti con Isabella Ferrari in attesa. Lei dorme distesa sul letto e lui parla alla pancia di un bambino che non e' nemmeno il suo.

Gli studi sulla memoria prenatale mostrano che i ricordi sono legati a momenti che persino la madre ha dimenticato. Un bambino di due anni e mezzo, ad esempio, ha raccontato che dalla pancia vedeva nuvole arancioni. Nel primo studio dello scienziato il 53% dei piccoli ha conservato ricordi della vita dentro all'utero, il 41% di quelli al momento della nascita. Ricordi generalmente nascosti nel subconscio ma che possono riemergere al momento della nanna, in situazioni di totale relax. La lezione da imparare e' che l'influenza del mondo esterno e' molto piu' marcata di quanto non si pensi. Se la donna assume caffeina il feto si agita, se assume zuccheri sorride, se ascolta della musica che gli piace, balla, se la mamma e' arrabbiata, i suoi movimenti diventano piu' nervosi. E dopo la nascita queste capacita' si affinano ulteriormente: a 24 ore dalla nascita riconoscono il latte materno da quello di un'altra donna, reagiscono meglio alla voce femminile.

E mentre scrivo questo post mi viene proprio voglia di riprovare queste emozioni, di ricominciare da capo la piu' straordinaria delle avventure.

Piccoli geni


Avere un figlio dotato non e' sempre una passeggiata. A scuola si annoiano a morte, hanno spesso la testa tra le nuvole, sono poco loquaci. Per questo talvolta vengono trascurati dagli insegnanti, isolati dai compagni. I bambini dotati sono quelli che hanno sviluppato abilita' cognitive precoci o maggiori rispetto alla media. Lo afferma anche Ennio Fioramonti, responsabile del Italian gifted children program che segue i bambini dotati e organizza per loro particolari corsi, vacanze e incontri. Un progetto che nasce da una costola del Mensa, l'associazione che riunisce i "cervelloni". Anche perche' non sempre questi bambini hanno abilita' consuete, in ordine alle richieste scolastiche, come il babino appassionato di piste delle biglie che ha sviluppato un progetto per una pista complessa di 30 metri che avrebbe fatto impallidire un ingegnere. Un altro aveva interessi legati alla mitologia e all'architettura greca e in classe faceva scena muta su tutte le altre materie. Questi bambini infatti spesso si autoesiliano, non si sentono capiti, vengono giudicati eccentrici. E i genitori non sanno come comportarsi. E anche i piccoli geni, beh, alle volte vorrebbero essere come gli altri, per questo vanno aiutati ad inserirsi e ad accettare i limiti, degli altri.

martedì 28 ottobre 2008

Homeless: a Bologna nasce l'Officina di strada

Tutti i fine settimana in piazza Verdi e in piazza Re Enzo cinque giovani senza dimora che hanno seguito un corso dell’associazione Piazza Grande offrono il servizio. Altri cinque si occupano di pulizie e dog-sitting

BOLOGNA – Via all’officina mobile per la riparazione delle biciclette in strada: e c’è stata subito la fila di clienti. È il frutto di un progetto che a Bologna sta coinvolgendo una decina di giovani disagiati e senza fissa dimora, tutti sotto i trent’anni, dando loro una possibilità di lavorare.
L’attività di cinque giovani meccanici è iniziata così sabato scorso portando un’Ape car attrezzata in piazza Verdi e aggiustando le bici di chi si presentava fino alle diciotto. La domenica mattina le riparazioni si sono spostate invece in piazza Re Enzo. I ragazzi si sono preparati a questo lavoro nei mesi scorsi con un corso insieme agli operatori dell’associazione Piazza Grande, che hanno spiegato loro come riparare le due ruote. Durante la settimana gli stessi giovani collaborano con l’associazione l’Altra Babele, che organizza periodicamente nel centro di Bologna un’asta pubblica di biciclette per contrastare il mercato di bici rubate.

Soddisfatto Otello Ciavatti, presidente del Comitato di cittadini di piazza Verdi, tra i promotori dell’iniziativa: “Penso sia un’opportunità importante per questi ragazzi, sono stati molti i cittadini che incuriositi dall’attività hanno portato la loro bici a riparare. Speriamo che il progetto venga finanziato anche per l’anno prossimo”. I fondi avuti dal Comune infatti bastano per dare un piccolo compenso ai ragazzi con una borsa lavoro di 3,50 euro all’ora fino a dicembre, ma la Provincia di Bologna sembra intenzionata ad aggiungere un suo contributo. Il progetto coinvolge anche altri 4 giovani senza fissa dimora che durante la settimana dalle 19 alle 21 puliscono piazza Verdi e dintorni, e un altro ragazzo che si occupa di custodire i cani di coloro che lavorano, in una struttura realizzata dalla cooperativa la Rupe.

Il progetto è stato realizzato dal Comitato piazza Verdi, dall’Associazione Piazza Grande, dalla cooperativa la Rupe, dall’associazione studentesca l’Altra Babele, dalla Cgil e sostenuto dal Quartiere San Vitale e dai frati della vicina chiesa di San Giacomo Maggiore, che offrono anche un servizio quotidiano di mensa per i senza casa nel centro di Bologna. Nei prossimi mesi l’officina mobile sarà presente tutti i fine settimana, e sarà quindi possibile portare le proprie biciclette a riparare il sabato in piazza Verdi e la domenica in piazza Re Enzo, pagando eventuali pezzi di ricambio e in più una gradita offerta a sostegno del progetto. (cr)
(Fonte: Redattore Sociale)

A proposito di latte crudo


Il latte crudo, prelevato dal distributore di una fattoria poco lontana da Villa Viola è stato la scoperta di questa estate. E ci abbiamo preso gusto da subito nonostante i dubbi: si deve bollire? Quanto tempo dura fresco? Inoltre costa solo 1 euro al litro, sai che è delle mucche lì dietro, se vuoi le puoi visitare, è quindi locale e a chilometri zero. E' garantito dalla Asl, ed è integrale perchè non riceve alcun trattamento se non il raffreddamento. Last but not least, è ecologico nel senso che lo vai a prendere con le tue bottiglie che poi lavi e utilizzi nuovamente. Si può bere direttamente oppure congelare, e soprattutto, è perfetto per farci il burro. Vuoi mettere la soddisfazione? Infine la Gommy si diverte tantissimo. Ti pare poco?

Pane ai semi




Sono in pieno trip della "panettiera" e ci sto proprio prendendo la mano. Il pane ai semi che potete vedere nella foto, con la farina integrale Molino Rosso rigorosamente comprata con l'Avvocato a Natura Si. E' venuto una meraviglia. L'unica accortezza e' quella di finire la cottura nel forno regolamentare a circa 180 gradi. La mia panettiera infatti non raggiunge una temperatura accettabile e tende a far sgonfiare il pane. Il limite di questa procedura è che devi essere vigile e presente, mentre alle volte mi piace mettere su il pane prima di andare a dormire.
Il prossimo pane in programma è quello con la farina di grano saraceno e poi toccherà a quello alle olive, preferito dalla Gommy.
Il trip pane in casa si accompagna ad altri due fissazioni a cui dare conto al più presto: i pretzel, le grosse trecce di pane americane (ma in realtà di origine tedesca) e il burro fatto in casa a partire dal latte crudo. Quindi preparatevi... a casa Mason, se magna!

lunedì 27 ottobre 2008

Wish list del compleanno


Per i più riottosi nei confronti della lingua inglese, wish list, sta per "ciò che bramo, ambisco, desidero"... e siccome i desideri sono gratis segnalo quello che mi piace di più. E per non peccare di snobismo o sprezzo della povertà non scriverò nulla che costi più di 10mila euro... ;)
La Montblanc intitolata a Greta Garbo la vorrei biro, perchè la stilo è più bella ma macchia.
La borsa di Vuitton non ho ancora deciso.
Potete invece prendere in considerazione uno tv LCD 37 pollici ultrapiatto di quelli in promozione da Media Word. Vorrei metterlo in camera e passare lunghe serate a guardare i vecchi film di Nanni Moretti e tutta la serie dei 'corti' della Pixar....
Per ora non ho altre richieste. Mi sembra di essere onesta, no?

Domenica sera con Gommosa



Lo abbiamo dedicato ad un cinemino tutto ragazze: Gommy, io, Iaia e Linette. Due enormi bicchieri di pop corn e la magia dell'ultimo capolavoro della Pixar. Perche' di questo si tratta, dell'esempio di come un film dovrebbe essere: trama accattivante, personaggi indimenticabili, trovate, colpi di scena, azione, emozione e buoni sentimenti. Ci si puo' innamorare di un robottino che accartoccia rifiuti? E ci si puo' emozionare per una piantina? Si puo' fremere alla visione ravvicinata dei cerchi di Saturno? E due robot, possono essere romantici? La risposta e' si, non solo perche' io sono uscita coi lacrimoni, ma perche' nelle mie pietose condizioni erano molte altre persone. Meno i bambini, piu' le romantiche mamme. Il che la dice lunga....

Bellissimo pomeriggio, il primo senza l'ora legale. Le sei sembravano le otto, le otto davano l'impressione che fosse gia' ora della nanna. Io e la Gommosa tutte abbracciate sulle poltrone del cinema, e pop corn ovunque e il profumo dei suoi capelli e il salato delle sue lacrimucce. La serata perfetta.

domenica 26 ottobre 2008

Una fama meritata...

La scritta sulla maglietta recita:

Delle donne ho capito....
che mi piacciono!
Si è sparsa la voce.

Gerace







Gita in Calabria. Gerace è bellissima, con una chiesa antica, circa 1200 in una piazzetta deserta e senza tempo. Fuori delle porte delle case piccole botti con margherite, vasi di violette. E poi la vista sui tetti antichi, a perdita d'occhio sino al mare. Una vecchia casa, una signora scolpita nell'eternità, mi offre di cogliere dei limoni dal suo albero. Profumano intensamente. Ho ancora nelle narici quell'odore aspro e fiorito.

sabato 25 ottobre 2008

I bijoux di Kokeshi




Me ne sono innamorata appena li ho visti, ad un mercatino di artigiani vicino a Campo dei Fiori, qualche mese fa. Poi l'ho inseguita per mezza Roma, alle varie manifestazioni a cui partecipa con il suo banchetto di delizie. Ha imparato a mandarmi mail in cui mi avvisa di dove sarà, ma facciamo vite troppo diverse. Kokeshi lavora benissimo la resina e crea bijoux assolutamente deliziosi e golosi. Li avrò, si, li avrò, Kokeshi, aspettami.....

venerdì 24 ottobre 2008

Le faccio lo spelling

Fatto realmente accaduto e inoltratomi dall'Avvocato Gemelli di Messina che contribuisce spesso al mio buonumore con email di questo tenore.


Ecco i fatti:

TISCALI - CAGLIARI

Cliente: - Scusi dovrei mandarvi una lettera mi dice l'indirizzo ?

OPERATORE CALL CENTER: Tiscali Italia SPA, strada statale 195, chilometro 2300, Località Sailletta, Cagliari

Cliente: scusi, come si scrive 'SaILLetta'?

OPERATORE CALL CENTER: - ... Aspetti, le faccio lo spelling..





mercoledì 22 ottobre 2008

Senti chi parla...


Volevo il vostro parere su una riflessione scaturita da un articolo di giornale (e non da esperienza personale): perche' se le avance te le fa un uomo molto bello o molto ricco una donna e' piu' tollerante, ma se le fa uno brutto e magari poveraccio tutte a gridare alla molestia? Lo so, non e' argomento di filosifia teoretica ma alcune sostengono che chi e' bello ha i suoi privilegi. Oppure: se Sarkozy fosse il portinaio e non il Presidente francese e facesse un apprezzamento pesante sul vostro decollete', sarebbe proprio la stessa cosa? Non e' che dal primo sareste seccate e dal secondo provereste una certa gratificazione?

Va bene, ora direte che se uno e' bello piace e da uno che piace si tollera qualcosina in piu' mentre se uno ti fa schifo, beh, lo vuoi il piu' lontano possibile, specialmente se e' volgare.

A me personalmente la volgarita' e la battuta pesante indice intolleranza da chiunque, ma vorrei proprio il vostro parere....

Conversazioni al Festival della Scienza

Segnalo con piacere questo evento...

Festival della scienza 2008 – 25 ottobre 2008 – ore 18:30
Aula Polivalente San Salvatore – Piazza Sarzano – Genova

"Conoscenze diverse. Diverse conoscenze. Le mille facce della realta'"

Partecipano: Elena Cattaneo, Chiara Saraceno, Nicla Vassallo. Conduce e
coordina: Rossella Panarese. Introduce: Manuela Arata.
Fenomeni che un tempo davamo per scontati – la natura, l'ambiente, la vita, la
morte, la malattia – appaiono sempre piu' problematici nella loro
interpretazione. Discorsi, saperi, conoscenze diverse ce ne forniscono letture
diverse, talvolta anche in contrapposizione tra loro. La distinzione, e il
potenziale conflitto, non riguarda solo la differenza tra discorsi scientifici,
etici e religiosi. Riguarda anche le diverse prospettive, teoriche e
disciplinari, che si sviluppano all'interno delle conoscenze scientifiche. A
fronte di questa pluralita' di prospettive la tentazione e' quella vuoi di
individuare una conoscenza egemone e totalizzante, vuoi di rifiutare ogni
conoscenza scientifica perche' sempre parziale. E' possibile e auspicabile far
dialogare le diverse conoscenze scientifiche, o invece è un obiettivo
impossibile e magari inutile? Coordinate e moderate da Rossella Panarese,
alcune famose studiose e ricercatrici (Elena Cattaneo, Chiara Saraceno e Nicla
Vassallo) cercheranno di affrontare questi temi in modo nuovo e articolato,
senza ricorrere ad alcuno dei luoghi comuni cui ci ormai abituato la nostra
recente "cultura".
Elena Cattaneo e' Professore Ordinario di Farmacologia
presso la Facolta' di Farmacia dell'Universita' degli Studi di Milano, dove
dirige sia "Laboratorio di Biologia delle Cellule Staminali e Farmacologia
delle Malattie Neurodegenerative" (www.cattaneolab.it) presso il Dipartimento
di Scienze Farmacologiche, sia il "Centro di Ricerche sulle Cellule Staminali"
(UniStem, www.unistem.it). Da diversi anni guida un gruppo di ricerca composto
da oltre venti ricercatori dedicati allo studio di una malattia del cervello,
la Corea di Huntington, e alla comprensione della biologia e del potenziale
terapeutico delle cellule staminali cerebrali. E' autrice di novantacinque
articoli scientifici, pubblicati su riviste quali Science, Nature, Nature
Genetics, Nature, Neuroscience. Ha tenuto circa duecentocinquata Lectures in
Universita' e Centri di ricerca (Harvard, M.I.T., ColdSpringHarbor, MaxPlanck,
EMBL, King's College, CNRS) e nell'ambito di Congressi Internazionali. Da poco
le e' stato conferito il premio "Grande Ippocrate per il Ricercatore medico
dell'anno".
Rossella Panarese autrice di Radio3 Scienza (format
quotidiano che va in onda dal 2002), e' la responsabile di una parte del
palinsesto della rete. Dal 1991 ha curato e condotto molti programmi a tematica
scientifica, come "Palomar" e "Duemila". Ha collaborato sia con riviste, sia con
quotidiani, e fa attualmente parte dello staff del Master in comunicazione della
scienza della Sissa di Trieste. La sua intensa attivita' di divulgazione e'
dedicata ad approfondire i temi attuali della scienza e dell'epistemologia, le
grandi dispute scientifiche e i problemi che attraversano la comunita'
scientifica.
Chiara Saraceno e' Professore Ordinario di Sociologia
della famiglia presso la Facolta' di Scienze politiche di Torino.
Temporaneamente in congedo, attualmente è professore di ricerca al
Wissenschaftszentrum für Sozialforschung di Berlino. E' stata presidente della
Commissione di indagine sull'esclusione sociale dal 1999 al 2001. Dal 2000 al
2001 ha rappresentato l'Italia nel Social Protection Committee della UE. Si
occupa di temi che riguardano la famiglia, i rapporti tra le generazioni, i
rapporti e le disuguaglianze di genere, la poverta' e sistemi di welfare. Tra
le sue pubblicazioni recenti: "Poverta' e benessere. Una geografia delle
disuguaglianze in Italia" (a cura di, con A. Brandolini, il Mulino 2007),
"Handbook of quality of life in the enlarged European Union" (a cura di, con J.
Alber e T. Fahey, Routledge 2007), "Sociologia della famiglia" (con M. Naldini,
2° ed., il Mulino 2007), "Mutamenti della famiglia e politiche sociali in
Italia" (il Mulino, 2003), "Dinamiche assistenziali in Europa" (a cura di, il
Mulino 2004).
Nicla Vassallo autorevole specialista di filosofia della
conoscenza, e' Professore Ordinario di Filosofia teoretica presso l'Università
di Genova. Membro del comitato scientifico del Festival della scienza e
dell’Osservatorio Nazionale sulla salute della donna, scrive regolarmente sul
supplemento culturale de "Il Sole-24 Ore". Tra le sue numerose pubblicazioni
scientifiche (con sessantacinque menzioni su The Philosopher’s Index)
ricordiamo alcuni volumi: "Teoria della conoscenza" (Laterza, Roma-Bari 2003)
in qualita' di autrice, "Filosofia delle donne" (Laterza, Roma-Bari 2007) in
qualita' di co-autrice, "Filosofia delle conoscenze" (Codice Edizioni, Torino
2006) in qualità di curatrice, "Knowledge, Language, and Interpretation" (Ontos
Verlag, Frankfurt, 2008) in qualita' di co-curatrice.
http://www.festivalscienza.it/it/programma/evento.php?id=133

martedì 21 ottobre 2008

L'intelligenza delle piante



Se le copertine sono gia' molto attraenti ancor maggiori sorprese promettono i contenuti di questi libri particolari. Vi si sostiene che le piante non solo abbiano un cervello, ma che siano intelligenti. Teoria che ho gia' letto ma che riassumo per i piu' volenterosi: gli autori, Wolfgang Stuppy e Rob Kesseler hanno indagato strategie, forme e colori delle piante utilizzate per proteggere e spargere i semi, allontanare i predatori, assicurarsi la riproduzione e quindi l'esistenza, in quanto propagazione del proprio patrimonio genetico, quello che i biologi evoluzionisti chiamano fitness. Per 35 sterline potrete scoprire i segreti dei frutti, visionarne la straordinaria architettura, compenderne le strategie di riproduzione e di come, altra teoria, con il loro aspetto succulento, ci hanno convinti a mangiare i loro frutti e a partecipare alla loro coltivazione. Furbe no?

Week end tra le vigne, a vendemmiare


L'idea mi piace moltissimo e mi riporta ai primi anni della mia vita quando vivevo in un ameno paesino del Trentino. Questo era esattamente il periodo della vendemmia a cui tutti, amici, parenti vicini e non erano chiamati a partecipare. Mamma mi preparava, ricordo, una fetta di pane burro e zucchero e io partivo piena di energie e buona volonta'. Ora qualcuno ha recuperato l'idea e propone un fine settimana da vignaioli tra cesti e filari, una moda che dilaga dalle Langhe ai filari della mia adorata Sicilia. In Toscana si vendemmia a Montalcino con degustazione guidata di cinque annate di Brunello, oppure si puo' scegliere un trekking tra i fileri del Sangiovese. Oppure si puo' andare alla scoperta delle terre del Barolo oppure fare inversione e dirigere il muso della macchina verso la Puglia. Se poi siete snob, chic e ci tenete a distinguervi vi resta solo da varcare il confine e dirigervi verso la Francia dove potrete provare il brivido di un camping tra i vigneti (http://www.le-poteau.com/) : si dorme in tenda tra i filari di Sauvignon e si partecipa alla vendemmia. E sotto le stelle poi, possono accadere tante cose.

La prossima volta...


A 40 minuti da Roma sembra di stare mille miglia lontano e non e' poco. Una terrazza sul mare romantica e rilassante a Ladispoli nei pressi del famoso Castello Odescalchi. E' la Posta Vecchia, un albergo da 19 camere ma anche un ristorante posizionato in quelle che erano le vecchie stalle. Ci lavora con passione lo chef Michelino Gioia che prepara piatti ispirati alla tradizione laziale con i prodotti del suo orto e della frutta coltivata nei giardini dell'albergo. L'idea gia' mi piace e ancor di piu' il pensiero dei ravioli con pesce crudo, frutti esotici e pepe sarawak, pasta di Gragnano con baccala', cipolla stufata e pinoli tostati, piccole e profumate caponate, pesce odoroso di timo e dessert fatti di pesche (quando e' stagione) e cacao....

Ho idea di portarci l'Avvocato alla prima occasione...


per prenotare 06/9949501

Ha le mie attenzioni perche'... fa anche parte della catena Relais & Chateaux, la mia preferita per qualita' e atmosfera.

Dal 1960 al 1975 La Posta Vecchia è stata residenza in Italia di Jean Paul Getty, che l'arredò con l'aiuto del celebre critico d'arte Federico Zeri, all'epoca responsabile del Museo Getty in California. Ogni arredo acquistato da J. P. Getty è ancora oggi a La Posta Vecchia, rendendola un albergo unico al mondo per la sua eccezionale valenza storica e artistica.
La Posta Vecchia fu costruita nel 1640 dal Principe Odescalchi, a confine col suo castello di Palo Laziale, appositamente per accogliere amici e viaggiatori. Nel 1960 Jean Paul Getty acquistò La Posta Vecchia ed un ampio parco adiacente, e a lui va il merito di aver riportato La Posta Vecchia ai suoi splendori secenteschi grazie ai lavori di restauro durati circa 5 anni.
Grazie al sodalizio tra Jean Paul Getty e il critico d'arte Federico Zeri, ognuna delle suites e delle camere ha un proprio inconfondibile stile. Con vista sul mare o sul parco, sono arredate in stile classico e con mobili d'antiquariato. Uniscono il fascino e il lusso del passato a tutte le comodità del presente. La Getty Suite è identica in ogni dettaglio a come la realizzò Jean Paul Getty: oltre 100 mq, guardaroba del Seicento e bagno rivestito con marmo di Carrara.
L'hotel è dotato di ampia piscina d'acqua dolce riscaldata, di grande suggestione ed atmosfera, con vasta terrazza e magnifica vista sul mare .

Il conduttore piu' famoso d'America? Da' solo notizie false


L'uomo del momento e' lui, Jon Stewart, il piu' famoso conduttore, ops anchorman d'America. Lo dice il Project for excellence in journalism, l'istituto che redige il rapporto annuale sullo stato dei media americani.

Sembrerebbe uno scherzo, una beffa, perche' Jon, dal suo The Daily Show conduce un tg satirico che diffonde rigorosamente notizie...fasulle. Servizi costruiti con acume insieme a personaggi noti che si prestano al gioco. Il pubblico apprezza molto il senso critico con cui le balle vengono propinate in uno strano gioco in cui la satira e' il miglior modo per raccontare la verita', senza pero' affermarla chiaramente. Serena Dandini approverebbe e non a caso il suo Parla con me ha conquistato quattro serate a settimana.

Leggere i giornali gratis?


Si puo', sul web, con la versione beta del sito http://www.eufeeds.eu/ che consente di leggere piu' di 500 feeds dei giornali e delle agenzie di tutta Europa, con la possibilita' di selezionare il paese di proprio interesse. Su MyMagazines invece (http://www.mygazines.com/) si possono leggere le edizioni di quasi tutti i periodici americani e canadesi. Il sito non sarebbe legale e infatti la sua sede legale e' ad Anguilla, ma finche' non lo oscurano, val la pena di dare un'occhiata...

Trekking a dorso d'asino


Piacerebbe molto alla mia mamma, appassionata di questi 'sapori' antichi, il fine settimana a dorso di mulo. Il mulo in questione si chiama Ciclamino ed e' grigio con grandi occhi scuri. Si noleggia per una particolare escursione da fare lungo il corso del fiume Nera, in Umbria. Una rivoluzione per chi e' abituato ai jet intercontinentali. Si procede tra magnifici boschi colorati di giallo e di rosso, in mezzo al muschio e al profumo di terra umida e di prati ombreggiati, in un territorio che si estende sino alla cascata delle Marmore. La notte si trascorre in tenda o nel rifugio di Campi Alto o a Campi di Norcia. Il trekking e' organizzato dalla cooperativa La Mulattiera di Ancarano vicino Norcia. Per informazioni 0743/820051

Me ne incarti tre...

INVENTATO dal designer Frank Giotto, il Mini Motel e' una strana tenda per chi deve trascorrere molto tempo in aeroporto, attendere tra un volo e l'altro, o far fronte a ritardi e cancellazioni sempre piu' frequenti. Permette di riposare senza ricorrere ad un albergo e ai taxi necessari per arrivarci. Costa quasi 50 dollari e si monta in un attimo. Dispone di un materassino, cuscino, lampada per leggere e una sveglia da puntare per non perdere il volo. Io me ne porterei una alla posta di Via Sappada per quando mi mancano cento numeri al mio turno e una al lavoro tra la prima parte e la seconda della trasmissione. Ma l'inventore non avrebbe potuto farla tonda? In fondo si chiama Giotto. Io la trovo geniale perche'.... trovo che dormire sia una cosa molto intima e odio farlo davanti a tutti. Per chi volesse ordinarla: www.minimotel.net

lunedì 20 ottobre 2008

Houston, abbiamo un problema!


Alla richiesta di quale fosse la citazione cinematografica ho risposto senza tema di smentita: Apollo 13. Sai quelle cose che sai senza sapere di saperle?

Comunque non è questo che volevo dire, ma solo che per una volta mi tocca pronunciare la fatidica frase che di solito attiene alla mia socia.

Ebbene si, abbiamo un problema. E nonostante me lo aspettassi, ho sentito lo stesso il colpo. Sono nella fase di una serena meditazione, metabolizzo e assorbo. L'unica cosa è che vorrei farlo nel tepore del mio lettone con un paio di metri di piumino sul naso, in silenzio o al massimo con un po' di buona musica nelle orecchie. La cosa che mi da più noia infatti è quella di non poter vivere questo momento con il raccoglimento che sarebbe necessario. Sono distratta e concentrata sul resto dei miliardi di cose che devo fare per forza e infatti la notte mi si scatena una lava di inconscio che da' luogo a sogni complessi. Ho bisogno di raccoglimento. Ma soprattutto ho bisogno che finisca questo 2008 bello ma pesante, importante ma estremamente impegnativo, dove a fronte di grandi prove ho avuto grandi risultati.

Ho bisogno di tempo per capire, e non ho il servisterzo per una virata repentina, ma necessito di forza nelle braccia e di resistenza per opporre positività al nuovo urto. Vorrei rifugiarmi nel luogo che più amo per diventare papiro, per trasformarmi in bambù, per trovare dentro di me la saggia flessibilità. Quindi, abbiamo un problema, ma sarà presto risolto.

martedì 14 ottobre 2008

Dal piccolo Scagliotti...


Ricevo e volentieri pubblico questo disegno...Lui ce lo ha già appeso nella cameretta, così che se lo imprima meglio nei neuroni ricettivi dei primi mesi di vita. Per chi invece ha qualche anno in più repetita juvant e anche a me un ripassino non dispiace. Daniela, la mamma del piccolo Scagliotti, ha preso in grande simpatia il mio blog e io apprezzo immensamente il suo lato ecologico. Un giorno vi racconterò delle sue case sostenibili, del suo impegno ambientalista, della sua sensibilità. Anzi, magari ce lo facciamo raccontare da lei, che si divide tra pannolini (riciclabili) e design.

Intanto studiate, che poi vi interrogo....

Tre parole...


possono bastare.

Ieri sera dopo una lunga giornata di lavoro il mio Capo mi ha incrociata nel corridoio e ha detto :


'Ottimo lavoro, Mason'


Solo tre parole, ma sono uscita volando....

lunedì 13 ottobre 2008

Brava Giulia e brava me


E' arrivata solo ieri, ma la foto si riferisce a questa estate. Eccomi con la nazionale di Judo, ospite di Uno Mattina estate, periodo in cui la sottoscritta presidiava il fortino. E soprattutto ecco in piedi accanto a me Giulia Quintavalle che poche settimane dopo questa foto si e' portata a casa l'oro olimpico.
Brava Giulia. E grazie a Moreno che mi ha piu' volte prestato la macchinetta digitale per immortalare questi e altri momenti piacevoli.

martedì 7 ottobre 2008

Who's that girl?


Non la vedono più per le strade del centro. Stasera sta a casa davanti a quel pc in cui si può affacciare e guardarci dentro. C'è tutto ciò di cui ha bisogno stasera: musica. Un nuovo cd di Will Dowining e tanto tempo per mandare il pensiero in giro per l'universo.
E' diventata troppo terrena, vuole provare a volare di nuovo, a sognare se ne è ancora capace. Ad immaginarsi in altre vesti. I sogni sono andati troppo in fondo a quel cassetto, spinti dalle bollette e dalle lettere della banca per la rinegoziazione del mutuo. Stasera ha gli YES nella testa, la canzone sentita quella sera in quel ristorante dove è tornata di recente. Posto carino e molto defilato, con sedie moderne ma un divano antico davanti al caminetto. Focaccia bianca e prosciutto tagliato a mano e chiacchere con persone amiche, in sintonia. Risate, imitazioni ormai familiari. Una buona serata. Ma lei stasera non esce, come non esce da settimane. Non ne ha bisogno, una stanza più in là il sonno di una bambina coi capelli profumati di vento e di balsamo, il respiro lieve dell'infanzia. Mille baci prima di andare a dormire: 'non mi leccare', 'ma i morsi valgono?', 'no e nemmeno i succhiotti', 'va bene allora di ciuccio un occhio' e 'non mettermi i piedi gelati sulle gambe', 'ma ho freddo', 'già ma ora siamo in due' e risate che sanno di melograno appena mangiato. E baci tiepidi e umidi della buonanotte. Non ha bisogno di nulla lei, ha tutto qui in queste quattro mura.

Ciglia finte

Riferisco, ma ho la manualita' di un rinoceronte quindi non saro' mai in grado di metterle da sola. L'unica volta in cui ho provato l'ebbrezza di indossarle e' quando me le ha incollate la truccatrice. Belle, bellissime anche quelle come piuma di fagiano, bianche e nere, molto divertenti.

Valeria Marini non può farne a meno e se le è portate pure all'Isola dei Famosi, insieme ai suoi costumini e alle sottovesti di pizzo. Ma non è necessario essere una vamp o una drag queen per sfoggiare le ciglia finte, basta l'ironia. Specialmente se si opta per quelle più bizzarre, da esibire rigorosamente nelle serate speciali, per una festa, per andare a ballare. Ci sono ciglia striate, di pelo, brillantinate. O ancora, piumate di tutti i colori: viola per un effetto shock, bianco-azzurrate per un effetto angelico, a pois, colorate come quelle di un pavone o graffianti come il manto di un'aquila. Per chi preferisce non dare troppo nell'occhio meglio quelle a ciuffetti o singole, che richiedono tempi di applicazione più lunghi ma garantiscono un effetto naturale. L'attrezzatura necessaria, false eyelashes a parte, sono colla apposita, pinzetta a punta piatta ed eventualmente forbicine per regolarne la lunghezza. Si comincia accentuando la curvatura delle ciglia naturali con un piegaciglia. Si stende un po' di colla su un piattino o sul dorso della mano e, tenendo le ciglia con la pinzetta si intinge la base delle stesse, facendo attenzione a non spalmarla pure sulla lunghezza. A quel punto si fa asciugare la colla qualche secondo e si attaccano le ciglia alla linea della palpebra superiore e/o inferiore. Una volta posizionate e sistemate per bene, si passa con eyeliner o matita in modo da nascondere bene la colla. Volendo si può dare una passata di mascara. Non scoraggiatevi se le prime volte il risultato non risulterà perfetto: si migliora con la pratica.Le "classiche" ciglia finte, quelle che fanno da extension alle naturali, si trovano nelle comuni profumerie, ma se cercate qualcosa di veramente estroso e ricercato, allora l'ideale sono i negozi in rete: Loa make-up, False eyelashes store, My diva's closet, Classy lashes per citarne alcuni. Se preferite toccare con mano ci sono i negozi Sephora, che distribuiscono le faux cils di Make Up For Ever Paris: di modelli per non passare inosservate ce ne sono parecchi, dalle chilometriche total black alle folli ciglia rosa shocking e blu elettrico. O ancora la boutique Shu Uemura, dove i prezzi vanno dai 16 dollari ai 50, fino ai 95 per quelle disegnate in esclusiva da Victor & Rolf . Gli unici due punti vendita italiani però si trovano a Milano, e il sito non effettua spedizioni al di fuori di Stati Uniti e Canada.
(Fonte: libero.it)

Finte bionde alla carica


Le donne che scelgono una tinta chiara sono molto più sicure di se stesse, avventurose a letto e coraggiose. Lo rivela uno studio inglese.
Siete incerte se farvi finalmente quella tinta bionda che desiderate da tempo ma che rimandate perché non volete cadere nel cliché della stupida? Un nuovo studio britannico vi toglierà ogni dubbio. Perché rivela che le donne dalla chioma (finta) dorata sono molto più sicure di sé e determinate.Secondo Mark Sergeant, che ha cooordinato lo studio per la Nottingham Trent University, una bella ossigenata ai capelli non ha solo effetti di autocompiacimento estetico, ma regala una robusta dose di self confidence, una maggiore intraprendenza relazionale e sessuale e una determinazione extra sul lavoro. Centrare il giusto tono per i capelli scioglie i freni inibitori delle donne, sia che si tratti di invitare fuori un uomo o di azzardare un po' di più in camera da letto sia che si debba andare dal prorpio capo a chiedere un aumento sia che si voglia far valere i propri diritti dentro e fuori le mura domestiche.«Tingersi i capelli potrebbe sembrare un'arte a molti - sostiene dil dottor Sergeant - ma dietro c'è parecchia scienza, invece. I cambiamenti riscontrati negli atteggiamenti delle 200 partecipanti allo studio sono stati significativi. Non solo la sicurezza e l'umore miglioravano, ma le inibizioni sembravano mitigate, con molte che dicevano di sentirsi più attraenti e sensuali. Erano pronte a chiedere cose che normalmente non sarebbero state abbastanza sicure per chiedere, come ferie o aumenti».

(Fonte: libero.it)

L'amante


Docile, paziente, non si lamenta se la lasci a casa il sabato sera perche' tua moglie ha organizzato una cena con amici, non ti scoccia se a Natale rimane sola, non ti ingiuria se una sera non ti va di fare sesso. Non si scoccia se per il compleanno non le regali l'ultimo modello di borsa firmata. Una santa? No, un robot. Lo spiega uno dei guru dell'intelligenza artificiale: nel prossimo futuro satemo in grado di programmare automi capaci di farci innamorare, divertire, ridere. Robot sociali coi quali potremo cenare e vedere un film, oltre, ovviamente, fare sesso. Forse potremo anche sposarli, si vedra'. Addio quindi a litigi, discussioni, equivoci, niente piu' recriminazioni del tipo: mi trascuri, non mi dedichi abbastanza tempo, non vuoi piu' fare l'amore con me. Una predizione reale o solo una provocazione? David Lery e' piuttosto serio sull'argomento tanto che ci ha scritto anche un libro: Love and Sex with Robot: the evolution on human-robot relationship. Quasi quasi lo leggo...sono sicura di trovarlo su Amazon, anche se l'idea non mi piace e quando si veifichera' vorrei non esserci gia' piu'. Mi inquieta l'idea di una emozione artificiale.

E per chi volesse provare esiste un sito dove e' possibile comprare un androide, si chiama First androids e li vende a partire da 5400 euro.

Tata inglese cercasi

Sono piu' rare del tartufo bianco e costano altrettanto. Sto parlando delle tate inglesi, quelle che hanno seguito una scuola, capaci di tutto. Grazie al successo di Supernanny, il reality show che impazza negli Stati Uniti, la richiesta di tate inglesi superselezionati e' arrivato alle stelle e cosi' le quotazioni. Le richieste arrivano da Russia e Stati Uniti. Secondo l'agenzia Tinies le richieste nel 2007 sono aumentate del 57%. L'agenzia ha talmente tanto lavoro che ha aperto di recente filiali in Australia, Nuova Zelanda e isole Bermude. Ma quanto guadagna una tata referenziata? Circa 45.000 euro l'anno in Italia, 75.000 alle Bermude e ben 120.000 euro in Russia. Perche' ho il dubbio di aver sbagliato lavoro???

domenica 5 ottobre 2008

SKY: Lo spot


Quando ieri ho visto questa pubblicità mi sono ritrovata a pinagere come una scema. E se uno spot riesce a farti piangere o tu sei uno psicolabile (il che nel mio caso è probabile) oppure è davvero fatto bene. La seconda che ho detto????

sabato 4 ottobre 2008

La Principessa

Così non si era mai vestita, come una principessa in una sera da festa. Ne abbiamo provati tre o quattro ma questo era quello che le stava meglio. Difficile decidere di non prenderlo. E magari ci torno domani e le faccio una sorpresa. Comunque era magnifica, così tenera e anche in imbarazzo, lei che sta bene e a suo agio solo in pantaloni morbidi. E' una sportiva, ma dentro, in fondo, c'è una piccola principessa che brilla di perline e paillettes. E con una stola di piumine bianche sembrava la reginetta delle nevi. La mia reginetta per sempre. Mimmy.

Rivoluzioni scientifiche


Dopo il fuoco, la ruota e il wonder bra ecco la quarta scoperta più importante dell'umanità. Si tratta di un nylon che non si strappa e che permetterà di realizzare collant che non si smagliano. Lo hanno messo a punto all'Istituto di fisica e chimica industriale di Parigi: la sostanza elastica si ripara da sola: grazie alla sua struttura molecolare in caso di rottura i lembi strappati si riuniscono in 15 minuti.

Vita da cani 2


Non so che dirvi, è un'aberrazione, ma è anche 'so cute....'.

E poi la chiamano vita da cani





Ok, ok, non sono daccordo in linea di principio, ma confesso che la

cosa, svincolata da tutte le implicazioni etiche, mi ha divertito. Nell'ordine potete vedere un cappottino, una cuccia da 1100 dollari (circa 800 euro), una tutina con ali e infine il vestitino da cane ispirato all'abito indossato da Jennifer Lopez sul red carpet.

Alla follia partecipa l'ereditiera Paris Hilton che per il sito www.thedicadog.com disegna una linea di vestitini e accessori. Forse perchè tra cani si capiscono... oppure perchè ha un gusto... da cani?

Comunque il meglio deve ancora venire, vedi post successivo... per chi volesse ulteriore scelta c'è un omonimo sito inglese dove sbizzarrirsi www.divadogs.co.uk ma se poi il vostro cane vi azzanna una caviglia non venite a lamentarvi da me ....

giovedì 2 ottobre 2008

Disoccupato cercasi...

E' uno strano lavoro il nostro. Lo dimostra una delle ultime conversazioni della mia Socia. Sta preparando una puntata sul lavoro e cerca la testimonianza di un disoccupato. Chiama quindi una signora, conoscente del padre, che ha un figlio sena lavoro. L'ospite perfetto.
Ecco la conversazione in breve:
Signora cara, ma come sta suo figlio?
'Bene, bene'
Ah, mi fa piacere, e che fa, ha trovato lavoro?
'Si, si, per fortuna'
Commento della mia collega: ' ma che fortuna e fortuna, che SFIGA, cazzo!!!'

Diciamo che ora ho romanzato un po' ma e' un lavoro buffo e in alcuni casi ci impone un certo cinismo. Ti e' morto il figlio sotto una macchina? Ma perche' non ce lo viene a raccontare?

Ho in testa... la pubblicita'


Simpatici e fantasiosi i neozelandesi. Non trovando piu' muri dove attaccare le pubblicita' e trovando costosi i camion che portano i cartelli per tutta la citta' hanno ben pensato di pubblicare le promozioni sulle le teste pelate di alcuni coraggiosi. Su una testata locale infatti e' apparso un annuncio che assolda teste pelate sulla cui nuca verra' impresso un tatuagio temporaneo. Per due settimane di esposizione e' previsto un compenso di 1000 dollari australiani, pari a circa 550 euro. Per quella cifra per due settimane forse mi farei scrivere "giocondo" sulla fronte.