martedì 7 ottobre 2008

L'amante


Docile, paziente, non si lamenta se la lasci a casa il sabato sera perche' tua moglie ha organizzato una cena con amici, non ti scoccia se a Natale rimane sola, non ti ingiuria se una sera non ti va di fare sesso. Non si scoccia se per il compleanno non le regali l'ultimo modello di borsa firmata. Una santa? No, un robot. Lo spiega uno dei guru dell'intelligenza artificiale: nel prossimo futuro satemo in grado di programmare automi capaci di farci innamorare, divertire, ridere. Robot sociali coi quali potremo cenare e vedere un film, oltre, ovviamente, fare sesso. Forse potremo anche sposarli, si vedra'. Addio quindi a litigi, discussioni, equivoci, niente piu' recriminazioni del tipo: mi trascuri, non mi dedichi abbastanza tempo, non vuoi piu' fare l'amore con me. Una predizione reale o solo una provocazione? David Lery e' piuttosto serio sull'argomento tanto che ci ha scritto anche un libro: Love and Sex with Robot: the evolution on human-robot relationship. Quasi quasi lo leggo...sono sicura di trovarlo su Amazon, anche se l'idea non mi piace e quando si veifichera' vorrei non esserci gia' piu'. Mi inquieta l'idea di una emozione artificiale.

E per chi volesse provare esiste un sito dove e' possibile comprare un androide, si chiama First androids e li vende a partire da 5400 euro.

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