lunedì 4 aprile 2011

Se non scegli mai...


Ci sono persone che vivono senza un progetto o un obiettivo e che ad un certo punto capiscono che è molto più comodo attendere che le cose accadono. Si affidano alla fatalità, si accomodano nel destino e semplicemente attendono. Non fanno nulla. Ma gli anni passano e sono severi e veloci. Decenni che vanno via come settimane e loro a affidarsi al nulla, senza prendersi alcuna responsabilità per timore di fallire. Maglio non far nulla, se non agisci non puoi fallire, non puoi sbagliare. Persone troppo protette, come quelli che desiderano nuotare ma in acqua non mettono nemmeno un piede per timore che sia fredda. Fanno il minimo indispensabile e adducono i guai alla sfortuna. Infantili, troppo protetti dai genitori che temono per loro. Personalmente ne ho avuto sotto gli occhi esempi devastanti, non per loro stessi perchè imparano presto a sfruttare gli altri e a usarli per sopravvivere ma per le persone che li amano e non li fanno crescere. Se un figlio adulto ti si piazza in casa con la scusa di non volerti lasciare solo, beh, sbattilo fuori a calci e obbligalo a prendersi la sua vita e non vampirizzare la tua. La parola più sbagliata è 'poverino'. Se è necessario insegnarli a nuotare nella vita può essere lecito dargli una pedata e buttarlo in mare, se impara a tenersi a galla bene, se affonda, si chiama selezione naturale. Questa società troppo indulgente, genitori deboli e arrendevoli stanno creando una generazione di irresponsabili che a loro voglia creano danni perchè, non essendo stati in grado di crescere e proteggere se stessi non sono capaci di proteggere i propri figli. Paradossalmente quindi tentano di diventare dipendenti anche dalla prole che obbligano a farsi genitore. Un circolo vizioso. I figli vanno quindi protetti sino ad un certo punto, e dopo i 20 anni resi autonomi anche a forza. Passività imbelle invece alle volte, si trovano in situazioni guarda caso dove non possono essere autonomi, tipo lavori troppo precari, troppo poco pagati. E allora genitori sessantenni che hanno paura forse di invecchiare da soli accettano il compromesso di vivere con figli trentenni immaturi in un patto viziato alla base. Non tutti i figli cercano l'autonomia, molti cercano la comodità di non dover prendere mai una decisione e cercano qualcuno che la prenda per loro salvo poi lamentarsi che fosse quella sbagliata. Alle volte essere molto duri è un atto di amore, ed essere troppo comprensivi un atto di debolezza che non fa bene a nessuno.

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