Non lo conoscevo Robert J. Sternberg, sino a che il mio amico Riccardo, durante una delle nostre gradevoli conversazioni Roma-Trento mi ha cominciato a raccontare la teoria degli stili di pensiero, cosa che ha solleticato immediatamente la mia curiosità. Arrivato il libro me lo sono divorato e si sa, l'appetito vien mangiando. Ora sul comodino campeggiano:
Personalità e intelligenza
Le tre intelligente (uno dei suoi testi più famosi)
e Psicologia dell'odio.
Memore dell'entusiasmo che aveva suscitato in me Gardner stamattina ho cominciato "Le tre intelligenze" e maledetto il fatto di dovermi mettere a lavorare. Il fatto è che Sternberg non è solo straordinariamente acuto ma scrive anche in maniera estremamente chiara. Con le sue teorie ha chiarito alcuni dubbi che mi porto sin da bambina, in particolare afferma come sia necessario educare non solo alle abilità di base ma anche a quelle laterali, di riflessione e controllo, nonchè il pensiero laterale. Nel volume vengono descritti i tre principali tipi di intelligenza: analitica, creativa e pratica. La prima è quella più valorizzata sia dalla scuola che dai classici test psicologici, mentre paradossalmente nella vita adulta e nel lavoro è quella meno importante. Nonostante il libro sia dedicato agli insegnanti, vocazione straordinariamente mostrata dall'editore Erickson, credo che sia utile anche a chi opera nelle organizzazioni, gestisce persone o comunque è interessato a comprendere i meccanismi della cognizione umana.
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