Partiamo da un presupposto: io di Daniela Minerva sono una ammiratrice. E' lucida, obiettiva come pochi, preparata, efficace, pungente. Quindi quando ho letto su Repubblica del nuovo libro mi sono precipitata a comprarlo. Non poteva deludermi e infatti narra con dovizia di particolari vizi e virtù della sanità italiana: dal celebrato ma distorto modello Lombardia, agli orrori della clinica Santa Rita, dal rigore della amministrazione Emilia Romagna all'analisi di come in realtà il nostro Sistema Sanitario Nazionale sia comunque efficiente e garantista. La sanità in Italia è scandalo ed eccellenza, un mosaico in cui Minerva si districa con rara maestria, con la saggezza della reporter che osserva e analizza. Mette a fuoco i difetti ma non si compiace del disastro, anzi, propone una lettura ottimistica, si chiede se sia possibile, e come, porre rimedio alle storture, ai giochi di potere, alla tendenza alle baronie, ai clientelismi, alle leggi che lasciano spazio a furbi e furbetti. Un giro di affari da 100 milioni di euro in cui talora regnano le leggi del mercato più che quelle della tutela del paziente. Abusi, truffe e disservizi ma anche modelli da seguire, più pubblico e meno privato, più efficienza e meno deficit. Una lettura per i politici più scafati, che dice di più di mille sondaggi. Brava Daniela!
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