Sono come il mare: magari increspato in superficie ma immobile sul fondo fatta eccezione per alcune grandi correnti stagionali che mi attraversano. Ho i miei giorni di mare mosso, nubi squarciate da raggi di sole e grandi ondeggiamenti, qualche tempesta, raro lo tsunami che tutto rade al suolo, ma può succedere. Anche se sostanzialmente sono un mare tropicale, placido e caldo, uterino.
Non mi ritrovo nell'immobilità granitica della montagna, su cui ogni intemperia si posa e i cambiamenti si verificano nell'arco di secoli. Non sono la calma del lago increspato dal vento lieve ma dal fondale opaco e limaccioso.
No, sono mare trasèparente e a tratti bizzoso e irrequieto. Popolato da profondità ricche di abitanti colorati e in perenne movimento. Si, sono mare, che può cullare o sbattere con violenza sugli scogli. Quelli a cui non piace possono prenotare una tranquilla e rilassante settimana bianca. Non mi offendo.
1 commento:
Ormai di neve ne vediamo e ne vedremo ben poca.
P.S. - Ti sei accorta che non ho potuto esimermi dal linkarti?
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