lunedì 14 maggio 2007

Ufficio Oggetti Smarriti


Le cose perdute, gli oggetti smarriti. Dicono, quelli che hanno studiato, che non succede per caso che tu perda quella cosa e non un’altra. Che quando perdi qualcosa in realtà te ne vuoi allontanare, che lo vuoi abbandonare. Allora tento di pensare alle cose smarrite della mia vita: le chiavi di casa molte volte, si perché in quel momento forse a casa non ci stavo poi così bene e quindi la tesi quadra.
Il mio adorato cane di peluche, Pociotto, dimenticato in treno durante un viaggio di ritorno da Viareggio: che volessi liberarmi dal simbolo della mia fanciullezza?
Ricordo bene una bella sciarpa beige e bianca, morbidissima, bei disegni cachemire, finita chissà dove. In verità la persona che me l’aveva regalata non mi aveva mai fatto particolare simpatia…
E poi uno zainetto, regalato dalla mamma, bello e coloratissimo, molto amato, acquistato sul lungomare di Santa Margherita Ligure insieme al primo paio di Tod’s della mia vita, più o meno vent’anni fa. Ma per quanto mi sforzi non riesco a trovare una ragione per averlo perduto. E poi che altro? Decine di paia di occhiali e di ombrelli. Banalità se pensate che all’Ufficio Oggetti Smarriti delle Ferrovie hanno rinvenuto anche una dentiera e un’arto artificiale. Oggetti per i quali invocherei una consulenza specialistica sulle motivazioni dell’abbandono.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Io perdo spesso la pazienza, ma è solo perchè ho esaurito le scorte. Va bene lo stesso?