Prima tappa.
Partenza da Roma e viaggio verso New York via Monaco e Francoforte:
- I'll fly for you - Spandau Ballett
- Seven days - Sting
- Lovelight - Robbie Williams
- You don't know my name - Norah Jones
- Do ya think i'm sexy - Paris Hilton
- By night forever - Rosario Giuliani
- The blessing - R.G.
- Sul sentiero - Sergio Cammariere
Nella business lounge, sorseggiando la mia bevanda preferita quando sono all'estero: un Bloody Mary senza vodka ma condito di tutto punto e se c'è un gambo disedano, tanto meglio:
- The runaway - Janet Jackson
- Don't cry - di Faith Evans (solo in caso manchi il sedano)
Ore 19.50 anzi 20.59 atterraggio a NY, ho ascoltato:
- Nightlife - Sergio Mendes
Gli echi del tramonto si diffondono sui vetri dei grattacieli, ci sta bene:
- Living for the city di Stevie Wonder
- You're not a man - Syleena Johnson
- Let's take a ride - Justin Timberlake
- Heaven - Kelly Rowland
Per l'atterraggio ho pensato di omaggiare il bravo Mario Biondi che qui farebbe un figurone. Grazie anche ad Attilio che me lo ha fatto conoscere un attimo prima che diventasse famoso anche perchè - e non è poco - ci ha suonato insieme, quindi:
- Burning Tree - Mario Biondi
Dopo questa intensa e talvolta concitata cavalcata americana mi preparo al ritorno a casa. Ho preso alcune decisioni, ho nuovi spunti di riflessione. La musica?
- No place like home della compilation Club Med divinamente suonata - alla chitarra - da Attilio e cantata da Mario Biondi ante fama globale. E poi il titolo è perfetto anche se, lo giuro, me ne sono accorta solo dopo.
Atterraggio a Francoforte:
- the hidden agenda - Craig David
Finalmente a casa: l'unica musica possibile è la vocetta di mia figlia, l'unico strumento accordato il suoi baci bavosi sulla mia faccia.
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