lunedì 4 giugno 2007

Io ho fiducia in te: il libro




Il rischio di un incidente, un autobus che ti passa un po’ troppo vicino può essere lo spunto per una riflessione: ma se morissi adesso, quante sono le cose che non avrei potuto dire alle mie figlie? Ecco il pretesto per raccogliere una serie di messaggi da utilizzare al bisogno con i figli. Una guida semplice e di buon senso, che non ha la presunzione di essere la verità rivelata ma solo di mettere a disposizione di ogni genitore una chive di dialogo con i propri bambini e ragazzi. Inoltre l’autore è convinto che l’aspetto positivo dello scrivere un libro sia poter dialogare con la distanza, la scrittura cancella i limiti del contesto che condiziona la capacità di un padre di consigliare ma anche quella di un figlio di ascoltare, giacchè quando la temperatura emotiva è troppo alta il cuore diventa sordo. E’ raro infatti che una mente in preda all’ira o impaurita, o affaticata sia ricettiva. E poi ‘scripta manent’. Insomma il primo consiglio di questo arguto padre è che proprio la distanza sia lo strumento migliore per affrontare le situazioni della vita. Il secondo è invece quello di non nascondere ai figli i propri errori e a non considerarli dei fallimenti ma solo una preziosa occasione per imparare qualcosa. A parte quelli eccezionali che possono distruggere la vita, gli errori sono esperienza che al contrario possono darci fiducia. Van Munching comincia con il valutare l’importanza delle cose materiali, passa agilmente al destino nel descrivere la possibilità di incontrare un principe azzurro senza fare nessuna fatica, e si sofferma sul significato dell’amore. Il cammino da intraprendere – dice – non ti viene dall’alto, il tuo destino è composto da quelle cose che ogni giorno scegli di fare o di non fare. Credo che a molti succeda di sentirsi oppressi dalle scelte e di essere talmente spaventati all’idea di fare quella sbagliata che non scelgono affatto. Si limitano a rimanere immobili e cercano di convincersi che l’infelicità che si prova non è colpa loro, ma di un destino avverso e maligno.
Non so se dopo averlo letto sono un genitore migliore, ma ho sicuramente qualche idea in più su come affronterò le questioni più spinose dell’adolescenza, tra cui il motivare perché è meglio non bere e non assumere droghe di alcun tipo. Solo quel capitolo vale la spesa del libro.

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