"Come potrò essere utile agli altri..."
Era la frase ricorrente nei diari di nostra figlia Marta.Poter far del bene era l'idea che la guidava da sempre e sulla quale costruiva quotidianamente la sua esistenza e formava il suo carattere.La casualità della sua scomparsa, l'assoluta mancanza di un motivo che poteva condurre al tragico evento, il prendere visione dei suoi scritti più intimi, approcciati con rispetto, ci hanno convinto che l'unico modo per onorare la sua memoria fosse quello di continuare ad operare nella direzione da lei indicata "amare il prossimo". A caldo non abbiamo esitato a concedere l'autorizzazione all'espianto e a donare i suoi organi. Abbiamo nell'immediato accettato di collaborare con un'Associazione che prendesse il nome di nostra figlia e ringraziamo tutti per le emozioni che ci hanno dato. Oggi presentiamo con trepidazione e orgoglio, l'Associazione di nostra figlia.L'Associazione Marta Russo da noi fondata il 2 agosto 2001, ha lo scopo preciso di interpretare il volere e il desiderio di Marta stessa, che già all'età di quindici anni ci aveva comunicato la volontà di donare i suoi organi. Solo oggi abbiamo capito il significato di un suo dipinto in miniatura eseguito ancora in tenera età e che abbiamo voluto come logo dell'Associazione. Cosa potevano essere quelle due piccole e fragili vele, ispirate da un cuore puro, che affrontano il mare aperto senza paura, quasi alla ricerca di naufraghi senza colpa? Il messaggio chiaro di cercare, assistere e donare a chi ha bisogno. I naufraghi che si faranno raccogliere saranno per noi tutti uguali. Indipendentemente dal sesso, dalla razza e dalla religione che professano, riceveranno tutti lo stesso amore e la stessa dedizione. L'Associazione Marta Russo è aperta a tutti e la nostra speranza è che il messaggio di Marta arrivi nei cuori di medici, professionisti e gente comune che vorranno adoperarsi e nei cuori di chi dirige Istituzioni ed Enti, perché anche loro saranno fondamentali per il sostegno necessario all'iniziativa. Siamo sicuri che non rimarremo soli... Aureliana e Donato Russo.
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