Arriva Criminal mouse: il gioco del carcere
Terre di mezzo e www.ildue.it (il portale scritto dai detenuti di San Vittore) sono fieri di presentare Criminal mouse, il gioco in carcere. Un gioco vero e un'operazione culturale: per vincere i pregiudizi, divertendosi.
Imprevisti, quesiti insormontabili, attese infinite e alla fine, l'unica cosa che conta davvero per un uomo: la libertà. La vita di un detenuto? Assomiglia spesso ad una corsa ad ostacoli, un grande terribile gioco pieno di speranza e rassegnazione, rischi e possibilità. Almeno così la pensano diversi detenuti del carcere di San Vittore, Milano.L'idea di Criminal mouse è di Emilia Patruno, giornalista e responsabile dell'associazione Ildueonlus (che lavora in carcere animando una redazione di detenuti). E un paio di anni fa', un eterogeneo gruppo di lavoro ha deciso di realizzarla: Emilia stessa, alcuni "ospiti" definitivi dello storico carcere milanese che scrivono sul sito www.ildue.it e la redazione di Terre di mezzo, che per otto anni ogni mese ha pubblicato sul giornale una pagina scritta dagli stessi detenuti. Due gli obiettivi degli autori: primo, far divertire e tenere sul filo chi ci gioca. Inventarsi i meccanismi e le strategie di gioco con pomeriggi creativi a San vittore, simulazioni, prove e riprove, scrivere le domande e i quesiti è stato divertente innanzitutto per chi lo ha realizzato. Speriamo di cuore anche per chi ci giocherà.Secondo, spiegare nel modo più diretto, onesto e semplice la vita di chi vive dietro le sbarre. Cosa significa essere arrestati? A quante telefonate in un mese ho diritto se sono in carcere? Quanti sono i detenuti delle carceri italiane?... Il gioco svela i segreti della detenzione anche grazie ad un libro scritto apposta, in cui i detenuti descrivono con racconti autobiografici. Scorci di un mondo che conosciamo poco perché nascosto dietro mura e inferiate.
Terre di mezzo e www.ildue.it (il portale scritto dai detenuti di San Vittore) sono fieri di presentare Criminal mouse, il gioco in carcere. Un gioco vero e un'operazione culturale: per vincere i pregiudizi, divertendosi.
Imprevisti, quesiti insormontabili, attese infinite e alla fine, l'unica cosa che conta davvero per un uomo: la libertà. La vita di un detenuto? Assomiglia spesso ad una corsa ad ostacoli, un grande terribile gioco pieno di speranza e rassegnazione, rischi e possibilità. Almeno così la pensano diversi detenuti del carcere di San Vittore, Milano.L'idea di Criminal mouse è di Emilia Patruno, giornalista e responsabile dell'associazione Ildueonlus (che lavora in carcere animando una redazione di detenuti). E un paio di anni fa', un eterogeneo gruppo di lavoro ha deciso di realizzarla: Emilia stessa, alcuni "ospiti" definitivi dello storico carcere milanese che scrivono sul sito www.ildue.it e la redazione di Terre di mezzo, che per otto anni ogni mese ha pubblicato sul giornale una pagina scritta dagli stessi detenuti. Due gli obiettivi degli autori: primo, far divertire e tenere sul filo chi ci gioca. Inventarsi i meccanismi e le strategie di gioco con pomeriggi creativi a San vittore, simulazioni, prove e riprove, scrivere le domande e i quesiti è stato divertente innanzitutto per chi lo ha realizzato. Speriamo di cuore anche per chi ci giocherà.Secondo, spiegare nel modo più diretto, onesto e semplice la vita di chi vive dietro le sbarre. Cosa significa essere arrestati? A quante telefonate in un mese ho diritto se sono in carcere? Quanti sono i detenuti delle carceri italiane?... Il gioco svela i segreti della detenzione anche grazie ad un libro scritto apposta, in cui i detenuti descrivono con racconti autobiografici. Scorci di un mondo che conosciamo poco perché nascosto dietro mura e inferiate.
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