sabato 25 settembre 2010

Tu


Dicono che il web abbia una memoria infinita e io voglio lasciare scolpite queste parole perchè non ci sei e mi manchi come l'aria. Ed è colpa mia perchè sono stata ad aver proposto a tuo padre di tenerti anche stanotte e me ne sono pentita due minuti dopo. Il tempo con te e per te e l'unico che valga la pena di ricordare e raccontare e quindi con tre gatti sul letto e un silenzio e irreale l'unica cosa che sento è un senso di incompletezza. La casa è così vuota senza le tue risate cristalline che mi sembra aver traslocato, mi sembra che non ci siano più mobili. I gatti sono tristi e si accovacciano silenti sul lettone accanto a me, Sagomina non ha alcun entusiasmo per fare agguati, anche Ollie sembra sedato. Attendiamo che le ore passino e che tu torni facendo tremare i vetri con il tuo ciaoooooooooo che è un raggio di sole nelle mie giornate. Forse sono esagerata e appiccicosa, forse dovrei trattenermi ed essere ragionevole, ma il cordone ombelicale emotivo che mi lega a te è saldo. Hai cominciato la prima media e il tuo cervello sta cominciando a creare una rete di neuroni che grida: autonomia. Non te ne voglio togliere neanche un po', non ti terrò legata a me per forza, mai. Se vorrai allontanarti ti seguirò con lo sguardo e mi accerterò che nulla ti accada. E quando vorrai tornare avrò sempre sempre le braccia aperte e il sorriso sulle labbra. Oggi non mi basta il sole nel cielo ed ho rinunciato a correre a prenderti perchè anche lui, tuo padre, ha voglia e diritto di godere della tua meravigliosa compagnia. Ma vuoi sapere la verità? Tratterrò il respiro sino a domattina quando potrò venire a prenderti e tuffarmi in quel lago verde smeraldo che sono i tuoi occhi e non ti sgriderò se non ti sarai lavata il muso perchè non vorrò rovinare il momento di perfezione che accompagna il momento in cui ti rivedo. Sono come quei cani che ti fanno un mucchio di feste anche se sei stata via dieci minuti perchè la tua presenza è il mio regalo e ogni giorno è Natale. Ti amo da morire. Mamma

lunedì 6 settembre 2010

Happy Ippo











E come ogni settembre degno di questo nome si è celebrato il compleanno del buon amico Ippo che ci ha accolti ancora una volta, dato da mangiare e fatti sentire a casa. Grazie dell'ospitalità :)

A.A.A. Apiarium

E' il nuovo irresistibile negozio di prodotti a base di miele e prodotti delle api che ho scoperto al centro commerciale Euroma2. Resistere è stato impossibile, appena entri vieni abbracciato da un aroma di miele delicato ed entri in una dimensione olfattiva che ti inebria e ti trasporta altrove. Inoltre i commessi sono gentilissimi e disponibili. Tra le chicche imperdibili il sapone al miele a peso (abbiamo preso miele al cocco e il mio bagno ora sembra un alveare) e poi una linea alla pappa reale molto interessante e completa. La chicca: la cera vergine d'api con il favo: la metti in bocca come una caramella e poi getti la cera dopo averla succhiata, il tutto assolutamente bio. Tutti i saponi (disponibili in decine di declinazioni) sono a base di elementi come olio di oliva e olio di cocco arricchiti con le più selezionate materie prime. La lavorazione è artigianale e a bassa temperatura per mantenere inalterate le proprietà degli ingredienti. Che meraviglia e se volete saperne di più ecco il sito: www.apiarium.it

Poeta a domicilio...


Se state prendendo un aperitivo e vi avvicina uno vestito da Dante che vi parla solo in versi niente paura, non avete le traveggole ma avete incontrato Massimiliano Carrisi inventore del servizio Pronto intervento poetico. Disponibile per feste, convention o quello che volete potrete scegliere tra Dante o Virgilio e divertire i vostri ospiti. Si perchè il nostro è davvero bravo e risponderà in rima a qualsiasi conversazione.

Con Dante o con Virgilio

sommi vate a domicilio

per una serata baldorica

con l'arte trobadorica.

Lo trovate anche su Facebook e siccome ho promesso di fargli pubblicità (la merita davvero) ecco il numero a cui lo potete contattare:

333/5678538 o m.carrisi@virgilio.it

venerdì 3 settembre 2010

Maggieeeeeeeeeeeee







Generose


Hanno fatto lo sforzo di resistere tutto agosto, nonostante l'afa, l'arsura, il camdo, ma quando siamo arrivate una piccola rappresentanza era lì ad accolglierci, il mio minuscolo roseto che così chiamo solo per presunzione, dovrei chiamarlo l'angolino dove ho piantato le rose, o altro. Sono tutte belle, e generose e poi a metà agosto il saluto della Marie Curie che mi ha donato un unico fiore arancio spuntato accanto alle rose lilla. Magnifiche amiche è ovvio che un domani voi verrete con me.

Prima domenica di agosto..in ritardo












Una giornata perfetta, una domenica in giro con la Pociolla al mercato antiquario di Arezzo che si tiene ogni prima domenica del mese insieme al suo sabato. Ce la siamo presa comoda e abbiamo guardato i banchi, curiose e divertite, tante cose, colori, oggetti che vengono da chi sa quale cantina, dipinti di nobiluomini e lenzuola di nobildonne nelle quali sono magari stati concepiti bambini o consumati tradimenti. Arezzo è sempre magnifica e noi abbiamo fatto un lungo giro rilassato, in cerca di nulla abbiamo trovato valigie piene di foulard e cravatte, scatole di bottoni, i miei negozi preferiti e un negozietto dove Laura con le sue piccole mani fatate ricama a mano dei veri capolavori tra cui il cuscino che vedete. Laura tra l'altro ci ha raccontato di un luogo fatato, un borgo in cui andare al più presto, un luogo recuperato dalla famiglia Ferragamo che riunirà molteplici botteghe artigiane, un agriturismo di lusso e forse una spa. Un posto dove incontrare bella gente per una serata diversa. Segnalazioni quanto mai preziose per due curiose come noi.
Poi un salto da Blanc de Clò dove ho comprato ma ho anche stilato la mia wish list mentale e la borsa che cercavo da tre anni e sono stata brava a non comprarla perchè non si può mica avere tutto. Il gelato magnifico, gli mms a Maggie che è proprio di Arezzo e tanta serenità mano nella mano con la mia piccola, mano con le unghie dipinte ciascuna di un colore diverso. Kiko è il nostro luna park e oggi sono state giostre vere, io con il mascara viola, lei con le dita arcobaleno e poi a casa a mostrare tutto alla nonna. Le nostre magiche vacanze.

Devo


Siamo tutti completamente schiacciati dal senso del dovere. Non possiamo evitarlo, dobbiamo essere ineccepibili e orientati alla perfezione, madri eccellenti, padri modello, CI ASSUMIAMO RESPONSABILITà CHE NON SEMPRE ABBIAMO SCELTO PER ESSERE DEGNI DI QUALCOSA. DI COSA, non è dato sapere. Nel mio caso antiche frasi negative su come sarei stata che hanno solcato la mia anima. E stare lì tutta la vita a dimostrare che non è vero, che sei diverso. Devi essere presente, disponibile, per tutti. Per gli amici, per i genitori e tutti i dieci comandamenti in fila. E' necessario imparare di nuovo a fare qualcosa per se e solo per se, ritagliarsi un angolo privato di sano egoismo, anche a costo di ledere per 5 minuti i diritti degli altri, gli altri che di rispetto non sempre ce ne portano quanto dovuto. Abbiamo sulle spalle più di quanto è umanamente sopportabile, io dipingo le porte in attesa dell'inverno, metto fiocchi e fiorellini, cucino anche quando non mi va e allo stesso modo vado in piscina. E' fatica pura che vale la pena solo per chi ami, nel mio caso la Pociolla. Il lavoro è positivo ma non è quello che voglio veramente, personalmente non ho più voglia di spaccarmi la testa per mantenere due case, vado verso una progressiva e inesorabile semplificazione, non voglio fare carriera, voglio stare tranquilla, non voglio crescere esponenzialmente, non voglio uno stipendio più alto ma vivere bene con quello che ho. Devo invece imparare a fare qualcosa per me stessa e ritagliarmi un momento mio come quello di stamane quando mi sono soffermata ad ascoltare con attenzione il rumore delle querce spostate dal vento imperioso. Forse non è nemmeno colpa degli altri, alcuni sono fardelli che ci siamo messi sulle spalle da soli e ci hanno portato ad essere rigidi e implacabili, una fatica che forse non ci rende attraenti. E' tutto molto complicato, ci vorrebbe un viaggio senza meta, una esperienza assolutamente inconsueta per gente come noi che poi si riconosce e si sceglie. In trenta giorni mi sono messa sul lettino a prendere il sole per due ore. :)