domenica 31 maggio 2009

Dove? Nel bianco

Un resort che è una masseria, una masseria che ha i colori del cielo e del mare e un mare che è già sogno. E' il Brogobianco Resort e SPA di Polignano a Mare, provincia di Bari, un cielo azzurro e onde che si alternano a grotte. 48 stanze per un relais che vuole essere intimo e confortevole, charme e suggestione. Spazi e linee essenziali in reale coerenza con l'architettura locale. All'interno della corte centrale il bianco della calcia abbaglia gli occhi del viaggiatore e conferma quelli dell'abitante. Un giardino che profuma di salvia e timo, rosmarino per grigliate serali al fresco degli ulivi e all'ombra dei fichi d'india, quando l'aria è più fresca e i profumi più intensi: geranio e citronella, limone e brace. E dopo una giornata al mare il ristoro di una Spa da cinquecento mq dove provare trattamenti per la remise en forme. E per chi volesse evadere, ecco i trulli di Alberobello, che adoro, le grotte di Castellana, il bianco delle case di Ostuni, per tornare, alla sera, in un'oasi dell'unico colore che posso concepire: il bianco perfetto.
Per informazioni: www.borgobianco.it
tel. 080 8870001

Si, sei un verme




e voglio tenerti sempre attaccato a me, al bavero della mia giacca più severa. Che tutti sappiano che adoro i vermi come te, che adoro ogni tuo anello di giada e cristallo, che venero ogni zampetta, che conto i tuoi piccoli passi sino al collo. E fammi il solletico che mi piace. Si, sono il tuo bruco, forma intermedia, in trasformazione. Dammi le ali, fammi diventare una farfalla multicolare, ma tu, magnifico verme, rimani con me....


(Collezione Animalier di Vhernier)

venerdì 29 maggio 2009

Eccelibro: Il verde va con tutto

Il verde è il nuovo nero, per vestirsi ma soprattutto per essere trendy senza danneggiare il pianeta. Tamsin ha scritto un libro straordinario nella sua semplicità e ricchissimo di spunti per essere eco, sostenibili e trendy allo stesso tempo. Comprare infatti può essere un atto etico, e si può essere eco senza necessariamente indossare un saio, basta conoscere e saper scegliere. Tessuti da coltivazioni biologiche, da campi dove i contadini non vengono sfruttati, lavorati in maniera bio, senza sbiancanti chimici. Ma non si parla solo di abiti, ma anche di dieta, un piano a basso livello di anidride carbonica e se oltre al pianeta volete salvare anche il girovita potete disdire l'abbonamento alla palestra e comprare un paio di scarpe per camminare, al limite una bicicletta. Tra l'altro andare in bici è molto trendy, lo fanno Daryl Hannan, Naomi Watts e George Clooney (!!) e il look contadinella può essere molto sexy. Gli esempi di abbigliamento eco, tra cui le borse RE(f)USE di Ilaria Venturini Fendi, sono moltissimi anche per i nostro paese, anche se poco consciuti. E se come la sottoscritta avete una debolezza per i diamanti non è necessario rinunciarvi, basta scegliere quelli di una ditta che non sfrutta i raccoglitori e non proviene da zone di guerra per lo sfruttamento dei giacimenti. Ad esempio Dejoria garantisce che ogni pietra proviene da zone in cui non esistono conflitti. E così anche per l'oro, oggi nella versione 'pulita' ossia che non usa cianuro e mercurio per il suo trattamento. L'idea è diPippa Small, creatrice di gioielli amata da Julia Roberts e Cameron Diaz. In fondo al libro, che vi travolgerà con le sue indicazioni innovative, un ricco elenco di siti e negozi da visitare, di persona e online. E anche se non deciderete di convertirvi completamente alla causa, potrete comunque essere più consapevoli di come se una maglietta costa solo sette euro, qualcuno viene sfruttato a monte della catena di produzione. Da avere.
Tamsin Blanchard
Il verde va con tutto
TEA
euro 12,00

Eccelibro: La fiera delle sanità

Partiamo da un presupposto: io di Daniela Minerva sono una ammiratrice. E' lucida, obiettiva come pochi, preparata, efficace, pungente. Quindi quando ho letto su Repubblica del nuovo libro mi sono precipitata a comprarlo. Non poteva deludermi e infatti narra con dovizia di particolari vizi e virtù della sanità italiana: dal celebrato ma distorto modello Lombardia, agli orrori della clinica Santa Rita, dal rigore della amministrazione Emilia Romagna all'analisi di come in realtà il nostro Sistema Sanitario Nazionale sia comunque efficiente e garantista. La sanità in Italia è scandalo ed eccellenza, un mosaico in cui Minerva si districa con rara maestria, con la saggezza della reporter che osserva e analizza. Mette a fuoco i difetti ma non si compiace del disastro, anzi, propone una lettura ottimistica, si chiede se sia possibile, e come, porre rimedio alle storture, ai giochi di potere, alla tendenza alle baronie, ai clientelismi, alle leggi che lasciano spazio a furbi e furbetti. Un giro di affari da 100 milioni di euro in cui talora regnano le leggi del mercato più che quelle della tutela del paziente. Abusi, truffe e disservizi ma anche modelli da seguire, più pubblico e meno privato, più efficienza e meno deficit. Una lettura per i politici più scafati, che dice di più di mille sondaggi. Brava Daniela!

giovedì 28 maggio 2009

Il piatto freddo


....parlo della vendetta. E va bene, ti sei vendicato, hai ripagato pan per focaccia, la stessa moneta. Motivi diversi: io amarezza, delusione, paura, sentimento di impossibilità. Tu: orgoglio, vendetta, sfregio. Non è un problema, ho già superato l'aspettativa, non mi interessa già più, forse solo ora mi hai rivelato chi sei dopo due lunghi anni in cui ho rimpianto la nostra amicizia. Ma è freddo questo piatto, Ale, gelido, e ti rimane sullo stomaco. Sarebbe stato meglio guardarmi negli occhi e dirmi quanto secondo te sono stronza. Ma tu non volevi repliche, non volevi capire che in realtà non lo sono affatto. Che guerra è quella combattuta contro nessuno? Volevi farmi soffrire? Mi spiace per te ma per questo io non soffro più, per questi giochetti. Ho imparato a soffrire per le cose davvero importanti, il resto va e torna e poi va via di nuovo e forse non torna più o forse si. Abbiamo perso un'occasione e lo sai. Io ho sbagliato e se ci fossimo visti mi sarei scusata. Se sbaglio chiedo scusa. In realtà alle volte, nel tentativo di proteggere te stesso ferisci qualcun'altro. Non è giusto ma può succedere, alle volte devi scegliere. Come ti senti ora? Meglio? Non credo.

mercoledì 27 maggio 2009

L'appuntamento


Gruppetto di amiche fuori della scuola delle figlie. Capto alcune frasi di una conversazione che dice più o meno: 'ma secondo voi quand'è che con un uomo è una uscita normale, amichevole e quando invece è un appuntamento che prelude ad un interesse più marcato, ad una volontà reciproca di approfondire la conoscenza?

Non avevo nemmeno fatto in tempo a finire di ascoltare che il mio cervello si era già messo in moto.

Ecco le mie personali risposte, ma sarebbe carino conoscere le vostre...

LEI:

1 - quando ti devi vedere alle 21 ma alle 16 stai già pensando a cosa devi metterti

2 - quando hai l'esigenza insopprimibile di non avere peli superflui

3 - quando le poche ore che mancano all'appuntamento sembrano non passare mai

4 - quando metti la gonna e lasci a casa gli amati pantaloni

5 - quando non hai alcun pensiero ma l'animo carico di aspettative


LUI:

1 - quando la vai a prendere sotto casa

2 - quando non vuoi passare a prenderla prima di aver fatto un salto a casa per una doccia e un cambio

3 - quando le poche ore che mancano sembrano molto lunghe

4 - quando controlli che la barba non sia cresciuta troppo

5 - quando hai mentito a qualcuno per poterla incontrare (amici, fidanzata, mamma)


E ora, tocca a voi...Daniiiiiii

Rosa??????

L'hanno battezzato 'Pinkie' ed è un raro delfino rosa, avvistato nelle acque della Lousiana dal capitano Erik Rue
A vederlo sembra un peluche, ma Pinkie è un vero delfino rosa, appartenente ad una specie molto rara. Ad avvistarlo e fotografarlo è stato Erik Rue, capitano di una barca a noleggio, che attraversava le acque del Calcasieu Lake, in Louisiana. Appena è riuscito ad immortalarlo, ha esclamato “Sembra uscito da un dipinto!”, tanto è stato l’entusiasmo nel vederlo.
Il piccolo Pinkie è un tursiope albino, specie rarissima di delfino, della quale si contano solo 14 avvistamenti ufficiali. Le sue peculiarità fisiche sono definite dal colore rosastro, dovuto ad un particolare caso di albinismo animale, dagli evidenti occhi rossi e soprattutto dalla forma del naso a bottiglia. Questa particolarità contraddistingue i delfini più ricercati dai delfinari, siccome sono particolarmente agili nelle acrobazie e tolleranti allo stato di cattività.
Purtroppo la specie è in via di estinzione, a causa del numero esiguo di esemplari nascituri e di numerose menomazioni come la vista ridotta, l’elevata sensibilità alla luce e la grande difficoltà di camuffamento contro i predatori.
Le nascite di questi animali fuori dal comune sono state evidenziate spesso come eventi di una “natura miracolosa”. Ricordiamo i tre cuccioli di tigre bianca del Bengala, arrivati allo zoo di Buenos Aires lo scorso 23 dicembre e il simpaticissimo Copito de Nieve (Fiocco di neve), uno splendido esemplare di gorilla albino, divenuto in breve tempo la celebrità dello zoo di Barcellona, dove molti piansero la sua morte nel novembre del 2003.
Eleonora D’Amore su ciaopeople.com

La foto del giorno


La madre dei cretini...


Partiamo dal presupposto che a me i ranocchi piacciono, e molto. Non provo alcuna repulsione, anzi, sono carini (purchè non ti sputino in un occhio). Ne ho raccolti e salvati diversi che stavano per finire sulla strada, che si erano persi nei campi, che rischiavano una vangata sulla testa. Abbiamo avuto anche Augusto, un vero macho, che una notte aveva trovato rifugio sotto la veranda ed era straordinariamente cresciuto.

Questo però non significa che si debbano stringere eccessivamente i rapporti. Lo fano invece in Iran, dove i giovani hanno preso l'abitudine di leccare il dorso del bufo alvarius, un rospo piuttosto diffuso nella zona, la cui schiena è cosparsa di ghiandole che secernono una sostanza allucinogena chiamata 'bufotenina'. I più schifiltosi invece fabbricano sigarette con la pelle dell'anfibio fatta seccare al sole: sembra che la tecnica funzioni ma sia piuttosto pericolosa per la salute. Intanto gli animalisti sono preoccupati: la pratica è così diffusa che il ranocchio rischia l'estinzione.

La cosa si commenta da sola.

Bamboline per donatori


Le ha create David Foox e sono una collezione di 24 bamboline dal nome Organ Donor Dolls, pupazzetti che hanno come testa i vari organi del corpo umano, ma anche cellule staminali e organi compromessi come il fegato da alcolista e il polmone da fumatore. Sono bellissime e potrebbero servire a sensibilizzare le persone riguardo la donazione di organi. A me piacciono moltissimo. Si guardano e si trovano sul sito http://www.foox-u.com/

Eccelibro: padri e figlie


Quando ho comprato il libro di Bracconier ho tirato un sospiro di sollievo: dopo tanti testi sul materno e pochi sulla paternità in generale, di solito poco soddisfacenti, credevo di trovare qualche risposta ai miei quesiti e soprattutto un ampia trattazione sui padri assenti, emotivamente o fisicamente. Purtroppo nonostante lo abbia divorato, ho trovato un libro piuttosto frettoloso, superficiale e mi dispiace perché si trattava di una ottima occasione per parlare in maniera approfondita di un rapporto tutt’altro che facile e ovvio. La paternità infatti è stata trattata sempre in maniera piuttosto marginale, poco indagata e le conclusioni di Bracconier sono troppo facili e ovvie. Pensavo che per 18,50 euro avrei avuto qualcosa di più che l’affermazione che ‘i padri hanno una influenza decisiva sul futuro delle proprie figlie’. Oppure: fa più danni un padre collerico o uno troppo amico? E la cosa mi dispiace perché trovo che Cortina sia un editore dal catalogo straordinariamente interessante. E allora va bene, il prossimo libro sui padri lo scrive la sottoscritta.

La masseria bianca


E' tutta bianca, proprio come piace a me, nascosta in un angolo di Puglia tra Bari e Brindisi, circondata da ulivi, mandorli e carrubi. E' una masseria del '500 con porticati, angoli freschi, piscina, spiaggia privata, una amaca sospesa tra gli ulivi. Una ospitalità che descrivono come discreta ma ricca di stimoli tra cui un corso di cucina e di golf, oltre ad una Spa Aveda ricavata da una grotta di tufo con cabine, bagno turco, palestra e idromassaggio. Credo che chiederò un preventivo per me a la Gommosa, ne abbiamo davvero bisogno.
Per informazioni: www.apuliacollection.com

Scacchi matti

Ho sempre desiderato imparare a giocare a scacchi. Sono infatti una persona assolutamente poco strategica, poco dotata di pensiero laterale. Insomma affronto le cose in maniera molto diretta e semplice. Sembra invece che gli scacchi siano una straordinaria scuola di pensiero, aiutino la concentrazione, la riflessione e l'apprendimento di altre materie. In Germania addirittura in alcune scuole hanno introdotto lezioni di scacchi all'interno dell'orario scolastico. Secondo gli esperti è un vero toccasana per il cervello e aiuta i bambini più timidi a socializzare. Secondo le osservazioni della Garmania i bambini che hanno imparato a giocare a scacchi dalla prima elementare si sono rivelati più bravi in matematica, grammatica tedesca e lingue.
Mentre rifletto sull'opportunità di apprendere i segreti di questo affascinante gioco segnalo un interessante doppio CD rom edito da Erickson: Scacco matto 1 e 2 per potenziare il ragionamento e imparare strategie e tattiche. Sembra infatti che i più importanti statisti mondiali giocassero a scacchi. Indicato per i bambini dagli 8 anni in su sarà somministrato alla Gommosa ma soprattutto alla sottoscritta. Fosse la volta buona che imparo qualcosa.

Banalità

Detesto con tutte le mie forze le risposte ovvie, impraticabili, le soluzioni facili e i consigli non richiesti. Detesto chi crede di aver capito tutto e avere la soluzione in tasca senza avere alcun elemento, detesto le scorciatoie. Le cose dette per dire, tanto per riempire un vuoto e, come dico io 'dare aria alle tonsille'.
E invece spesso e malvolentieri ci ricasco, le racconto qualcosa, così, per non limitare la telefonata ad un 'come stai? Bene? Fa caldo?' stile zia Manja in collegamento con Pescara ogni mattina che Dio manda in terra.
Allora provo ad aprire un minuscolo squarcio sulla mia vita che non voglio condividere con lei. Qualche accenno, qualche episodio, qualche difficoltà. La risposta? Sempre superficiale quando non impraticabile, giacchè non posso dire al mio datore di lavoro: 'beh chiarisciti le idee e poi mi fai sapere'. Quello che mi sorprende è il suo astio sempre maggiore, sempre più acidità. Alla comunione di Grace mi hanno riferito di uno scambio molto duro con la domestica. Durante la messa ha dato una rispostaccia anche a me.
Ho taciuto solo perchè era la comunione di mia figlia e a Messa non si litiga.
Non è colpa mia se la tua vita è andata così, se sei nei guai fino al collo, se non hai voluto sentire i numerosi avvertimenti, se sei stata presuntuosa, se non hai costruito alcun rapporto solido e importante, se non hai una rete sociale, se io non ne posso più, se hai solo un'amica e che Dio te la conservi sempre. Non è colpa mia se non fai altro che allontanare gli altri.

martedì 26 maggio 2009

Il destino suona sempre una volta


Ed è come il treno di una linea sperimentale, un numero zero, un inedito e vai a sapere se faranno un'altra corsa, quindi bando agli indugi, bisogna seguire 'la pancia', l'istinto come dice una persona a cui tengo molto, e volarci su senza che la testa abbia il tempo di opporsi.
E' come se le cose giuste noi le riconoscessimo, così come le persone giuste, i grandi amori, sono tra persone che si 'riconoscono' tra mille. Una magia che non si può e non si deve spiegare perchè è il bello del mistero. E bisogna accettare di non poter controllare tutto, affidarsi a quello che può essere chiamato il Potere Superiore. Consegnarsi al ciò che si sente giusto. Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori.
Sono qui in attesa, sul binario, il treno passerà e si fermerà pochi minuti. Chissà perchè quando aspetti qualcosa sto benedetto tempo non passa mai. E stai li quindi a girare e rigirare pollici e cervello nell'attesa di ciò che deve accadere.
Dice lui: non pensare al bersaglio e la freccia andrà dove deve. Ma la concentrazione è praticamente impossibile e tutto è difficile da portare avanti. Da piccola avevo sempre paura del futuro, c'era sempre su di me la cappa di terrore dell'imprevisto e del non avere le risorse per affrontarlo, quelle economiche ma anche mentali. Oggi non sono più una bambina e il futuro, beh verrà, sarà come vuole e io non potrò sempre dirigerlo dove voglio.
E quindi accetto di farmi sorprendere.

L'aroma del caffè


Una figlia si lamentava con suo padre circa la sua vita e di come le cose le risultavano tanto difficili.Non sapeva come fare per proseguire e credeva di darsi per vinta. Era stanca di lottare.Sembrava che quando risolveva un problema, ne apparisse un altro. Suo padre, uno chef di cucina, la portò al suo posto di lavoro.Lì riempì tre pentole con acqua e le pose sul fuoco.Quando l'acqua delle tre pentole stava bollendo, in una collocò alcune carote, in un'altra collocò delle uova e nell'ultima collocò dei grani di caffè.Lasciò bollire l'acqua senza dire parola. La figlia aspettò impazientemente, domandandosi cosa stesse facendo il padre....Dopo venti minuti il padre spense il fuoco. Tirò fuori le carote e le collocò in un piatto. Tirò fuori le uova e le collocò in un altro piatto.Finalmente, colò il caffè e lo mise in una scodella.Guardando sua figlia le disse: "Cara figlia mia, carote, uova o caffè?"La fece avvicinare e le chiese che toccasse le carote, ella lo fece e notò che erano soffici;dopo le chiese di prendere un uovo e di romperlo, mentre lo tirava fuori dal guscio, osservò l'uovo sodo. Dopo le chiese che provasse a bere il caffè, ella sorrise mentre godeva delsuo ricco aroma. Umilmente la figlia domandò: "Cosa significa questo, padre?" Egli le spiegò che i tre elementi avevano affrontato la stessa avversità, "l'acqua bollente", ma avevano reagito in maniera differente. La carota arrivò all'acqua forte, dura, superba; ma dopo avere passato per l'acqua, bollendo era diventata debole, facile da disfare.L'uovo era arrivato all'acqua fragile, il suo guscio fine proteggeva il suo interno molle,ma dopo essere stato in acqua, bollendo, il suo interno si era indurito. Invece, i grani di caffè, erano unici: dopo essere stati in acqua, bollendo,avevano trasformato l'acqua."Quale sei tu figlia?" le disse. "Quando l'avversità suona alla tua porta; come rispondi?""Sei una carota che sembra forte ma quando i problemi ed il dolore ti toccano, diventi debole e perdi la tua forza?" "Sei un uovo che comincia con un cuore malleabile e buono di spirito, ma che dopo una morte, una separazione, un licenziamento, un ostacolo durante il tragitto, diventa duro e rigido?Esternamente ti vedi uguale, ma dentro sei amareggiata ed aspra, con uno spirito ed un cuore indurito?" "O sei come un grano di caffè? Il caffè cambia l'acqua, l'elemento che gli causa dolore. Quando l'acqua arriva al punto di ebollizione il caffè raggiunge il suo migliore sapore." "Se sei come il grano di caffè, quando le cose si mettono peggio, tu reagisci in forma positiva, senza lasciarti vincere, e fai si che le cose che ti succedono migliorino, che esista sempre una luce che, davanti all'avversità, illumini la tua strada e quella della gente che ti circonda". Per questo motivo non mancare mai di diffondere con la tua forza e la tua positività, "il dolce aroma del caffe'" ...

lunedì 25 maggio 2009

Emoticon da cuffia


Tra le varie cose inutili che mi piace presentare qui gli emoticon per le cuffiette per l'ipod. Si applicano e così gli amici possono sapere di che umore sei alla cifra di 4 dollari. Uomo avvisato...

Pronto soccorso, interno giorno


Ecco una breve cronaca di quello che succede in un normale reparto ospedaliero di lunedi mattina....

"Qui c'è l'assalto alla diligenza: chi ha ingoiato una piuma di gallina, uno si torce per terra perchè ha un tappo di cerume !!!!!!!!!
Uno è in pronto perchè ha mal di gola da due anni, un altro si è sbagliato ed è venuto qui invece di andare lì...il pianerottolo è pieno di una umanità che necessita di assistenza psicologica più che di un otorinolaringoiatra. Oramai gli ospedali vicariano sempre più la famiglia e lo stato sociale...e qualche bel tumore come si trovava una volta? qualche bell'incidente stradale da 200 punti ? qualche sana emorragia da tre litri e mezzo? Mi sa che andrò in giro a menar qualcuno che così avrà ragione di venire in pronto soccorso..."


Personalmente mi sono scompisciata dalle risate....

domenica 24 maggio 2009

Face your pocket


E' un sito strambo di quelli che mi divertono: il gioco è quello di rovesciare il contenuto della borsetta o delle tasche su uno scanner, appoggiarci il viso e pubblicare la foto on line. L'idea è di due illustratori russi e ha già diversi partecipanti, almeno 200 facce e borse immortalate e consegnate ai posteri della rete. Esempio di egomania futile ma divertente e soprattutto un voyeurismo tutto femminile giacchè la borsa di una donna nasconde segreti seducenti per tutte le altre. Per me, una tentazione insopprimibile.

Lo trovate all'indirizzo: http://www.faceyourpockets.com/

Shopping on line




Segnalo un piccolo sito di pantofole di peluche: dai classici coniglietti alle rane, dagli orsi a... beh, andate a vedere. L'indirizzo è http://www.bunnyslippers.com/

Un tè con le farfalle


Questa tappa l'avevo in mente e in calendario già da un po', ma evidentemente era destino perchè ci sono praticamente 'caduta' dentro. Una passeggiata a Villa Borghese di quelle di fine giornata, per ossigenare la mente, ed ecco l'uccelliera, il suo giardinetto interno, delizioso, e poi la sala, dalla porta foderata di garze sottili per non far uscire i magnifici insetti. Eccole lì, enormi, magnifiche, regali, eteree. Colori mai visti, violenti e sfacciati, da clima tropicale, dove tutte le manifestazioni della natura sono estreme. E poi quella rossa, indispettita dal vano tentativo di aspirare polline da una lussureggiante dalia... artificiale. Un uomo con un retino e la fontana al centro della prima sala. Poi le orchidee e le porcellane inglesi bianche e blu. Il profumo del the e quel calore umido. Certo, poco a che vedere con le centinaia di farfalle del parco della reggia di Vienna, ma piacevolissimo lo stesso.


L'evento, organizzato nell'ambito della fortunata rassegna Farfalle & Fiori, è un magnifico inno alla primavera, con un percorso didattico sull'intero ciclo biologico di queste affascinanti creature e le loro curiosità. Un tè con le Farfalle comprende una visita guidata nei giardini segreti della Galleria Borghese e all'interno Un tè preziosamente servito tra natura, arte e bellezza è il nostro benvenuto nel mondo delle favole.
Prezzo della visita: 7.00 Euro - Bambini fino a 10 anni e Over 60: 5.00 Euro. La consumazione è inclusa. Orario: 9.30 - 18.30 tutti i giorni.

Colazione da Bvlgari

Appena cominciata, avete tempo sino al 13 settembre per ammirare i vistosi gioielli di Bvlgari per la prima volta in mostra in maniera così imponente. Io e la Gommosa ci siamo dedicate questa immersione nel lusso più eccessivo e sfrenato e a tratti, perchè no, pacchiano. Sarà che ci sono epoche di cui non amo le espressioni, come gli anni 60 e 70, mentre ho lasciato gli occhi (una espressione che sembra mi caratterizzi) sulla produzione della fine '800 sino agli anni '20. Un profluvio di platino e diamanti purissimi di dimensioni assolutamente vergognose (immaginate nella mia voce un pizzico di compiacimento). Poi l'art decò, con le sue linee squadrate, geometriche e monilitiche, gli anni '50 con le dive mondiali, i cinque braccialetti di Anna Magnani, e la collezione privata di Elisabeth Taylor incluso un anello di fidanzamento donatole da Burton e una collana eccessiva per i suoi 40 anni. E poi la modernità, la maglia groumette e il tubogas, la collezione di orologi inseriti nelle teste tempestate di serpenti, la parentesi che è stata ripresa nel 2000 e Chandra, a me più familiare, quell'anello di ceramica che nelle mie mani sarebbe durato integro poche settimane. I colori, gli stili, le sperimentazioni, l'intuizione di usare l'oro giallo e magnificarlo di pietre che potessero essere usate anche di giorno. Il marketing e l'estro, le influenze francesi, parigine in particolare (Van Cleef, Vhernier e probabilmente Maubussin ma anche Cartier). E infine la stanza centrale, l'ultima, quella del 2000, dell'oggi, dei pezzi unici, esagerati e quasi barocchi, dei diamanti enormi e sfacciati.
I miei pezzi preferiti, i gioielli di platino e delicate filigrane degli inizi del secolo, e le spille florali con un particolare meccanismo a molla, magistrale esempio di ingegneria del gioiello che permette la delicata oscillazione di fiore e foglie al movimento del corpo. Quello delicato e lieve di diamanti fancy (colorati) è un autentico capolavoro.
Quando esci sei un po' stordito, tutti i recettori per le pietre preziose completamente devastati dagli stimoli luminosi, ci buttiamo in una Roma torrida e assolata, la pietra più bella che possiamo 'indossare' ogni giorno. L'eterna. Come disse Richard Burton: 'A Liz ho fatto conoscere la birra, lei mi ha fatto conoscere Bvlgari'. A ciascuno il suo.
Biglietto intero 10,00 e., ridotto 7,50 e.
Lunedi chiuso
Per altre info: www.palazzoesposizioni.it

Eccelibro: uomini e tope


Ebbene confesso, sto leggendo come una forsennata e spazio tra un genere e l'altro. Con mia sorella maggiore stavamo leggendo l'articolo di Marco Cicala sul Venerdì che parlava delle conquiste on-line (tra l'altro scritto benissimo, dice la Zia Ida, che se ne intende) quando cita il libro "uomini e tope" di Tea editore che mi sono affrettata a recuperare. Siccome l'idea di un libro sulle conquiste sul web mi ronza nel cervello da un po', avevo voglia di vedere cosa avesse riportato un uomo. Il risultato non mi ha affatto stupita, forse un po' disgustata. Il libro è divertente ma mostra una umanità un po' deludente. Mi spiego meglio, sono tutt'altro che dell'idea che il web e i siti di incontri siano un posto da sfigati o bruttoni. E come tutto, dipende dall'uso che se ne fa. Il nostro autore lo usa come metodo fast per incontrare e consumare relazioni sessuali parallele senza impegno in un periodo di bulimia sensuale. Nulla di male, al contrario è un libro che dovrebbero leggere molte donne per riconoscere al volo il tipo da "una botta e via": chatta poco, chiede o offre subito il cellulare, propone un incontro a brevissima distanza, se prendete tempo si stufa e molla la presa. Vuole solo "quello" e lo vuole subito. Basta saperlo e tenersi alla larga. Vale il classico ma sempre valido assunto: se sali da lui è una dichiarazione esplicita del fatto che ci stai. Se non ci prova, allora non gli piaci. La cosa più triste è l'uso dell'aperitivo al posto della cena: dura meno, costa meno e se non gli piaci non è costretto a due ore di conversazione. La cena è il mezzo non lo scopo, e scusate l'uso improprio del termine. Divertente e istruttivo. Ma il mio libro sarebbe completamente diverso: sul web ho incontrato, dopo molti mesi di mail (non amo le chat) poche persone deliziose con cui ho instaurato una piacevole e duratura amicizia. E' la dose che fa il veleno.
P.s. la cosa più buffa è che il stesso disegno della copertina è stato scelto per un libro del matematico Odifreddi, che probabilmente non lo sa ;).

Gli scienziati non sono pericolosi


In un periodo di relativo timore sui progressi della scienza, che rischiano di venire imbrigliati, Gilberto Corbellini manda alle stampe il suo "Perchè gli scienziati non sono pericolosi" con l'editore Longanesi. Se in principio è stato il caso Di Bella, con l'approvazione della restrittiva legge 40 sulla procreazione assistita si è andati sempre di più verso una censura della tecnica e il rifiuto dell'evoluzionismo. Una sorta di grande operazione di marketing della Chiesa Cattolica che perde sempre più consensi e stenta ad adattarsi ad un mondo che cambia. In un Paese come il nostro che rischia di diventare fanalino di coda nello sviluppo sia economico che civile.

Ma la società di oggi è davvero minacciata dal potere di scienziati senza scrupoli a cui è necessario mettere un freno? Oppure la conoscenza è fondata su un impegno morale del ricercatore che deve rispettare il postulato dell'oggettività? Come sempre non esiste una risposta univoca, ma nel complesso rifiutare il progresso scientifico alimentando timori infondati legati all'immoralità e magari al rischio di eugenetica non sono altro che manipolazioni. Rese possibili dalla scarsa cultura del nostro paese che alimenta titoli giornalistici come 'scoperto il gene dell'odio' ma non spiega le basi della vita. E' la prima volta che la scienza e la tecnologia vengono considerate anche da autorevoli intellettuali minacce per la libertà e la dignità dell'uomo. Per le religioni vita morte, salute e malattie non devono essere nella disponibilità dell'uomo ma solo di Dio. In realtà però è impensabile lasciare questi amibiti ad una determinazione immateriale: bisognerebbe allora rifiutare di curare una infezione, dare sollievo ad un malato terminale, lasciar morire un prematuro senza aiutarlo a crescere. E' possibile invece che i dati sulla percezione pubblica delle controversie scientifiche vengano utilizzati come strumenti di propaganda. Ed è possibile che i vari sondaggi siamo abilmente formulati per influenzare la risposta. Come si spiegherebbe altrimenti il fatto che il 65% degli italiani si dichiarava in un sondaggio favorevole alla clonazione terapeutica mentre la partecipazione al referendum abrogativo della legge 40 (indetto in un fine settimana estivo soleggiato) raggiunse solo il 25% di partecipazione. Ma soprattutto come è possibile interrogare la gente su temi complessi se non conosce nemmeno il significato dei termini su cui è chiamata a dare un parere?

Faccio un esempio, in epoca Bush un sondaggio rilevò che il 60% dei cittadini americani era favorevole alla ricerca sulle staminali embrionali, ma quando un secondo sondaggio specificò che si trattava di embrioni donati dai genitori che altrimenti sarebbero andati distrutti, la proporzione di chi si pronunciava a favore saliva al 72%.

Da uno studio internazionale sui livelli di alfabetizzazione degli adulti emergeva che gli italiani che possiedono la capacità alfabetica per affrontare i temi e i problemi della società moderna sono meno del 20% della popolazione generale, contro il 50% di Stati Uniti e Svizzera, il 60% del Canada e il 64% della Norvegia. Meno Ariosto e più Galeno.

giovedì 21 maggio 2009

Eccelibri: Sternberg


Non lo conoscevo Robert J. Sternberg, sino a che il mio amico Riccardo, durante una delle nostre gradevoli conversazioni Roma-Trento mi ha cominciato a raccontare la teoria degli stili di pensiero, cosa che ha solleticato immediatamente la mia curiosità. Arrivato il libro me lo sono divorato e si sa, l'appetito vien mangiando. Ora sul comodino campeggiano:

Personalità e intelligenza

Le tre intelligente (uno dei suoi testi più famosi)

e Psicologia dell'odio.

Memore dell'entusiasmo che aveva suscitato in me Gardner stamattina ho cominciato "Le tre intelligenze" e maledetto il fatto di dovermi mettere a lavorare. Il fatto è che Sternberg non è solo straordinariamente acuto ma scrive anche in maniera estremamente chiara. Con le sue teorie ha chiarito alcuni dubbi che mi porto sin da bambina, in particolare afferma come sia necessario educare non solo alle abilità di base ma anche a quelle laterali, di riflessione e controllo, nonchè il pensiero laterale. Nel volume vengono descritti i tre principali tipi di intelligenza: analitica, creativa e pratica. La prima è quella più valorizzata sia dalla scuola che dai classici test psicologici, mentre paradossalmente nella vita adulta e nel lavoro è quella meno importante. Nonostante il libro sia dedicato agli insegnanti, vocazione straordinariamente mostrata dall'editore Erickson, credo che sia utile anche a chi opera nelle organizzazioni, gestisce persone o comunque è interessato a comprendere i meccanismi della cognizione umana.

Questo si che è un invito!


Non smette mai di stupirmi!

Ti adoro LU!
E non oso pensare cosa potrebbe inventare se dovesse chiedermi di sposarlo! Se tanto mi da tanto....

lunedì 18 maggio 2009

Quando la natura è dispettosa

(AGI) - Houstin (Texas), 18 mag. - Scandalo in Texas. Mia Washington 11 mesi fa diede alla luce due bambini e tutti esultarono pensando a due gemelli. Ora notando che i due bimbi avevano poco in comune e' emerso che i suoi due bimbi, Justin e Jordan, sono figli, rispettivamente, uno del legittimo consorte e l'altro dell'amante. Gli ovuli della donna, caso rarissimo, sono stati fecondati da spermatozoi di due padri diversi tanto che i tecnici del laboratorio di Dna di Dallas, in Texas, hanno ammesso di non aver mai visto risultati simili. Alla fine la signora Washington e' stata costretta a confessare che in effetti aveva avuto un'altra relazione e fortunatamente il marito James l'ha perdonata. I due hanno deciso che racconteranno la verita' ai bambini solo quando saranno molto piu' grandi.

La giornata continua..















Ore 15.30, il Dottore prende la via del circolo per una partita a tennis. Con suo sommo scorno nessuno dei bambini vuole seguirlo. Rimangono tutti da me (si sa, casa Mason è la più amata dagli italiani al di sotto dei 10 anni). E allora perchè perdere l'occasione di godersi un po' di sole, la truppa si trasferisce di nuovo in giardino con coperte. Le casalinghe ciacolano di smalti e occhiali da sole, poi si aggiunge la nonna materna, i bambini giocano a palla, poi seguono a ruota le zie, infine un papà. Chi torna, chi va, c'è un'atmosfera perfetta, il sole, l'ombra, gli alberi

E dopo a casa...







Prima li ho spediti tutti nel giardinetto condominiale, un'idea grandiosa, i bimbi tutti in grande spolvero a giocare nell'erbetta e tra le margherite che dovrebbero essere l'elemento naturale di tutti i bambini. Io ho messo a punto gli ultimi ritocchi del pranzo e poi abbiamo brindato alla Gommosa, splendida nel suo abito semplicissimo di lino bianco. Una principessa che ha intrattenuto i suoi ospiti in terrazzino.
Il pranzo è stato molto apprezzato, le pennette mediterranee spolverate di pangrattato hanno ricevuto le migliori attenzioni sia del Dottore che dell'Avvocato, così come gli gnocchetti, le polpette e tutto il resto. I bambini hanno spazzolato allegramente gli spiedini di wurstel e io come al solito non ho mangiato un corno come sempre accade in queste occasioni. Il pomeriggio scorreva lento tra chiacchere e progetti per l'estate alle porte, inviti... ma voi ci venite a Santa Severa? Ma certo che ci veniamo Stefi, che ne abbiamo tanto bisogno. Gli uomini si sono concessi una pennichella che a casa Mason c'è sempre quel bel freschetto... le donne a chiaccherare piano, a bassa voce, le zie a parlare d'amore, i bambini chi lo sa...
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La giornata perfetta











Perché alle volte le ciambelle riescono proprio con un bel buco tondo tondo, così come è stato il giorno della prima comunione della Pociolla Gommosa. All'aperto sotto un sole benedetto ma un po' caldino famiglia e amici si sono riuniti intorno alla piccola di bianco vestita. Le nonne accaldate, il fratello elegantissimo in cravatta Gucci, la zia Ida in lacrime e quindi in fondo alla cerimonia completamente disidratata, la zia Dani molto elegante e le casalinghe tutte nei loro migliori completi da cerimonia, con mariti e figlioli al seguito. I coniugi Stamegna compatti e impettiti sotto l'ombrello viola a cuoricini.




E poi, dopo la Santa Prima Cominione, io, zia Ida, zia Dani e il piccolo Erasmo siamo scappati via in spider violando almeno 74 articoli del codice della strada...




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giovedì 14 maggio 2009

Speriamo che sia scemo


No perchè se oltre a piacermi così è anche brillante, intelligente e sensibile sono bella che fritta. Invece non so cosa sperare. E spero che sia banale, stupidino, ovvio, che la seconda volta, guardandolo proprio bene mi accorgerò che in realtà ha i pori dilatati, i punti neri sul naso, le maniglie dell'amore, il sedere basso. Che tenda alla depressione, che collezioni zanzare, che porti i calzini bianchi e corti e che abbia numerose esperienze gay. Potrei allora continuare a crogiolarmi nell'autocommiserazione, credere che uno che mi piace non esista, che le mie esigenze sono troppo elevate, che le mie aspettative mi condannano. Quindi auspico in un infinitesimale pezzettino di rucola rimasto tra i denti dalle 13 il che significa che non si lava i denti dopo pranzo, in un buco nei jeans e magari in una battuta di quelle volgari, sull'inferiorità delle donne. E' bello aggrapparsi alle certezze, anche quelle amare, quelle che ti sei costruito per difenderti. E oggi non so che cosa sperare se non che sia....scemo.

martedì 12 maggio 2009

La pallina...


La zia ci azzecca! Brava!

Ma l'esercizio di equilibrio tocca a me. Mica facile restare in bilico su un filo se sei una pallina. Di solito la pallina sono, ma dentro un flipper. La giornata di ieri lo ha dimsotrato. Sono crollata come un sasso, in stato confusionale, nemmeno avessi bevuto la boccia di Blanc de blanc dono di Frank ancora intatta. Gioco di scacchi, l'avvocato di Napoli sarebbe fiero di me, faccio una mossa, attendo quella dell'avversario. Etologia umana allo stato puro. Navigo a vista, ma è molto bello anche non sapere dove si va a finire. Come diceva Ron: 'Caterina tu lo sai, anche perdersi talvolta è bello...'. Intanto mi concentro, sto in bilico, ascolto, all'erta. Quando sei sferico non è facile, ma per me nulla è mai stato facile e se lo fosse, non sarebbe poi così interessante...

lunedì 11 maggio 2009

L'oracolo della zia


Chi aveva la sibilla cumana, chi la Zia Ida. La zia ha fatto la previsione e io come una obbediente pallina in bilico su un filo sospeso, attendo. Il che non è esattamente la cosa che mi riesce meglio. Diciamo che oggi tento di buttarmi nel lavoro, ma la mente, perfida e dispettosa, torna sempre lì. E ci fa anche qualche immagine, no, non un vero e proprio film, per carità, che ho scoperto non porta bene, ma qualche fotogramma si. Ferma, immobile a quell'oretta passata sotto il sole a chiaccherare. Che è già molto bello. Ferma, immobile, statuaria, permeata dal solito rigore. Frenata, briglie strette perchè non me lo posso permettere di essere istintiva come vorrei. Una attesa snervante, ma a quasi 40 primavere sto imparando anche a fare questo. Attendere. Lo dice anche il Tao. Abbiamo in comune anche questo.

mercoledì 6 maggio 2009

Perchè non sei un uomo?


Mi è balenata così, tra una e l'altra delle nostre dieci o venti telefonate al giorno. Quelle che ti richiami un minuto dopo perchè ti è venuta in mente una cosa da ridere e non puoi trattenerti. Quelle che arrivano mentre tu sei alla cassa del super e io tento di scrivere un dossier. Quelle dei report quando mi dici 'sto sveglia sino all'una' così ti racconto come andata la cena e poi faccio una battuta e ridi così tanto che non riesci a dormire e l'indomani sei rincoglionita. Quelle che ridiamo ma diciamo anche tante cose serie e tu capisci me e io te. Quelle che ridiamo al pensiero che tutti ci guardano in macchina perchè qualcuno ci ha scritto 'la diamo a tutti' sulla fiancata e non ce ne siamo accorte. Quelle che si raccontano la vita e i dolori e ormai ci scherzano su, quelle che tu dici che sei permalosa ma non è vero nemmeno un po'. Quelle che tuo figlio è come fosse mio anche se me lo vorrei portare a spasso per fare ingelosire le mie amiche e pensino che è il mio amante. Quelle che tra Freud e Lacan li abbiamo buttati tutti giù nemmeno fossero i santi dal calendario. Quelle che mi dici: non lo voglio più vedere, e io lo so che non è vero ma faccio finta di crederci perchè mica posso fare sempre l'avvocato del diavolo. Quelle che erano amiche e ora sono sorelle. Quelle che vorrei un uomo uguale a te, ma non c'è, e mi rode, perchè lo vorrei proprio così. TVB

Il Cardinale di famiglia...


Questa è la prima volta che lo sento, uno che ha il Cardinale di Famiglia... Io ho avuto il Medico, l'Avvocato, il Notaio, anche il Giardiniere, ma il Cardinale, sinceramente, mi manca. Ora non comprendo l'esigenza di una simile dichiarazione, una siffatta esplosione di egomania. Di solito la presunzione, nella mia piccola esperienza, nasconde una grande insicurezza. Io sono, io faccio... abituato alleco della voce di genitori che lo lodavano, il piccolo maschio ultimogenito viziato all'inverosimile è un adulto intrigante ma piuttosto nevrotico. Uno che vuole essere guidato, ma poi si scoccia dove lo porti, quello che ti prende contropelo ma soprattutto che recita un ruolo tutto il giorno e che stress, e che fatica. Che parla delle strategie, proprio a me che ci ho rinunciato da un bel po' e che mi godo il lusso di essere cristallina. Quello che legge l'arte della guerra e ti dice: non sottovalutare mai il tuo avversario e ha ragione se sei sul lavoro, ma nei rapporti personali, no, non ragiono in termini di competizione ma di cooperazione. Quello che vuole essere intrattenuto, e che va bene una sera sola perchè di più è una fatica. Quello che credo saremo ottimi amici perchè mi diverte, anche se a lui questo non piace perchè quando sei molto pieno di sè, divertire gli altri ti sminuisce.

Stili di vita e di pensiero troppo diversi. Io che vado verso il meno, verso quello che mi basta, che non ho ulteriori esigenze se non quelle basali di benessere umano ed emotivo, lui lanciato verso l'infinito. E poi come faccio con uno che ha il Cardinale di famiglia? Io non ricordo nemmeno se ho avuto il parroco, e se si, non aveva una gran presa perchè non mi è rimasto impresso. Divario troppo grande.

Non riesco a spiegarlo


Non riesco a farmi capire. Troppo da raccontare. Perchè quella casa è importante, cosa simboleggia. Simbolo di quanto mi ha amata, di come ha accolto il mio bisogno di fondamenta ben piantate nel terreno. Lì ho visto crescere mia figlia. E' stata ed è la collina della mia anima. Il mio buen retiro. Lì sono stata serena e a casa come in nessun altro posto.
Mi dici che tanto quella fase è finita. Non mi convinco. E' razionale.
Mi dici che sono importanti solo le persone. E' vero solo in parte, io sono spesso stata abbandonata proprio dalle persone in cui avevo riposto la mia fiducia. Delle persone mi fido sino ad un certo punto perchè so di essere ingenua, di credere a molto e quindi di rischiare moltissimo. Dici delle cose sensate ma non c'è il cuore. Quella è la mia casa, rappresenta quello che è stato e che non ho rinnegato anche se è finito. E' come se allora nessun edificio storico dovesse rimanere su alla fine della sua era. Non sono d'accordo anche se ti comprendo e ti rispetto. Lasciami la libertà di essere incapace di fare questo passo senza essere dilaniata. Credimi non è un simulacro del passato, non mi illudo. Ma lì mia figlia è cresciuta e anche io. Lì ho riso e pianto, lì ho riunito la famiglia, lì ho trovato la pace con me stessa e con gli altri. Non riesco a spiegarmi.
Purtroppo.

Ti chiedo solo di prendermi per mano.

martedì 5 maggio 2009

Da Miss Marple a Miss Purple


Ecco un nuovo soprannome nuovo di zecca, visto che ho modificato il nome su Skype in Viola per esigenze di anonimato, il buon Padre Scagliotti (non che sia prete, ma lui SA) mi ha affibbiato il soprannome Miss Purple che devo dire non mi spiace neanche un po'. Lui, il Re dei titoli, lo Zar degli occhielli, il Monarca indiscusso delle didascalie, mi ha onorata di un soprannome.

Mason abbasso, è iniziata l'epoca di Miss Purple!!!!!!!

Fermate le pari opportunità


Fermatele vi prego! Va bene, abbiamo iniziato noi, ma arrivare allo smalto per gli uomini, questo no. Lo rivela un servizio del Tg2 Costume e società che mi ha lasciata inorridita. Dal principe William a Beckam passando per Morgan è tutto un fiorire di unghie laccate nere, blu e persino azzurro. Ora va da se che l'azzurro farebbe sembrare una donnaccia chiunque, ma per favore, non è necessario che ci imitate proprio in tutto.
Va bene, si, lo so, siamo state noi per prime, abbiamo voluto anche le divise militari (che però ci stanno tanto bene), abbiamo voluto il voto, la patente, si anche il rasoio per gambe e parti intime (per quanto non venga proprio un buon lavoro). Ci siamo tagliate anche i capelli a spazzola (a qualcuna sta bene, tipo Sharon Stone che anche col capello corto non perde un pizzico di sensualità). Abbiamo sbagliato e questa è la punizione. Mi scuso a nome di tutte e porgo un batuffolo di ovatta, impregnato di..acetone!!!!!!!!!!!!!

lunedì 4 maggio 2009

Bites for all


Il terzo mondo avrebbe un gran beneficio se potesse accedere al web e alle sue risorse. Purtroppo in molti paesi mancano le strade e i telefoni con filo, figuriamoci il web. La risposta però potrebbe risiedere nell'hot spot wireless. In India hanno realizzato un risciò che trasporta in giro per i villaggi un pc con una connessione wi fi e alla guida c'è un insegnante di informatica che fa lezione a giovani e anziani. Con questo metodo le comunità possono restare in contatto e comunicare con le famiglie e gli amici.

Se vuoi contribuire iscriviti a http://www.bitesforall.org/


Nel frattempo a NY Yuri Gitman ha sviluppato la Magic Bike, un hot spot wi fi che fornisce la connessione ovunque. Per informazioni potete visitare il sito http://www.magicbike.net/

I sette peccati secondo Gandhi

Gandhi ha compilato una lista molto particolare di peccati mortali che vi sottopongo per una profonda riflessione alla quale mi associo:
  • ricchezza senza lavoro
  • piacere senza coscienza
  • scienza senza umanità
  • conoscenza senza carattere
  • politica senza principi
  • commercio senza moralità
  • fede senza sacrificio

Io medito...