giovedì 29 aprile 2010

lunedì 26 aprile 2010

Quelli del punteruolo

Il «gioco» degli operatori ecologici:
bucar gomme mentre raccolgono cartoni
Scoperti dalle telecamere di una clinica privata a Vigna Stelluti: danneggiavano auto in sosta con un punteruolo
ROMA - Mentre raccoglievano i cartoni con un punteruolo bucavano i pneumatici delle auto e ne graffiavano la carrozzeria. I due vandali, individuati e denunciati dalla polizia, erano però due operatori ecologici dipendenti di una società che ha in appalto la raccolta del cartone nella Capitale. Nell'ultimo mese al commissariato Ponte Milvio erano state presentate numerose denunce di danneggiamento di auto parcheggiate in sosta libera di fronte ad una nota casa di cura in zona Vigna Stelluti.

Ecco qua i bastardi che probabilmente hanno sistemato la mia macchina, se non loro, altri con la stessa simpatica abitudine. Licenziarli? Troppo poco, in questi casi la punizione deve essere esemplare.

domenica 25 aprile 2010

Ma non è Natale







Eppure, se ho ricevuto tante belle cose per la mia casa viola, devo aver fatto qualcosa di buono. E' che io all'idea che se fai del bene, bene ti torna, ci credo veramente. E non temo la punizione, ma è che quando ti torna qualcosa di buono mi pare sempre che mi arrivi con gli interessi. Sono una teorica del circolo virtuoso. Ed oggi ho ricevuto alcune cose preziose fatte dalle mani di diamante della mia mamma. Un cestino di lavette bianche ognuna con un cuore imbottito di una stoffa diversa, una coppia di asciugamani sempre della serie 'cuore gonfio di affetto' e di imbottitura e deu deliziosi strofinacci con mucchette bianchi e lilla per la mia adoratissima cucina provenzale che la mia mamma ha personalizzato con un ricamo e una scritta a mano. Non so, ma io credo proprio di essermele meritate queste cose così belle ed ho voluto festeggiare con un paio di orecchini di Pomellato in oro rosa con pietra lilla dalla tonalità incantevole. Una giornata deliziosa direi, e quel sole splendente poi....era così bello che ho fatto il timesheet senza brontolare. Ma ora scusate, devo preparare la cena e appendere gli strofinacci nella cucina panna della Casa Bianca. Che ha un che di presidenziale, direi, ma qui siamo le regine e non ci accontentiamo di nulla di meno.

Shabby.... almeno per ora...benarrivata!


Lo volevo da tempo il terzo, ma non è come una borsa che esci e te la compri. C'è magia e deve accadere, arriva, non lo decidi tu. E lei è arrivata, era al posto giusto al momento giusto e anche il mio ex marito e mia figlia hanno capito che lei era arrivata, che fai la butti? E allora la accogli in casa con i dovuti onori e ringrazi la cicogna dei gatti di averla fatta così carina, e simpatica e dolce che l'hai vista in faccia tre ore fa e già sei pazza di lei e sei così incantata che hai dimenticato tutte le obiezioni e il numero di trasportini che aumenta e le pappe e le cacche e tutto, chisseneimporta, noi il terzo lo volevamo e queste cose le desideri e non le pianifichi. E lei allora è arrivata nella nostra vita e non solo è femmina ma è completamente nera che è come l'ho sempre desiderata e quando le amiche mi hanno detto: il terzo, ma sei matta? Le ho guardate incredula e ho risposto candida: 'devo pur trovare un modo per esprimere il mio senso materno' e allora hanno accettato anche lei che dopo 48 ore non ha ancora un nome perchè lo vogliamo scegliere bene, che sia suo, perfetto e quindi la studieremo ancora un po'. E allora facciamo le prove, Hope? Victoria? Camilla? A me piace Shabby e per giocare la chiamo Decapata e Grace si arrabbia e dice: 'non si chiama Decapata' e io dico ok ma senza nome non ci può stare e allora per adesso è Decapata che è anche una contraddizione per uno scricciolo nero come la pece. Benarrivata Piccolina!!!

Non chiamatele solo tende











Sono meravigliose, magnifiche, dai colori deliziosi, uno stile che mi ha affascinata sin dal primo momento. Sono create per i bambini ma hanno conquistato anche me. Sono inglesi e non sono abbordabilissime, ma credo che tanta raffinatezza vada pagata.

Lucidatevi gli occhi.

E se avete qualche risparmio da parte usatelo per la cameretta della nipotina di pochi anni che ve ne sarà grata per sempre e poi vedere quegli occhioni sgranati pieni di sorpresa non ha prezzo.

Il sito è http://www.wingreen.co.uk/ e se ne fanno una a misura di adulto me la compro! E ora, chi viene a giocare con me?

Eccelibro: Difendersi dai narcisisti


Vivere con un narcisista è estremamente difficile, si tratta di persone incapaci di cambiare e soprattutto incapaci di provare empatia. Bravissimi nel manipolare le persone che hanno intorno, cercano di controllare e talora umiliare. Les Carter, psicoterapeuta americano ha disegnato in maniera chiara e comprensibile tutti i comportamenti che possono mettere in atto e le strategie per difendersi da queste persone. Talora non è nemmeno possibile allontanarli, tagliare i ponti, perchè si tratta di figli o genitori, fratelli o coniugi. Vivere con loro però è estenuante e determina nella 'vittima' una rabbia incoercibile quanto inutile. Insomma una situazione molto dolorosa per tutti tranne che per il narcisista. Carter elenca con chiarezza le caratteristiche comni di questi soggetti, ne analizza i motivi, le cause e offre consigli realizzabili come evitare di soccombere e soprattutto mostra quali cose non possono essere cambiate e quali sono quelle contro le quali è inutile combattere. Oltre a questo mostra come il narcicista sia un profondo insicuro con un retaggio di bisogni psicologici insoddisfatti e come sia assolutamente necessario riuscire a pensare a sé, a proteggersi. Personalmente ho individuato una forma narcicistica passivo-aggressiva in una persona che mi è molto vicina e contro la quale la rabbia non ha sortito mai alcun effetto, solo la mia sensazione di importenza, la frustrazione, la delusione. Il libro, che ho letto in una mattinata, ha acceso un barlume di speranza. Carter sostiene infatti che per avere la meglio con queste persone sia necessario perdonare e devo confessare che mi sembrava impossibile, eppure questa suggestione sta lavorando dentro di me. Mi sembrava possibile solo tagliare completamente i ponti e invece come sosteneva Milton Erickson siamo costantemente guidati dal nostro inconscio che si modifica costantemente. Oggi è rimasta dentro di me l'ispirazione, l'ho chiamata e invitata a vedere la mostra di Hopper, abbiamo fatto due passi, siamo state serene, nessuna discussione sgradevole. Forse è possibile comunicare su altri livelli. Insomma questo piccolo, straordinario libro, conteneva un messaggio per me.


Les Carter

Difendersi dai narcicisti

Tea

euro 12,00

2010

giovedì 22 aprile 2010

Dove? Quiutdeus


Le masserie mi sono sempre piaciute, hanno tutta quella calce bianca... questa poi assomiglia ai trulli, luoghi fatati e di innegabile fascino. Scovata su una rivista mi ha colpito l'atmosfera rarefatta e ascetica e il sito raffinato. La masseria Quis Ut Deus è semplice in maniera disarmante e promette giorni e notti di relax, proprio ciò di cui avrei biosgno. Mi rendo conto inoltre che sempre più spesso segnalo località in Puglia che hanno queste caratteristiche, dal Relais Culti ad Ostuni al Borgobianco che mi hanno detto mantiene ogni promessa.

A Crispiano, vicino Taranto si erge quindi questa oasi di benessere spirituale. Per prenotare: 099-8110116, per curiosare: http://www.masseriaquisutdeus.com/

Il primo che ci passa per favore lasci un commento.

venerdì 9 aprile 2010

L'incubo fertilizzante usato come droga

I medici: «Chi prende il mephedrone rischia depressione e anche la morte»
ALICE CASTAGNERI
TORINO
Bastano dieci euro per portarsi a casa il mephedrone, la nuova droga che sta spopolando tra gli adolescenti. “Bubbles” o “Meow meow”, così viene chiamata nei “forum dello sballo”, è un fertilizzante per piante che si compra anche su Internet. Si prende in pasticche o si sniffa come la cocaina, ma è legale. I suoi effetti, però, sono terribili. L’allarme arriva dalla Gran Bretagna, dove è stata avviata una campagna per chiedere di vietarne la vendita.

Adesso la sostanza preferita dei teenager britannici è sbarcata anche in Italia. E i medici lanciano l’allarme sui rischi. «E’ facile da trovare perchè si può acquistare in Rete, costa poco e ha una parvenza di legalità », dice il professor Riccardo Torta, docente di Psicologia Clinica dell’Università di Torino. «Nel nostro Paese – aggiunge Torta - c’è ancora molta disinformazione su questo tipo di droghe. Il problema è che fa parte di quel gruppo di “smart drugs” che vengono spacciate come sostanze a basso rischio. In realtà non è così, si tratta di anfetamine».

«I giovani – dice il professore - pensano sia un sostituto tranquillo di stupefacenti pesanti come la cocaina, invece ha effetti collaterali molto seri, in particolare quelli cardiovascolari. Nei soggetti a rischio, in cui c’è una predisposizione, può far scattare una psicosi latente e a lungo termine provocare gravi disturbi psichiatrici. Infine, sono molto pericolosi i cocktail mortali che si possono ottenere mischiandola con alcol o cannabis».

Online, però, sta diventando “famosa” e c’è chi confessa di non poterne fare a meno. “Nell’assumerla - conclude Torta - scatta un meccanismo compulsivo e, come testimoniano i commenti sul Web, l’uscita dalla dipendenza è segnata da una forte fase di depressione». Oggi i principali consumatori del “concime per piante” sono i ragazzi cosiddetti “normali”. Vincenzo Villari, direttore di Psichiatria 2 dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni Battista di Torino spiega il fascino di questi “paradisi artificiali”: «Fino a qualche decennio fa il fenomeno della tossicodipendenza era più delimitato perché, usando droghe come la cocaina o l’eroina, si entrava in circuiti circoscritti. Ora, invece, c’è un consumo più occasionale, confinato ad una serata in discoteca o al week end».

Spesso, però, chi si droga non percepisce i pericoli reali a cui va incontro. «Non si considerano tossicodipendenti – aggiunge Villari - e questo è molto pericoloso perché non si rendono conto di avere un problema. Usano queste sostanze perché ricercano l’intensità. E la caratteristica delle droghe è proprio quella di basarsi su una stimolazione intensa che attiva fenomeni di gratificazione. Tutti gli essere viventi desiderano questa sensazione di piacere. E’ un meccanismo biologico su cui si inseriscono fattori culturali. Così gli adolescenti vogliono la novità, la trasgressione e cercano di differenziarsi dal mondo degli adulti».

Il nuovo fenomeno non deve essere sottovalutato. «Queste sostanze – conclude Villari - sono devastanti a livello biologico e sociale, danneggiando il percorso di crescita di chi le utilizza. Quindi, quando c’è un problema non bisogna negare, ma aprire gli occhi. Spesso i genitori diventano complici dei figli giustificandoli, invece devono supportarli nel loro progetto di vita e stare più attenti».
Interessantissimo articolo ma i ragazzini non leggono il Corriere, facciamo allora dei video di allerta su Youtube, dei gruppi su FB avvisando e facendo informazione. Allertiamo le scuole che vanno coinvolte in questi argomenti non facili da affrontare ma soprattutto parliamo ai ragazzini più piccoli, dicendo loro che le droghe sono 'merda', che spappolano il cervello. Mostriamo le immagini di ragazzi drogati, video di reparti di neuropsichiatria. Facciamo loro capire di cosa stiamo parlando. Creiamo immagini ad effetto come solo Lux Lisbon è capace e mettiamole per la strada. Occorre prendere posizioni forti su queste cose e sdradicare la sottocultura dei ragazzini.

giovedì 1 aprile 2010

Dicono gli astri...


I vostri sogni e speranze non saranno perse, ma solo sospese per un po'.
Beh, è una buona notizia perchè davvero mi sembrava di aver perduto la capacità di sperare. L'orizzonte era plumbeo e la rassegnazione aveva preso il sopravvento. E' un momento così, mi sono detta, con la paura che non passasse più. Eppure mi chiedevo se davvero fosse possibile che tutto fosse finito, chiuso. Forse quando sei dentro alle cose fai fatica ad essere obiettivo. Non sarà così per sempre, è solo un momento. Certo la delusione e il dolore non aiutano la fiducia nel futuro, ma almeno so che non sarà così per sempre. E poi, non sono deliziosa tutta il rosa???

Coccole




Quando ti invitano a pranzo e ti coccolano in questo modo è un bellissimo modo di dire 'ti voglio bene' e la zia Ale ci ha veramente viziate, sul tavolo c'erano biscotti a forma di cuore, pasta fatta a mano, tripudi di secondi e contorni e alla fine...inaspettato, il dolce al cioccolato duro fuori e liquido dentro, che io non saprò mai fare. Grazie zia Ale, non vediamo l'ora di ricambiare....


Messaggi di solidarietà

Capita che uno, anzi una, vada a farsi sterilizzare, non di sua volontà, beninteso, ma che ci sia portato, che sia addormentata col gas e poi riportata a casa con una sutura da 'prova bikini'. Capita altresì che dopo meno di sei ore si sia tolti i punti da sola alla faccia delle raccomandazioni della veterinaria. Capita quindi di dover chiamare l'urgenza e tornare in clinica, di nuovo in gabbia, lidocaina e un nuovo puntone sulla panza. E poi un bel collare di plastica, elisabettiano, che fa si che in casa ora ti chiamino 'imbutina'. Seccante, non c'è che dire. Ma capita anche che dalla Lombardia una gattona ti mandi una mail di soliderità micesca che insomma, aiuta questo momento di sconforto. Roba da gatti!!!!

Colazione a letto


E certo no? Tutti sul lettone a fare fusa, salutare, annusare il latte ma anche il caffè e dopo aver leccato qualche briciola, un ulteriore sonnellino, che anche gli specialisti hanno detto che fa bene. Colazione a casa Mason è un letto pieno di gente e bestie, animali veri e di peluche, a noi piace così, e poi la giornata può anche cominciare.

Il lampadario dei sogni

Bello, luccicante, costellato di brillantoni, leggero ma costosissimo come potete vedere. Non ho cuore di spendere una cifra simile ma sono rimasta come un'ebete almeno dieci minuti a rimirarlo e immaginare come sarebbe stato bene a casa mia.