lunedì 30 novembre 2009

Sotto l'ala della chioccia


Ieri pomeriggio the delle casalinghe, interessante e divertente perchè abbiamo avuto un trip di lavoro a maglia. Valeria si è presentata con i gomitoli, Stefy mi ha implorata di insegnarle, Anna era indemoniata. E poi vuoi che non si facciano due chiacchiere sui rapporti uomo-donna? E che cavolo di the sarebbe. La verità è che Valeria ha scatenato un vero putiferio, è tradimento se ami un altro non ci fai nulla ma rimani con tuo marito? Bisogna pensare ai figli o a se stesse? L'amore giustifica tutto? Non ci sono risposte ma ad un certo punto si è affrontata la questione delle mie amicizie maschili. Insomma Anna dice che dovrei liberarmi degli ex che rimangono amici, che continuano a girare per casa, così come quelli a cui voglio bene e con i quali non è mai successo nulla. E perchè mai? Se ho voluto bene ad una persona anche se la storia è finita o non è mai comininciata perchè non dovrei salvare almeno l'affetto? Perchè? Se un uomo non mi ha tradita, non mi ha offesa, non mi ha torto un capello, perchè mai dovrei smettere di vederlo? Se una persona mi era piaciuta tanto da volerle bene mica tutto finisce perchè la relazione non ingrana. Assolutamente. Qualcuno è andato al diavolo per conto suo, qualcuno è stato forzato dalla nuova compagna a non frequentare una ex, altri li ho allontanati io, il copione non è sempre uguale. Allontano quelli che avrebbero voluto e siccome non è stato si permettono il lusso di una battuta volgare che non giustifico mai. Sono molto permalosa su alcuni aspetti.

Per il resto se una persona è stata corretta e delicata e mi abbia rispettata e voluto bene, beh, in questa casa troverà sempre ospitalità coronata da manicaretti, pollo e patatine, peperoni al forno e una bella torta perchè nel mio cuore c'è un sacco di posto...

La linguaccia


E' strano ma la Gommosa che si sveglia sempre alle sei e mezza il lunedi mattina non ne vuole sapere. Io meno di lei e mentre la convinco che e' tardi anche io mi nasconderei sotto una pila di cuscini. il piu' maturo si appella al senso del dovere e tenta di essere dolce, anche perche' andare a scuola il lunedi dovrebbe essere vietato dalla convenzione di Ginevra sui diritti dell'uomo. Comunque ci siamo alzate e riluttanti, dirette verso il bagno per fare le minime abluzioni sindacali. Ed e' li' che si e' verificato l'incidente diplomatico: una linguaccia messa li' un po' a sproposito e un po' sghimbescia, di quelle a sproposito. E siccome ne avevo gia' collezionate due da una bimbetta poco educata, me la sono presa molto e ho deciso di offendermi e chiudere le comunicazioni. Al momento sono dell'avviso di tenere il muso sino a che non giungano adeguate scuse che a 10 anni si deve conoscere il valore della mancanza di rispetto e il codice sociale per riparare l'onta.

domenica 29 novembre 2009

Finalmente!


Che differenza c'è tra 39 e 40? Tra ieri e oggi, tra domani e dopo? Nessuna o forse tutto. Si perchè avevo molta voglia di provare questa emozione, di compiere un anno con un zero, passare con un balzo un decennio, provare l'emozione di essere una 'splendida quarantenne' cosa che a 39 anni non può riuscirti bene. Le altre quarantenni mi hanno accolta con gioia, una di noi, pensano. E io mi sento bene perchè è un po' come il passaggio del Millennio, quando temi che tutto possa accadere e che la catastrofe sia dietro l'angolo, e ti rendi conto anche con un pizzico di delusione, che invece non è successo proprio niente. O forse si, ci sei arrivata indenne e sei molto molto soddisfatta.

martedì 24 novembre 2009

Previsioni funeste


Che la popolazione anziana e' destinata ad aumentare e' cosa nota, cosi' come il fatto che saranno i giovani ad avere sulle spalle il carico delle pensioni. La mia previsione e' quella che gli incidenti d'auto si moltiplicheranno. Sono alcuni mesi che osservo come le strade di Roma pullulino di vecchietti al volante dalla guida a dir poco disinvolta. Al centro esatto della carreggiata svoltano senza mettere la freccia, curvano senza guardare e mi incutono un certo timore. Non hanno alcuna percezione di quello che gli sta incontro e sono un evidente pericolo per se e per gli altri. Avrebbero la prontezza di frenare se un bambino sfuggisse dalla mano della mamma per strada? Ho dei seri dubbi. Nessuno vuole limitare la mobilita' delle persone ma e' necessario rivedere con molta attenzione le patenti e fare valutazioni non solo della vista ma anche delle funzioni cognitive. Perche' altrimenti e' il far west.....

(nella foto: il mio amico Mario, famoso vigile di Piazza Venezia a Roma che quando passavo in motorino fermava tutto il traffico per me :)
Cosa dire di quello che fa continue allusioni da tre anni sul fatto che sarebbe tanto bello vedersi al di fuori del lavoro? Ma sei lei non accetta mai non ti viene in mente che non le piaci, non le interessi, sei sposato e lei non esce con quelli sposati, ecc. ecc. Perche' mai proprio ora dovrebbe cambiare idea? Niente, non c'e' peggior sordo di quello che non vuol sentire.

lunedì 23 novembre 2009

La vita è...rosa


Non avevo mai preso in considerazione il fatto che un pc rosa, tasti compresi, potesse avere un effetto benefico sull'umore e anche sulla prestazione lavorativa. Insomma, oggi lavorare dal mio pc confettoso è stato un vero piacere anche se ho un sacco di cose ancora da imparare. Non vedo l'ora di sfoggiarlo sul treno giovedi. Tanto per far mormorare i vicini: 'ma lo hai visto??', 'è proprio rosaaaa', 'checcarinooooo'.... e poi vuoi che non sia un ottimo argomento di conversazione? E poi dice molto di me, quella con i Silhouette di Matrix e il pc confetto. Che donna sarà? Quella con la borsa di Vuitton e il portarossetto di Hello Kitty... la ragazza in viola (con due nuove stole magnifiche). Spero che tra le righe, anzi tra i tasti, si possa intravedere quello che sono, che si vada oltre l'apparenza del tailleur nero e la camicia bianca inamidata, oltre il power point. Che si possa intravedere che in realtà non faccio paura nemmeno al gatto.

Parlando con la Zia Ida siamo addivenute ad una interessante conclusione, se sino a qualche anno fa la frase standard che ti faceva capire il naufragio di una relazione era 'ho bisogno di un momento di riflessione' ora sembra che i maschietti si siano passati parola e che la nuova formula sia: 'sei una donna troppo importante e questo mi terrorizza, non posso stare con te perchè sei troppo importante'. Due di queste dichiarazioni in una settimana mi sono puzzate parecchio e quindi credo che esista un sito di istruzioni segrete a cui possono accedere solo gli uomini dove per esempio c'è scritto che la buonanotte non va più di moda e che 'dolce notte' è più efficace. Che se anche se non conosci una donna, per portartela a letto un metodo efficace è dirle che lei non è come le altre, che tra voi non c'è solo sesso e che (se lei è ancora fertile) probabilmente avrete dei figli insieme. Poi a quanto ho capito prima il sesso servirà a determinare se esiste una compatibilità, se scatta la scintilla e spesso non scatterà, ma intanto lui avrà avuto l'unica cosa che voleva sin dall'inizio. Poi esisteranno anche gli uomini diversi, quelli temerari per i quali avere una compagna a cui voler bene non sembra una missione impossibile, quelli pacificati e sereni, quelli che non hanno ancora la depressione o che se la sono curata. Ma dalle chiaccherate che faccio con le mie amiche, beh, questi sono esemplari in via di estinzione, sono rimasti quelli che magari vogliono una relazione ma non hanno alcuna fantasia di corteggiarti, quelli che la relazione non la vogliono, quelli delusi (da cheeeee?????), quelli che ancora hanno un rapporto stretto con la madre noventenne e ci abitano ancora insieme.

E potrei continuare a lungo ma non voglio offendere nessuno. So solo che ogni giorno che passa io ci credo di meno, ma sarà che ho quasi 40 anni.... Ciononostante non riesco a smettere di godermi ogni piccola cosa, il sorriso della Gommosa, gli amici meravigliosi, il pigiama party con le amiche single e questo magnifico dono che mi ha dichiarato che non mi ama, ma che di bene me ne vuole un mondo!!!!!!

Foto Gallery








Grazie a tutti ma soprattutto alla fotografa :)



domenica 22 novembre 2009

Non ho l'età...


Diceva una canzone, e io ieri sera mi sono resa conto che vent'anni pesano sul fisico, per me almeno, perchè su Betta non hanno lasciato tracce, un'animale da discoteca... una che con 6 anni di più ha mandato a nascondersi le più giovani.

Insomma, cominciamo dall'inizio per quelli che non c'erano. Quest'anno sono 40 e quindi ho deciso di fare le cose in grande, o almeno... ho noleggiato due casse da 500 W, mirrorball con motorino, luci psichedeliche e effetto fiore e...udite udite..la macchina delle bolle di sapone. Mia sorella è scesa da Reggio, gli inviti sono stati realizzati da Luigi Bernardini (grazie Lux!), ognuno si è preparato per l'evento che aveva come tema la disco music anni 70 e per titolo "La febbre del sabato sera" e non intendevo la suina...

Dunque, il pomeriggio non passava mai, ho deciso cosa mettermi un quarto d'ora prima e quando Ale ha suonato al citofono avevo appena finito di mettermi lo smalto sui piedi e gli androgeni erano a mille. Gli invitati sono arrivati a gruppetti, Poch si è data da fare con citofono e cappotti (siii, te la dò la manciaaaa) e abbiamo cominciato a darci da fare. Poi la pappa e infine il momento tanto desiderato: ballare, ballare, al ritmo di Stevie Wonder, Kool and the gand, delegation, bee gees e barry white insieme a My sharona e altre chicche dell'epoca tra cui un Disco Inferno d'antan che ci stava come il cacio sui maccheroni. Ho, come, dire, buttato giù il palazzo, esattamente come desideravo. Nonostante abbiamo perso il Conte che non è mai arrivato e Linette coi suoi otto ospiti.

Menzioni d'onore: al Presidente Sileci che ha mostrato doti inaspettate di ballerino, a Franck per il look più originale (manovale dei Village People), ad Ale per l'ironia e la parrucca (ti sta benissimo), a Betta per la resistenza fisica e il fascino (Poch ha ammirato l'abito, delizioso), alla Zia Dani per aver superato l'ostacolo 'vomitino', a Cortese per avermi onorata della sua presenza, ai Cosentino per il regalo speciale (lo adoro!!!!) alle Casalinghe ma in particolare a Virginia per la filastrocca bellissimissima, a Stefi per il Pan di Zucca, a Busso che è sempre Busso, alle Zie che adoro, a Lauretta che si è vestita di viola in mio onore (ed eri bella come un iris), a Zia Celeste per il top di pailettes (ne sto ancora raccogliendo, te le metto da parte???) e il servizio fotografico, ad Antonio e sua moglie per aver interpretato il tema in maniera pregevole, a Gigi che ha anche trovato il tempo di cucinare i brownies e a Claudia che ci ha fatto morire dal ridere con i racconti delle gemelle neonate.

Menzioni speciali: a Stefano che mi ha donato il computer ROSA, ma proprio rosa da cui sto scrivendo e che sarà il mio compagno fedele per gli anni a venire (il computer o lui? Boh!!) e infine menzione specialissima a Tata, senza la quale non avrebbe potuto esserci la festa speciale che è stata e che sempre ringrazierò umilmente.

mercoledì 18 novembre 2009

Wonder woman e il Mulino Bianco


Stasera mi hanno detto che Wonder Woman non esiste e che se esiste abita nel Mulino Bianco insieme a Mastro Lindo che, lasciato dalla moglie, si rende utile pulendo lo sporco più impossibile. E se pensate che io sia impazzita la risposta è: si, potrebbe anche essere. Io non ci capisco proprio più nulla di questo mondo, della gente, delle persone. Del perchè si bacia un marito che non è il tuo e perchè si va con una donna che non è tua moglie.
La felicità passa attraverso il rimorso? Non lo so, so che io sul Mulino Bianco ci ho puntato tutto, sull'immagine di una casa bianca, bambini e risate, un uomo e una donna che si tengono e sostengono. Io a quell'immagine non riesco a rinunciare e lo so che non esiste ma cerco qualcosa che vi si avvicini. Perchè io un modello non ce l'ho avuto e quindi me lo sono costruito nei miei sogni bello e luminoso e caldo e poi fresco che ti devi mettere un golfino di cachemere grigio perla sulle spalle. Ogni mese, ogni giorno imparo qualcosa ma sembra non bastare mai, come l'orizzonte che è lì ma non si fa toccare.
Ma io so, so che quella casa c'è, so che quell'uomo sta cercando me, e che io non voglio farlo credere a nessuno, ma solo chi mi guarda bene potrà vedere, quella donna col costume da supereroe ;)

lunedì 16 novembre 2009

Migrazioni spontanee


Sto qua, ma anche di là, sono incostante e insofferente, mi piace muovermi e quello che faccio con la mente e con i corpo l'ho trasferito anche nel mio rapporto con la tecnologia, sono quindi orgogliosa e fiera di annunciare la mia partecipazione in veste di "guest blogger" al blog sul Lavoro nel portale Lei web del Corriere della Sera, ospite della brava Daniela Lucini.
Ho esordito con un articolo con la presenza femminile negli ordini professionali e proseguo con una serie di recensioni che spero vi piaceranno.
Per leggerle dovete andare sul blog di Luisa, che non ho mai incontrato in vita mia ma con la quale è nata una piacevole comunione di intenti e voglia di collaborare alle reciproche iniziative. Una cosa possibile solo nel mondo virtuale (ma non troppo) della Rete.
Per leggere me, ma soprattutto per avere una visione del mondo del lavoro al femminile:



Buon viaggio :)

Mi spezza il cuore


Mi spezza il cuore la fragilità umana, la povertà. L'altra mattina mentre andavo a prendere il treno, davanti alla stazione due donne anziane pulivano i pochi metri davanti ai loro carrelli stipati del loro mondo. Per quelle due persone il termine pret a porter ha un significato tutto particolare. Oggi, un vecchio in ciabatte portava un cappello rosso e le sue poche cose. Ho percepito una vita solitaria, un passato ignoto, un presente di solitudine. Mi ha spaccato il cuore. Mi ha spaccato il cuore pensare che nessuna cifra che tu puoi donare può alleviare quel senso di perdita, di non essere più nella società ma di attraversarla come un essere invisibile. C'è qualcosa che il mio cuore non sopporta in un anziano povero perchè proprio da anziani è giusto essere circondati da affetto e protezione. Alcuni dicono che queste persone stanno meglio così, che scelgono questa vita. Io ci credo solo a metà, credo che essi non abbiamo scelta, che non abbiano un posto che li accolga e se c'è non osano fidarsi per timore dell'ennesima perdita, della delusione.
E' una condanna e una protezione al tempo stesso, se non hai nulla, nulla ti possono togliere, se ti spogli anche della dignità, sei invulnerabile alle offese, alle violenze, allo scherno. Uomini e donne che ci devono insegnare quanto siamo fortunati e indegni della nostra fortuna. A loro il mio pensiero più affettuoso e dolce. Mia madre, che è una donna di grande umanità, spesso si è fermata a parlare con loro, ha offerto parole, the caldo, compagnia, sostegno. Io che sono molto meno nobile ho una sorta di pudore, semplicemente, mi vergogno.

lunedì 9 novembre 2009

"Chi segue il cammino della verita' non inciampa".
Mahatma Gandhi
Le mail ti raggiungono ovunque con BlackBerry® from Vodafone!

Due giorni perfetti

Un sabato mattina in centro, fatto di piccole cose, regali, acquisti, la mostra di Grace Kelly a Palazzo Memmo, una ispirazione di grazia e bellezza, per essere principesse nell'animo. Io e la Pociolla mano nella mano, la felicità sono i refill colorati per l'evidenziatore di Montblanc, i jeans per lei, i lucidalabbra, i piccoli cosmetici comprati da Kiko, luccicanti colori per illuminare l'inverno, uno smalto rosetto-violetto, e poi un capriccio di cui mi sono sentita subito in colpa, che mi illumina la mano.
Domenica a casa, in pigiama praticamente tutto il giorno a giocare con l'ipod, leggere i libri nuovi, e poi i preparativi per il 10mo compleanno, inviti da creare, il decalogo e mille altre piccole cose, caffè e tisane bollenti, tanto fuori fa freddo e che bello a casa sul divano dello studio con le coperte a giocare. La mia piccola famiglia, io e lei e poi gli amici che gravitano, passano, respirano la nostra allegria perchè qui si ride forte, e la mia vita incasinata è perfetta.

venerdì 6 novembre 2009

L'Italia è al vertice della classifica europea del consumo di cocaina, secondo i dati dell'Osservatorio di Bruxelles, insieme a Danimarca, Spagna, Irlanda e Regno Unito. Siamo al primo posto per il consumo di cannabis e secondo le analisi dell'istituto Mario Negri, Milano consuma più di Londra.
Che schifo, che tristezza, che deriva morale...

Eccelibro: Tutte ragazze


In questo periodo leggo molto sulla bellezza, motivi di lavoro, ma da ognuno di questi libri traggo comunque qualche spunto di interesse personale. La prima ossrvazione è che il mercato editoriale ha scoperto le cinquantenni e i loro bisogni. Anche "Tutte ragazze" scritto da una giornalista, Anna Capelli e dalla famosa dermatologa Riccarda Serri è rivolto alle donne di questa fascia di età. Se prima a quarantanni eri vecchia, oggi a 50 puoi essere una ragazza dentro e fuori. L'importante è trovare l'equilibrio, il proprio posto nel mondo, che non può essere definito dalla biologia e dalla società che ti relegano in una funzione o in un ruolo. Le cinquantenni di oggi sono (da poco) in menopausa ma non sono le nonnine del parco giochi, tutt'altro. Stanno raccogliendo i frutti della carriera, alla quale possono dedicarsi perchè la cura dei figli è acqua passata. Inoltre sono ancora attraenti.

Il libro è pieno zeppo di saggi consigli, indicazioni e riflessioni rassicuranti sul tempo che passa (per tutte) quindi è democratico. A cinquant'anni entri nel ruolo della signora di mezza età, ossia sei costretta ad indossare un nuovo abito mentale ma chissà che non sia più comodo o stimolante. Partendo dal concetto che il tempo non si può fermare ma solo rallentarne gli effetti le due autrici propongono soluzioni, strategie globali, assunzioni di nuovi stili di vita, dai quali, confesso anche la sottoscritta che non ha ancora visto l'alba dei 40 ha tratto ispirazione. Perchè stare bene e ricevere una immagine gradevole dallo specchio è piacevole a tutte le età.

Giudizio: rasserenante!!


Tutte Ragazze

Piemme

2009

ISBN 978 88 566 0208 1

Eccelibro: la bella e la bestia


Cosa si nasconde dietro la bellezza eterna è il sottotitolo di questo interessante libro scritto dalla giornalista americana del New York Times Alex Kuczynski che non solo ha indagato i retroscena del mercato della chirurgia plastica ed estetica ma ha provato su di sè i trattamenti, in maniera così scrupolosa da entrare quasi in una sorta di dipendenza. Certo la realtà italiana è lievemente diversa, ma il libro è estremamente intressante perchè è vissuto e così diventa quasi una inchiesta che non vuole denunciare ma sottolineare. Che "'per essere belli bisogna soffrire" è unamassima che già aveva pronunciato de La Rochefocauld il quale però forse non aveva immaginato che qualcuna ci avrebbe lasciato le penne.

Personamente ritengo che la chirurgia plastica non sia nè buona nè cattiva in assoluto che dipenda espressamente dall'uso che se ne fa. Lo dico mentre la mia faccia ha subito proprio ieri un intervento di laser che cancellerà le cicatrici dell'acne e della varicella e darà il benservito a qualche rughetta indesiderata. E quindi voglio essere coerente e dire: si a filler e botulino, si alla rinoplastica, si alla lipo, si al seno se non lo avete. No alle ragazzine che si fanno il seno a 18 anni poi si condannano ad altri tre interventi nel corso della vita del tipo: sostituisci, diminuisci, aumenta. No alla mortificazione del corpo, no al marito chirurgo che trasforma la moglie, no alla 54enne che dopo 50 inteventi, ripeto 50, dimostra 25 anni e non vuole invecchiare. E' macanza di senso della misura, eccesso che i miei colleghi giornalisti non dovrebbero portare all'attenzione del pubblico perchè rischia di diventare la norma. Si ad una educazione psicologica che non si basi sono sull'aspetto esteriore ma che coltivi altri valori. Quando mia madre a 60 anni mi disse: 'che ne dici se mi rifaccio il seno?' per poco non caddi dalla sedia. Non per puritanesimo, per carità. Ho decine di amiche che si sono rifatte qualcosa e ora sono più belle e sicure di sè, ma non sono diventate delle caricature come troppe donne che si incontrano al supermercato e che asomigliano, con tutto il rispetto, a quei trans che devono accentuare i caratteri femminili per smorzare quelli virili. La chirurgia plastica non cura l'anima, non ti rende una persona migliore, ti può solo far stare meglio, un po', ma se tuo marito ha deciso di lasciarti per un'altra non saranno due tette nuove quarta misura a trattenerlo.

La bella e la bestia

Elliot editore

2009

ISBN 978 88 6192 032 3

Eccelibro: Il gioco dell'angelo


Premetto che sono stata stregata da L'ombra del vento insieme ad altri milioni di lettori in tutto il mondo e che quindi ho atteso con grande aspettativa il nuovo Il gioco dell'angelo, da poco pubblicato in edizione economica.

Prima di scrivere questa recensione però ho avuto bisogno di alcune settimane per metabolizzare ed ecco qui le mie osservazioni: Zafon è di certo un grande scrittore ma in questa sua seconda prova non mi ha convinta completamente. Ora, diciamo che non è mai facile eguagliare un esordio che ha avuto un successo planetario e quindi ci può stare. Se i personaggi sono affascinanti e i suo modo fotografico di descriverne i movimenti, la personalità e le emozioni è sempre straordinario non così della trama che è troppo barocca, involuta, in alcuni tratti poco scorrevole. La mia impressione è che abbia avuto l'ansia di esagerare, percepisco una certa insicurezza, come se non fosse convinto e volesse complicare le cose. Alcuni aspetti rimangono confusi e inutilmente complicati. In alcuni tratti non scorre affatto, non convince. E' un buon libro che ha avuto un cattivo editor. Una piccola delusione che sono certa sarà compensata dal terzo libro, "Marina" che ha appena visto la luce per i tipi di Mondadori. Stavolta è andata così e nonostante ciò, rimane un grande grandissimo scrittore...