sabato 19 marzo 2011

Non si può sparare a due indiani contemporaneamente: della vita degli altri


Le persone spesso mi raccontano la loro vita, altre volte me la confidano, ulteriori ci passano come superficialmente ma è evidente che vogliono farmene sapere tratti salienti. La ragione è che parlo molto ma che so anche ascoltare. Sostanzialmente, mi sto rendendo conto che alcune persone hanno una vita molto 'disordinata' nonostante abbiamo trenta, quaranta, cinquanta anni. In 24 ore non ci possono stare duecento cose e più la tua vita è piena e complessa più aumenta il rischio di commettere degli errori.
Quindi, bisogna fare delle scelte, selezionare, semplificare. E' il mio mantra degli ultimi anni. Non pretendo di avere la verità rivelata ma per me è stato un salto di qualità. Ci sono delle priorità: famiglia e figli in primis, non lasciare mai i problemi sospesi perchè quasi mai si risolvono da soli, infine, tenere alta l'attenzione sugli obiettivi, quarto, se necessario, saper aspettare che le cose maturino perchè non sempre sono pronte quando serve a noi. Su questi principi costruisco la mia esistenza e facendo una piccola analisi alla vita di alcune persone che conosco vedo che tagliare qualch ramo secco farebbe molto bene. Ci sono momenti in cui è necessario occuparsi di qualcosa, mettere la testa bassa e pedalare. Non ci possono essere distrazioni, specialmente in questo momento storico. Personalmente in questo regime rigoroso e dai tratti vagamente militari mi trovo estremamente bene. Non che mi manchino le rogne, per carità, ma me ne occupo col giusto distacco. Ma siccome non mi sono stati chiesti consigli tengo tali riflessioni per me.

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