 Prendo spunto da un articolo di Maria Luisa Agnese sul blog del Corriere La 27ma ora (chiedendomi dove siano finite la venticinquesima e la ventiseiesima) sulla ritrovata astinenza delle trentenni che affermano 'meglio sole che male accompagnate'. Non mi potrebbero trovare più d'accordo, anche perchè molte sono quelle che hanno provato, riprovato, consumato ossessivamente corpi e relazioni senza mettere spazi di riflessione tra una e l'altra. Senza capire cosa era giusto e cosa si era sbagliato, salvo poi intuire che eranecessario un momento, più o meno lungo di riflessione. E non si riflette bene se si è impegnati a saltare da un letto all'altro o anche nello stesso letto. Ci va che ci sia dello spazio anche del corpo, del tempo di riposo e di coscienza. Insomma, le donne sembrano reagire all'abbuffata con una sorta di nausea - sana - nei confronti di un atteggiamento maschile sempre più predatorio (finchè c'è la promessa del sesso, perchè dopo, a cose serie, la fuga è pressochè istantanea). Dopo alcuni anni di frequentazioni fast grazie a siti di incontri online le ragazze (e le donne) si sono rese conto che qualcosa è cambiato. Sono cambiati i maschietti (che credevano di essere in un supermercato di sesso e incontri gratis e inesauribili) e sono cambiate le ragazze che hanno mangiato la foglia e sono rimaste nauseate dalle frasi trite come 'dolce notte' e le richieste di numero di telefono dopo due minuti di chat. Forse le donne hanno cominciato a ricordare quello che le nostre nonne sapevano bene e che le nostre mamme ci hanno ricordato sino a consumarsi le tonsille: gli uomini vogliono, dapprima, solo quello e solo se non glielo concedi hai una sia pur minima possibilità di avere qualcosa di più. Il cervello maschile non poteva infatti evolversi nell'arco di un cinquantennio. Il meccanismo è il solito: tu scappi, lui ti insegue, tu cedi, lui ti molla. Semplice e dolorosamente vero. Se per un certo periodo le ragazze hanno provato a comportarsi da uomini usando gli stessi schemi si sono rese conto che la cultura si può modificare ma la natura, beh, no. E allora ecco un periodo di riflessione dove le conquiste femminili sono messe - era ora - a frutto. Donne che scelgono di vivere sole, sole con figli, sole con gatti, sole felicemente. Mele complete e non solo a metà che trovano piacere nella compagnia di amici e non hanno la schiavitù fisiologica o psicologica dal sesso. Una astinenza creativa e come dice un mio giovane amico: 'da quando non sono più in coppia faccio il triplo delle cose, ho maggiori soddisfazioni, produco di più e meglio, ho una visione allargata del mondo'. E in caso di bisogno, annunci disperati su Facebook: l'ultima volta che ho avuto una crisi di nervi, si sono presentati a casa in tre, tra amici, amiche, ex amori, tutti con un corollario di coccole e dolcetti consolatori. Io sto.
 Prendo spunto da un articolo di Maria Luisa Agnese sul blog del Corriere La 27ma ora (chiedendomi dove siano finite la venticinquesima e la ventiseiesima) sulla ritrovata astinenza delle trentenni che affermano 'meglio sole che male accompagnate'. Non mi potrebbero trovare più d'accordo, anche perchè molte sono quelle che hanno provato, riprovato, consumato ossessivamente corpi e relazioni senza mettere spazi di riflessione tra una e l'altra. Senza capire cosa era giusto e cosa si era sbagliato, salvo poi intuire che eranecessario un momento, più o meno lungo di riflessione. E non si riflette bene se si è impegnati a saltare da un letto all'altro o anche nello stesso letto. Ci va che ci sia dello spazio anche del corpo, del tempo di riposo e di coscienza. Insomma, le donne sembrano reagire all'abbuffata con una sorta di nausea - sana - nei confronti di un atteggiamento maschile sempre più predatorio (finchè c'è la promessa del sesso, perchè dopo, a cose serie, la fuga è pressochè istantanea). Dopo alcuni anni di frequentazioni fast grazie a siti di incontri online le ragazze (e le donne) si sono rese conto che qualcosa è cambiato. Sono cambiati i maschietti (che credevano di essere in un supermercato di sesso e incontri gratis e inesauribili) e sono cambiate le ragazze che hanno mangiato la foglia e sono rimaste nauseate dalle frasi trite come 'dolce notte' e le richieste di numero di telefono dopo due minuti di chat. Forse le donne hanno cominciato a ricordare quello che le nostre nonne sapevano bene e che le nostre mamme ci hanno ricordato sino a consumarsi le tonsille: gli uomini vogliono, dapprima, solo quello e solo se non glielo concedi hai una sia pur minima possibilità di avere qualcosa di più. Il cervello maschile non poteva infatti evolversi nell'arco di un cinquantennio. Il meccanismo è il solito: tu scappi, lui ti insegue, tu cedi, lui ti molla. Semplice e dolorosamente vero. Se per un certo periodo le ragazze hanno provato a comportarsi da uomini usando gli stessi schemi si sono rese conto che la cultura si può modificare ma la natura, beh, no. E allora ecco un periodo di riflessione dove le conquiste femminili sono messe - era ora - a frutto. Donne che scelgono di vivere sole, sole con figli, sole con gatti, sole felicemente. Mele complete e non solo a metà che trovano piacere nella compagnia di amici e non hanno la schiavitù fisiologica o psicologica dal sesso. Una astinenza creativa e come dice un mio giovane amico: 'da quando non sono più in coppia faccio il triplo delle cose, ho maggiori soddisfazioni, produco di più e meglio, ho una visione allargata del mondo'. E in caso di bisogno, annunci disperati su Facebook: l'ultima volta che ho avuto una crisi di nervi, si sono presentati a casa in tre, tra amici, amiche, ex amori, tutti con un corollario di coccole e dolcetti consolatori. Io sto.martedì 26 aprile 2011
Elogio dell'astinenza
 Prendo spunto da un articolo di Maria Luisa Agnese sul blog del Corriere La 27ma ora (chiedendomi dove siano finite la venticinquesima e la ventiseiesima) sulla ritrovata astinenza delle trentenni che affermano 'meglio sole che male accompagnate'. Non mi potrebbero trovare più d'accordo, anche perchè molte sono quelle che hanno provato, riprovato, consumato ossessivamente corpi e relazioni senza mettere spazi di riflessione tra una e l'altra. Senza capire cosa era giusto e cosa si era sbagliato, salvo poi intuire che eranecessario un momento, più o meno lungo di riflessione. E non si riflette bene se si è impegnati a saltare da un letto all'altro o anche nello stesso letto. Ci va che ci sia dello spazio anche del corpo, del tempo di riposo e di coscienza. Insomma, le donne sembrano reagire all'abbuffata con una sorta di nausea - sana - nei confronti di un atteggiamento maschile sempre più predatorio (finchè c'è la promessa del sesso, perchè dopo, a cose serie, la fuga è pressochè istantanea). Dopo alcuni anni di frequentazioni fast grazie a siti di incontri online le ragazze (e le donne) si sono rese conto che qualcosa è cambiato. Sono cambiati i maschietti (che credevano di essere in un supermercato di sesso e incontri gratis e inesauribili) e sono cambiate le ragazze che hanno mangiato la foglia e sono rimaste nauseate dalle frasi trite come 'dolce notte' e le richieste di numero di telefono dopo due minuti di chat. Forse le donne hanno cominciato a ricordare quello che le nostre nonne sapevano bene e che le nostre mamme ci hanno ricordato sino a consumarsi le tonsille: gli uomini vogliono, dapprima, solo quello e solo se non glielo concedi hai una sia pur minima possibilità di avere qualcosa di più. Il cervello maschile non poteva infatti evolversi nell'arco di un cinquantennio. Il meccanismo è il solito: tu scappi, lui ti insegue, tu cedi, lui ti molla. Semplice e dolorosamente vero. Se per un certo periodo le ragazze hanno provato a comportarsi da uomini usando gli stessi schemi si sono rese conto che la cultura si può modificare ma la natura, beh, no. E allora ecco un periodo di riflessione dove le conquiste femminili sono messe - era ora - a frutto. Donne che scelgono di vivere sole, sole con figli, sole con gatti, sole felicemente. Mele complete e non solo a metà che trovano piacere nella compagnia di amici e non hanno la schiavitù fisiologica o psicologica dal sesso. Una astinenza creativa e come dice un mio giovane amico: 'da quando non sono più in coppia faccio il triplo delle cose, ho maggiori soddisfazioni, produco di più e meglio, ho una visione allargata del mondo'. E in caso di bisogno, annunci disperati su Facebook: l'ultima volta che ho avuto una crisi di nervi, si sono presentati a casa in tre, tra amici, amiche, ex amori, tutti con un corollario di coccole e dolcetti consolatori. Io sto.
 Prendo spunto da un articolo di Maria Luisa Agnese sul blog del Corriere La 27ma ora (chiedendomi dove siano finite la venticinquesima e la ventiseiesima) sulla ritrovata astinenza delle trentenni che affermano 'meglio sole che male accompagnate'. Non mi potrebbero trovare più d'accordo, anche perchè molte sono quelle che hanno provato, riprovato, consumato ossessivamente corpi e relazioni senza mettere spazi di riflessione tra una e l'altra. Senza capire cosa era giusto e cosa si era sbagliato, salvo poi intuire che eranecessario un momento, più o meno lungo di riflessione. E non si riflette bene se si è impegnati a saltare da un letto all'altro o anche nello stesso letto. Ci va che ci sia dello spazio anche del corpo, del tempo di riposo e di coscienza. Insomma, le donne sembrano reagire all'abbuffata con una sorta di nausea - sana - nei confronti di un atteggiamento maschile sempre più predatorio (finchè c'è la promessa del sesso, perchè dopo, a cose serie, la fuga è pressochè istantanea). Dopo alcuni anni di frequentazioni fast grazie a siti di incontri online le ragazze (e le donne) si sono rese conto che qualcosa è cambiato. Sono cambiati i maschietti (che credevano di essere in un supermercato di sesso e incontri gratis e inesauribili) e sono cambiate le ragazze che hanno mangiato la foglia e sono rimaste nauseate dalle frasi trite come 'dolce notte' e le richieste di numero di telefono dopo due minuti di chat. Forse le donne hanno cominciato a ricordare quello che le nostre nonne sapevano bene e che le nostre mamme ci hanno ricordato sino a consumarsi le tonsille: gli uomini vogliono, dapprima, solo quello e solo se non glielo concedi hai una sia pur minima possibilità di avere qualcosa di più. Il cervello maschile non poteva infatti evolversi nell'arco di un cinquantennio. Il meccanismo è il solito: tu scappi, lui ti insegue, tu cedi, lui ti molla. Semplice e dolorosamente vero. Se per un certo periodo le ragazze hanno provato a comportarsi da uomini usando gli stessi schemi si sono rese conto che la cultura si può modificare ma la natura, beh, no. E allora ecco un periodo di riflessione dove le conquiste femminili sono messe - era ora - a frutto. Donne che scelgono di vivere sole, sole con figli, sole con gatti, sole felicemente. Mele complete e non solo a metà che trovano piacere nella compagnia di amici e non hanno la schiavitù fisiologica o psicologica dal sesso. Una astinenza creativa e come dice un mio giovane amico: 'da quando non sono più in coppia faccio il triplo delle cose, ho maggiori soddisfazioni, produco di più e meglio, ho una visione allargata del mondo'. E in caso di bisogno, annunci disperati su Facebook: l'ultima volta che ho avuto una crisi di nervi, si sono presentati a casa in tre, tra amici, amiche, ex amori, tutti con un corollario di coccole e dolcetti consolatori. Io sto.
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