martedì 26 aprile 2011

Elogio dell'astinenza

Prendo spunto da un articolo di Maria Luisa Agnese sul blog del Corriere La 27ma ora (chiedendomi dove siano finite la venticinquesima e la ventiseiesima) sulla ritrovata astinenza delle trentenni che affermano 'meglio sole che male accompagnate'. Non mi potrebbero trovare più d'accordo, anche perchè molte sono quelle che hanno provato, riprovato, consumato ossessivamente corpi e relazioni senza mettere spazi di riflessione tra una e l'altra. Senza capire cosa era giusto e cosa si era sbagliato, salvo poi intuire che eranecessario un momento, più o meno lungo di riflessione. E non si riflette bene se si è impegnati a saltare da un letto all'altro o anche nello stesso letto. Ci va che ci sia dello spazio anche del corpo, del tempo di riposo e di coscienza. Insomma, le donne sembrano reagire all'abbuffata con una sorta di nausea - sana - nei confronti di un atteggiamento maschile sempre più predatorio (finchè c'è la promessa del sesso, perchè dopo, a cose serie, la fuga è pressochè istantanea). Dopo alcuni anni di frequentazioni fast grazie a siti di incontri online le ragazze (e le donne) si sono rese conto che qualcosa è cambiato. Sono cambiati i maschietti (che credevano di essere in un supermercato di sesso e incontri gratis e inesauribili) e sono cambiate le ragazze che hanno mangiato la foglia e sono rimaste nauseate dalle frasi trite come 'dolce notte' e le richieste di numero di telefono dopo due minuti di chat. Forse le donne hanno cominciato a ricordare quello che le nostre nonne sapevano bene e che le nostre mamme ci hanno ricordato sino a consumarsi le tonsille: gli uomini vogliono, dapprima, solo quello e solo se non glielo concedi hai una sia pur minima possibilità di avere qualcosa di più. Il cervello maschile non poteva infatti evolversi nell'arco di un cinquantennio. Il meccanismo è il solito: tu scappi, lui ti insegue, tu cedi, lui ti molla. Semplice e dolorosamente vero. Se per un certo periodo le ragazze hanno provato a comportarsi da uomini usando gli stessi schemi si sono rese conto che la cultura si può modificare ma la natura, beh, no. E allora ecco un periodo di riflessione dove le conquiste femminili sono messe - era ora - a frutto. Donne che scelgono di vivere sole, sole con figli, sole con gatti, sole felicemente. Mele complete e non solo a metà che trovano piacere nella compagnia di amici e non hanno la schiavitù fisiologica o psicologica dal sesso. Una astinenza creativa e come dice un mio giovane amico: 'da quando non sono più in coppia faccio il triplo delle cose, ho maggiori soddisfazioni, produco di più e meglio, ho una visione allargata del mondo'. E in caso di bisogno, annunci disperati su Facebook: l'ultima volta che ho avuto una crisi di nervi, si sono presentati a casa in tre, tra amici, amiche, ex amori, tutti con un corollario di coccole e dolcetti consolatori. Io sto.

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