giovedì 6 agosto 2009

Sono mancata

Con circa tre quattro riunioni al giorno mi è rimasto ben poco tempo da dedicare ai miei pensieri. Mi dedico pochi minuti stamattina. Ieri è stata una giornata campale, lavoro durissimo, problemi enormi e nuovi ma non inaspettati, la cocnlusione di una fase importante della mia vita. Non ho quasi nemmeno il tempo di elaborare il lutto. Devo solo andare avanti come una macchina, macinare tempo lavoro e sentimenti. Avrò tempo tra un paio di giorni, quando sarò in campagna, tra i miei ulivi. Taglierò i rami ormai superflui, raserò al suolo il rovo che ha preso il sopravvento nel roseto, i rami che tolgono nutrimento alle piante. Raccoglierò le mele e le pere che portano i rami sino quasi a terra e farò torte dolci e saporite, morbide. Raccoglierò il fieno, mi spaccherò la schiena. Questo è un anno in cui le cose si concludono, i cerchi si chiudono. Un purgatorio infinito, ma spero nel paradiso che da qualche parte deve pur essere.

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