giovedì 10 febbraio 2011

Onirico Chagall

L'idea è stata della Zia La che ha riunito un po' di truppa per una visita alla mostra di Chagall che si tiene in questi giorni all'Ara Pacis. Devo dire che Chagall non mi ha mai ispirato una grande passione ma non mi tiro mai indietro quando si tratta di vedere le opere originali. Trovo che sia una grande emozione e un grande onore poter vedere da vicino ciò che ha occhieggiato dai libri di scuola o dai cataloghi. E' come ascoltare la musica dal vivo.
Invece Chagall mi ha sorpresa. Onirico, simbolico, dal tratto infantile, dolente, con uno spregiudicato e seducente uso del colore. I protagonisti dei suoi quadri, caratterizzati da pochi tratti essenziali, rimangono sospesi nell'aria e sulla tela, in totale assenza di gravità. Il tratto è talora infantile ma pieno di carattere, di anima. I rossi sono cupi e si mischiano con il viola. Esprime il suo dolore per la persecuzione degli ebrei, dipinge passioni e resurrezioni. Dipinge scenografie magiche e semplicissime, si ispira alle favole e si vede. Insomma mi ha trasmesso delle vibrazioni, mi ha incantata e trasportata. Ed è esattamente quello che chiedo ad una esposizione, non solo tecnica, estetica, ma essenza e Chagall la possiede.

1 commento:

Gallinavecchia ha detto...

Ciao cara, c'è un piccolo invito per te nel pollaio :)
un bacio